lollypop ha scritto:Ciao a tutti, sono in una crisi quasi auto procurata. Qualche giorno fa mi son trovata a parlare con una mia amica del suo ragazzo e dei suoi rapporti amorosi in generale, al che terminato il dialogo ecco che spunta la fatidica domanda..."e tu, il ragazzo???" bene; data la mia maledetta spontaneità e chiarezza che spunta fuori sempre nei momenti meno adatti rispondo: "ma in realtà non sento il bisogno di un ragazzo, ne tanto meno del sesso..." credevo fosse una persona aperta la stimo molto, tuttavia mi ha messo in testa tremila paranoie del tipo: "no è impossibile una cosa del genere" "ma no anche io fino a che non ho provato non ne sentivo la necessità, il primo periodo non provavo piacere ora è la cosa più bella che esista" "non puoi non provare" "sei semplicemente bloccata, devi sbloccarti" "una mia amica ancora oggi dopo molti anni non prova piacere nel sesso ma lo fa perché ama il suo ragazzo" ecc ecc ecc... So che possono sembrare le classiche frasi dette dai "normali" ma ripeto è una persona molto intelligente e anche se tentavo di spiegarle ciò che provavo si poneva con sguardo alieno. Mi sono sentita malissimo, sto malissimo, non voglio rovinare la nostra amicizia ma in questo momento mi sento quasi inferiore a lei, come se mi considerasse la verginella di turno, e sto persino iniziando a chiedermi se davvero dovrei provare, assurdo. Per la prima volta che cerco di non raccontare frottole sulla mia vita sentimentale ecco cosa succede, avrei dovuto inventare un ragazzo come faccio di solito, ma non l'ho fatto perché poi stanca di raccontare storie e bugie finisco col troncare l'amicizia, o evito di farne di nuove perché ricado sempre in queste situazioni è logorante...
Un ulteriore dubbio scaturito in me dalla riflessione sull'accaduto è questo; Se io cammino per strada e incontro un ragazzo che mi piace è come se ne restassi ammaliata, è una sensazione di estasi che poi si conclude sempre con questa frase nella mia testa "ma si tanto non ci vuoi fare sesso allora cosa lo guardi a fare?vai li e gli dici ti dispiace se ti guardo?sarebbe molto più semplice se concludessi mia cara!" ma poi pensando all'atto pratico dico no mio dio non ci riuscirei mai è contro la mia natura! lascio perdere e vado avanti.
So bene cosa voglio dal ragazzo che mi piace, un rapporto quasi surreale basato sulla sensazione, come un eterno corteggiamento reciproco senza arrivare alla conclusione. Ma queste sensazioni mi capita di provarle con pochi pochiiiissiimmiii, e di sicuro quei pochi si metterebbero a ridere leggendo quel che ho scritto, e arrivare al compromesso del sesso per un rapporto del genere è un prezzo troppo grande da pagare, ma ahimè sento una vera mancanza in questo senso.
Comprendo che solo Freud potrebbe placare le tempeste della mia mente quindi ignorate pure se non avete voglia o scrivete un consiglio un opinione qualsiasi cosa,mi sento comunque meglio solo ad averlo scritto
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Mmh..
In effetti è una situazione alquanto spiacevole, ma non essere risentita con la tua amica.
L'asessualità è qualcosa di molto difficile da comprendere, perché per chi è asessuale è parte del suo essere, per chi non lo è invece può non essere così istintivo capire, e deve fare un grosso sforzo (questo se si è volontariamente intenzionati a capire, non se capita per caso, ci deve essere un ragionamento volontario) e nel caso della tua amica direi che è stata una sorpresa, alla quale probabilmente non ha posto particolare attenzione per comprendere.
Non dare peso alle parole della tua amica, ma assolutamente non arrabbiarti con lei. Piuttosto se fossi in te cercherei di spiegargli esattamente cosa si intende per asessualità e così fargli capire che non si tratta di alcun blocco (le dinamiche in gioco sono estremamente diverse, non c'entra proprio nulla) ma che è un modo di essere.
Non permettere a nessuno di avere potere sopra la tua vita, tu sei l'unica che deve averlo, senza subire influenze negative.
E' importante che tu segua il tuo istinto. Se l'idea di avere un rapporto sessuale ti da la sensazione che questo sia contro la tua natura è perché lo è! Non badare al giudizio degli altri. L'asessualità è vista come una cosa inesistente anche perché spesso si cede alle pressioni degli altri (sociali, familiari ecc..) e si fanno cose per le quali non si è fatti e che non si vogliono fare, in quanto estranee al proprio essere.
Tu hai il diritto di essere ciò che sei, e se questo alla gente non piace non sono affari tuoi. Non si vive per fare contenti gli altri e per soddisfare i loro preconcetti errati.
Tu hai una grande capacità e istintività romantica da quanto ho capito, e questa cosa è comune a molti asessuali perché come dissi altre volte un asessuale non è un sessuale senza attrazione sessuale, ma bensì un asessuale, una persona con un assetto mentale particolare e un profilo istintivo differente sotto tutti i punti di vista da quello di un sessuale.
Per un asessuale l'attrazione romantica non è un qualcosa di incompleto ma il tutto, e ciò che nei sessuali è svolto dall'attrazione sessuale negli asessuali è svolto da quella romantica che a differenza di come può avvenire nei sessuali è completa di tutto, anche dell'affettività che c'è nel sesso.
Ebbene, se tu sei per tua natura completa così (non hai nulla in meno di un sessuale), perché devi cercare cose a te non compatibili per ascoltare gli altri? Non è giusto.
Cerca di capire la tua amica e prova in tutti i modi a spiegarti, non ti arrendere e si disposta a sopportare anche le sue affermazioni inopportune, questo è il mio consiglio.
Alla fine potresti fargli capire qualcosa che lei non ha mai considerato e sarà arricchita di un punto di vista diverso per quanto concerne le relazioni e l'affettività di coppia.
Sii sempre te stessa e segui la tua natura, se tutti facessero così si risolverebbero molti problemi legati all'accettazione degli asessuali, perché se noi siamo i primi a cedere alle pressioni facciamo il gioco di coloro che deridono e considerano inesistente una realtà che è reale, tangibile e vera come lo è essere sessuali.
Ci si dovrebbe invece battere per il proprio diritto al riconoscimento e per la propria natura, che in nessun caso deve essere derisa o schiacciata da considerazioni stupide, illogiche e senza alcun valore che spesso la gente, inconsapevolmente e magari anche in buona fede, fa senza ovviamente conoscere nulla che vada oltre il proprio modo di essere.
Se tutti smettessimo di scendere a compromessi con il mondo (che poi non c'è alcun compromesso, l'asessualità fa parte della natura ed ha pieno diritto di esistere come realtà a se stante, indipendentemente dal fatto che la gente lo neghi o meno) daremmo una fortissima testimonianza di ciò che l'asessualità è, inoltre non si darebbe agio alla gente di parlare troppo senza sapere bollando la cosa come malattia.
lollypop ha scritto:Un ulteriore dubbio scaturito in me dalla riflessione sull'accaduto è questo; Se io cammino per strada e incontro un ragazzo che mi piace è come se ne restassi ammaliata, è una sensazione di estasi che poi si conclude sempre con questa frase nella mia testa "ma si tanto non ci vuoi fare sesso allora cosa lo guardi a fare?vai li e gli dici ti dispiace se ti guardo?sarebbe molto più semplice se concludessi mia cara!" ma poi pensando all'atto pratico dico no mio dio non ci riuscirei mai è contro la mia natura! lascio perdere e vado avanti.
So bene cosa voglio dal ragazzo che mi piace, un rapporto quasi surreale basato sulla sensazione, come un eterno corteggiamento reciproco senza arrivare alla conclusione. Ma queste sensazioni mi capita di provarle con pochi pochiiiissiimmiii, e di sicuro quei pochi si metterebbero a ridere leggendo quel che ho scritto, e arrivare al compromesso del sesso per un rapporto del genere è un prezzo troppo grande da pagare, ma ahimè sento una vera mancanza in questo senso.
Comprendo che solo Freud potrebbe placare le tempeste della mia mente quindi ignorate pure se non avete voglia o scrivete un consiglio un opinione qualsiasi cosa,mi sento comunque meglio solo ad averlo scritto
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Lolly, ascolta, non sei tu ad essere sbagliata.
Tu hai il diritto di avere una relazione con una persona, amarla, onorarla, e non prendere minimamente in considerazione l'aspetto sessuale, per il semplice fatto che questo aspetto nella tua natura non c'è, e non ha motivo di esserci perché tu sei diversa. E questa è una cosa bellissima.
Come ti dicevo, gli asessuali concepiscono il rapporto e l'amore in modo diverso, non c'è nulla di sbagliato.
Non c'è proprio nulla da concludere, l'attrazione romantica di un asessuale è conclusiva in se per se, non esiste un andare oltre perché come ti dicevo prima l'impostazione istintuale è molto ma molto diversa.
Il tuo amare è completo, ed è pari a quello romantico e sessuale di un sessuale, ok? Non farti condizionare, il sesso non è un concludere, lo può essere per una persona sessuale (e sottolineo può, perché ci sono persone sessuali che riescono a concepire il rapporto completo anche senza sesso, pur avendo attrazione sessuale e quindi un assetto mentale completamente diverso) ma per un asessuale il rapporto poggia in altri presupposti e non comprende minimamente il sesso in se per se, quindi è normalissimo che tu consideri il rapporto sessuale un prezzo troppo grande da pagare perché non fa parte di te e non dovresti importelo perché tu hai il diritto di vivere secondo la tua natura.
Posso capire che potrebbe essere per te difficile trovare una persona, ma tu non devi scendere a compromessi ed andare contro te stessa per accontentare l'altro, non è giusto. Nel rapporto ognuno dei partners deve poter esprimere se stess* e non essere qualcosa di diverso da ciò che si è.
Mettiamo caso che tu avessi un rapporto, cosa avresti concluso? Saresti solo andata contro te stessa e pertanto non esprimeresti Lolly se vivessi una relazione così, esprimeresti una persona che non sei.
Tu hai il diritto di vivere per come sei nata e per quella che è la tua natura, e se questo non piace agli eventuali compagni a te non te ne deve importare, perché tu sei così e nessuno ha il diritto di disprezzare il tuo essere persona.
Magari non troverai nessuno che sia disposto a stare con te, ma fare qualcosa contro natura per stare con una persona è un compromesso che sconsiglio, perché la relazione così è fondata in nulla e non può reggere, o meglio si reggere in una falsità che non ha ragione di esistere.
Il mio consiglio è quello di essere sincera fin dall'inizio, di mettere in chiaro le cose, il tuo modo di essere ciò che puoi fare e ciò che invece ti è innaturale fare, senza pensare a ciò che l'altro potrebbe pensare. Se ti accetta allora avrai la grandissima fortuna di aver trovato una persona speciale, con la quale potrai condividere la tua vita, le tue esperienze e il tuo essere (compreso il tuo essere asessuale, che non deve essere un disagio ma un qualcosa di naturale, raro e bellissimo, fonte di crescita per entrambi), in caso contrario quella persona non faceva per te, e non devi avercela con lui perché devi capire che non è una cosa che può essere imposta ma deve essere consapevolmente accettata e capita, in tutti i suoi termini.
Vivi per ciò che sei, senza pensare a ciò che possano pensare gli altri e facendo così vivrai davvero, senza condizionamenti e senza limiti imposti da altri, così potrai avere la capacità di agire e di porti in modo da essere capita ed eventualmente accettata senza rinnegare ciò che sei.
Magari non verrai accettata, non troverai nessuno, ma accettare il compromesso di adeguarti ai canoni sociali non è vivere, e non si può vivere una relazione così facendo finta di essere ciò che non si è solo per stare con qualcuno e precludersi così la possibilità di trovare qualcuno di veramente adatto a te e che ti ama per ciò che sei, capisci?
Magari per anni non troverai nessuno, ma tu continua a cercare ( o meglio, non cercare ma non farti sfuggire l'occasione per paura di non essere accettata, le cose vengono da se nel caso sia la persona giusta per te) non arrenderti al fatto che nessuno possa capirti, perché ci sono molte persone che farebbero chilometri e chilometri sulle ginocchia per avere la possibilità di stare con una persona come te e che trovano invece solo persone superficiali, ma purtroppo sono pochi
Il fatto che queste persone siano la minoranza deve indurti ad arrenderti? No, assolutamente perché tu hai il diritto di essere te stessa ed essere felice, per ciò che sei.
Infine ti dico che la sola esistenza dell'asessualità fa si che la maggior parte delle teorie freudiane venga meno, è anche per questo che molti psicologi invece di aiutare fanno solo danno, perché si tratta di riconsiderare moltissime cose date per naturali, imprescindibili e universali e che invece non lo sono. E per questo che è importante che l'asessualità non sia nascosta ma affermata come legittima variante della natura umana.
P.S: Enfys La squish è l'equivalente non romantico della cotta (crush) che in genere provano gli aromantici, o forse più spesso gli aro ace nei confronti di una persona. Non si tratta di amore senza sesso ma di una cotta non romantica che in spesso precede il rapporto queerplatonico degli aro.
In pratica si hanno sentimenti ed emozioni fortissime (ma non romantiche) verso una persona, esattamente come avviene per la cotta, solo con una connotazione diversa.
Un asessuale romantico prova una cotta
probabilmente anche più esplosiva e forte di un sessuale romantico istintivamente parlando (dato che l'entità e la natura istintiva dell'attrazione romantica è un po' diversa), non una squish (la quale non ha alcuna connotazione romantica).
In ogni caso la squish non è prerogativa degli aromantici, chiunque può provarla. ^^