Marito assesuale?

Domande, dubbi e curiosità da parte di coloro che sono vicini agli asessuali.
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Just K_98
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Just K_98 »

....
Ammetto che la vostra conversazione mi ha lasciato a bocca aperta. In questo momento devo riflettere, sono abbastanza shokkata.
Allora, io non mi sento di mancare di nulla nel mio percepire me stessa e mi considero asessuale (non ho mai sperimentato attrazione sessuale né credo la proverò mai), difatti faccio molta molta fatica a immaginare cosa sentano i miei coetanei per comportarsi in un certo modo e cercare un determinato tipo di relazione. Ok diciamo che sono un grande mistero :(
Fin qui, tutto corrisponde.
Tuttavia, seppure nella mia completezza, io HO il desiderio di poter provare attrazione fisica verso qualcuno. Di solito non è che io stia a pensarci ma è un desiderio vivo, quasi costante.
Ad esempio, l'anno scorso ho vissuto l'esperienza dei preliminari col ragazzo che mi piaceva come un piccolo trauma in cui cercavo di comportarmi com'era richiesto dalla situazione e sembrare pure naturale, ma tutto quel che capitava mi sembrava sbagliatissimo. Sono state due serate di grande, grande ansia, e le uniche cose che ho potuto apprezzare in tutto ciò riguardavano aspetti come l'intimità degli abbracci nascosti dallo sguardo altrui e simili. (Comunque allora non conoscevo l'esistenza dell'asessualità, da qui la spiacevole sorpresa che neanche trovarmi in una simile situazione mi avesse "accesa" (?) come sembrava capitare alla "gente normale").
E già da allora ho sempre sperato di poter "risolvere tutto" provando quel tipo di attrazione sessuale che mi avrebbe omologato a una ragazza "nella media".

Certo, se trovassi il ragazzo perfetto per me asessuale, quindi senza dover mai tener conto della sfera fisica nel rapporto di coppia, sarei assolutamente sollevata e felicissima, ma essendo questa una possibilità che ritengo abbastanza bassa (oggettivamente considerando le statistiche sulla percentuale di asessuali nella popolazione) mi risulta naturale desiderare che le cose stiano diversamente, che anch io sia dotata di questo misterioso desiderio, in modo latente.

Come devo considerare questa situazione? Il voler essere diversa pregiudicherebbe forse la mia asessualità?..
Io no credo, perchè so come sono fatta e parlo di un desiderio essere eterosessuale considerando la cosa solo in maniera teorica e figurandomela come viene raccontato o tuttalpiù descritta nei libri, ma dopo il vostro discorso resto assai confusa.

Ah comunque lo immagino, che la maggioranza gli asex. non provino il desiderio di essere diversi.. Forse sono solo io che vivo la mia sessualità in modo ancora conflittuale :?
Just K_98

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

Ciao K, capisco ciò che vuoi dire, ma prova a ragionare: Tu provi (se non ho capito male) il desiderio di essere come gli altri, non perché vuoi essere diversa da quello che sei, ma perché gli altri sono così, dico bene?
Ti faccio un esempio: Se gli asessuali fossero il 60% della popolazione, e l'asessualità fosse considerata una cosa normalissima e soprattutto tu venissi accettata per quella che sei, senza che al tuo partner, anche se sessuale, pesi in qualche modo, vorresti comunque essere diversa?
Ad esempio ci sono omosessuali che vorrebbero essere etero non perché sono infelici del loro orientamento, ma perché la società spinge perché si adeguino, bisogna stare molto attenti perché la società è male (spesso) e non bisogna mai farsi condizionare ad essere diversi da quelli che si è solo perché l'ambiente lo richiede.
Molti hanno il preconcetto che senza aspetto sessuale si sia carenti, ma questo è soltanto un pensiero indotto, che limita la propria capacità di amare secondo la propria natura, ma se si riesce a vincere contro queste influenze negative ci si rende conto che non esiste un modo giusto di amare ma semplicemente si ama esprimendo se stessi, e le tue capacità non sono inferiori a quelle di un sessuale, solo sono espresse in fattori diversi.
Pensa che un sessuale e tu percepite in modo diverso le cose, lui vedrà cose che tu non vedi, ma lo stesso vale per te perché mentre un sessuale è istintivamente completo con attrazione romantica e attrazione sessuale, tu sarai completa solo con attrazione romantica e questo caratterizzerà in modo particolare il tuo modo di amare.

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Just K_98
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Just K_98 »

Hai ragione Qui, mi sa che hai centrato il punto. Se l'asessualità fosse più diffusa e completamente accettata forse la smetterei di guardare con invidia alle altrui situazioni! Magari resterebbe solo una certa curiosità.
Just K_98

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

Questa cosa in effetti è molto triste, nella società la maggioranza in genere schiaccia la minoranza, e se qualcuno non rispetta i canoni dettati dalla maggioranza delle persone (tutte le regole e l'amministrazione sociale è di tipo maggioritario, le minoranze spesso non vengono neppure considerate) viene fatto passare per sbagliato. Ma dove sta scritto che le caratteristiche comuni alla maggioranza delle persone siano giuste e quelle delle minoranza sbagliate?
Ognuno ha la propria natura, ed è giusto che tutti si sentano liberi di vivere esprimendo se stessi, senza condizionamenti esterni.
Tu sei giusta, non pensare di non esserlo solo perché ti trovi in un ambiente in cui il tuo essere giusta è fatto passare per sbagliato.
Credo che riguardo questo punto di vista come comunità dovremmo (come già facciamo) impuntarci e combattere con tutte le nostre forze, fermamente, senza accondiscendenza (nel rispetto di tutti, ovviamente), troppe volte la gente ha rinunciato ad essere se stessa per adeguarsi ad un modello sbagliato.

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Bianca
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Senti Qui, tu sai con quanto amore io sto su Aven...
Just, non si sente condizionata dalla società, se ho capito bene.

Certo, i canoni della maggioranza, condizionano sempre le azioni delle minoranze.
È un po' come se il tifoso del Toro, si mettesse, durante il derby, nella curva della Juve e volesse urlare a gran voce il tifo per la sua squadra. La maggioranza lo farebbe sentire fuori posto.

Just, si sente inadeguata nei momenti di intimità, che vive come un supplizio, ma non a causa dei condizionamenti sociali.

Per riuscire a capire cosa può provare un asessuale in una intimità forzata, devo immaginare di trovarmi davanti ad una persona legata e con qualcuno che voglia obbligarmi a picchiarla.
Io direi: perché? Non mi ha fatto niente, non sono capace, non lo so fare, non sento nessun impulso a farlo, perché devo farlo?
Se proprio mi obbligano, uno schiaffo glielo do, ma ci sto male, mi sento fuori posto, ingiusta.
Ecco, immaginandomi in questo contesto, io penso di provare le sensazioni di un asessuale costretto all'intimità.

Just invece, non si sente inadeguata, si rammarica di sentirsi inadeguata.
È una cosa diversa.

In un'altra discussione, avevo paventato la possibilità che questa condizione potesse verificarsi e mi pare fosse riferita al caso di un marito asex (a sua insaputa) con una moglie protestante.
Io avevo supposto che il marito potesse vivere nella speranza di provare un giorno maggiore attrazione, maggiore desiderio.

Quando Just sperimenta con un partner lo scambio di azioni di tipo sessuale, sta male, vive con ansia e disagio il momento, ma piuttosto di dirsi: cosa ci faccio qui? conscia della sua caratteristica, si chiede: perché non provo anch'io attrazione come tutti gli altri? Perché non sono in grado di godermi questo momento?
Vedi Qui, ci sono anche reazioni che non sono di accettazione, e bisogna occuparsi, preoccuparsi anche di queste.

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

E' giusto quello che dici, il problema è esattamente quello da te descritto. Ti faccio un esempio, forse così è più chiaro. Immagina che l'asessualità, in tutte le sue componenti, fosse oggi accettata come è oggi accettato il fatto di essere mancini. Una volta l'essere mancini non era accettato, ed è possibile che una persona desiderasse di non essere mancina ma destra come tutti gli altri, ma questo non perché non volesse essere mancina, ma perché veniva obbligata ad essere destra, cosa che non era. Vedendo il fatto di dover obbligatoriamente usare la destra, e questo era davvero frustrante, poteva desiderare riessere davvero destra così nessuno l'avrebbe obbligata, ma questo non è giusto, capisci? Non è giusto voler essere diversi solo perché ci si aspetta da te che tu lo sia.
Torniamo all'esempio che ti dicevo. L'asessualità è accettata come normale caratteristica umana. Se è accettata, allora ci si può non nascondere, e se non ci si nasconde il partner dell'asessuale sa di stare con un asex. Se decide di stare con un asex, mancando la componente ''l'asessualità non esiste, è solo psicologica, è una malattia'' ecc conoscerà la situazione e non ti chiederà di essere ciò che non sei.
Certo, ovviamente potrà decidere di non avere un rapporto con un asessuale, ma questo resta sempre un condizionamento esterno, non è un dispiacere per essere asessuali in se per se, ma piuttosto un dispiacere nel trovare nessuno che ti accetti. Questo è una caratteristica tipica delle minoranze, nel momento in cui bisogna avere rapporti con una persona con peculiarità diverse, e non ci si può fare nulla (non si può obbligare qualcuno ad accettare la castità, ovviamente. Ma allo stesso tempo non ci si può aspettare che un asessuale abbia rapporti sessuali, alla fine ci si deve accordare e parlare a cuore aperto.)
Il problema maggiore è che spesso l'essere asessuali non viene riconosciuto, ci si sente dire che si è malati e che non è naturale, è questo a mio parere la cosa più brutta.
Just magari si sente inadeguata non perché asessuale (infatti dice che se trovasse un partner asessuale sarebbe perfetto) ma piuttosto si sente inadeguata perché gli viene chiesto, esplicitamente o implicitamente, di avere rapporti, cosa che non rientra tra le sue caratteristiche, almeno questo è ciò che ho inteso, magari mi sbaglio.
Se però tutti conoscessero l'asessualità, compreso l'eventuale ragazzo di Just, ed esso sapesse cosa vuol dire e la accettasse come fattore facente parte della natura umana sarebbe diverso, non darebbe per scontato il rapporto sessuale. Infatti dice
Just K_98 ha scritto: Mi sa che hai centrato il punto. Se l'asessualità fosse più diffusa e completamente accettata forse la smetterei di guardare con invidia alle altrui situazioni! Magari resterebbe solo una certa curiosità.
Proviamo a considerare il tuo esempio
Bianca ha scritto: Per riuscire a capire cosa può provare un asessuale in una intimità forzata, devo immaginare di trovarmi davanti ad una persona legata e con qualcuno che voglia obbligarmi a picchiarla.
Io direi: perché? Non mi ha fatto niente, non sono capace, non lo so fare, non sento nessun impulso a farlo, perché devo farlo?
Se proprio mi obbligano, uno schiaffo glielo do, ma ci sto male, mi sento fuori posto, ingiusta.
Ecco, immaginandomi in questo contesto, io penso di provare le sensazioni di un asessuale costretto all'intimità.
Non credo che tu staresti male a non riuscire a picchiare la persona legata, credo che saresti felice di non avere l'istinto a fare del male. Tu desidereresti di non trovarti in quella situazione, non di non farti problemi a picchiare quella persona, a quanto ho capito, giusto?
La stessa cosa credo valga per l'asessualità. Non si desidera di non essere asessuali (fa parte della propria natura) ma di non trovarsi nella situazione di dover fare sesso essendo asessuali. Infatti se Just trovasse una persona asessuale non avrebbe di questi problemi, a quanto ho capito.
Una cosa è dispiacersi di essere in un certo modo, un'altra è dispiacersi di non poter venire incontro alle esigenze di qualcun altro.
Bianca ha scritto:Vedi Qui, ci sono anche reazioni che non sono di accettazione, e bisogna occuparsi, preoccuparsi anche di queste.
Sono perfettamente d'accordo con te. Spesso infatti un asessuale potrebbe come ti dicevo prima sentirsi mancante perché non prova qualcosa che gli altri provano, senza però sapere che è vero anche il contrario perché un sessuale ed un asessuale hanno una percezione diversa e vedranno diversamente, e quindi non è una mancanza ma una diversità.
E' proprio per questo che bisogna ascoltare, capire e cercare come stiamo facendo noi due (in questo caso) di aiutare per quanto possibile.
Ciò che la gente deve capire è che l'asessualità non è sinonimo di mancanza ma di diversità.

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Bianca
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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Bianca »

Perfetto. Ho capito tutto.

La sostanza sta tutta nella tua ultima affermazione che è da aggiungere subito alle frasi da utilizzare su Twitter ecc.

Il passare dal rifiuto all'accettazione, comporta sempre un processo di evoluzione all'interno della società, che parte dalla conoscenza.

Per i mancini, l'evoluzione è probabilmente iniziata, quando una persona acuta, ha visto in una classe qualche bambino con il braccio sinistro legato dietro la schiena.
Tu pensa che stress! È come se a me avessero legato la destra!

Sì, rifiutare un aspetto che ti caratterizza e che a te non dà nessun problema, a causa di tutti gli ostacoli che chi ti gira intorno ti mette davanti, è forse la reazione più naturale ed immediata che possa avere la persona che scopre e constata in sè l'asessualità.

Sì, capisco cosa non è giusto e capisco la necessità che nessuno sia costretto a mimetizzarsi, a travestirsi e nello stesso tempo a rassegnarsi alla non accettazione.
Nessuno deve essere obbligato a condizioni che non sceglie liberamente. Sarebbe una tortura.

L'accettazione comporta profonde motivazioni, un gradino più in su di civiltà e tanto tempo.

È per questo che quando chiacchiero qui con le persone più giovani, mi viene sempre da dire: preoccupati della tua formazione, sviluppa le tue qualità più belle, cura la tua cultura e la tua educazione....e poi, mi verrebbe da aggiungere: se un domani qualcuno ti dirà: tra il sesso e te, scelgo te, vorrà dire che ci sei riuscita.

Sì, se Just non fosse costretta al sesso, se il ragazzo riconoscesse la sua peculiarità e la rispettasse, la sua vita sarebbe molto più semplice e lei non recriminerebbe di essere in un certo modo.

Sì, deve essere frustrante in un rapporto pensare di non poter dare ciò che l'altro si aspetta, pensare che l'altro ha l'idea fissa su un qualcosa che a te non interessa.

Hai interpretato bene il mio esempio; infatti, non mi rammaricherei di non avere l'istinto di picchiare gratuitamente, vorrei che l'altro non desse per scontato che quell'istinto lo possiedo.

Quello che mi è chiarissimo, è proprio la percezione diversa che hanno il sessuale e l'asessuale ed è su questo che si deve puntare per arrivare a dare per scontata la diversità fra l'uguaglianza, come motivo di arricchimento, stimolo a all'approfondimento e alla conoscenza.
Grazie Qui!

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da Quickie »

^^
Spero che questo possa essere utile a Just, intanto metto metto qualche altra frase informativa nell'argomento della campagna su Twitter! Magari se può essere stata utile qui potrà essere utile anche ad altri.

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da SilviaPaperina »

Per me affrontare la terapia di coppia sarebbe un bene, non per aggiustare qualcosa, o per cambiare la realtà dei fatti, ma per capire esattamente in che direzione ognuno di voi vuole andare. Il fatto di desiderare dei figli e l'altro no, il fatto di desiderare di fare sesso e l'altro no, è un grosso problema, che porterà a provare dei rimpianti in futuro se non peggio, al tradimento. Negare il dialogo, cercare di capire, di vedere la difficoltà della moglie, beh è quella parte di egoismo maschile che io ho sempre detestato nel mio, di marito. Pensaci bene, la vita è tua, come dicono nei film: come ti vedi tra dieci anni?? Cercate aiuto, da soli si rimane in quel limbo di dubbi e piccole ripicche, che dureranno anni e distruggeranno l'amore che c'è tra voi due. Cercate di salvarlo o di decidere cosa fare della vita. Gli anni passano veloci e poi è troppo tardi. In sintesi: tentate la terapia di coppia, convincilo almeno a tentare. Se ti ama abbastanza lo farà. Auguroni!

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Re: Marito assesuale?

Messaggio da SilviaPaperina »

scusate, questo post era un po' vecchiotto, non so se tornerà a leggere hihi

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