Mi presento, Tyx

[Tyx]

Ciao. Sono donna, di Roma, 54 anni, sposata da 28, senza figli. Fidanzata a 16 anni con il mio attuale ancora marito, ho vissuto inizialmente una fase di interesse e apprezzamento sessuale man mano scemato a partire dai 30 anni in poi. Mio marito è stato il grande e unico amore della mia vita ma non è mai stato del tutto sincero e fedele, ma è sempre riuscito ad evitare la flagranza piena, gran mentitore, manipolatore, uomo generoso e passionale ma veramente sempre più indecifrabile. Credo di essere stata oggetto di una attività di Gaslighting e in effetti non riesco a capire più se alcune cose mi sono accadute davvero o le ho immaginate io. Nel mentre, man mano mi sono completamente svuotata. Non riesco a provare interesse sessuale ma nemmeno non sessuale per nessuno, uomini o donne, nel senso che non cerco di relazionarmi e stringere rapporti anche amicali con nessuno, e vivo in un limbo e in un contesto di irrealtà, anche se in apparenza conduco una vita normale, faccio sport, lavoro, frequento persone insieme a mio marito con il quale continuo ad avere rapporti sessuali dove fingo e spero che durino il meno possibile, viceversa lui pare impegnarsi molto per darmi un piacere che non provo più da anni e anni.
Ok, credo di aver messo a nudo un poco tutto di me in meno righe possibile.. vorrei condividere esperienze analoghe e cercare di trovare un senso, un perchè, uno spunto per uscire da questo cul de sac dove mi trovo...

[Antares]

Ciao, benvenuta Tyx.

[Beta]

Ciao Tyx!

Molto complesso quello che scrivi. Ovviamente non voglio banalizzare la cosa o trovare una patologia che non c'è (ripeto che essere ace non è una patologia e ognuno si conosce meglio di chiunque altro, quindi, se tu pensi di essere ace, probabilmente lo sei ), però mi parli non solo di sesso, ma anche di non riuscire a stringere rapporti amicali. Siccome sono un medico, hai provato a consultare uno specialista? Hai avuto un vissuto complesso, magari la tua è una forma di depressione (cosa che ovviamente non eslcude il fatto che tu possa essere ace, ci tengo a precisare!) ed è quella che ti impedisce di stringere rapporti amicali. In tal caso potresti trovare giovamento dal risolvere il problema (se è quello) e magari riuscirai a provar interesse a relazionarti con gli altri questo ovviamente non c'entra con l'essere ace: se lo sei, non ci si può fare niente ma naturalmente la cosa non dovrebbe impedirti di avere amicizie e provare interesse per il resto della vita

Scusa se mi sono permessa di azzardare questo ipotesi! Ma, se così fosse, sarebbe una cosa risolvibile e ti aiuterebbe molto!

[Bianca]

Ciao Tix e benvenuta sull’Isola.

Dopo il punto di vista clinico, prendiamo in considerazione quello umano.

A 16 anni, sei finita tra le braccia di un ragazzo/uomo, con la mente piena di sogni, aspettative, curiosità che inizialmente hanno trovato spazio e si è creato un nido che tu hai sentito pieno di amore, interesse nei tuoi confronti, cure.

La tua mente, man mano che crescevi, ha iniziato a percepire che quel nido era una prigione e tu eri un bell’oggetto, di proprietà privata, dove tu, eri sempre disponibile mentre tuo marito volava all’esterno, spesso e volentieri, raggiungeva ed esplorava altri orizzonti, curava altri legami di amicizia e di sesso ma di amore no, tornava sempre e questo ti consolava e tranquillizzava, era la conferma che apparteneva solo a te, in modo perverso ma era quello che volevi.

D’altra parte tu, di chi dei sempre stata?
Ti sei negata persino le amicizie, per non fargli un torto, per non farlo arrabbiare.
Continui a fingere per fargli credere che le sue tecniche amorose ti piacciano, anche quando ti propone azioni e pensieri originali, per carità, ma anche un po’ strani.

Il vostro si direbbe uno di quei legami indissolubili, in cui le vostre due menti si sono sovrapposte, adattandosi fino a coincidere perfettamente in un possesso reciproco.

Ma chi può dire che nel vostro legame, così stretto, non ci sia amore?


L’appartenenza è il filo conduttore della tua vita

[Raffynato]

Ciao e benvenuta Tyx,

La considerazione che ha fatto Bianca la trovo ricca di spunti e spero che lo sia soprattutto per te.
Per quanto mi riguarda non me la sento di darti consigli in quanto ogni esperienza di vita è soggettiva e le possibili vie di uscita, che sicuramente ci sono, vanno trovate da se.
Certo che un supporto competente per tornare all aspetto clinico non è da scartare.
Volevo porti due questioni/quesiti:
A) hai mai dialogato e segnalato con tuo marito sul fatto che tutta la sua foga sessuale da ormai parecchi anni a te non soddisfa più? Ed ti sei mai chiesta del motivo vero per cui tale zelo a te non da più nulla ?
B) hai mai pensato a cosa possa essere la dipendenza affettiva ? Potrebbe riguardarti ?

Ho conoscenti anche assai prossimi dove le dinamiche matrimoniali che descrivi sono frequenti, non sei sicuramente un' isola a parte.

Io provengo da un vissuto totalmente diverso dal tuo ma due relazioni importanti le ho avute.

Alla fine visto che sono naufragata entrambi soprattutto la seconda inaspettatamente, ho dovuto prendere la situazione in mano e fronteggiare me stesso ( fare i conti con me stesso) con un supporto esterno competente ed imparziale.
La finalità non è avere consigli per poi rimanere tali e quali la finalità è acquisire contezza di se stessi e delle proprie dinamiche per gestirle e regolare.

Questo mi sento di dire.

Buona vita !!!!
Raf

[Bianca]

Raf, è giusto quello che dici ma tieni conto che a lei non importa dire a suo marito che non è più soddisfatta da quei rapporti, perché la dipendenza affettiva sostituisce e cancella tutte quelle negatività che in un rapporto diverso non verrebbero tollerate.
L’appartenenza crea un legame molto forte.

[Tyx]

Vi ringrazio per gli interessanti spunti di riflessione, sto valutando e ragionando su quanto mi avete fatto osservare.
Passo in lettura degli altri post per confrontare le esperienze.