Una sera d'estate una ragazza

Le matricole qui dentro. Presentatevi!
Lun
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Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Lun »

Buonasera, o meglio buonanotte vista l'ora tarda.
Purtroppo non ho il dono della sintesi ma cercherò di provarci.
Questa è una delle innumerevoli sere o giornate che passo sempre più di frequente con me stessa a interrogarmi su cosa c'è che non va in me.
Ho 32 anni, indecisione cronica in quasi ogni cosa e se devo essere onesta mi sento davvero triste sempre più spesso. Triste e anche rancorosa e frustrata. Ehhh non sono belle cose da dire ma spero di potermi sfogare almeno qui. Comunque vado ormai da tre anni credo a terapia e anche se a detta della mia terapeuta ho fatto tanti miglioramenti purtroppo il mio umore non è cambiato di molto.
Più nello specifico oltre alle difficoltà inerenti l'ambito lavorativo (il lavoro c'è ma io mi chiedo se sono capace e fa per me, vado in panico facilmente, mi stresso, non so prendere decisioni ecc) ho difficoltà anche nelle relazioni sociali (esprimere la mia idea senza temere di ferire, chiedere spiegazioni, dissentire, entrare troppo in intimità ecc) che ultimamente stanno peggiorando anche con quelle poche amiche che avevo. La verità è che mi sento molto sola, ho contatti solo esteriori con la gente e non riesco ad andare più in profondità. Con le mie amiche storiche mi sembra si siano rotti i contatti ormai e non riesco più a sentirle come tali, vivono situazioni troppo diverse dalle mie.
In questo bel quadro tanto per non farmi mancare nulla ci aggiungiamo pure il discorso sesso/amore che dà il colpo di grazia alla solitudine.
Arrivata a quest'età non si può ignorare... la quasi totalità delle mie conoscenti e amiche si fidanza, va a convivere, si sposa, fa figli, fanno progetti per il futuro con una persona accanto o creano la propria famiglia. In pratica tutto quello che io avrei sempre voluto. Questo, unito al resto, mi crea quel senso di frustrazione ormai perenne, alternato a rabbia o tristezza.
A me sembra che tutto mi sia precluso a prescindere...se mai con enormi sforzi riuscissi a superare le difficoltà nell'ambito relazionale e di intimità mi si parano davanti quelle legate al sesso e lì mi sembra di non avere potere. A me non è mai importato granchè del sesso, trovo che sia ipervalutato e non riesco bene a concepire come si possa distruggere qualcosa o lasciare una persona che si ama per il sesso. Per anni ho pensato che fosse normale "farsi piacere il sesso", che è una cosa che alla fine interessa più gli uomini e che le donne devono farlo altrimenti vengono lasciate.
Ho avuto tardi le prime esperienze, intorno ai 20 anni, e per avere un atto completo ho aspettato i 24 con quello che è stato il ragazzo che ho amato (o che credevo di amare, qua ormai è tutto in discussione ! XD). Superato lo scoglio iniziale credevo sarebbe andata meglio e invece dopo qualche anno le mie paure si sono riconfermate: a me bastava stare insieme, abbracciarsi baciarsi, i preliminari, a lui no. Inoltre non prendevo quasi mai l'iniziativa e per quanto paziente lui alla fine ha smesso pure di credermi (non ritenendola una cosa possibile). dopo 5 anni anni di convivenza è andato con una sua collega e boh, per quanto ne so ora vivono insieme.

Non so se mi sono mai ripresa da questa storia onestamente. Ora mi pesa ancora ma penso di poter andare avanti.
In questi 3 anni, quando ho iniziato a sentirmi pronta, ho cercato di capire. Ho anche conosciuto qualcuno tramite le varie app ma purtroppo non riesco a farmi piacere nessuno in questa maniera, figuriamoci ad arrivare ad un rapporto.

C'è stato un solo ragazzo che mi è piaciuto a prima vista e che ricambiava anche. Non potevo crederci!!! Con lui nonostante le mie millemila paure mi sono buttata e dopo un mese (con tempi paragonabili a quelli della luce per i miei standard) abbiamo avuto intimità che andasse oltre.
Devo dire che la prima volta mi ha fatto ben sperare perchè nonostante tutto un minimo mi è piaciuto e avevo voglia di rifarlo. La seconda volta invece abbiamo avuto più problemi. Ma a me non fregava nulla onestamente...peccato che la cosa non si sia più ripetuta e il ragazzo dopo poco sia letteralmente sparito... e io temo sia stato anche per il sesso.

Insomma in breve mi ritrovo a 32 anni sola, con tutti quelli accanto a me che si sposano e mettono su famiglia e io che da un lato vorrei incontrare una persona da amare e che mi ami...dall'altro so che se anche per qualche colpo di fortuna dovesse capitare c'è la questione sesso che sarebbe un altro problema. Perchè purtroppo la stragrande maggioranza dei ragazzi/uomini concepisce un'idea di sesso che non fa parte di me. Mi sento una condannata all'infelicità e alla solitudine senza neanche poter spiegare il motivo agli altri.
Scusate lo sfogo, ogni buon consiglio o critica è accetto

Mariii
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Lun ha scritto:
mer giu 29, 2022 1:09 am
Buonasera, o meglio buonanotte vista l'ora tarda.
Purtroppo non ho il dono della sintesi ma cercherò di provarci.
Questa è una delle innumerevoli sere o giornate che passo sempre più di frequente con me stessa a interrogarmi su cosa c'è che non va in me.
Ho 32 anni, indecisione cronica in quasi ogni cosa e se devo essere onesta mi sento davvero triste sempre più spesso. Triste e anche rancorosa e frustrata. Ehhh non sono belle cose da dire ma spero di potermi sfogare almeno qui. Comunque vado ormai da tre anni credo a terapia e anche se a detta della mia terapeuta ho fatto tanti miglioramenti purtroppo il mio umore non è cambiato di molto.
Più nello specifico oltre alle difficoltà inerenti l'ambito lavorativo (il lavoro c'è ma io mi chiedo se sono capace e fa per me, vado in panico facilmente, mi stresso, non so prendere decisioni ecc) ho difficoltà anche nelle relazioni sociali (esprimere la mia idea senza temere di ferire, chiedere spiegazioni, dissentire, entrare troppo in intimità ecc) che ultimamente stanno peggiorando anche con quelle poche amiche che avevo. La verità è che mi sento molto sola, ho contatti solo esteriori con la gente e non riesco ad andare più in profondità. Con le mie amiche storiche mi sembra si siano rotti i contatti ormai e non riesco più a sentirle come tali, vivono situazioni troppo diverse dalle mie.
In questo bel quadro tanto per non farmi mancare nulla ci aggiungiamo pure il discorso sesso/amore che dà il colpo di grazia alla solitudine.
Arrivata a quest'età non si può ignorare... la quasi totalità delle mie conoscenti e amiche si fidanza, va a convivere, si sposa, fa figli, fanno progetti per il futuro con una persona accanto o creano la propria famiglia. In pratica tutto quello che io avrei sempre voluto. Questo, unito al resto, mi crea quel senso di frustrazione ormai perenne, alternato a rabbia o tristezza.
A me sembra che tutto mi sia precluso a prescindere...se mai con enormi sforzi riuscissi a superare le difficoltà nell'ambito relazionale e di intimità mi si parano davanti quelle legate al sesso e lì mi sembra di non avere potere. A me non è mai importato granchè del sesso, trovo che sia ipervalutato e non riesco bene a concepire come si possa distruggere qualcosa o lasciare una persona che si ama per il sesso. Per anni ho pensato che fosse normale "farsi piacere il sesso", che è una cosa che alla fine interessa più gli uomini e che le donne devono farlo altrimenti vengono lasciate.
Ho avuto tardi le prime esperienze, intorno ai 20 anni, e per avere un atto completo ho aspettato i 24 con quello che è stato il ragazzo che ho amato (o che credevo di amare, qua ormai è tutto in discussione ! XD). Superato lo scoglio iniziale credevo sarebbe andata meglio e invece dopo qualche anno le mie paure si sono riconfermate: a me bastava stare insieme, abbracciarsi baciarsi, i preliminari, a lui no. Inoltre non prendevo quasi mai l'iniziativa e per quanto paziente lui alla fine ha smesso pure di credermi (non ritenendola una cosa possibile). dopo 5 anni anni di convivenza è andato con una sua collega e boh, per quanto ne so ora vivono insieme.

Non so se mi sono mai ripresa da questa storia onestamente. Ora mi pesa ancora ma penso di poter andare avanti.
In questi 3 anni, quando ho iniziato a sentirmi pronta, ho cercato di capire. Ho anche conosciuto qualcuno tramite le varie app ma purtroppo non riesco a farmi piacere nessuno in questa maniera, figuriamoci ad arrivare ad un rapporto.

C'è stato un solo ragazzo che mi è piaciuto a prima vista e che ricambiava anche. Non potevo crederci!!! Con lui nonostante le mie millemila paure mi sono buttata e dopo un mese (con tempi paragonabili a quelli della luce per i miei standard) abbiamo avuto intimità che andasse oltre.
Devo dire che la prima volta mi ha fatto ben sperare perchè nonostante tutto un minimo mi è piaciuto e avevo voglia di rifarlo. La seconda volta invece abbiamo avuto più problemi. Ma a me non fregava nulla onestamente...peccato che la cosa non si sia più ripetuta e il ragazzo dopo poco sia letteralmente sparito... e io temo sia stato anche per il sesso.

Insomma in breve mi ritrovo a 32 anni sola, con tutti quelli accanto a me che si sposano e mettono su famiglia e io che da un lato vorrei incontrare una persona da amare e che mi ami...dall'altro so che se anche per qualche colpo di fortuna dovesse capitare c'è la questione sesso che sarebbe un altro problema. Perchè purtroppo la stragrande maggioranza dei ragazzi/uomini concepisce un'idea di sesso che non fa parte di me. Mi sento una condannata all'infelicità e alla solitudine senza neanche poter spiegare il motivo agli altri.
Scusate lo sfogo, ogni buon consiglio o critica è accetto
Ciao Lun, buongiorno. Benvenuta nel forum.
Ho letto tutto quello che hai scritto.
Allora, purtroppo la nostra società maschilista e patriarcale ci ha insegnato che noi donne dobbiamo essere gli oggetti di desiderio degli uomini e che a noi non è concesso nulla, cioè noi dobbiamo essere funzionali ai bisogni degli uomini. La realtà non è così. È stato ignorato per anni (millenni) che anche la donna ha i suoi desideri e pulsioni sessuali, questo lo dice pure la scienza ma non c'è bisogno del suo consenso in tutto comunque. Anche noi donne abbiamo istinti e desideri che comunque possono variare da donna a donna.
Leggendo il tuo vissuto, mi viene da pensare che tu non sia asessuale né tanto meno aromantica. Tu le tue esperienze le hai avute e quando il ragazzo ti ha ricambiata subito tu eri felice e le tue paranoie sono pure scomparse, però io credo che tu debba lavorare molto su te stessa come persona e superare le tue insicurezze, perché secondo me ti bloccano quelle.
Per la questione sesso credo che c'entri anche la tua educazione, perché appunto hai specificato che è una cosa che piace agli uomini e che noi dobbiamo fare per loro. Nulla di più sbagliato di questo!
Se tu trovassi la relazione per te e superassi i tuoi disagi e paranoie saresti felice, perché tu una vita sessuale ed appagante con un uomo la vuoi, è un tuo desiderio.
Pensa un po' a quello che ti ho detto, un abbraccio e una buona giornata.

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Bianca
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Ciao Lun e benarrivata.

Hai spiegato bene la tua situazione e Marii che ben conosce certe paure, ti ha fatto sagge considerazioni.

Nella tua affermazione « mi sento condannata all’infelicità e alla solitudine » c’è il riassunto di come ti consideri.

Allora, io penso che tu, terapia o non terapia, debba impegnarti ad andare per gradi, un passo alla volta, piccolo ma significativo.

Se tu ogni giorno ti impegni a fare qualcosa che sia per te un arricchimento, io penso che, lentamente, tu possa sentirti meglio.

Prova a fare, ogni giorno, qualcosa che non fai da tanto.
Ricontatta una vecchia amica, non é detto che stia meglio di te.
Parla con chi si é sposato da poco; puoi scoprire che pur in una situazione felice, le difficoltà non mancano e magari ha bisogno di un tuo piccolo aiuto.
Offriti come babysitter di emergenza, le mamme, a volte,vivono con i piccolini situazioni disperate di collocamento.

Quando il lavoro c’è, facciamolo andare, anche se non rappresenta il nostro sogno, anche se ci sentiamo inadeguate; impegniamoci, ci pagano per questo e se dall’impegno, oltre ai soldini, arriva anche qualche gratificazione, meglio.

Chiudersi in casa non é una soluzione, lo può essere aprirsi e curare i rapporti.

Avvicinarsi all’Arte, costituisce una fonte di energia.
La Tessera Musei l’hai fatta?
Abbiamo tesori dappertutto e vedere cosa hanno saputo fare gli altri, può farti dire: perché io no?

Butta nell’indifferenziata la tua cronica indecisione/pigrizia e tuffati nel fare; farai i conti con le capacità che possiedi, le sentirai venir fuori, le vedrai fiorire.

A proposito di fioriture, metti sul tuo balcone un geranio rosso, curalo tutti i giorni, parlagli, togli i fiori che già ti hanno fatto sorridere e lo vedrai rispondere, perché all’amore rispondono tutti, anche coloro che paiono senz’anima.

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Bianca ha scritto:
mer giu 29, 2022 9:38 am
Ciao Lun e benarrivata.

Hai spiegato bene la tua situazione e Marii che ben conosce certe paure, ti ha fatto sagge considerazioni.

Nella tua affermazione « mi sento condannata all’infelicità e alla solitudine » c’è il riassunto di come ti consideri.

Allora, io penso che tu, terapia o non terapia, debba impegnarti ad andare per gradi, un passo alla volta, piccolo ma significativo.

Se tu ogni giorno ti impegni a fare qualcosa che sia per te un arricchimento, io penso che, lentamente, tu possa sentirti meglio.

Prova a fare, ogni giorno, qualcosa che non fai da tanto.
Ricontatta una vecchia amica, non é detto che stia meglio di te.
Parla con chi si é sposato da poco; puoi scoprire che pur in una situazione felice, le difficoltà non mancano e magari ha bisogno di un tuo piccolo aiuto.
Offriti come babysitter di emergenza, le mamme, a volte,vivono con i piccolini situazioni disperate di collocamento.

Quando il lavoro c’è, facciamolo andare, anche se non rappresenta il nostro sogno, anche se ci sentiamo inadeguate; impegniamoci, ci pagano per questo e se dall’impegno, oltre ai soldini, arriva anche qualche gratificazione, meglio.

Chiudersi in casa non é una soluzione, lo può essere aprirsi e curare i rapporti.

Avvicinarsi all’Arte, costituisce una fonte di energia.
La Tessera Musei l’hai fatta?
Abbiamo tesori dappertutto e vedere cosa hanno saputo fare gli altri, può farti dire: perché io no?

Butta nell’indifferenziata la tua cronica indecisione/pigrizia e tuffati nel fare; farai i conti con le capacità che possiedi, le sentirai venir fuori, le vedrai fiorire.

A proposito di fioriture, metti sul tuo balcone un geranio rosso, curalo tutti i giorni, parlagli, togli i fiori che già ti hanno fatto sorridere e lo vedrai rispondere, perché all’amore rispondono tutti, anche coloro che paiono senz’anima.
Le tue risposte sono sempre poesia❤️

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danyfantasy
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da danyfantasy »

Ciao Lun e benvenuta nel forum! :-)

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Marii, non è poesia, è cuore.

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Bianca ha scritto:
gio giu 30, 2022 9:29 am
Marii, non è poesia, è cuore.
Questo lo so pure ;)

Lun
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Lun »

Grazie a tutti per l'accoglienza, per aver letto il papiro e aver anche risposto :)

Marii mi ritrovo in molte cose che hai scritto, credo anche io che il mio grosso problema siano le mie insicurezze e paure. Ogni cosa che devo fare mi spaventa da morire e ogni volta è una lotta con me stessa. Eppure ti dirò che nonostante certi momenti sia proprio giù cerco di affrontare tutto sperando che prima o poi passi questa paura perenne. Il fatto è che nonostante anche importanti traguardi sembra non passare mai e ogni nuovo inizio sono da capo. Insomma davvero un percorso lungo e alla base credo ci sia una mancanza di amore e autostima verso me stessa che continua a restare silenziosa anche quando mi pare che le cose vadano meglio.
Riguardo le considerazioni sulla sessualità anche lì concordo. Purtroppo il focus sono sempre gli uomini che dettano cosa è normale, utilizzando come riferimenti film e immaginario collettivo (sempre dal loro punto di vista). Mi sembra che mentre in passato la sessualità fosse un tabù da non poter neanche esprimere adesso per reazione se ne debba parlare in ogni situazione. Il brutto però è che c'è un'idea unica che pare debba essere uguale per tutti e che se senti cose diverse sei strano e ti senti isolato dai "normali" e pure giudicato. Se dovessi fare un parallelo mi ricorda il valore che viene dato all'alcol e al bere: si esce in compagnia e si va a fare un aperitivo, se tu per tue ragioni decidi che prenderai una cocacola al posto della birra spesso devi sottostare a domande tipo "ah ma come! Sei astemia?" o insistenze varie per prendere un calice e commenti da cui emerge che ci si diverte davvero solo se si beve alcool e si va pure fieri di averne bevuto così tanto da non ricordarsi come è finita la serata precedente.
Tornando alla sessualità hai ragione nel dire che è questione di educazione... io non ne ho proprio avuta e nessuno dei miei familiari ha mai lontanamente accennato al fatto. Anzi sono ancora bandite semplici scene di baci passionali. Non ho neanche mai visto i miei scambiarsi tenerezze. Eppure non so, negli anni ho cercato di aprirmi molto e non giudico nessuno davvero. Ho anche provato fino a dove ho potuto. Quello che ho capito è che io non ho delle fantasie e non credo neanche di provare quasi mai attrazione sessuale. Sono più per la vicinanza affettiva, gli abbracci, i baci, gli sguardi ecc. In questi anni il sesso proprio non è stato tra i miei pensieri nè tra i miei bisogni. Quindi alla fine forse davvero sono asessuale...forse ho una sessualità che è in secondo piano al mio sentire affettivo e che comunque per me ha una valenza molto bassa. Forse ho qualche blocco inconscio (ma allora non dovrei sentire perlomeno lo "stimolo" ?). Vorrei avere la possibilità di provare con qualcuno che mi attragga non solo mentalmente ma anche fisicamente e vedere se finalmente le cose mi vengano più naturali...purtroppo è così difficile e anche per questo ci sono rimasta così male con quel ragazzo che è sparito.

Grazie Bianca per il tuo bellissimo messaggio, è davvero una poesia! Hai ragione nel dire che osservando la bellezza e rendendosi utili si ha meno tempo per rimuginare, fare paragoni e se ne esce arricchiti. La tessera del museo ce l'ho, se sono in vena esco e a volte mi obbligo anche a contattare persone. Delle volta funziona e poi sto meglio, altre purtroppo sembra che non mi basti perchè comunque percepisco un'assenza e una solitudine di fondo e anche perchè mi viene invidia. Me ne vergogno pure e allora mi allontano e la relazione inevitabilmente peggiora. Ma non auguro il male agli altri, semplicemente il loro stare bene fa risaltare il mio senso di vuoto e mancanza. Riguardo il lavoro non è che non mi piaccia, anzi. Lavoro nell'ambito per cui ho studiato anni e anni e delle volte torno a casa "realizzata", il fatto è che è un lavoro di grande responsabilità, a contatto con bambini e genitori e con situazioni che diventano sempre più difficili da gestire in cui oltre a competenze che non sempre ho occorre grande flessibilità e caratteristiche caratteriali che io temo di non possedere. Su questo comunque sto cercando di lavorarci con la psicologa solo che ad ogni minimo intoppo tornano le mie domande angoscianti del tipo "E se io non fossi portata per questo tipo di lavoro? ". Io mi impegno e pure troppo, talmente tanto che a volte arrivo esausta e non ho tempo per me e per altro.
Cercherò di seguire il tuo consiglio di fare ogni giorno qualcosa di nuovo che mi faccia stare bene.

Mariii
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Lun ha scritto:
gio giu 30, 2022 7:04 pm
Grazie a tutti per l'accoglienza, per aver letto il papiro e aver anche risposto :)

Marii mi ritrovo in molte cose che hai scritto, credo anche io che il mio grosso problema siano le mie insicurezze e paure. Ogni cosa che devo fare mi spaventa da morire e ogni volta è una lotta con me stessa. Eppure ti dirò che nonostante certi momenti sia proprio giù cerco di affrontare tutto sperando che prima o poi passi questa paura perenne. Il fatto è che nonostante anche importanti traguardi sembra non passare mai e ogni nuovo inizio sono da capo. Insomma davvero un percorso lungo e alla base credo ci sia una mancanza di amore e autostima verso me stessa che continua a restare silenziosa anche quando mi pare che le cose vadano meglio.
Riguardo le considerazioni sulla sessualità anche lì concordo. Purtroppo il focus sono sempre gli uomini che dettano cosa è normale, utilizzando come riferimenti film e immaginario collettivo (sempre dal loro punto di vista). Mi sembra che mentre in passato la sessualità fosse un tabù da non poter neanche esprimere adesso per reazione se ne debba parlare in ogni situazione. Il brutto però è che c'è un'idea unica che pare debba essere uguale per tutti e che se senti cose diverse sei strano e ti senti isolato dai "normali" e pure giudicato. Se dovessi fare un parallelo mi ricorda il valore che viene dato all'alcol e al bere: si esce in compagnia e si va a fare un aperitivo, se tu per tue ragioni decidi che prenderai una cocacola al posto della birra spesso devi sottostare a domande tipo "ah ma come! Sei astemia?" o insistenze varie per prendere un calice e commenti da cui emerge che ci si diverte davvero solo se si beve alcool e si va pure fieri di averne bevuto così tanto da non ricordarsi come è finita la serata precedente.
Tornando alla sessualità hai ragione nel dire che è questione di educazione... io non ne ho proprio avuta e nessuno dei miei familiari ha mai lontanamente accennato al fatto. Anzi sono ancora bandite semplici scene di baci passionali. Non ho neanche mai visto i miei scambiarsi tenerezze. Eppure non so, negli anni ho cercato di aprirmi molto e non giudico nessuno davvero. Ho anche provato fino a dove ho potuto. Quello che ho capito è che io non ho delle fantasie e non credo neanche di provare quasi mai attrazione sessuale. Sono più per la vicinanza affettiva, gli abbracci, i baci, gli sguardi ecc. In questi anni il sesso proprio non è stato tra i miei pensieri nè tra i miei bisogni. Quindi alla fine forse davvero sono asessuale...forse ho una sessualità che è in secondo piano al mio sentire affettivo e che comunque per me ha una valenza molto bassa. Forse ho qualche blocco inconscio (ma allora non dovrei sentire perlomeno lo "stimolo" ?). Vorrei avere la possibilità di provare con qualcuno che mi attragga non solo mentalmente ma anche fisicamente e vedere se finalmente le cose mi vengano più naturali...purtroppo è così difficile e anche per questo ci sono rimasta così male con quel ragazzo che è sparito.

Grazie Bianca per il tuo bellissimo messaggio, è davvero una poesia! Hai ragione nel dire che osservando la bellezza e rendendosi utili si ha meno tempo per rimuginare, fare paragoni e se ne esce arricchiti. La tessera del museo ce l'ho, se sono in vena esco e a volte mi obbligo anche a contattare persone. Delle volta funziona e poi sto meglio, altre purtroppo sembra che non mi basti perchè comunque percepisco un'assenza e una solitudine di fondo e anche perchè mi viene invidia. Me ne vergogno pure e allora mi allontano e la relazione inevitabilmente peggiora. Ma non auguro il male agli altri, semplicemente il loro stare bene fa risaltare il mio senso di vuoto e mancanza. Riguardo il lavoro non è che non mi piaccia, anzi. Lavoro nell'ambito per cui ho studiato anni e anni e delle volte torno a casa "realizzata", il fatto è che è un lavoro di grande responsabilità, a contatto con bambini e genitori e con situazioni che diventano sempre più difficili da gestire in cui oltre a competenze che non sempre ho occorre grande flessibilità e caratteristiche caratteriali che io temo di non possedere. Su questo comunque sto cercando di lavorarci con la psicologa solo che ad ogni minimo intoppo tornano le mie domande angoscianti del tipo "E se io non fossi portata per questo tipo di lavoro? ". Io mi impegno e pure troppo, talmente tanto che a volte arrivo esausta e non ho tempo per me e per altro.
Cercherò di seguire il tuo consiglio di fare ogni giorno qualcosa di nuovo che mi faccia stare bene.
Lun, allora l'orientamento sessuale trae origine anche da fattori biopsicosociali, quindi quello che dici è perfettamente possibile quindi magari sei davvero così. Bellissimo ll tuo paragone con l'alcool. A me era capitato un episodio simile e infatti io avevo preso un thé alla pesca anziché alcool (sì, sono astemia) e mi hanno guàddara in modo strano, ma questa sono io, l'alcool non mi interessa. Oggi ho incontrato una signora che mi diceva che fumare è bello perché ti mantiene sveglia, io ho annuito ma dentro di me ho pensato che fumare fa più danno che altro, infatti non fumo.
Ora va bene alcool, sigaretta ecc.. Ma con l'attività sessuale la questione è diversa perché dicono che sia naturale e che tutti lo fanno a prescindere da tutto e che è una cosa innata. Ma se fosse invece una cosa appresa e ancora nessuno lo sa? E se fosse come il vizio dell'alcool e del fumo? Perché ultimamente si sente tanto parlare di orientamento fluido? Ma l'orientamento fluido non è una grande contraddizione con tutto ciò che si è detto finora? Se omosessuali, etero, bi, pan e chi più ne ha ne metta si nasce, perché arrivato ad un certo punto la gente cambia orientamento? Non è strano? Se io sono mancina (lo sono xD) ed è una cosa mia biologica, non posso svegliarmi un giorno e scrivere con La mano destra, per me sarebbe innaturale!
C'è qualcosa che non va ma sai che è il fatto Lun? Il fatto è che oggigiorno c'è troppa libertà, la gente fa quello che vuole e poi si danno etichette. Una volta non era così, una volta c'erano più regole e la gente aveva le idee più chiare adesso, con l'abolizione di certe cose, la gente si sente libera di fare quello che vuole e per questo si è creata tutta questa grande confusione...
Io penso di essere asessuale da sempre perché già da piccola nella mia testa avevo certe fantasie in cui io non dovevo essere presente e se c'ero non mi piacevano, non funzionavano, è come se avessi vissuto la questione sensualità sempre in terza persona, ma spontaneamente senza forzature e anzi già da piccola mi preoccupavo del fatto che potessi essere esclusa da un gruppo di persone in un futuro per il disagio di essere esclusa da certe discussioni. Ricordo che mia madre mi disse : "Tu in caso inventa alle persone che fai le loro stesse cose". Quindi... Io ho sempre saputo che in me ci fosse qualcosa di diverso, per me sarebbe strano svegliarmi un giorno da etero, uno da omo, uno da bi e uno da pan e poi non so che altro.
Non è che tutto il problema sta nella società di oggi e in certe cose che sono diventare un po' troppo eccessive?
Pensa a quanto ti ho detto, magari penserai che il problema non sei tu.

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da marco89 »

Lun ha scritto:
mer giu 29, 2022 1:09 am
non riesco bene a concepire come si possa distruggere qualcosa o lasciare una persona che si ama per il sesso
Non lo comprendo nemmeno io in effetti.

I 30 anni sono un periodo complesso, oggi, perché l'allungamento dei percorsi di studi rimanda varie questioni socialmente "integranti" tra cui appunto il lavoro, l'andarsene di casa e il famigerato "accasarsi con qualcuno".

Mariii e Bianca ti hanno già detto tanto. Da parte mia vorrei risponderti che non c'è davvero motivo di abbattersi per le difficoltà relazionali e di autostima (possiamo definirle così, quelle in ambito lavorativo?), ma so anche che suonano come frasi scontate e banali, soprattutto se arrivano da chi non conosci (se uno non ci passa, non può consapevolmente dire semplicemente all'altro "vedrai che passerà", è un po' più complicato di così). Perciò aggiungo che sul piano sentimentale non sono messo meglio di te e ho tastato con mano il sentirsi indietro rispetto agli altri e non riuscire a trovare una persona con la quale le cose girino bene anche sul lungo periodo. Ed è con questa cognizione di causa che ti rispondo che davvero non c'è motivo di abbattersi, e non per chissà quale cieco ottimismo, ma semplicemente perché, se siamo già in due (tu, 32 anni, io, 33) a vivere, coi dovuti distinguo, questa situazione, statisticamente ci saranno numerose altre persone nella nostra condizione, pur con le differenze di ogni singolo caso. Il fatto che la gran parte delle persone dia una notevole importanza al sesso o che molti tuoi coetanei si sposino, vadano a convivere e/o facciano figli, non significa che: 1) non esista gente che la pensi o che la viva come te 2) siano davvero felici.

Per il resto, benvenuta sul forum e buona permanenza! (P.S. sono quasi astemio pure io)

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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Davvero felici?

Esistono dei momenti di vera felicità che si vivono, si ricordano, ci accompagnano ma non sono una condizione permanente e possono non ripetersi.

Esiste un tormento di fondo, dato dalla fatica di vivere, che ciascuno di noi si porta dentro e percepisce secondo la sua sensibilità.

E poi esiste una serenità d’animo che possiamo mantenere con l’intelligenza e l’impegno, guardandoci dentro, guardandoci attorno, passando in rassegna il passato, fatto di vittorie e sconfitte, il coraggio dimostrato, l’aiuto ricevuto, gli errori non riparabili ma riconosciuti, in umiltà, senza arroganza, con la consapevolezza di avere dei limiti e aver fatto scelte sbagliate.

La serenità d’animo è il geranio rosso sul davanzale.
Ogni giorno sa metter fuori un fiore, anche quando ci siamo dimenticati di dargli l’acqua.

Mi sembra di poter dire, nella consapevolezza datami da ciò che ho letto in questi anni su Aven, che il problema più grande che si presenta agli asex, dopo aver vissuto incomprensioni, sguardi perplessi, battute e commenti superficiali, incredulità, confusione, sia la convinzione di dover affrontare il futuro in solitudine.

Se la società vive di sesso, se i film sbattono sullo schermo le cose più intime, quelle da vivere con pudore e riservatezza, se le ragazze di qualsiasi età espongono tutto quello che hanno, potrò mai interessare a qualcuno io che di sesso non ho bisogno?

Ma voi non pensate che tutta questa situazione portata all’eccesso, possa aver stufato qualcuno?
Non credete che un interesse esasperato possa causare nausea ed infine rifiuto?

Allora, un modo per affrontare una propria condizione diversa, può essere quello di spostare i punti di interesse.
Certo, ci vuole impegno, convinzione, ottimismo e bravura, affinché questi punti di interesse diventino luminosi, affascinanti, sempre nuovi.

Mettete in gioco le vostre capacità, ampliatele, arricchitele.
Non parlo per sentito dire, lo faccio anch’io.

Se

Mariii
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Bianca ha scritto:
ven lug 01, 2022 9:33 am
Davvero felici?

Esistono dei momenti di vera felicità che si vivono, si ricordano, ci accompagnano ma non sono una condizione permanente e possono non ripetersi.

Esiste un tormento di fondo, dato dalla fatica di vivere, che ciascuno di noi si porta dentro e percepisce secondo la sua sensibilità.

E poi esiste una serenità d’animo che possiamo mantenere con l’intelligenza e l’impegno, guardandoci dentro, guardandoci attorno, passando in rassegna il passato, fatto di vittorie e sconfitte, il coraggio dimostrato, l’aiuto ricevuto, gli errori non riparabili ma riconosciuti, in umiltà, senza arroganza, con la consapevolezza di avere dei limiti e aver fatto scelte sbagliate.

La serenità d’animo è il geranio rosso sul davanzale.
Ogni giorno sa metter fuori un fiore, anche quando ci siamo dimenticati di dargli l’acqua.

Mi sembra di poter dire, nella consapevolezza datami da ciò che ho letto in questi anni su Aven, che il problema più grande che si presenta agli asex, dopo aver vissuto incomprensioni, sguardi perplessi, battute e commenti superficiali, incredulità, confusione, sia la convinzione di dover affrontare il futuro in solitudine.

Se la società vive di sesso, se i film sbattono sullo schermo le cose più intime, quelle da vivere con pudore e riservatezza, se le ragazze di qualsiasi età espongono tutto quello che hanno, potrò mai interessare a qualcuno io che di sesso non ho bisogno?

Ma voi non pensate che tutta questa situazione portata all’eccesso, possa aver stufato qualcuno?
Non credete che un interesse esasperato possa causare nausea ed infine rifiuto?

Allora, un modo per affrontare una propria condizione diversa, può essere quello di spostare i punti di interesse.
Certo, ci vuole impegno, convinzione, ottimismo e bravura, affinché questi punti di interesse diventino luminosi, affascinanti, sempre nuovi.

Mettete in gioco le vostre capacità, ampliatele, arricchitele.
Non parlo per sentito dire, lo faccio anch’io.

Se
Vero, lo sappiamo che resteremo soli e per questo non ci accettiamo e ci struggiamo sempre.
Coltivare i propri interessi è giusto e non è manco faticoso visto che appunto sono interessi. Comunque mi trovo d'accordo con te.

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Bianca
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Bianca »

Marii, sei giovane e mi dispiace che tu possa affrontare la tua vita futura guardando attraverso la negatività che ti sei costruita in questi pochi anni.

Posso capire gli approcci andati male, le incomprensioni che ti hanno fatto soffrire ma io so che la vita potrà sorprenderti; non farti trovare impreparata e vinta.

Mariii
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Mariii »

Bianca ha scritto:
sab lug 02, 2022 8:51 am
Marii, sei giovane e mi dispiace che tu possa affrontare la tua vita futura guardando attraverso la negatività che ti sei costruita in questi pochi anni.

Posso capire gli approcci andati male, le incomprensioni che ti hanno fatto soffrire ma io so che la vita potrà sorprenderti; non farti trovare impreparata e vinta.
Grazie ❤️

Lun
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Re: Una sera d'estate una ragazza

Messaggio da Lun »

"Non è che tutto il problema sta nella società di oggi e in certe cose che sono diventare un po' troppo eccessive?
Pensa a quanto ti ho detto, magari penserai che il problema non sei tu"

Marii io non so che rispondere a questa domanda... concordo con te nel pensare che influiscano tanti fattori nel modo in cui si vivono e si sentono il sesso, le relazioni sentimentali ma anche amicali ecc. E come dici tu se tanto tanto la società accetta la divergenza per quanto riguarda l'alcool e il resto non lo accetta nella sfera sessuale che fa parte dell'identità della persona e che si presume "naturale".
Comunque per risponderti più direttamente credo che in un'altra epoca forse mi sarei sentita meno estranea al sesso, in passato non c'era tutta questa attenzione spasmodica come ora e sarebbe risultato anche più normale voler aspettare. Oggi, ripeto, a 30 anni se al terzo appuntamento non ti mostri interessata e propensa vieni bollata come "problematica" e non esiste neanche un dialogo al riguardo. Semplicemente si dà per scontato sia così.
Riguardo a me io credo che almeno per il momento il sesso non rientri tra le cose a cui do importanza e di cui soffro la mancanza. Per me non sarebbe neanche un problema se solo questa condizione non mi tagliasse fuori socialmente dai miei pari. Non so se dipenda dal fatto di non aver trovato la fatidica persona giusta (ma a questo punto faccio prima a sperare di vincere il superenalotto), se da qualche trauma, se è una questione fisica visto che provo dolore e non la definirei un'attività piacevole il più delle volte. Però so che a me non viene quasi mai naturale e questo mi fa pensare... farei un paragone con il cibo: a un certo punto ti viene fame e vuoi mangiare, allora ti guardi intorno e assaggi e così capisci cosa ti piace di più. Ma se non senti lo stimolo della fame come fai? ti obblighi a provare a caso? E se non ti piace è perchè non hai fame o perchè non è il cibo giusto?

Marco grazie per il benvenuto. E' vero i 30 anni oggi sono una carneficina per chi non ha raggiunto i "punti fermi" della vita e naviga a vista. E io devo dire che non ne ho raggiunto quasi nessuno e il confronto con gli altri mi schiaccia. Ultimamente sto realizzando che il problema è proprio nel guardare gli altri e sentirmi costantemente mancante e indietro. Ne deriva un senso di angoscia. Devo dire però che a periodi riesco a gestirlo meglio concentrandomi su di me e sull'ora, altri è davvero difficile non pensare al mio futuro, all'incertezza costante. Non sono sola, è vero, ma non è una gran consolazione.

E a proposito di solitudine... da anni ormai è la mia compagna costante. Ho passato mesi completamente sola con i miei gatti. E anche ora mi ritrovo spesso nei giorni festivi da sola. Tanto che devo far tenerezza ai miei vicini anziani che mi trattano come una specie di nipote e addirittura vorrebbero invitarmi a cena. Loro non se lo spiegano come faccio a non avere un fidanzato nè tantomeno amici. In parte neanche io a dire il vero, di certo è un insieme di fattori.

E per finire arrivo al post di Bianca. Ti ringrazio molto per i tuoi spunti, mi sto impegnando a metterli in atto per me, per stare meglio. Ora riesco abbastanza forse perchè è un periodo propizio, perchè è estate e sono in vacanza, ho più tempo e un po' meno stress. Ogni anno investo 30 euro sulle piante e terriccio sapendo che sono a fondo perduto perchè tanto ad agosto con il caldo mi muoiono il 90% delle piante. Quest'anno è andata peggio e siccome non mi sono sbrigata a travasare le piante sono sopravvissute solo 2 petunie più il vecchio geranio e le piante grasse. Ed è vero che curarle mi fa stare meglio. Così come gioire dei fiori. Anche osservare un tramonto, passeggiare nel verde, osservare le bellezze di Roma. Però ecco non basta spesso. Cerco anche di mantenere i rapporti con le persone, di frequentare le amiche (anche se purtroppo riconosco che il mio risentimento ha contribuito a rovinare il rapporto e non mi sento ormai serena con loro). Cerco pure di ampliare le mie conoscenze con un app in cui in soldoni partecipi ad attività con sconosciuti. So bene che a settembre, presa dal lavoro, tutto questo non potrà continuare, almeno con questo impegno. Io aspiro proprio alla serenità che dici tu, al poter contare su me stessa e a dirmi che comunque vada andrà bene, magari non nel modo in cui me lo aspettavo. Ma è maledettamente difficile quando ogni cosa ti rimanda l'idea dell'incertezza e della solitudine, di una vita con poco amore.

PS vi ringrazio tanto per questi scambi e scusatemi ma se qualcuno non mi spiega passo passo come inserire le citazioni non imparerò mai

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