Mi presento

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Re: Mi presento

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Perfetto. Ok, nessun problema.

EDIT: Ciao, scusa se non ho ancora messo il messaggio, purtoppo in questi giorni ho avuto alcuni problemi con la connessione lenta e in genere quando ci sono questi problemi se metto un messaggio per qualche motivo si deforma o vengono a mancare dei pezzi -.-'', sempre che venga inviato.
Ad ogni modo ho avuto così modo per riflettere e fare delle aggiunte al discorso, inoltre facendo un controllo incrociato con i testi originali ho trovato alcune cose che rafforzano ulteriormente il discorso (non capisco perché non vengano mai considerate, pare che le dottrine vengano fatte solo alla base delle traduzioni...bha).

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Re: Mi presento

Messaggio da Quickie »

Bene, ecco qui ^^

Premessa: Per questa trattazione vengono analizzati solo i concetti biblici, indipendentemente dalle dottrine religiose.
L'obbiettivo di questa trattazione è dimostrare che il concetto secondo il quale l’omosessualità è demoniaca e la differenziazione binaria uomo/donna in cui la mente deve obbligatoriamente coincidere con il corpo e che quest'ultimo è determinante, è biblicamente falso sono ogni punto di vista.
Partirò ovviamente da presupposto che sia stato Dio a scrivere la Bibbia, così come è scritto nella Parola, poiché se si vuole confutare o confermare un determinato scritto, è necessario basarsi nei suoi stessi presupposti, se questi tornano allora il concetto regge, se non tornano no.
Allora, partiamo dalla creazione:
Secondo le Scritture, Dio crea per prima cosa la Terra e cieli, poi le varie forme di vita non animali, gli animali ed infine l'uomo che può essere definito come un animale con uno spirito, ne più, ne meno.
Creazione dell’uomo:

Dunque riguardo questo si è dibattuto moltissimo, anche perché i significati biblici (ebraici) sono abbastanza estranei alla nostra cultura, ma questo è ciò che ho potuto capire.
Innanzitutto vediamo cosa dicono le Scritture.

‘’E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina’’ [Gen 1:27]

Fin qui la lettura del versetto. Cosa ci dice questo passo in lingua originale?
E’ necessario fare alcune premesse.
In ebraico i termini usati per intendere i concetti di maschio/femmina e uomo/donna sono molto diversi dall’uso che ne facciamo noi in italiano. In particolare donna/femmina e uomo/maschio non sono sinonimi nella Bibbia, poiché il primo tipo di definizione intende la biologia e la corporeità (intesa anche come identità di genere, in un certo senso) mentre il secondo il significato sociale/pratico ed è spesso usato per indicare sposo/sposa.
Detto questo procediamo con l’analisi.
Il termine ‘’uomo’’ indicato nelle prime due frasi è in ebraico ''adam'', ovvero uomo nel senso di essere umano. Ha un significato neutro, non esprime ne un concetto maschile ne un concetto femminile, ovvero si parla di un’entità non sessuata, priva di caratterizzazione e creata ad immagine e somiglianza di Dio.
Il concetto di maschio/femmina è introdotto solo nella terza frase, in cui si usano i termini ‘’zakor’’ ovvero maschio (lett. puntinato) e ‘’nqebah’’ femmina (lett. forata).
Questi due termini si riferiscono alla condizione prettamente biologica/sessuata dell’essere maschio e femmina, mentre ciò che è veramente ad immagine e somiglianza di Dio è il concetto di Adam, ovvero di uomo in senso neutro.
In altre parole, analizzando il versetto, si capisce che Dio ha creato l’uomo neutro, e questa parte è ad immagine e somiglianza di Dio, e poi gli ha dato una sovrastruttura sessuata per determinati scopi.
Se notiamo l’articolo ‘’li’’ del concetto ‘’li creò maschio e femmina’’, notiamo che non si riferisce all’uomo in generale, ma solo a questi primi due uomini, uno maschio (quello che noi chiamiamo Adamo) e uno femmina (quella che noi chiamiamo impropriamente Eva).
Le uniche creature perfettamente distinte sessualmente sono Adamo ed Eva, il primo maschio (solo maschio) e la prima femmina (solo femmina), questo nella loro sovrastruttura sessuata perché come abbiamo detto la parte ‘’adam’’ è comune ad entrambi, che è appunto quella parte che li rende ad immagine di Dio.
Questa sovrastruttura poi viene passata ai discendenti che a loro volta possono essere maschi o femmine ed è qui l’errore.
I discendenti non sono ne saranno mai perfettamente maschi o perfettamente femmine, poiché fino a tot mesi di gravidanza ( fino al secondo mi sembra) non vi è differenziazione sessuale fisica nell’embrione. Dopo tot mesi inizia la differenziazione da un essere di per se neutro anatomicamente, anche se già determinato (in teoria) geneticamente.
Il punto è proprio questo. Se osserviamo il corpo maschile noteremo che ha i capezzoli, poiché prima di differenziarsi con l’esposizione a determinati ormoni il corpo inizia a formarsi in senso femminile, per poi modificare questa tendenza e formarsi in senso maschile, tuttavia sia il cervello che gli organi sono stati esposti a ormoni e hanno subito piccoli cambiamenti anche se non rilevanti. La formazione stessa degli organi sessuali parte da elementi comuni, che poi andrà con il tempo a formare l’apparato genitale maschile, l’apparato genitale femminile, l’apparato genitale intersessuale, l’apparato genitale ermafrodita (in senso stretto) ecc o a non formare direttamente nessun apparato genitale, il quale resterà invariato al periodo pre differenziazione sessuale, tutto questo a seconda (anche) dell’ambiente intrauterino.
In ogni caso non avremo un bambino perfettamente maschio o una bambina perfettamente femmina, perché l’ambiente dell’utero è per sua natura variabile e i concetti di maschio puro e femmina pura sono da attribuire solo ed esclusivamente al primo uomo e alla prima donna creati da Dio (quindi creati così com’erano, senza meccanismi di variabilità e non condizionati da nulla)
Dunque cosa se ne conclude? La sovrastruttura sessuata (di cui fa parte l’identità di genere, tra l’altro) se presente è un qualcosa che viene trasmesso con la riproduzione alla prole e in quanto tale è per sua natura variabile, non vi è una netta distinzione tra maschio e femmina come vi era in principio, ma così deve essere perché è come ogni cosa soggetta ad evoluzione e mutazione. Questo non vuol dire che siamo tutti bisessuati, soltanto che i nostri concetti di maschio e femmina non sono quelli originari e così Dio ha stabilito che fosse, poiché i concetti di maschio puro e femmina pura erano funzionali solo all’inizio dell’umanità, affinché poi vi potessero iniziare ed essere tutti i meccanismi che regolano la vita.
Come detto prima, non bisogna pensare all’uomo e alla donna come creature diverse per loro natura e complementari, come se fossero due realtà opposte, ma piuttosto come due creature identiche nella loro essenza (adam) con una copertura esterna aggiuntiva diversa (zakor e nquebah), la quale li condiziona in alcune cose in funzione della riproduzione e della continuazione della vita.
Tuttavia questo non è un problema per Dio (non ha nulla a che fare con Dio, l’essere maschi o femmine condiziona solo se si è coniugati), poiché la parte che Gli interessa è il concetto di Adam (creature ad immagine di Dio con tutto ciò che questo comporta), l’essere sessuati è soltanto una sovrastruttura funzionale alla riproduzione e al rapporti di coppia ( il quale non necessitano necessariamente di riproduzione)

Vediamo ora un altro passo in cui si parla della creazione dell’uomo.
Dio crea l'uomo, successivamente crea, da una sua ''costola'' (no, non esattamente come vedremo), la donna.
Ci sarebbero due concetti riguardanti questo passo, differenti sotto molti punti di vista e che esprimono significati estremamente diversi, ma nel nostro caso tratteremo solo questo aspetto. In ogni caso considerare in generale solo questo aspetto è da un punto di vista razionale incompleto, ma sufficiente per la nostra trattazione.

‘’Allora l’Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che s’addormentò; e prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa. E l’Eterno Iddio, con la costola che avea tolta all’uomo, formò la donna e la meno all’uomo’’ (Gen 1, 21-22)

Bene, ora se si conosce l’ebraico biblico (appena lo imparo potrò dirvi di più, per ora devo cercare i termini singoli) e si legge il testo originale si noterà tutta una serie di cose che nella traduzione sono assenti, ma una in particolare è questa:
Il termine ‘’costola’’ in ebraico non vuol dire esattamente e solo costola, ma ha diversi significati. In ebraico biblico ogni parola ha, oltre ad un significato numerico (non parlo di numerologia o qabballah, ma di un linguaggio numerico vero e proprio) più significati che spiegano quello della parola nel testo biblico e che si notano osservando le lettere ebraiche del testo originale.
Tornando alla parola ‘’costola’’, essa è la traduzione italiana della parola ebraica tzelà (צלע),
che ha un significato abbastanza ambiguo. Può essere definito come ‘’metà’’, ‘’lato’’, ‘’ala’’ ed esprime un concetto molto importante.
La parola costola è tipica della traduzione italiano e non ha a che fare con la Bibbia. No, la Bibbia non dice esattamente ‘’costola’’ se ve lo state chiedendo, semplicemente è stato tradotto in questo modo.
Rileggiamo i versetti presi dalla Bibbia con questa precisazione, sostituendo la parola ‘’costola’’ alla parola ‘’metà’’.

‘’Allora l’Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle metà di lui, e richiuse la carne al posto d’essa. E l’Eterno Iddio, con la metà che aveva tolta all’uomo, formò la donna e la menò all’uomo’’ (Gen 1, 21-22)

Non vi ricorda niente? Si sta parlando di geni. I geni sono composti da due parti, e queste parti possono essere x o y, pertanto Dio non ha fatto altro che prendere una metà del gene dell’uomo, e da questo fare la donna. Infatti se ci fate caso uomini e donne hanno in comune la metà x.
Si parla perciò solo di genetica e di corpo (necessario nel contesto della riproduzione, se no non ci sarebbe stato neanche il bisogno di maschio o femmina), niente a che vedere con l’identità di genere che ha radici più profonde e non ha nulla a che vedere con il corpo genericamente detto.
Secondo quanto detto inoltre, si parla per lo più di creazione iniziale, ovvero all’inizio Dio ha creato i primi uomini in un certo modo, ma questo affinché poi ci sarebbero state le varie normali modificazioni dettate dall’evoluzione, pertanto l’ermafroditismo e l’intersessualità non sono malattie o cose innaturali, quanto piuttosto un normale procedimento di evoluzione umana (N.B: La Bibbia non solo non esclude il concetto di evoluzione, ma ne parla in modo assoluto nella Genesi), che vengono bloccate dall’uomo che interviene per adattare la persona intersessuale alle regole sociali, e che quindi non hanno modo di perfezionarsi altrimenti a quest’ora probabilmente avremmo tre generi biologici: maschio, femmina, ermafrodita, esattamente come avviene negli animali.
Altra considerazione

Leggiamo i versetti successivi a quelli considerati, tra l’altro tradotti in italiano molto malamente e in modo approssimativo (per forza di cose, non si può tradurre dall’ebraico all’italiano e sperare di avere un risultato corretto, non è possibile)

''Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo.’’ (Gen 1, 23)

Ok, da questo passo in realtà non si capisce nulla, perché i termini uomo e donna in ebraico creano un gioco di parole e hanno una struttura che esprime un concetto particolare.
Il termine ‘’uomo'' in ebraico è ‘’Ish’’, mentre ‘’donna’’ è '’Ishah’’. Questi termini dovrebbero, per essere intesi nel modo il più possibile corretto, essere tradotti come ‘’uomo’’ e ‘’uoma’’, ovvero uomo maschio e uomo femmina, e anche in questo caso si esprime un concetto puramente fisico/biologico, solo biologia finalizzata alla riproduzione e alla coppia.
Tutto questo per dire che Dio non parla di identità di genere o altro, ma parla, in questi passi della Genesi, solo della formazione di corpi adatti a riprodursi mediante riproduzione sessuata.
Cosa dice Dio riguardo all’identità di genere? Nulla.
Non vi è un singolo passo biblico in cui si parli della liceità di nascere donne nel corpo di uomini o uomini nel corpo di donne, non c’è nulla che lo vieta o che consideri questo innaturale, giacchè Dio ha creato l’uomo, maschio e femmina, ma solo da un punto di vista fisico, e le varianti partendo da questo possono essere molte.
Ora, noi sappiamo che un uomo che ha anatomia femminile rimane sempre un uomo e una donna che ha anatomia maschile sempre donna rimane, ma spesso per chi vede la persona si tende a considerare solo la parte estetica, perché è la cosa che si vede. Dio però non vede l’esteriorità ma sa cosa c’è all’interno della persona, e sa se questa persona è donna o uomo.
E’ scritto:

‘’L’uomo guarda all’apparenza, ma l'Eterno guarda al cuore’’ (I Sam 16:7)

Una donna nata in un corpo maschile per Dio sarà sempre una donna, perché Dio non ha limiti di visione e conosce l’uomo, pertanto sa che la persona, seppur fisicamente maschile, in realtà è una donna, così sarà considerata da Dio.
Allo stesso modo, un uomo anatomicamente femminile, sebbene la gente lo consideri donna, Dio sa che è un uomo.
Per questi motivi, quindi, una donna anatomicamente uomo potrà avere rapporti con uomini e sposarsi, in quanto per Dio è donna e come donna sarebbe eterosessuale, viceversa, se avesse rapporti con donne, come donna sarebbe omosessuale.
Quindi secondo questi passi, una donna nata nel corpo da uomo sarà una donna a tutti gli effetti, perché ciò che ci caratterizza non è il corpo ma la mente, allo stesso modo un uomo nato nel corpo di una donna sarà per Dio uomo a tutti gli effetti, perché come detto prima, Dio considera la persona, non come essa appare agli occhi umani.
L’identità di genere di solito coincide con il fisico perché è una delle cose che fanno parte della sovrastruttura sessuata data da Dio, ma tale struttura come abbiamo detto è variabile ( e preponderante nella vita della persona, al di la del rapporto con Dio il quale non fa differenza tra uomo e donna, rivolgendosi alla natura di ‘’adam’') quindi, è per natura possibile (anche se raro perché chiaramente in genere si è o maschi o femmine, il resto sono caratteristiche molto rare) avere donne anatomicamente maschili o uomini anatomicamente ermafroditi o ermafroditi fisicamente asessuati, ciò fa parte della variabilità della natura che Dio ha predisposto (perché appunto con la riproduzione, l’esposizione all’ambiente intrauterino e la mescolanza dei geni vi è una normale e sana variabilità, la quale farà poi parte dell’identità della persona).
Cosiccome è possibile l’intersessualità nel corpo, così è possibile anche nel cervello, avremo quindi persone bigender, genderqueer o altro, e non c’è nulla di sbagliato o innaturale in questo sebbene sia raro. In ogni caso come dicevamo prima Dio guarda al cuore (per cuore in ebraico si intende la mente, la coscienza), e non all’apparenza. Se una persona è veramente donna, sebbene abbia un corpo maschile Dio la vedrà come donna, e non come uomo.
Per quanto riguarda la tua situazione, come dicevo non ci sono problemi. Come esiste l’ermafroditismo e l’intersessualità nell corpo, così può esistere nel cervello e non è un problema, è una caratteristica naturale e non vi è nulla nella Bibbia che ci dica che questo è sbagliato. Nulla.


Omosessualità

Allora, questo è un discorso molto complesso. In genere le persone tendono a pensare che l’essere omosessuali sia una cosa peccaminosa, tuttavia la Bibbia non parla in questo senso, vediamo perché.
Il primo riferimento chiaro e univoco all’omosessualità (o per meglio dire ai rapporti omosessuali), si trova nel Levitico [Lev 18, 1-13]

''Non avrai con uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole. […] Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna, tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.'' [Lev 18, 1-13]

Da questo passo si comprende che non è l’essere omosessuali ad essere condannato, ma bensì l’atto omosessuale.
Fin qui tutto ok, ora vediamo l’ultimo passo in cui si parla di omosessualità in tutta la Bibbia.
Questo passo si trova nella lettera ai Romani

''Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni di invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa.'' [Rom 1, 24-28]

Questo passo mette in evidenza alcuni punti
Se osserviamo bene notiamo che si mette in evidenza il concetto di cambiare volontariamente il normale rapporto che si aveva con un altro, ovvero, pur essendo eterosessuali, ci si da a rapporti omosessuali. Non si parla pertanto di omosessuali dalla nascita, ma bensì di eterosessuali che per divertimento o per provare pratiche erotiche nuove, hanno rapporti omosessuali, che era ciò che esattamente si faceva a quell’epoca. All’epoca coloro che ad esempio possedevano schiavi pur essendo etero, incorrevano in rapporti con persone del proprio stesso sesso per divertimento, ed era considerata una pratica normale. E’ esattamente questo che condanna la Bibbia, non il nascere omosessuale.

Tu sei pansessuale, ovvero sei attratta dalle persone indipendentemente dal loro genere. Questo vuol dire che non ti piacciono i maschi o le femmine, ma le persone al di la del loro genere. Questo come ti dicevo non è un problema, in quanto fa parte della natura e non è male. Tu non vedi il genere, quindi di per se non commetteresti alcun atto omosessuale (non ti piacciono le donne in quanto tali, ma le persone, senza badare al fatto che siano maschi o femmine) e in ogni caso la Parola parla in maniera negativa solo dell’atto (che nel tuo caso non è ne omo ne etero, ma solo sessuale in quanto non lo hai in base al genere), non dell’attrazione naturale che si ha.

P.S: Non conosco al momento le lingue originali nel loro insieme, ho qualche piccola nozione e leggo le analisi di volta in volta (ci ho messo una settimana, tra connessione debole e quantità di concetti coinvolti/riflessioni, ma poiché sto imparando in futuro se ti interesserà o vorrai/vorrete ulteriori chiarimenti.
Spero di non aver fatto errori. ^^

Wuuuuf..

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Re: Mi presento

Messaggio da Bianca »

Cribbbbbbioooooooo!!!!!
Qui, ma che lavoro ti sei fatto?
Ci hai fornito materiale su cui riflettere per un bel po'.
Naturalmente, confidiamo sui tuoi approfondimenti e sui tuoi studi futuri, per ulteriori forniture.
Grazie per quello che hai fatto.

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Re: Mi presento

Messaggio da Quickie »

Ciao Bianca! Mi sei mancata! (Anzi, mi siete mancati, tutti!) ^^
E' una settimana che ci lavoro..spero davvero di non aver sbagliato nulla.
Questo era solo un inizio, l'ho messo in prospettiva di un dibattito, commenti ecc, dato che il problema non si esaurisce in ciò che ho scritto, e ancora devo lavorare molto per considerare tutto il contesto.

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Re: Mi presento

Messaggio da Bianca »

EEEEEEEEE........Si vede che non sei piemontese....
I piemontesi non ti dicono "mi sei mancata" nemmeno se stai per morire e anche se è vero....
Magari te lo fanno capire, ma dirtelo, neanche se li torturi!...
Sì, ti sei fatto un gran bel lavoro!
Ho letto tutto, ma, come per tutte le cose che scrivi tu, devo leggere più volte, per capire anche le sfumature....

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Re: Mi presento

Messaggio da Quickie »

Ah, interessante, non sapevo di questa caratteristica culturale/caratteriale del Piemonte.
Grazie, ho cercato di fare il meglio che ho potuto ^^

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Re: Mi presento

Messaggio da Bianca »

Tu, dopo che avrai abitato un po' a Pinerolo, vedrai che avrai imparato quanta esternazione di affettuosità ci sia nei piemontesi....
Lo so che tu cerchi sempre di fare il meglio.

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