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Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Pollo39
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Help! Essere accettati!!

Messaggio da Pollo39 »

Ciao!!! Ho quasi 26 anni, fin ora ho vissuto facendo finta, mascherandomi dietro a duemila cavolate. Qualche tempo fa ho sentito la necessità di palesarmi e così ho iniziato a parlare, "confessare", o comunque fare intuire la mia situazione. In un mondo dove purtroppo il maschio viene valutato prevalentemente in base alla sua disponibilità economica o in base alle donne che ha avuto, ho notato che andando a descrivere la mia situazione di verginità totale e di mancanza di desiderio, la mia reputazione va a scemare notevolmente presso la gran parte delle persone. Il solo pensiero di dirlo anche alla mia famiglia mi uccide!! Io vorrei solo qualche consiglio su cosa fare, se ricominciare a mascherarmi o andare avanti a palesarmi, se avrete voglia di raccontarmi la vostra esperienza sarò lieto di leggerla e vi ringrazio in anticipo....

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ZilRaag
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da ZilRaag »

Io ti posso dire che essere uscito allo scoperto, anche con mio padre (e mio padre ha quasi 80 anni), ha avuto un effetto che mi ha un po' sorpreso, nel senso che non era quello che avrei pensato.
Di sicuro, dopo che hai ammesso a te stesso stai meglio. Non tornerei a fare finta per niente al mondo.

L'asessualità è un orientamento un po' bastardo da far capire agli altri.

Se sei gay, sei gay. "Mamma questo è il mio compagno" eccetera eccetera. Le reazioni sono quelle due-tre che si conoscono. Anche le tue reazioni alle reazioni sono quelle due-tre che si conoscono.
Tutti sanno cosa fanno due gay (stesso discorso per le signore, ovviamente), chi ti sta attorno vede una "cartina di tornasole". Stai con un altro uomo: sey gay, nella peggiore delle ipotesi, sei frocio.
Anche l'omofobia, gli attacchi che ricevi e che pure sono gravissimi, s'intende, e che non ci dovrebbero essere, sempre s'intende, come l'ostracismo nel farti vivere una vita normale, per quanto possa essere pesante, ed andare nel profondo, è comunque codificato, te lo aspetti, e sai come provare a reagire, diciamo che sei su un binario, e speri che non passi il treno.

Il nostro orientemento, è diverso dalgi altri.
Innanzitutto manca la "cartina di tornasole". Sei asex. Quindi?
Cosa fa un asex? "Sei scapolo", "non riesci a trovare una donna"? Cosa sei di preciso?
Alcuni asex (anche se la maggioranza, ammettiamolo, sono single) hanno famiglia.
In cosa sei "diverso"? Perché questo bisogno di dirlo?
Cosa è: una moda?
E' difficile spiegare perché si è così decisi a rivelare quello che si è.
Se dichiararsi gay è come stare su un binario, dichiarasi asex è stare in mare aperto. Può succedere di tutto.

Le risposte classiche (quelle del "bingo") che ci vengono date vanno dal "è solo una fase" al "sei malato di mente". Notare che nel mezzo c'è praticamente tutto.

Soprattutto per noi maschietti (che un'antica tradizione mette nel ruolo di "cacciatori"), dobbiamo spiegare ad altri esemplari nel branco che a noi, semplicemente, non interessa quello che per loro è una ragione di vita.
Non è semplice farsi capire, e non è una novità che noi riusciamo ad ammettere di essere asex piuttosto tardi, contrariamente alle ragazze che, senza peer pressure, possono essere consapevoli del loro orientamento già in adolescenza.

Ti potrei dire di "fregartene di quello che pensano gli altri", ma sarebbe una cosa un po' ipocrita. In realtà vedere di essere diverso dagli altri, ma non "diverso" come gli altri vorrebbero, è una cosa che fa morire, e lo so perché l'ho provata per anni. Ci vuole tempo. Un passo per volta e niente panico.

C'è anche un altro elemento che non ci viene in aiuto. Non conosco la tua situazione personale, ma per generalizzare, se nasci maschio, eterosessuale, bianco, occidentale, sano, appartenente alla classe media e con una buona scolarizzazione, sei nei fatti un privilegiato. Il rinunciare ad uno di questi elementi, viene visto da qualcuno come se tu stessi buttando la fortuna che hai avuto. Il fatto che non sia una fortuna, ma il frutto di secoli di ingiustizie, questo è una cosa che questi figuri non capiranno mai.

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SilverKitsune
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da SilverKitsune »

Aggiungerei che non tutti gli asessuali che hanno famiglia (che sono pochi, come dice ZilRaag, a quanto ho potuto vedere) spesso sono asessuali che hanno scoperto il loro orientamento ben oltre l'età "da matrimonio" (dai 30 anni in su)...

Per quanto riguarda la domanda, "coming out o non coming out?" la risposta è: dipende da te. Chiaramente, se fai coming out, ti esponi a delle reazioni completamente ignote, che possono variare dall'ottimo al pessimo. Io ho avuto una discreta fortuna, nel senso che tra amici ho avuto solo reazioni positive, anche se non avevano idea di cosa fosse l'asessualità prima che gliene parlassi io; in famiglia non posso dire lo stesso, anzi, ci sono volute sette camicie per fargli capire che non stavo male e non avevo bisogno di "cure". Tendenzialmente penso che sia una questione generazionale: da chi fa coming out a gente che ha vent'anni mi aspetto delle reazioni positive più statisticamente probabili rispetto a chi fa coming out al circolo di bocce degli anziani.

D'altro canto, il non fare coming out non ti espone a questi rischi, ma ti "costringe" a vivere con una maschera, e questo porta altre problematiche in proporzione a quanto bene sai fingere e quanto ti mette a disagio farlo...

Oppure c'è la via di mezzo: racconta un po' di frottole del tipo "non ho ancora trovato la ragazza giusta", "non mi interessa una relazione in questo momento", ecc. ecc. E se c'è gente che ficcanasa più di quel che deve, mandala a quel paese. Per qualcuno funziona :mrgreen:

Buona fortuna in ogni caso!
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da Bianca »

Ma che senso ha raccontare frottole? Non è meglio rispondere :"sono affare miei"? Fatto comunque salvo il diritto di mandare a quel paese.
Tuttavia, a me sembra che i ragazzi siano ben disposti nell'accettare situazioni fuori dalla maggioranza e anche gli anziani.
Magari non capiscono pienamente la cosa, ma la accettano.

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Wanderlust
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da Wanderlust »

Ciao Pollo39!
Ho visto che il messaggio è di qualche mese fa, ma è proprio quello che fa a caso mio!
Ho 27 anni e ho iniziato da poco a prendere coscienza della mia asex e, di conseguenza, ho iniziato anche a ragionare sulla questione "coming-out" con amici e famiglia...Ma, essendo circondata da persone con una mentalità non così aperta (per fortuna comunque non tutti!!!), sono un po' dubbiosa, non saprei come comportarmi e il pensiero di una loro reazione negativa mi spaventa e ferisce.
Tu alla fine cosa hai fatto? Mi piacerebbe sapere se hai intrapreso la strada del "coming out" (e in caso come è andata) o se alla fine hai deciso di fare finta di niente...

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Bianca
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da Bianca »

Il dire o non dire, è una decisione che riguarda solo l'interessato.
Credo comunque che si debba fare nei confronti dei familiari, perché piu di altri sono interessati a voi e desiderano che voi stiate bene.
È chiaro che chi ha con voi rapporti di parentela, attaccamento e affetto, può avere reazioni immediate imprevedibili.
Per cui, é necessario valutare bene a chi si deve rivelare la propria condizione.
In contemporanea, si deve informare il partner; prima lo si fa, meglio è.
Capisco comunque che sia una scelta delicata.
Non è facile da spiegare e non è come dire "sono gay"
Però penso, che più ha capito l'interessato di che cosa si tratta e più lo ha accettato, più sarà in grado di trasmettere all'interlocutore serenità e sicurezza.

Piquè
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Re: Help! Essere accettati!!

Messaggio da Piquè »

ZilRaag ha scritto:Io ti posso dire che essere uscito allo scoperto, anche con mio padre (e mio padre ha quasi 80 anni), ha avuto un effetto che mi ha un po' sorpreso, nel senso che non era quello che avrei pensato.
Di sicuro, dopo che hai ammesso a te stesso stai meglio. Non tornerei a fare finta per niente al mondo.

L'asessualità è un orientamento un po' bastardo da far capire agli altri.

Se sei gay, sei gay. "Mamma questo è il mio compagno" eccetera eccetera. Le reazioni sono quelle due-tre che si conoscono. Anche le tue reazioni alle reazioni sono quelle due-tre che si conoscono.
Tutti sanno cosa fanno due gay (stesso discorso per le signore, ovviamente), chi ti sta attorno vede una "cartina di tornasole". Stai con un altro uomo: sey gay, nella peggiore delle ipotesi, sei frocio.
Anche l'omofobia, gli attacchi che ricevi e che pure sono gravissimi, s'intende, e che non ci dovrebbero essere, sempre s'intende, come l'ostracismo nel farti vivere una vita normale, per quanto possa essere pesante, ed andare nel profondo, è comunque codificato, te lo aspetti, e sai come provare a reagire, diciamo che sei su un binario, e speri che non passi il treno.

Il nostro orientemento, è diverso dalgi altri.
Innanzitutto manca la "cartina di tornasole". Sei asex. Quindi?
Cosa fa un asex? "Sei scapolo", "non riesci a trovare una donna"? Cosa sei di preciso?
Alcuni asex (anche se la maggioranza, ammettiamolo, sono single) hanno famiglia.
In cosa sei "diverso"? Perché questo bisogno di dirlo?
Cosa è: una moda?
E' difficile spiegare perché si è così decisi a rivelare quello che si è.
Se dichiararsi gay è come stare su un binario, dichiarasi asex è stare in mare aperto. Può succedere di tutto.

Le risposte classiche (quelle del "bingo") che ci vengono date vanno dal "è solo una fase" al "sei malato di mente". Notare che nel mezzo c'è praticamente tutto.

Soprattutto per noi maschietti (che un'antica tradizione mette nel ruolo di "cacciatori"), dobbiamo spiegare ad altri esemplari nel branco che a noi, semplicemente, non interessa quello che per loro è una ragione di vita.
Non è semplice farsi capire, e non è una novità che noi riusciamo ad ammettere di essere asex piuttosto tardi, contrariamente alle ragazze che, senza peer pressure, possono essere consapevoli del loro orientamento già in adolescenza.

Ti potrei dire di "fregartene di quello che pensano gli altri", ma sarebbe una cosa un po' ipocrita. In realtà vedere di essere diverso dagli altri, ma non "diverso" come gli altri vorrebbero, è una cosa che fa morire, e lo so perché l'ho provata per anni. Ci vuole tempo. Un passo per volta e niente panico.

C'è anche un altro elemento che non ci viene in aiuto. Non conosco la tua situazione personale, ma per generalizzare, se nasci maschio, eterosessuale, bianco, occidentale, sano, appartenente alla classe media e con una buona scolarizzazione, sei nei fatti un privilegiato. Il rinunciare ad uno di questi elementi, viene visto da qualcuno come se tu stessi buttando la fortuna che hai avuto. Il fatto che non sia una fortuna, ma il frutto di secoli di ingiustizie, questo è una cosa che questi figuri non capiranno mai.
Mi piace molto questa risposta. Penso che descriva bene la situazione a largo spettro.

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