*Entra timidamente* Salvee

[Valkyrie]

Buongiorno:D buona colazione e benvenuta *-*

[Bianca]

Facciamo colazione insieme?
Croissants freschi per tuttiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!

[Valkyrie]

Urcah che buoni *-*

[lupo solitario]

Già fatto colazione, grazie! La prossima colazione, alle 10

[Quickie]

Benvenuta! ^^
Non amo molto il cinema italiano, Federico Fellini infatti non so chi sia, se non di nome... *scappa via e si nasconde*

[Bianca]

Tra tutti i registi citati da Lupo, Fellini, per alcuni film, è forse il più guardabile.
Vedi "La strada", bello e comprensibile.
Anche Ingmar Bergman, pur essendo regista da cineforum, è l'autore di film complessi, che richiedono attenzione, ma piacevoli.
Gli altri, servivano agli "intellettuali" post 68 a mostrarsi eruditi, informati, superiori.
Gli stessi che all'università davano gli esami di gruppo e prendevano il 18 politico.
Bastava non cascarci.

[lupo solitario]

Mi sono laureato in materie scientifiche (scienze statistiche, per la precisione) in tempi non sospetti, quando il 68 era tramontato da un pezzo. I registi citati mi piacciono, punto. Non mi sento superiore a chi predilige Alvaro Vitali e, giusto per parlare di asessualità, le varie Gloria Guida, Nadia Cassini, Edvige Fenech e il vituperato ma godibilissimo Tinto Brass.

[Bianca]

Qual è il problema?
I gusti delle persone sono diversi e va bene così.
Guarda che dopo il 68, più niente è stato come prima.....
I tempi sospetti non sono ancora finiti, se non per pochissime facoltà, già allora non coinvolte.
Poi, se ti piace Tinto Brass, confermo: abbiamo gusti diversi.

[lupo solitario]

Può sembrare contraddittorio preferire Bergamm e Tinto Brass, ma la vita è fatta di contraddizioni. Perchè Tinto Brass? Perchè fa apparire la sessualità come qualcosa di talmente facile da realizzare (falli sempre in erezione e donne sempre bagnate) da svalutarne la sua esaltazione. Gli obiettivi piacciono se difficili da realizzare.

[Bianca]

Anche a me piacciono gli obiettivi difficili da realizzare, ma non sono mai legati al sesso.
L'intesa sessuale, che è coinvolgimento e impegno, non è facile da realizzare, checchè ne dica Tinto Brass.
Le due condizioni che lui presenta come ideali all'accoppiamento, sono molto lontane da quello che a me piace.
Molto molto lontane.

[lupo solitario]

Sicuramente sei molto giovane. La vita è molto diversa, come diverse sono le relazioni: attrazione sessuale, impegno e affettività, spesso si intrecciano solo fortunosamente e per brevi periodi. L'impegno senza sesso diventa una palla mortale, ma l'affetto senza sesso e senza impegno è pura idealizzazione. Io non cerco relazioni fagocitanti e soffocanti, preferisco una dignitosa solitudine alleviata da qualche amica che ha le mie stesse preferenze sessuali, ma senza essere ossessionato dal condividere casa, mutuo, pranzi domenicali a casa di genitori, ecc.

[Bianca]

Hai ragione, sono molto giovane, infatti non ho ancora mai fatto un mutuo, penso che mai lo faró e tanto meno voglio farlo condiviso.
Quello che so del 68, l'ho letto sui libri e di Tinto Brass me ne ha parlato la mia amica Claudia.

Pensa che in me si intreccia tutto, in modo che non so distinguere una cosa dall'altra.
Inoltre, tendo ad idealizzare, amo e so rendere belle e possibili anche le cose su cui altri non scommetterebbero un centesimo e trovo la felicità in sentimenti veri, profondi e duraturi, con o senza sesso.

La dignitosa solitudine, alleviata da amici generosi e compiacenti, non fa per me.

[Valkyrie]

Come mai secondo te é pura idealizzazione???

[Edward]

L'impegno senza sesso diventa una palla mortale

Starebbe bene come motto di AVEN!

[lupo solitario]

Perchè esiste, appunto, solo a livello ideale. Per la creazione artistica, letteraria, poetica e, perchè no?, filosofica, va anche bene, ma la vita reale è fatta di rapporti concreti, con o senza sesso. In un certo senso, il mondo virtuale è, ugualmente, una forma di idealizzazione: ho una vaga idea di come è l'amica in chat, per come si descrive e per quello che scrive, dagli "amici" e dai "gruppi" che frequenta, ecc. Ma la sua identità rimane un mistero fin quando accade (ma molto raramente) che un incontro virtuale (ovvero ideale) diviene reale. Solo allora si toccano con mano le reali affinità o divergenze.