Ho cambiato 4 psicologi, ti posso assicurare che tutti e 4 riconoscevano il problema delle paralisi del sonno (e delle illusioni ipnagogiche alle quali con mio estremo gaudio sono accompagnate) come una cosa da trattare seriamente e ne erano ampiamente informati, della Asessualità zero.J.P.Klondike ha scritto:Forse non studiata, ma negli ultimi anni il fenomeno ha avuto grande risalto. Magari non in Italia, ma comunque mi farebbe dubitare seriamente di qualcuno che si fregia del titolo di psicologo una scoperta del genere. Come quelli che classificano la paralisi notturna o peggio il panico notturno con un: "brutto sogno, bevi una camomilla prima di dormire vedrai passa". Gentaglia con una laurea.Persephone. ha scritto:Ragazzi adesso non fingiamo che sia strano che qualcuno non conosca come si deve l'asessualità dato che non è stata ampiamente "studiata" a differenza degli altri orientamenti sessuali. Dipende anche dalla specializzazione di tale psicologo, se è solo psicologo e non psicoterapeuta (o psichiatra) non trovo strano che ignori la cosa.
Detto ciò concordo ampiamente sulla necessità di aggiornarsi per chi pratica tale professione, ma come dire aiutati che Dio ti aiuta. Se senti il bisogno di parlarne con una persona che ha gli strumenti per aiutarti a capire te stessa, a volte devi anche fare lo sforzo di metterlo nelle condizioni di farlo. La psicoterapia è un lavoro e uno sforzo che vanno compiuti insieme, non è a senso unico.
No no, io parlavo dell'imbarazzo provocato al paziente, cioè Purity, causato dall'ignoranza dello psicologo. Per evitare ciò o si evita di discuterne o lo si mette nelle condizioni di poterlo fare senza dire sciocchezze.Se tu preferisci non parlare dell'asessualità per non mettere l'impreparata in imbarazzo, è sicuramente gentilezza e sensibilità da parte tua, ma non è una cosa giusta.
Io consigliere di cambiar psicologo. Là fuori c'è anche professionisti che sanno fare il loro lavoro e anche parecchio bene.
Tra l'altro nel DSM aggiungono praticamente ogni anno nuove patologie (e anche qui ci sarebbe da aprire una grossa parentesi sull'utilità e veridicità della questione ma si finirebbe OT) quindi immagino che nei seminari abbiano ben altro di cui parlare, soprattutto nel nostro paese dove l'asessualità non viene proprio presa in considerazione, non "esiste" o è una "sciocchezza" il risultato di traumi e via dicendo.
Non so in base alle tue esperienze, ma cambiare psicologo se ci si trova particolarmente bene con uno è una gran sciocchezza (per usare un eufemismo) perchè riuscire a trovare quello giusto è davvero un miracolo. E non dipende dalla loro preparazione, ma anche dal loro modo di porre la terapia e dal loro carattere oltre che dal tuo. Puoi andare pure dallo psichiatra migliore del mondo per conoscienze e numero di specializzazioni ma non è detto che tu ti trovi bene col suddetto perchè entrano in campo un numero smisurato di variabili che non dipendono da questo. Ho studiato le basi della psicologia a liceo e ho avuto esperienza diretta di varie terapie (oltre che aver avuto amici in terapia con i quali confrontarmi e un'amica che svolge la professione) credo di sapere abbastanza bene di cosa sto parlando, senza nulla togliere all'opinione di nessuno per carità.
Bianca, mi ricito perchè pare tu abbia saltato una piccola parte del mio discorso.Quando nelle scuole è stata introdotta l'insiemistica, nessun insegnante di matematica l'aveva imparata, a suo tempo, ma tutti hanno dovuto, non solo apprenderla, ma anche insegnarla.
Quando nella stesura della Partita Doppia, si è passati dalla tenuta manuale a quella computerizzata, con un certo numero di variazioni, gli insegnanti di ragioneria, hanno dovuto studiare ciò che non sapevano.
Ora, se l'asessualità ha dei siti internet, è argomento di certi articoli giornalistici, un certo numero di persone si riconosce in questo modo di intendere il sesso, vuoi dirmi che uno psicologo, psicoterapeuta, psichiatra non sia in dovere di informarsi, aggiornarsi, prepararsi?
Ragazzi adesso non fingiamo che sia strano che qualcuno non conosca come si deve l'asessualità dato che non è stata ampiamente "studiata" a differenza degli altri orientamenti sessuali. Dipende anche dalla specializzazione di tale psicologo, se è solo psicologo e non psicoterapeuta (o psichiatra) non trovo strano che ignori la cosa.
Detto ciò concordo ampiamente sulla necessità di aggiornarsi per chi pratica tale professione, ma come dire aiutati che Dio ti aiuta. Se senti il bisogno di parlarne con una persona che ha gli strumenti per aiutarti a capire te stessa, a volte devi anche fare lo sforzo di metterlo nelle condizioni di farlo. La psicoterapia è un lavoro e uno sforzo che vanno compiuti insieme, non è a senso unico.