![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)
È un po' che leggo, approdato qui come molti attraverso ricerche in rete. Ho poco piú di 40 anni, ne dimostro molti meno, mediamente piaccio e se solo fossi piú propenso non mi mancherebbero le occasioni. Mi piace scrivere, leggere, la fotografia, i viaggi con lo zaino in spalla, relazionarmi con le persone. Sono curioso della vita e cerco di avere un atteggiamento compassionevole nei confronti di essa, pur con tutti i miei limiti. Il mio orientamento sessuale: l´amore, nella mia declinazione personale. Mi piace molto il contatto fisico, ma il sesso mi ha interessato progressivamente sempre meno nel corso del tempo. Ho avuto diverse relazioni con ragazze anche molto belle, ma dopo i primissimi rapporti si sviluppava rapidamente in me una perdita di interesse, arrivando in breve a vederli come un "dovere". Il tutto peró mantenendo molto alto il sentimento di amore. Va da sé che mi forzavo per "correggermi", continuando a farmi mille domande, arrivando a pensare che forse non ero fatto per il rapporto di coppia. Questo perchè nel mio immaginario la relazione ideale doveva essere nutrita da consistenti e costanti dosi di sesso: in fondo la societá questo predica. Ho trascorso quindi un periodo da single in cui mi concedevo avventure di una notte, per capire appunto se fosse quella la situazione per me elettiva. Naturalmente con persone inclini a tale pratica. Manco a dirlo dopo tre o quattro volte ho interrotto ogni velleitá. Non avevo alcun tipo di problema fisico, né insicurezza di qualche sorta: semplicemente non mi interessava. E poi senza quel sentimento romantico che mi piace provare era veramente come pilotare un corpo vuoto. Persino durante l'atto sessuale mi è capitato qualche volta di estraniarmi e osservare la meccanica di due corpi che eseguono il loro programma biologico. Il problema è che una simile percezione avveniva talvolta anche con la persona che amavo, perchè in fondo lo facevo controvoglia: amore e sesso sono per me davvero due cose scollegate, lo sono sempre state. Il sesso lo vedo come un optional legato a funzioni fisiologiche e procreative e non ci si puó forzare a farlo se non c'è questo desiderio e passione. Non è giusto nei confronti dell'altra persona e verso se stessi. Non posso fare a meno delle carezze, di baci...perchè in me c'è passione e desiderio, ma non sono finalizzati all'atto. C'è chi invece può fare a meno di coccole, addirittura anche dell'amore. Diverse maniere dello stare al mondo. Onestamente non so se tale atteggiamento abbia radici psicologiche sfocianti in un comportamento da correggere. Il concetto stesso di sano e deviato non è perfettamente delineato e per mia natura tendo a lasciar cadere le categorizzazioni. Peró è chiaro che questa situazione mi pone in una condizione di estrema minoranza, rendendomi l'inserimento sociale nei termini di una vita di coppia molto problematico. Sono perfettamente consapevole che potrei trascorrere il resto della mia vita da solo. Ma è un prezzo che sono disposto a pagare per cedere al tentativo di essere fedele a me stesso piuttosto che al comportamento mainstream. A volte la solitudine mi pesa, a volte no quando riesco a connettermi e a nutrirmi della bellezza che ho attorno. La bellezza di una normale quotidianità. L'imprevedibile consuetudine dei giorni, le piccole preziose cose e quella sensazione, come ho ora dinnanzi a questi fiori meravigliosi, che si sperimenta quando dici: "Ecco, mettetemi dove volete, io tanto sto bene".