Voi cosa rispondete a: "Se non provi non sai." ?

[Schadenfreude]

Ma infatti alla prima volta ci sta anche rispondere con 'calma, dignità e classe' (cit.) ma dipende anche come viene posta la domanda.
Se una persona è maleducata, una risposta civile non la ascolterà nemmeno, tanto meno sarà interessata ad ascoltare quello che hai da dire.

[Cat.]

Concordo, Schadenfreude.

[Bianca]

Con maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti, presuntuosi, silenzio, silenzio.....

[ZilRaag]

Con maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti, presuntuosi, silenzio, silenzio.....

Oppure rissa.

[Cat.]

Con maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti, presuntuosi, silenzio, silenzio.....

Oppure rissa.

Oppure fargli notare con varietà di modi quanto siano maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti e presuntuosi.

[ZilRaag]

Con maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti, presuntuosi, silenzio, silenzio.....

Oppure rissa.

Oppure fargli notare con varietà di modi quanto siano maleducati, arroganti, prepotenti, ignoranti e presuntuosi.

Specialmente quando sono grossi e potenti, nel tal caso trovo molto interessante confutare, educatamente, le loro posizioni, GLOP.

[ZilRaag]

E provare a rispondere "Ma perché a definirmi deve essere per forza la mia attività sessuale? Essere asessuale non mi rende più quell* che(è appassionat* di fumetti/condivide l'interesse x con te/voi/milita in politica / nel volontariato/ inserire caratteristica di sé)?"

Che poi è vero, quello mangi e quello che fai con i genitali, interessa alla gente in modo terrificante.
In ufficio con me lavora una ragazza lesbica, dichiarata che convive con la compagna e se ne fotte di tutto.
Le arriva roba da Amazon o simili. Ovviamente, arriva in officina (a casa non c'è nessuno, si fa in molti luoghi di lavoro), dove accade l'inevitabile "sarà un vibratore". Il diversamente furbo ha aperto bocca.
Non poteva essersi comperata un paio di scarpe? Ma poi, anche ammesso che abbia un vibratore, se lo fa spedire in quel covo di maniaci?
Nel senso, se sei lesbica, è ovvio che la tua giornata volga attorno alla domanda "che giocattolo erotico userò stasera". Le lesbiche, si sa, non mangiano, non si vestono, non vanno in giro (se non per scopare), non hanno amici ed amiche. La loro vita gira attorno al concetto di vibratore.
Un po' come quando a noi dicono "ma sei asessuale? Ma almeno ti masturbi?"
Ma tu e tua moglie come lo fate? Al prossimo lo chiedo. "Tu, piuttosto, raccontami un po' dei rapporti che hai con la signora".


Nota: Bianca, io lo capisco il "Bonjour finesse" e tutto, ma voglio mettere un punto a fuoco: se sono incazzato, sono incazzato. Non sono irrequieto, arrabbiato, neanche incavolato. Quando un s'incazza, s'incazza.
E non averci capito una sega di qualcosa, non sta a significare che ho delle vaghe e sporadiche lacune di apprendimento, ma che sono una capra e neanche tanto sveglia.
Pensa agli affari tuoi, è un consiglio. Fatti i cazzi tuoi, un ordine che è bene eseguire. Alla svelta. Uno stronzo, non è una persona disdicevole.

[Bianca]

Zil, dirti che sei la chiarezza in persona, mi pare riduttivo.
Come sai rendere l'idea tu, è oltremodo raro e il modo in cui lo fai, (attento!)
mi fa morir dal ridere.

[Aliah]

"Se non provi non sai"... Tipica affermazione di una persona che probabilmente ha un sacco di rimpianti per non aver fatto cose che avrebbe voluto fare.
A parte queste mie teorie, mi è capitato di dover rispondere a una domanda simile. Quando ero single mi limitavo ad alzare le spalle e a lasciar cadere il discorso, e probabilmente un angolino del mio cervello mi diceva che in effetti avevano ragione. Adesso la domanda mi offende. La risposta più gentile che do è: "Saranno fatti nostri se non ci interessa provare. Stiamo benissimo così."
Che poi, magari un giorno ci capiterà pure di provare. In fondo, non è come lanciarsi dalle scogliere di Acapulco. Non è nemmeno come andare a cena in un nuovo ristorante giapponese, però, o come iniziare a guardare una nuova serie tv sgranocchiando biscotti.

[Bianca]

Ma perché dovete far sapere agli altri i fatti vostri?
Penso che cosa fate o non fate, riguardi esclusivamente voi.
Perché devi permettere agli altri di offenderti?
Perché ne parli con gente così grezza?

[Aliah]

Bianca, immagino che questi argomenti facciano parte del normale "fare conversazione". Personalmente non metto le mani nelle mutande degli altri (né letteralmente, né metaforicamente), ma c'è gente che non può farne a meno.

[Ayr]

Domanda superficiale e oltremodo stupida delle persone giustificazioniste, quelle che devono sempre avere una scusa per potersi rifugiare nella propria ragione.

Me la sono sentita porre fin troppo spesso (più come affermazione che come domanda, della serie "tu non hai provato quindi non sai, taci") e mi ha sempre irritato il modo in cui viene utilizzata per tirarsi fuori dalle regole della discussione (leggasi: quando qualcuno dice qualcosa di estremamente vero che tuttavia non ti piace è più comodo fuggire).

La risposta che mi sono dato da tempo è semplicemente quella del giudice.
Un giudice deve forse aver subito un reato per poter giudicare un criminale?
Sarebbe una pretesa assolutamente stupida e offensiva per l'intelligenza umana. Peraltro giudicare è ciò che gli esseri umani sanno fare meglio a quanto pare, quindi l'intuito conferma che non è affatto così.

Ecco quindi la prova razionale che la stupidità esiste ed è tra noi!

[essaouira]

Mi sono iscritta oggi al forum e leggendo qua e là vedo che ricorre il tema dell'accettazione da parte degli altri. Dico la mia raccontandovi un piccolo episodio che mi è capitato non a caso stasera, forse proprio spinta dall'essermi iscritta qui oggi.
Sono appena tornata da una bella vacanza di gruppo con persone nuove. Ho visto posti splendidi, ho riso a crepapelle, ho vissuto una bella esperienza. E al mio rientro la solita rituale e banale domanda: "Allora? Hai conosciuto qualcuno di interessante?". E io ho reagito con un'esplosione apparentemente nervosa ma che in realtà era una dichiarazione di amicizia verso chi mi ha fatto la domanda e verso la mia "compagnia" di amici. Ho risposto, piuttosto accalorata: "Ma non lo vedi che non sono portata per queste cose? Voglio essere lasciata in pace su questo fatto. Non mi avete nemmeno chiesto se mi sono divertita, basta con la stessa domanda". Non ero realmente arrabbiata, era solo una richiesta ai miei amici di evitarmi il piccolo fastidio di arrampicarmi sugli specchi. Ho voluto chiedere il rispetto di me, l'ho fatto perché ho fiducia nei miei amici, e il rispetto l'ho ottenuto. Infatti non c'è stata nessuna tensione e secondo me nessun giudizio. Certo, l'ho fatto perché sono persone intime (ma neanche troppo), mentre con i conoscenti continuerò a svicolare abilmente con la "dialettica" e i luoghi comuni. Quindi penso che le persone vicine sono pronte a darti il rispetto e non catalogarti. A vent'anni forse ti chiedono "Ma almeno ti masturbi?", ma vedrete che a 40 non lo faranno più, non per educazione e con falsità, ma perché si acquisisce una visione più elastica e comprensiva delle cose.
Comunque, io eviterei di usare etichette (asessuale), perché la gente le associa ai movimenti, se non alle mode, e non ha simpatia per queste cose. E' solo una questione di linguaggio, ma il linguaggio ha una forte influenza sul pensiero delle persone. La stessa cosa la puoi dire con parole diverse e verrà recepita in modo completamente diverso. Quindi, secondo me, una buona strategia per essere accettati è quella di comunicare sinceramente il proprio modo di essere senza definirlo con termini "tecnici", che servono invece per esempio qui sul forum, o con uno psicologo, per capirsi. Lo so, è un'accettazione un po' parziale, ma non si può avere tutto dalla vita. ;-)

[Quickie]

Essa, in genere rispondo semplicemente: Non mi piacciono ne gli uomini ne le donne.
Però se è possibile dire ''sono omosessuale'' o ''sono eterosessuale'' o ''sono bisessuale'' deve essere possibile anche dire ''sono asessuale'', perché in questo modo si sensibilizza la gente al tema dell'asessualità e la si chiama con il suo nome.
Poi certo, una omosessuale uomo può benissimo dire ''mi piacciono le donne '', o un omosessuale dire ''mi piacciono gli uomini'', ovviamente (neanche a me mi piacciono le etichette) però se si conosce il termine è bene anche.

[Harley]

Rispondo a seconda della persona che mi pone la domanda e dall'intenzione.Mi spiego molte persone non sono interessate davvero alla risposta quindi la loro intenzione é di propinarti le loro sagge parole punto quindi nel caso in cui si tratta di amici cerco di spiegargli che il sesso é come una casa ,se alla base non ci sono le fondamenta ,le pulsioni sessuali,la casa non può esistere.Nel caso insistessero in questo atteggiamento reagirei molto male anche perché stanno criticando una parte fondamentale di te e tutto il percorso che hai fatto per prendere consapevolezza di quella parte.Nel caso che siano estranei inutile dirlo non li considero proprio.