Hello there!

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
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deckard
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Hello there!

Messaggio da deckard »

Hello there!
Mi chiamo Andrea, ho 46 anni (come il numero di Valentino Rossi, ma è solo una fortuita e incidentale coincidenza), vivo a Milano e sono un uomo cisgender.
Mi sono reso conto con il passare del tempo di non essere attratto da relazioni sessuali se non con persone con cui ero riuscito a instaurare un legame affettivo ed emotivo.
Ho compreso di apprezzare molto di più gesti d'affetto, baci, abbracci, carezze, e i preliminari e ciò che è di contorno al rapporto in sé.
Non mi ritengo strettamente e rigorosamente eteroromantico.
Ascolto musica, guardo film e serie tv, ascolto podcast di notizie, giochi, etc, leggo fumetti.
Il nickname è un rifermento a Deckard Cain di Diablo, ma anche a Rick Deckard di Blade Runner.
Studio recitazione, ho iniziato a lavorare come volontario raccolta fondi e marketing nel settore per una associazione che opera nel settore della ricerca oncologica, ho lavorato come contabile con mansioni informatiche, mi piace la montagna, non amo molto il mare, preferisco i gatti ai cani.
Cordiali saluti e buona giornata.
That's all my dear folks...
Odiare i mascalzoni è cosa nobile. Marco Fabio Quintiliano, Calahorra, 35-40 d.C. – Roma, 96 d.C.
Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti. Aristofane. I Cavalieri.

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danyfantasy
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Re: Hello there!

Messaggio da danyfantasy »

Benvenuto Andrea! :-)

deckard
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Re: Hello there!

Messaggio da deckard »

Grazie mille!
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Bianca
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Re: Hello there!

Messaggio da Bianca »

Buongiorno dek e benarrivato.

Hai descritto bene come sei, come ti senti e le tue preferenze.
Se questa situazione non ti crea problemi, puoi viverla serenamente, senza nascondere le tue inclinazioni.

Se lo ritieni opportuno, racconta le tue esperienze e trasmetti ciò che la vita ti ha insegnato.

A rileggerci!

deckard
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Re: Hello there!

Messaggio da deckard »

Esperienza numero uno che risale a circa 15 anni fa.
Io e mio padre partecipiamo a una vacanza organizzata con una coppia di coniugi “amici di famiglia” (con tante virgolette, almeno da parte mia), durante il viaggio di ritorno in corriera mettono sulla televisione interna il film Cucciolo con Massimo Boldi.
Molto probabilmente fu con allusione (ormai impossibile da dimostrare) al fatto che ero disinteressato al sesso femminile e percepito come persona immatura e neuroatipica o “diversa dalla norma e dalle aspettative della società”. Ricordo una profonda sensazione di disagio e di tristezza.
Esperienza numero due che risale probabilmente a pochi anni dopo.
Vacanza in compagnia della famiglia di tali conoscenti (entrambe le famiglie possiedevano una unità immobiliare nello stesso condominio).
Il signore (che aveva partecipato anche al precedente viaggio organizzato) mi “interroga” chiedendomi se sono interessato al sesso, se mi piace scambiare baci e abbracci e carezze con una coetanea (supponendo che io fossi eteroromantico). Anche qui ricordo una sensazione di disagio poiché non mi era chiaro perché mi venissero poste quelle domande e dove andasse a parare la persona in questione. In aggiunta a ciò posso convenire sul fatto che a domanda si risponde perché domandare è lecito e rispondere è cortesia, ma certe domande non andrebbero fatte. Ne uscii con l'impressione che essere disinteressato al sesso, se non con persone con cui avevo instaurato un legame emotivo ed empatico, fosse agli occhi dell'interlocutore una cosa sbagliata che denotava immaturità o infantilismo o incapacità di gestire le relazioni con il prossimo, insomma qualcosa di sbagliato.

Per quelle che sono state le mie esperienze fin'ora ho capito d'apprezzare gesti d'affetto, baci, abbracci, carezze, anche lo stare vicino e abbracciare l'altra persona, compatibilmente con ciò che l'altra persona consente e con il livello di intimità e di vicinanza che si crea, non il sesso in sé.
Forse perché ritengo che sia importante creare e saldare il legame affettivo in cui il piacere e frutto dell'attrazione nei confronti di un'altra persona, legame che secondo me, e nella mia esperienza, si crea e si solidifica sia attraverso le interazioni sociali, sia tramite la comunicazione verbale o i gesti di comunicazione non verbale.

Mi ricordo che alla visita dei tre giorni per la leva c'era il test psicologico con la domanda “Sei contento della tua vita sessuale?” oltre a delle domande che miravano a scoprire se io fossi omosessuale e probabilmente anche se soffrivo del complesso d'Edipo. Il risultato fu che venni dichiarato, come conseguenza della visita nel complesso (e non solo del test e della visita psicologica), rivedibile e poi riformato poiché “persona immatura e a tratti possessiva”. Giuro di non aver mai capito che cosa intendessero con tale definizione. Ripensando al me di quegli anni forse avrei sofferto molto il trovarmi in caserma con coetanei che mi schernivano e mi prendevano in giro e facevano scherzi e forse avrei avuto serie difficoltà, e capisco che gli esaminatori volessero essere sicuri che io, a causa del nonnismo o di altri fattori, non ne uscissi drogato o suicida, ma non capisco a pieno il senso della definizione e la ratio delle domande.
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Bianca
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Re: Hello there!

Messaggio da Bianca »

Ma che belle gite che hai fatto e che belle conoscenze ti sei goduto.
Praticamente, rispetto zero e domande a cui questi signori non dovevano essere minimamente interessati.
Superato quel momento di eccessiva curiosità nei tuoi confronti, ne hai conservato il ricordo, cosa che, in seguito magari è servita a dare delle risposte a te stesso.

Quando ti accorgi che altri notano dei particolari che ti riguardano, sei costretto a riconoscere che sono evidenti anche per chi ti guarda.
Quindi, o assumi un atteggiamento che possa far sembrare tutto il contrario di quel che provi, o prosegui per la tua strada, infischiandotene dell’altrui parere.

L’ultima esperienza che riferisci, quella della visita di leva, ha avuto come risultato un rivedibile che significa assai poco, nel senso che le tue risposte al test possono aver fatto suonare qualche campanello, senza però dare indicazioni precise.
A mio modesto parere, le risposte si possono manipolare, ad uso e consumo dell’interessato, facendo apparire un risultato fuorviante e lontano dal vero.

Può essere che tu presentassi veramente i due attributi che ti sono stati appioppati ma che negli anni siano stati superati da crescita e consapevolezza.
Essere possessivi, è spesso il risultato di una mancanza vissuta in precedenza, non un peccato mortale.
Se il soggetto ne prende coscienza, può impegnarsi a modificare questo suo atteggiamento, ridimensionando le sue esigenze e riconoscendo agli altri maggiori spazi di libertà.

deckard
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Re: Hello there!

Messaggio da deckard »

Grazie innanzitutto del tuo riscontro.
Nell'outernet (cioè fuori da internet) le domande personali si fanno se ci si cono i presupposti per porle e nei limiti del consenso fornito da chi le riceve, ma li sembravano essere più delle battutacce che lasciavano a intendere che soprattutto una persona in particolare mi ritenesse immaturo (se anche fosse stato la maturità si acquisisce continuamente nell'arco del tempo e non è un peccato mortale se si è disposti a crescere e a migliorare) con sindome di Peter Pan e incapace di comprendere il mondo del sesso e della sessualità.
Di base ogni persona ha il pieno e totale diritto di vivere la propria identità e il proprio orientamento onestamente, senza ledere il prossimo e riconoscendo al prossimo i suoi diritti senza doversi giustificare.

Non avevo mai avuto relazioni sessuali e non ne ho mai sentito un particolare desiderio. Può essere benissimo che io abbia fatto degli errori nel relazionarmi al prossimo o nel modo di pormi e che ciò mi abbia precluso delle possibilità, ma neanche gli errori commessi sono un “crimine” se ne faccio tesoro per correggermi e maturare. Dopotutto fino alla bara si impara.
Edit: E per gli errori più gravi rimane lo schema per chiedere scusa in maniera costruttiva: ho sbagliato, mi dispiace, è colpa mia, ecco che cosa farò per rimediare! E mettere in pratica le intenzioni... Fine Edit.

Sicuramente se altri notano dei particolari che mi riguardano sono portato a riconoscere che sono evidenti anche per chi mi guarda. Questo non autorizza il prossimo a giudicare o a sentenziare. Semmai se il prossimo mostra tatto ed empatia potrei costruire un dialogo ove i tempi fossero maturi e io desiderassi farlo, ma se domandare è lecito e rispondere è cortesia, la cortesia sta nel adoperare almeno lo stesso livello di educazione che ho ricevuto, non nell'affrontare determinati argomenti con chi, come loro, s'è spesso comportato male, e non mi conosce approfonditamente.

La prima volta venni dichiarato rivedibile. L'anno dopo venni proprio riformato per le motivazioni indicate. L'immaturità era un qualcosa che mi poteva caratterizzare e forse non avevo la maturità per affrontare scherzi, nonnismo, vita lontano da casa, ritmi e clima della caserma e quant'altro con la necessaria tranquillità d'animo al punto da non prendere in considerazione scelte azzardate e nefaste.
L'essere possessivo è una cosa che mi sono sempre chiesto a che cosa fosse riferita, ma ormai anche questo tratto del mio carattere, anche qualora fosse stato presente a tratti, è stato molto probabilmente superato dalla mia crescita individuale. Dopo tutto sono passati circa 26 anni.
Le risposte al test possono avere significati diversi a seconda del contesto e della persona e probabilmente i pochi giorni per valutarla bastano solo a scalfire la superficie.

Cordiali saluti.

Edit: Superato quel momento di eccessiva curiosità nei miei confronti, ne ho conservato il ricordo e ho il ricordo anche di altri episodi, cosa che in seguito è servita a dare delle risposte a me stesso, ma queste risposte le ho pagate a caro prezzo, per così dire. Fine Edit.
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