Un saluto con il cuore in mano

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sk1pper
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Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da sk1pper »

Buondì!

Mi presento, sono Gianpaolo e da qualche settimana a questa parte sto cercando di analizzarmi sia nella sfera sessuale che nella sfera affettiva\sentimentale e devo dire che mi sto perdendo..
Sono sempre stato molto introverso e riservato: ho sempre preferito affrontare i miei drammi quotidiani e personali in maniera sommessa e intima. Per questo mi scuso se il flusso di coscienza che qui sotto vi propongo, può contenere inesattezze o basarsi su false idee. Una cassaforte arrugginita ha bisogno di tempo per aprirsi... e più è rimasta chiusa e più fa fatica ad aprirsi.

Nei 29 anni della mia vita non ho MAI avuto esperienze romantiche e\o sessuali. Solitamente mi pesa poco la cosa, il fatto di essere vergini non è il mio vero dramma in quanto ho capito che 1- gli atti sessuali sono sopravalutati e 2- non sono interessato a perderla con la prima che capita, giusto per il gusto di non esserlo più. Da queste 2 considerazioni, e un po' credo per come sono fatto io, mi sono sempre portato dietro la convinzione del "non hai trovato ancora quella giusta" o "c'è chi scopa come ricci e c'è chi si chiude come un riccio". Non ci ho dato mai troppo peso, ma ultimamente più che trovare una soluzione vorrei innanzitutto trovarne una causa..

Come dicevo, sono nuovo di tutto il mondo dell'asessualità, e in generale, riguardo tutti i tipi di manifestare la propria sessualità. La domanda che mi sorge spontanea è (per una persona vergine): sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine? Mi spiego meglio, usando una metafora. Come faccio a sapere se mi piace la cioccolata se non l'ho mai assaggiata? Certo, ci sono persone che non hanno mai assaggiato la cioccolata ma dicono che non gli piace comunque. Ma davvero questo è da ritenere un ragionamento oggettivo e corretto? E se l'idea della cioccolata a cui sono abituate, non sia quella reale, ma loro vedendo solo quella, automaticamente considerano l'intero reparto cioccolataio come disgustoso? Come faccio a sapere di esserne attratto o averne repulsione se non l'ho mai provata e non ho formato un pensiero critico a riguardo basato sull'esperienza? Può il fatto di non averla mai assaggiata (e la difficoltà nel provarci) già essere un primo indizio del non esserne attratto? Certo con la cioccolata è semplice: se vuoi toglierti il dubbio, scarti, assapori e decidi.. con le relazioni amorose la cosa la vedo un po' più complicata..

Penso che uno dei miei problemi è anche il fare il primo passo, sul piano fisico. Essendo una persona estremamente insicura riguardo le novità, sono sempre stato in disagio a prendere l'iniziativa. Il 'buttarsi' e 'va come va' non sono propri della mia persona e anzi, mi creano solo disagio.. E' a partire da questo ragionamento che mi viene da pensare di avere affinità con la sfera demi-sessuale. Ma non sono sicuro. Leggo in altri post che potrebbe esserci un blocco riguardante il sesso, tipo un blocco mentale. Non ho avuto traumi a riguardo, ma quando penso in maniera erotica ad una persona, faccio veramente fatica a immaginarmi nella situazione senza prima averla conosciuta in maniera profonda sul piano emotivo-personale. Almeno su questo mi sono convinto che i rapporti occasionali, fugaci e poco consistenti non fanno per me, e sinceramente faccio una fatica enorme a comprenderli (davvero tu stai facendo una delle pratiche più intime e personali che io considero tali con una persona appena conosciuta? Se questo è istinto animale di sopravvivenza, che animale sono io? Probabilmente un gatto castrato, dato che adoro i gatti e adoro poltrire).

Altri dubbi emergono anche sui diversi tipi di attrazione. Cosa vuol dire essere attratti? Ho letto di vari tipi di attrazione: sessuale, sensuale, affettiva, emotiva, fisica e chi più ne ha e più ne metta.. Ma come faccio a distinguere fra una pulsione sessuale e una sensuale? Affettiva o sessuale? Romantica? Attrazione fisica? So di aver provato dei sentimenti molto profondi per delle ragazze che hanno avuto un ruolo incisivo nella mia adolescenza e che ho avuto modo di conoscere molto bene sul piano emotivo e psicologico. Ma cosa ho provato esattamente? Ricordo di avere avuto le fantomatiche farfalle allo stomaco, ma cosa stanno ad indicare? Semplicemente che provo qualcosa per quella persona? Semplicemente che ho una certa chimica verso i suoi confronti? La amo o mi ci sono solo affezionato? Ciò mi dà il diritto di 'buttarmi'? O mi fa capire che qualcosa c'è e dovrei sentirmi legittimato a 'buttarmi'? Come è andata lo potete benissimo immaginare: la mia voglia conoscitiva dell'animo dell'altra persona è recepita come a) disinteresse sul piano fisico (dato che il primo passo da parte mia non c'è mai) e quindi allontanamento b) voglia di essere solo un amico. Sinceramente il termine friend-zone io lo odio, più che altro perché la società gli dà un valore estremamente negativo, quando per me invece è esattamente il contrario. Per come la vedo io, una ragazza che mi piace deve essere innanzitutto mia amica, prima di procedere sul piano intimo-fisico. Vorrei dire 'migliore amica' ma passerebbe un'idea infantile della cosa, anche se in realtà la vedo proprio così. Sarà uno strascico triste del romanticismo classico che mi porto dietro, ma faccio veramente fatica a scendere in intimità con persone che non considero amiche e con cui non mi sono aperto dal punto di vista personale. Probabilmente l'accettazione del rifiuto di esperienze passate non è andata per il meglio, e alla lunga ho preferito isolarmi crogiolandomi nella mia natura piuttosto che superarla, accettarla e\o combatterla.

Da un paio di settimane mi è salito il panico. Saranno gli ormoni primaverili\estivi, sarà il fatto che i 30 si avvicinano inesorabilmente, sarà l'invidia per i rapporti di coppia degli amici, ultimamente mi è salito un panico smisurato (panico, angoscia, ansia, tristezza, malinconia, vuoto interiore, male di vivere, chiamatelo come volete). Dopo alcune esperienze di chat di incontri che mi hanno solamente lasciato de-sensibilizzato e ancora più triste, ho cominciato ad approfondire il mondo asessuale, tentando di capire se rientrassi in questa "categoria".
Questa oasi digitale è stata salvifica perché ri-leggendo i post altrui, più volte mi ci sono immedesimato. Tante cose a cui non riuscivo a dare una risposta o una motivazione, finalmente cominciano a prendere senso. Non so se riuscirò mai a trovare la mia dolce metà, però ora ho le idee più chiare del perché io faccia così fatica, e sono rincuorato del fatto che ci sono persone che sperimentano gli stessi stati d'animo e affrontano le stesse turbe mentali. A tutte loro, un caloroso abbraccio.

-In fede, Gianpaolo

(spero di non avervi annoiato, di non aver sparato troppe banalità e di non aver fatto eccessiva confusione, è tutto ancora un pò in "work in progress" sul piano personale)

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da EarthboundAddict »

Ciao Gian, leggere il tuo commento è stato come guardarmi specchio, mi sono postə anche io le stesse domande per un po' di tempo. Il consiglio migliore che posso darti è di dare una definizione quanto più personale possibile alle definizioni delle varie attrazioni che hai trovato, e provare a relazionarti con queste, piuttosto che con la sterilità che ti può fornire internet. Ovviamente queste sono un buon punto di partenza, ma ho sempre creduto che la linea di separazione tra, per esempio, sentimenti platonici e sentimenti romantici sia da tracciare individualmente e per sé stessi. D'altronde a questo servono le etichette che ti dai da solo, servono per te stesso a definire te stesso, e nella maniera che più ti fa sentire a tuo agio: se senti che una definizione ti appartiene, non avere paura ad iniziare ad identificarti con quella, anche solo come test, tanto se poi vedi che non fa per te/cambi idea non hai alcun obbligo a mantenere il label. Dopotutto, pure che in un momento si rientri in una definizione, non è detto che un giorno non si cambi, la psiche umana è in generale fluida, e non fanno eccezione gli orientamenti sessuali e romantici. Tutta questa digressione è per dirti di non tormentarti eccessivamente con queste domande, prenditi tutto il tempo che vuoi e fai solo ciò che ti mette a tuo agio perché è esattamente questo lo scopo, e non avere paura di uscire dagli schemi binari, ci sono molte più relazioni non così bianche e nere come "amicizia" e "fidanzamento" (vedi per esempio le relazioni queerplatonic). Dal punto di vista di un terzo, potrei dirti che la descrizione dei tuoi sentimenti potrebbe effettivamente corrispondere a quella di un demisessuale o di un demiromantico, ergo una persona che può iniziare a provare, rispettivamente, sentimenti sessuali e/o romantici solo dopo aver stabilito una forte connessione emotiva.
Riguardo al "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?", posso dirti che di solito il primo è il caso, oppure potresti effettivamente avere sentimenti sessuali ma sbattertene, questo puoi saperlo solo tu però. In ogni caso non farti mangiare dall'ansia, ci sono modi di essere felici anche "da soli" (detto che ho sempre odiato quando alla persona manca solo una relazione, cioè che fine hanno fatto amici e famiglia? Da quando da soli in casa vuol dire da soli in generale?). Ovviamente se senti di volere una relazione cercala, ma non abbassare i tuoi standard solo perché altri hanno una relazione prima di te. Meglio essere single che in una relazione insoddisfacente.

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Mariii »

sk1pper ha scritto:
mer giu 29, 2022 3:13 pm
Buondì!

Mi presento, sono Gianpaolo e da qualche settimana a questa parte sto cercando di analizzarmi sia nella sfera sessuale che nella sfera affettiva\sentimentale e devo dire che mi sto perdendo..
Sono sempre stato molto introverso e riservato: ho sempre preferito affrontare i miei drammi quotidiani e personali in maniera sommessa e intima. Per questo mi scuso se il flusso di coscienza che qui sotto vi propongo, può contenere inesattezze o basarsi su false idee. Una cassaforte arrugginita ha bisogno di tempo per aprirsi... e più è rimasta chiusa e più fa fatica ad aprirsi.

Nei 29 anni della mia vita non ho MAI avuto esperienze romantiche e\o sessuali. Solitamente mi pesa poco la cosa, il fatto di essere vergini non è il mio vero dramma in quanto ho capito che 1- gli atti sessuali sono sopravalutati e 2- non sono interessato a perderla con la prima che capita, giusto per il gusto di non esserlo più. Da queste 2 considerazioni, e un po' credo per come sono fatto io, mi sono sempre portato dietro la convinzione del "non hai trovato ancora quella giusta" o "c'è chi scopa come ricci e c'è chi si chiude come un riccio". Non ci ho dato mai troppo peso, ma ultimamente più che trovare una soluzione vorrei innanzitutto trovarne una causa..

Come dicevo, sono nuovo di tutto il mondo dell'asessualità, e in generale, riguardo tutti i tipi di manifestare la propria sessualità. La domanda che mi sorge spontanea è (per una persona vergine): sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine? Mi spiego meglio, usando una metafora. Come faccio a sapere se mi piace la cioccolata se non l'ho mai assaggiata? Certo, ci sono persone che non hanno mai assaggiato la cioccolata ma dicono che non gli piace comunque. Ma davvero questo è da ritenere un ragionamento oggettivo e corretto? E se l'idea della cioccolata a cui sono abituate, non sia quella reale, ma loro vedendo solo quella, automaticamente considerano l'intero reparto cioccolataio come disgustoso? Come faccio a sapere di esserne attratto o averne repulsione se non l'ho mai provata e non ho formato un pensiero critico a riguardo basato sull'esperienza? Può il fatto di non averla mai assaggiata (e la difficoltà nel provarci) già essere un primo indizio del non esserne attratto? Certo con la cioccolata è semplice: se vuoi toglierti il dubbio, scarti, assapori e decidi.. con le relazioni amorose la cosa la vedo un po' più complicata..

Penso che uno dei miei problemi è anche il fare il primo passo, sul piano fisico. Essendo una persona estremamente insicura riguardo le novità, sono sempre stato in disagio a prendere l'iniziativa. Il 'buttarsi' e 'va come va' non sono propri della mia persona e anzi, mi creano solo disagio.. E' a partire da questo ragionamento che mi viene da pensare di avere affinità con la sfera demi-sessuale. Ma non sono sicuro. Leggo in altri post che potrebbe esserci un blocco riguardante il sesso, tipo un blocco mentale. Non ho avuto traumi a riguardo, ma quando penso in maniera erotica ad una persona, faccio veramente fatica a immaginarmi nella situazione senza prima averla conosciuta in maniera profonda sul piano emotivo-personale. Almeno su questo mi sono convinto che i rapporti occasionali, fugaci e poco consistenti non fanno per me, e sinceramente faccio una fatica enorme a comprenderli (davvero tu stai facendo una delle pratiche più intime e personali che io considero tali con una persona appena conosciuta? Se questo è istinto animale di sopravvivenza, che animale sono io? Probabilmente un gatto castrato, dato che adoro i gatti e adoro poltrire).

Altri dubbi emergono anche sui diversi tipi di attrazione. Cosa vuol dire essere attratti? Ho letto di vari tipi di attrazione: sessuale, sensuale, affettiva, emotiva, fisica e chi più ne ha e più ne metta.. Ma come faccio a distinguere fra una pulsione sessuale e una sensuale? Affettiva o sessuale? Romantica? Attrazione fisica? So di aver provato dei sentimenti molto profondi per delle ragazze che hanno avuto un ruolo incisivo nella mia adolescenza e che ho avuto modo di conoscere molto bene sul piano emotivo e psicologico. Ma cosa ho provato esattamente? Ricordo di avere avuto le fantomatiche farfalle allo stomaco, ma cosa stanno ad indicare? Semplicemente che provo qualcosa per quella persona? Semplicemente che ho una certa chimica verso i suoi confronti? La amo o mi ci sono solo affezionato? Ciò mi dà il diritto di 'buttarmi'? O mi fa capire che qualcosa c'è e dovrei sentirmi legittimato a 'buttarmi'? Come è andata lo potete benissimo immaginare: la mia voglia conoscitiva dell'animo dell'altra persona è recepita come a) disinteresse sul piano fisico (dato che il primo passo da parte mia non c'è mai) e quindi allontanamento b) voglia di essere solo un amico. Sinceramente il termine friend-zone io lo odio, più che altro perché la società gli dà un valore estremamente negativo, quando per me invece è esattamente il contrario. Per come la vedo io, una ragazza che mi piace deve essere innanzitutto mia amica, prima di procedere sul piano intimo-fisico. Vorrei dire 'migliore amica' ma passerebbe un'idea infantile della cosa, anche se in realtà la vedo proprio così. Sarà uno strascico triste del romanticismo classico che mi porto dietro, ma faccio veramente fatica a scendere in intimità con persone che non considero amiche e con cui non mi sono aperto dal punto di vista personale. Probabilmente l'accettazione del rifiuto di esperienze passate non è andata per il meglio, e alla lunga ho preferito isolarmi crogiolandomi nella mia natura piuttosto che superarla, accettarla e\o combatterla.

Da un paio di settimane mi è salito il panico. Saranno gli ormoni primaverili\estivi, sarà il fatto che i 30 si avvicinano inesorabilmente, sarà l'invidia per i rapporti di coppia degli amici, ultimamente mi è salito un panico smisurato (panico, angoscia, ansia, tristezza, malinconia, vuoto interiore, male di vivere, chiamatelo come volete). Dopo alcune esperienze di chat di incontri che mi hanno solamente lasciato de-sensibilizzato e ancora più triste, ho cominciato ad approfondire il mondo asessuale, tentando di capire se rientrassi in questa "categoria".
Questa oasi digitale è stata salvifica perché ri-leggendo i post altrui, più volte mi ci sono immedesimato. Tante cose a cui non riuscivo a dare una risposta o una motivazione, finalmente cominciano a prendere senso. Non so se riuscirò mai a trovare la mia dolce metà, però ora ho le idee più chiare del perché io faccia così fatica, e sono rincuorato del fatto che ci sono persone che sperimentano gli stessi stati d'animo e affrontano le stesse turbe mentali. A tutte loro, un caloroso abbraccio.

-In fede, Gianpaolo

(spero di non avervi annoiato, di non aver sparato troppe banalità e di non aver fatto eccessiva confusione, è tutto ancora un pò in "work in progress" sul piano personale)
Ciao Gianpaolo, bellissimilo ragionamento davvero, mi ci rispecchio tantissimo in quello che hai scritto, mi sento esattamente come te. Anche io, da femmina, ho avuti particolari interessi per ragazze senza scendere sul piano fisico ma anche io mi interrogo oggi su tutta la questione ma sicuramente siamo asessuali però io capisco tantissimo che accettarlo non è semplice, io in realtà non ho mai avuto appetiti fisici verso nessuno e questo già la dice tutta. Solo che da anni mi sono fissata sulla questione e ho una paura assurda che io mi stia perdendo qualcosa o che stia reprimendo qualcosa (ma poi dico ma cosa? Visto che non me n'è mai importato veramente della fisicità). Le domande che hai fatto sono belle ed interessanti. Io credo che sia questo il motivo, io ho cominciato a pensarci intorno ai 13 anni quando ho letto che esistevano queste persone che non volevano rapporti in quanto tali e rimasi spiazzata. La parola asessuale mi rimase in testa ed è come se l'avessi seppellita nella mia coscienza e poi non ci pensai più alla questione. Nel 2020, in seguito all'ennesimo innamoramento nei confronti di una mia collega dell'uni, cominciai a pensare alla questione. Poi avevo scoperto il termine asessuale omoromantica e ho detto ok, questa sono io ma ripeto, non è semplice accettare tutto questo perché ci si aspetta sempre che ci debba essere altro in una relazione, io riesco ad installare rapporti queerplatonici con alcune ragazze, ma sono anche monogama diciamo, nel senso che per me poi c'è solo quella e basta ma prima di questo mi serve instaurare un rapporto profondo, cosa che manca nelle coppie o peggio, nei rapporti occasionali.
Spero di essere stata di aiuto, buona permanenza qui.

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da sk1pper »

EarthboundAddict ha scritto:
mer giu 29, 2022 4:32 pm
...
Riguardo al "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?", posso dirti che di solito il primo è il caso, oppure potresti effettivamente avere sentimenti sessuali ma sbattertene, questo puoi saperlo solo tu però. In ogni caso non farti mangiare dall'ansia, ci sono modi di essere felici anche "da soli" (detto che ho sempre odiato quando alla persona manca solo una relazione, cioè che fine hanno fatto amici e famiglia? Da quando da soli in casa vuol dire da soli in generale?). Ovviamente se senti di volere una relazione cercala, ma non abbassare i tuoi standard solo perché altri hanno una relazione prima di te. Meglio essere single che in una relazione insoddisfacente.
Ti ringrazio per la risposta! Non essendo stato mai in una relazione e avendo vissuto sempre in solitaria (figlio unico, pochi amici, poca propensione a uscire, vivo da solo), devo dire che non mi pesa la cosa, ANZI! Sono uno stimatore dell'eremitismo! Però sai, hai sempre quel vuoto dentro di te che manca qualcosa o qualcuno.. Credo che l'essere umano, inteso come specie animale, non è nata per vivere in solitaria. Penso che una persona lo possa diventare in base al contesto in cui cresce e alle esperienze che fa. Non la considero una debolezza o un difetto, in realtà ne vado molto fiero della mia solitudine, e del fatto di riuscirla a vivere serenamente. Passo giornate intere magari a non parlare perchè non vedo e sento nessuno e non mi pesa. Poi ci sono giorni, in cui ti svegli e il vuoto dentro di te, che solitamente è una macchiolina, stavolta è un baratro profondissimo e di cui non vedi la fine. Ecco, è in questi giorni che sale l'angoscia. L'ansia di non poter sperimentare certe esperienze, il rimorso di essermene già perse tante e la malinconia fredda dovuta alla mancanza di un rapporto che ti accalora. Poi mi rassegno, e tento di non pensarci. E dopo un pò, l'acqua si quieta, la sabbia nel secchiello si deposita rendendo il tutto limpido e trasparente, come se nulla fosse successo. Ma la macchiolina è lì, nascosta, nell'ombra, pronta a scuotere il secchiello un'altra volta! Penso che una soluzione possa essere quella di trovare una persona simile a me, ma più mi rendo conto di quanto sono complicato, e più mi rendo conto di quanto sia difficile trovarla. Per il momento sono felice di aver trovato questo posto e voi! :D
Mariii ha scritto:
mer giu 29, 2022 5:24 pm
Ciao Gianpaolo, bellissimilo ragionamento davvero, mi ci rispecchio tantissimo in quello che hai scritto, mi sento esattamente come te. Anche io, da femmina, ho avuti particolari interessi per ragazze senza scendere sul piano fisico ma anche io mi interrogo oggi su tutta la questione ma sicuramente siamo asessuali però io capisco tantissimo che accettarlo non è semplice, io in realtà non ho mai avuto appetiti fisici verso nessuno e questo già la dice tutta. Solo che da anni mi sono fissata sulla questione e ho una paura assurda che io mi stia perdendo qualcosa o che stia reprimendo qualcosa (ma poi dico ma cosa? Visto che non me n'è mai importato veramente della fisicità). Le domande che hai fatto sono belle ed interessanti. Io credo che sia questo il motivo, io ho cominciato a pensarci intorno ai 13 anni quando ho letto che esistevano queste persone che non volevano rapporti in quanto tali e rimasi spiazzata. La parola asessuale mi rimase in testa ed è come se l'avessi seppellita nella mia coscienza e poi non ci pensai più alla questione. Nel 2020, in seguito all'ennesimo innamoramento nei confronti di una mia collega dell'uni, cominciai a pensare alla questione. Poi avevo scoperto il termine asessuale omoromantica e ho detto ok, questa sono io ma ripeto, non è semplice accettare tutto questo perché ci si aspetta sempre che ci debba essere altro in una relazione, io riesco ad installare rapporti queerplatonici con alcune ragazze, ma sono anche monogama diciamo, nel senso che per me poi c'è solo quella e basta ma prima di questo mi serve instaurare un rapporto profondo, cosa che manca nelle coppie o peggio, nei rapporti occasionali.
Spero di essere stata di aiuto, buona permanenza qui.
Ciao e grazie Mari! Mi ritrovo in molto ciò che dici.. Io ho capito di essere distante dalla sfera sessuale quando ad esempio alle feste fra amici, tutti a letto con tutti e io in un angolino.. solitamente a contemplare il paesaggio o struggermi su qualcosa. A dirla così sembra molto triste, ed effettivamente all'epoca lo è stato e ci ho sofferto, ma mi ha permesso di capire abbastanza subito quali fossero i miei limiti. Da quelle mancate esperienze ho cominciato a costruire un' etichetta tutta mia che ruotava intorno al personaggio. Gli amici, adocchiata una bella ragazza, dopo il repentino e squallido complimento celato sul fisico, seguono solitamente con frasi del tipo "ah ma tanto a te non interessa" o "eh non hai occhio per certe cose". E loro, a parte il fatto di non avermi mai visto con una ragazza, non hanno idea di ciò che provo o sento. Il fatto di, ultimamente, riuscire a darmi un'etichetta ufficiale, o provare a farlo, è indice anche di voler riuscire a comunicare meglio a loro chi sono e come ragiono. E avere un termine LGBTQ+ con tanto di definizione e categorizzazione che in un qualche modo, con le varie scale di grigi, riesce a rappresentarmi, mi darebbe modo di conoscere meglio me stesso e capire cosa cerco dalla vita. In più, sentirsi parte di una comunità ti fa sentire compreso e in compagnia, anche se magari vivrai il resto dei tuoi giorni da perfetto eremita.

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Mariii »

sk1pper ha scritto:
mer giu 29, 2022 7:46 pm
EarthboundAddict ha scritto:
mer giu 29, 2022 4:32 pm
...
Riguardo al "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?", posso dirti che di solito il primo è il caso, oppure potresti effettivamente avere sentimenti sessuali ma sbattertene, questo puoi saperlo solo tu però. In ogni caso non farti mangiare dall'ansia, ci sono modi di essere felici anche "da soli" (detto che ho sempre odiato quando alla persona manca solo una relazione, cioè che fine hanno fatto amici e famiglia? Da quando da soli in casa vuol dire da soli in generale?). Ovviamente se senti di volere una relazione cercala, ma non abbassare i tuoi standard solo perché altri hanno una relazione prima di te. Meglio essere single che in una relazione insoddisfacente.
Ti ringrazio per la risposta! Non essendo stato mai in una relazione e avendo vissuto sempre in solitaria (figlio unico, pochi amici, poca propensione a uscire, vivo da solo), devo dire che non mi pesa la cosa, ANZI! Sono uno stimatore dell'eremitismo! Però sai, hai sempre quel vuoto dentro di te che manca qualcosa o qualcuno.. Credo che l'essere umano, inteso come specie animale, non è nata per vivere in solitaria. Penso che una persona lo possa diventare in base al contesto in cui cresce e alle esperienze che fa. Non la considero una debolezza o un difetto, in realtà ne vado molto fiero della mia solitudine, e del fatto di riuscirla a vivere serenamente. Passo giornate intere magari a non parlare perchè non vedo e sento nessuno e non mi pesa. Poi ci sono giorni, in cui ti svegli e il vuoto dentro di te, che solitamente è una macchiolina, stavolta è un baratro profondissimo e di cui non vedi la fine. Ecco, è in questi giorni che sale l'angoscia. L'ansia di non poter sperimentare certe esperienze, il rimorso di essermene già perse tante e la malinconia fredda dovuta alla mancanza di un rapporto che ti accalora. Poi mi rassegno, e tento di non pensarci. E dopo un pò, l'acqua si quieta, la sabbia nel secchiello si deposita rendendo il tutto limpido e trasparente, come se nulla fosse successo. Ma la macchiolina è lì, nascosta, nell'ombra, pronta a scuotere il secchiello un'altra volta! Penso che una soluzione possa essere quella di trovare una persona simile a me, ma più mi rendo conto di quanto sono complicato, e più mi rendo conto di quanto sia difficile trovarla. Per il momento sono felice di aver trovato questo posto e voi! :D
Mariii ha scritto:
mer giu 29, 2022 5:24 pm
Ciao Gianpaolo, bellissimilo ragionamento davvero, mi ci rispecchio tantissimo in quello che hai scritto, mi sento esattamente come te. Anche io, da femmina, ho avuti particolari interessi per ragazze senza scendere sul piano fisico ma anche io mi interrogo oggi su tutta la questione ma sicuramente siamo asessuali però io capisco tantissimo che accettarlo non è semplice, io in realtà non ho mai avuto appetiti fisici verso nessuno e questo già la dice tutta. Solo che da anni mi sono fissata sulla questione e ho una paura assurda che io mi stia perdendo qualcosa o che stia reprimendo qualcosa (ma poi dico ma cosa? Visto che non me n'è mai importato veramente della fisicità). Le domande che hai fatto sono belle ed interessanti. Io credo che sia questo il motivo, io ho cominciato a pensarci intorno ai 13 anni quando ho letto che esistevano queste persone che non volevano rapporti in quanto tali e rimasi spiazzata. La parola asessuale mi rimase in testa ed è come se l'avessi seppellita nella mia coscienza e poi non ci pensai più alla questione. Nel 2020, in seguito all'ennesimo innamoramento nei confronti di una mia collega dell'uni, cominciai a pensare alla questione. Poi avevo scoperto il termine asessuale omoromantica e ho detto ok, questa sono io ma ripeto, non è semplice accettare tutto questo perché ci si aspetta sempre che ci debba essere altro in una relazione, io riesco ad installare rapporti queerplatonici con alcune ragazze, ma sono anche monogama diciamo, nel senso che per me poi c'è solo quella e basta ma prima di questo mi serve instaurare un rapporto profondo, cosa che manca nelle coppie o peggio, nei rapporti occasionali.
Spero di essere stata di aiuto, buona permanenza qui.
Ciao e grazie Mari! Mi ritrovo in molto ciò che dici.. Io ho capito di essere distante dalla sfera sessuale quando ad esempio alle feste fra amici, tutti a letto con tutti e io in un angolino.. solitamente a contemplare il paesaggio o struggermi su qualcosa. A dirla così sembra molto triste, ed effettivamente all'epoca lo è stato e ci ho sofferto, ma mi ha permesso di capire abbastanza subito quali fossero i miei limiti. Da quelle mancate esperienze ho cominciato a costruire un' etichetta tutta mia che ruotava intorno al personaggio. Gli amici, adocchiata una bella ragazza, dopo il repentino e squallido complimento celato sul fisico, seguono solitamente con frasi del tipo "ah ma tanto a te non interessa" o "eh non hai occhio per certe cose". E loro, a parte il fatto di non avermi mai visto con una ragazza, non hanno idea di ciò che provo o sento. Il fatto di, ultimamente, riuscire a darmi un'etichetta ufficiale, o provare a farlo, è indice anche di voler riuscire a comunicare meglio a loro chi sono e come ragiono. E avere un termine LGBTQ+ con tanto di definizione e categorizzazione che in un qualche modo, con le varie scale di grigi, riesce a rappresentarmi, mi darebbe modo di conoscere meglio me stesso e capire cosa cerco dalla vita. In più, sentirsi parte di una comunità ti fa sentire compreso e in compagnia, anche se magari vivrai il resto dei tuoi giorni da perfetto eremita.
Io lo capisco, perché anche io passo e provo le tue stesse cose però la gente non può capire... Tu lascia perdere e concentrati su altro. Anche io sono molto critica nei confronti del mondo in generale e vedo le cose in un certo modo che magari gli altri faticano a vedere però alla fine ognuno è per com'è.
Si, alla fine esiste questa comunità e sono contenta anche io di averla trovata.
Buona permanenza qui :)

ilia
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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da ilia »

Benvenuto Gianpaolo!
mi sono rivista molto in quello che hai scritto: verginità,tendenza all'essere un eremita (star benissimo da solo ma avendo comunque dei giorni bui a riguardo) ed età (28 anni, quasi tua coetanea).
La domanda "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?" mi ha e mi sta tartassando da quando sono venuta a conoscenza dell'assessualità (qualche settimana, quindi è una cosa comunque recente. mentre il "perchè non riesco a trovare nessuno?" quella si, me la pongo da una vita). credo sia una domanda complicata, quasi impossibile rispondersi da soli, perchè comunque varrebbe da pensare "devi provarci per saperlo" .. ma se non avessi questa urgenza? magari l'urgenza riguarda più una sfera romantica o anche il solo star bene con qualcuno.

Comunque, non saprei bene cosa dirti perchè a quanto pare navighiamo in acque molto simili, ma spero che questo mio commento ti faccia sentire ancora meno solo a riguardo : )

Mariii
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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Mariii »

ilia ha scritto:
mer giu 29, 2022 11:44 pm
Benvenuto Gianpaolo!
mi sono rivista molto in quello che hai scritto: verginità,tendenza all'essere un eremita (star benissimo da solo ma avendo comunque dei giorni bui a riguardo) ed età (28 anni, quasi tua coetanea).
La domanda "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?" mi ha e mi sta tartassando da quando sono venuta a conoscenza dell'assessualità (qualche settimana, quindi è una cosa comunque recente. mentre il "perchè non riesco a trovare nessuno?" quella si, me la pongo da una vita). credo sia una domanda complicata, quasi impossibile rispondersi da soli, perchè comunque varrebbe da pensare "devi provarci per saperlo" .. ma se non avessi questa urgenza? magari l'urgenza riguarda più una sfera romantica o anche il solo star bene con qualcuno.

Comunque, non saprei bene cosa dirti perchè a quanto pare navighiamo in acque molto simili, ma spero che questo mio commento ti faccia sentire ancora meno solo a riguardo : )
Occhio a non procurarti un disturbo ossessivo compulsivo di natura sessuale 🙈🙈 io sa quando ci penso a sta cosa sono entrata nel panico più totale e ho cominciato a pensare anche a situazioni impensabili ahahaha

ilia
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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da ilia »

Mariii ha scritto:
mer giu 29, 2022 11:59 pm
Occhio a non procurarti un disturbo ossessivo compulsivo di natura sessuale 🙈🙈 io sa quando ci penso a sta cosa sono entrata nel panico più totale e ho cominciato a pensare anche a situazioni impensabili ahahaha
ahah, tipo?
comunque direi di non essere stata più tranquilla a riguardo. almeno un principio di risposta, con l'assessualità, me la sono data. per il resto... finchè non troverò quel "qualcuno" non credo che starò a rimuginarci troppo su, potrebbe essere anche il mio carattere (inconsapevolmente) diffidente a non agevolare le cose

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sk1pper
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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da sk1pper »

ilia ha scritto:
mer giu 29, 2022 11:44 pm
Benvenuto Gianpaolo!
mi sono rivista molto in quello che hai scritto: verginità,tendenza all'essere un eremita (star benissimo da solo ma avendo comunque dei giorni bui a riguardo) ed età (28 anni, quasi tua coetanea).
La domanda "sono vergine perché asessuale o sono asessuale perché vergine?" mi ha e mi sta tartassando da quando sono venuta a conoscenza dell'assessualità (qualche settimana, quindi è una cosa comunque recente. mentre il "perchè non riesco a trovare nessuno?" quella si, me la pongo da una vita). credo sia una domanda complicata, quasi impossibile rispondersi da soli, perchè comunque varrebbe da pensare "devi provarci per saperlo" .. ma se non avessi questa urgenza? magari l'urgenza riguarda più una sfera romantica o anche il solo star bene con qualcuno.

Comunque, non saprei bene cosa dirti perchè a quanto pare navighiamo in acque molto simili, ma spero che questo mio commento ti faccia sentire ancora meno solo a riguardo : )
Obiettivo centrato! Grazie ilia ! Siamo tutti in un limbo conoscitivo e personale, che fino a poco fa sembrava solitario, distaccato e freddo.. Magari non si sono risolti tutti i miei problemi, però sapere che non sono solo a vagare questo limbo è rincuorante!

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Mariii »

ilia ha scritto:
gio giu 30, 2022 12:32 am
Mariii ha scritto:
mer giu 29, 2022 11:59 pm
Occhio a non procurarti un disturbo ossessivo compulsivo di natura sessuale 🙈🙈 io sa quando ci penso a sta cosa sono entrata nel panico più totale e ho cominciato a pensare anche a situazioni impensabili ahahaha
ahah, tipo?
comunque direi di non essere stata più tranquilla a riguardo. almeno un principio di risposta, con l'assessualità, me la sono data. per il resto... finchè non troverò quel "qualcuno" non credo che starò a rimuginarci troppo su, potrebbe essere anche il mio carattere (inconsapevolmente) diffidente a non agevolare le cose
Tipo che ti assalgono paure e ti pare che ognu persona che conosci e che vedi vuoi... Non so se mi sono spiegata, è un po' difficile
Tranquilla magari sei davvero asessuale

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da ilia »

sk1pper ha scritto:
gio giu 30, 2022 8:52 am
Obiettivo centrato! Grazie ilia ! Siamo tutti in un limbo conoscitivo e personale, che fino a poco fa sembrava solitario, distaccato e freddo.. Magari non si sono risolti tutti i miei problemi, però sapere che non sono solo a vagare questo limbo è rincuorante!
mi fa molto piacere! non so se i problemi si possano risolvere del tutto ma sicuramente alleggerirli aiuta.
Se ti trovi in un momeno no e non hai modo di esprimerti con qualcuno, o se ti va sempilcemente di chiacchierare a riguardo, noi ci siamo (o almeno, io ci sono, mi trovi qui : ))

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Bianca
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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Bianca »

Benarrivato sk1.
La tua presentazione lunga e dettagliata, ha dato vita, come vedi, a risposte sagge, a considerazioni interessanti, ad uno scambio di esperienze che può essere veramente utile a molti.

Vista la positiva situazione che si è creata, pur avendo letto tutto, non ho voluto inserirmi tra gli AVENti diritto che, così bene, hanno dimostrato di capirsi.

Avete già detto molto, avete già detto tutto.

Ora, ti faccio soltanto alcune considerazioni che spero possano esserti utili.

Mi sembra una bella scelta quella di passare dal rimuginare in solitudine i tuoi dubbi, all’esternarli su Aven, dove puoi trovare tanto materiale utile e persone che condividono.

Penso che trovare la causa sia più difficile che trovare la soluzione, in quanto, molto probabilmente si nasce asessuali e crescendo, man mano questa caratteristica diventa più evidente, fino a far capire all’interessato, che potrà condizionare la sua vita.

Ad un certo punto, bisogna imparare a gestirla, nella consapevolezza che risiede nel nostro cervello e, con qualche accomodamento o intransigibili prese di posizione, ci accompagnerà per sempre.

Pur essendo asessualità e verginità due condizioni mentali, possono essere abbinate solo casualmente, oppure essere la seconda, logica conseguenza della prima.

Non ti arrovellare sulla verginità; ognuno di noi ha diritto di scegliere e se non può scegliere, deve seguire le sue inclinazioni.

Le relazioni amorose, non possono, non devono essere prove di forza; devono essere cose spontanee, naturali e, non ultimo, piacevoli.

Continua…

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Bianca »

Ho scritto per mezz’ora poi, al momento di inviare,
devo aver cliccato sbagliato ed è sparito tutto.
Mi riprendo un attimo e ci riprovo.

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da Bianca »

Molte persone, anche tra quelle non asex, non prendono neppure in considerazione i rapporti occasionali, perché li ritengono coinvolgenti su vari livelli e non un semplice scambio di favori.

L’elenco dei vari tipi di attrazione che tu fai, indica in quanti modi una persona può attirare la nostra attenzione e come può far sorgere in noi il desiderio di frequentarla, trovandola piacevole e interessante.
E il tutto può fermarsi lí.

I sentimenti sono un’altra cosa.
Ti cambiano la vita, ti fanno desiderare l’impossibile.
Ti inducono a mettere la persona al centro dei tuoi giorni e a vagheggiare il persempre.

I vari tipi di attrazione, possono alternarsi man mano che tu metti a fuoco il soggetto; i sentimenti, invece, rimangono stabili, si arricchiscono di nuove informazioni, vengono messi a dura prova dalle delusioni, dalle mancanze che si verificano.
Sui diversi tipi di attrazione che provi, non ti fai tante domande, sui sentimenti sí, soprattutto nel momento in cui vivi un’esperienza che ti costringe a metterli in discussione.

L’amicizia vera, profonda, leale, è parte intrinseca dell’amore ed è il sentimento che meglio lo connota.
È di più del io ti amerò per sempre; è il tu mi avrai sempre dalla tua parte.

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Re: Un saluto con il cuore in mano

Messaggio da sk1pper »

Grazie Bianca, grazie mille dell'intervento, come sempre dimostri grande sensibilità ma trasmetti anche un senso di realismo, che ogni tanto è necessario.

Ultimamente mi sento nuovamente perso, sarà la realizzazione del mondo Ace e del fatto che, sebbene i segnali portino tutti qui, non riesco ancora ad accettare la cosa completamente.. O forse ho accettato questo, ma non ne ho accettato ancora le conseguenze.. Secondo me, tantissimi ragionamenti che io faccio, non sarebbero necessari se avessi una personalità più aperta e inclusiva della gente, ma il fatto di stare benissimo nella mia solitaria intimità mi ha permesso di crearmi anche un' accogliente tana, da cui è tipo stra-difficile uscire.. E non sono neanche troppo sicuro di volerlo fare..

vorrei essere un gatto pensante.. libero dalle dinamiche umane ormonali e dispensatore di affetto in maniera gratuita. Questo è ciò che vorrei essere :)

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