Uscire da soli e l'effetto riflettore

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Edward
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Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Edward »

Un paio di mesi fa ho letto un articolo che parlava dell'imbarazzo che spesso porta le persone a rimanere a casa invece che uscire, se si è da soli.
Un sacco di gente tende a pensare che non ci si possa divertire se si va a vedere un film da soli, o a mangiare fuori, o a fare qualunque altra attività per il tempo libero. Questo però non dipende da una condizione oggettiva, perché secondo uno studio fatto, le persone possono avere l'idea di divertirsi di più visitando un museo in compagnia, ma in realtà non è proprio così. L'articolo sostiene che ci sia una sorta di imbarazzo a causa del cosiddetto "effetto riflettore", cioè l'idea che tutti gli altri stiano a guardare quello che facciamo e a giudicarci. La gente, insomma, non va al ristorante da sola perché ha paura di fare la figura della sfigata.

Qui l'articolo: http://www.ilpost.it/2015/05/26/fare-cose-da-soli/

Ieri mi sono imbattuta in questo post scritto da una ragazza italiana che vive (o ha vissuto) a Londra (https://alittleclumsytiramisu.wordpress ... -italiana/), e parla proprio di questo tema, così ho fatto un po' di riflessioni.

Un tempo anche io ero più condizionata dal giudizio altrui (o dal supposto giudizio!), ma oggi ci sono un sacco di cose che faccio da sola, o che faccio ANCHE da sola.
Per esempio andare al cinema, a fare shopping, a vedere presentazioni di libri o cose simili. Una cosa che invece non mi riesce è andare da sola ai concerti.
Ci sono attività nelle quali preferisco la condivisione, ma altre che posso fare anche da sola. Altre ancora che preferisco gestire in solitudine.

Ho anche notato che l'essere soli a volte offre delle possibilità in più. Spesso quando esco sola conosco persone nuove, chiacchiero con chiunque, risparmio tempo e posso fare più cose senza preoccuparmi che l'altro possa annoiarsi/essere stanco/voler fare altro.

Voi che ne pensate, vi imbarazza fare cose da soli?

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Bakeneko
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bakeneko »

Edward ha scritto:Ho anche notato che l'essere soli a volte offre delle possibilità in più. Spesso quando esco sola conosco persone nuove, chiacchiero con chiunque, risparmio tempo e posso fare più cose senza preoccuparmi che l'altro possa annoiarsi/essere stanco/voler fare altro.
Non posso che quotare questa conclusione. Ho notato anch'io le stesse cose.
Non mi vergogno per niente a fare le cose in solitaria. L'effetto riflettore l'ho percepito qualche volta, ma più che farmi vergognare mi ha un po' infastidito: una volta, per esempio, ero seduta da sol* in stazione ad aspettare un treno e la gente che mi passava davanti finiva inevitabilmente per guardarmi. Ad un certo punto uno si chiede "ho messo la maglia rovescia? No, quella è a posto. Ho qualcosa in faccia? Nemmeno. Allora? Boh, fatti loro." Ho messo le cuffie e ho tirato fuori un libro da leggere. Probabilmente mi guardavano senza intenti giudiziosi, inconsciamente l'occhio cadeva su di me. Che poi ho notato che quando passeggio in giro da sola io non guardo mai in faccia la gente che incontro, ma qualche volta faccio delle prove e non c'è una volta che non incroci lo sguardo di qualcuno. Ma perché tutti guardano gli altri invece di andare semplicemente per la loro strada?
Comunque sto andando un po' OT quindi rimedio subito.
I miei conoscenti mi considerano un tipo tranquillo e solitario. Mi basta una cartina e sono in grado di orientarmi alla perfezione in una città sconosciuta senza avere nessuno intorno che mi dica cosa devo fare e dove devo andare. Quando andavo all'università ho notato che persino in biblioteca (dove si va per studiare) c'erano gruppi di persone che si ritrovavano. Anch'io ho presenziato a certi ritrovi in biblioteca, ma non mi guastava andarci anche da sol*: anzi, senza gli altri studiavo anche di più perché le pause caffé erano molto più brevi. :D
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Bianca
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bianca »

La signora Toponero, ha studiato 5 anni il fenomeno (ma non ha incontrato me!), per poi concludere: bisogna dimostrare agli altri che uscire da soli è figo e coraggioso! O forse l'ha concluso chi commentava i suoi studi, ma fa lo stesso.

Intanto, se io devo dimostrare, è perchè nessuno capisce quanto io sia felice, quanto mi ritenga fortunata di essere lì, dove tutti sono in compagnia, da sola.
Ed anche la bella merla italiana che vive a Londra e sbandiera il piacere della solitudine, che cosa mi vuol dire? che devo andare a vivere a Londra?Ma mi faccia il piacere!
Sono l'antitesi della solitudine.
Essere da soli, è la cosa peggiore che possa capitare ad una donna o ad un uomo indifferentemente.
Mai avrei scelto di rimanere da sola.
Sono arrivata a dire: meglio mal accompagnati che soli. Ed è il massimo.
Non la penso così adesso; lo pensavo già a 15 anni, forse a 8, infatti, ho sempre avuto tanti amici, con cui mi sono divertita un sacco, combinandone di tutti i colori e ridendo tantissimo.
Ditemi che cavolo c'è di bello nell'essere seduti ad un tavolo da soli!
Guardo fuori, se posso; noto le occhiate furtive di qualcuno e immagino che cosa gli passa nel cervello; cerco di ordinare cose che mi piacciono, in modo che non mi vadano per traverso.
Sbircio i tavoli vicini e immagino cose su di loro; ascolto i loro discorsi e mi viene da intervenire: a volte lo faccio...
Sì, a volte mi metto a conversare con qualcuno e devo dire che, in genere, noto che la gente chiacchiera volentieri con me.
A quel punto, raggiungo lo sconforto e mi viene da chiedermi: perchè voi siete insieme e io sono da sola?
Allora comincio a cercare delle risposte....
EEEEEEEEE....cara Bianca, tu sei esigente, forse troppo....Tu sei selettiva, forse troppo......
Tu sei troppo severa con te e poco disponibile...
Ma posso cominciare a fare diverso da come ho sempre fatto prima?
Posso stravolgere la mia natura per far finire la mia solitudine?
Se invece vado in un circolo per pranzare, posso star certa che quel cavolo di maìtre, farà di tutto per infilarmi in un tavolo di solitari come me... Ma chi glielo ha chiesto????
E non ho neppure la faccia da "cerco qualcuno"!
Al cinema da sola ci vado e mi godo anche il film, ma se ci sono due che commentano, li sprofonderei nel pavimento insieme alla poltrona e se ci sono due che se la intendono, mi viene voglia di dar loro fuoco: invidia pura...

Andare da sola ai concerti???? e poi, chi mi presta l'accendino?


Una sera, imbrogliata da una amica, mi ritrovai in un luogo ballante liscio...
Al primo uomo che mi si è parato davanti, devo aver fatto una faccia "tra il sorriso e il pianto" che si è subito volatilizzato.

Il massimo dello sconforto lo tocco quando mi ritrovo in una stazione o in un aeroporto trascinando bagagli....forse sono i bagagli che trascinano me, perchè al trolley ho insegnato a tirarmi e a non abbandonarmi mai, perchè potrebbero rubarmi .(magari!)
Più volte, in questa situazione, sono stata tentata di sedermi per terra e mettermi a piangere. Non l'ho mai fatto, ma solo per non sporcare il vestito.
Ma piangere sì, in piedi, nel sacchetto del vomito.

Visitare i musei da sola, non mi fa problema, perchè così, posso rimanere davanti ad un quadro finchè mi pare.
Ma l'arte mi attira talmente che il suo fascino riesce a farmi superare la solitudine.
Tutte le altre cose che posso fare, non hanno uguale potenza.
Addirittura, ho notato che quando in casa c'è la ragazza che fa i lavori, io riesco a fare tante di quelle cose che da sola, ci impiegherei una settimana.
Non mi imbarazza assolutamente fare cose da sola, ma quando sono da sola, mi faccio pena da sola.
Non è il giudizio degli altri che mi preoccupa.
Ho di solito addosso parecchie cose belle e se noto qualcuno che mi guarda, penso che guardi quelle, magari chiedendosi, sola, come faccio ad averle.
Nella vita, non ho mai vinto niente, mai trovato niente.
Da un po' di tempo trovo banconote per terra. Mi sono chiesta il motivo.
Primo, perchè tengo d'occhio le buche: sono già caduta una volta.
Secondo, guardo per terra, per non vedere che sono tutti, almeno in due.

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Edward
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Edward »

Gli articoli non parlano di quanto sia bello stare soli invece che con gli altri.
Parlano del fatto che la gente dovrebbe uscire al posto di stare a casa da sola, solo perché non c'è compagnia.

Come ribadisce anche la ragazza di quel blog, uscire da sola invece che stare chiusa in casa l'ha portata a conoscere delle belle persone. Tutt'altro che un elogio alla solitudine.
Ci sono persone che si fanno condizionare, che non vanno al cinema a vedere un film perché gli amici non sono interessati a quel titolo: è un peccato. Io vado spesso al cinema da sola, anche perché io spesso posso al pomeriggio, i miei amici il pomeriggio lavorano. Una delle mie attuali amiche più care l'ho conosciuta proprio così, in una sala, a vedere un film che interessava a pochi. Eppure quando dico a qualcuno che vado al cinema da sola, spesso mi sento dire "ma è triste". Dovrei farmi condizionare? C'è gente che sì, si fa condizionare, pensa che tutti stiano a sgomitare dicendo "poverina, è sola". Meno paranoie e andare incontro alla vita, dico io!

Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro.
Per alcuni anni sono andata in ferie con un amico abbiamo fatto diversi viaggi insieme. Solo che venivamo recepiti come coppia, e tranne con i negozianti o lo staff di alberghi e ristoranti, non abbiamo praticamente parlato con nessuno, non abbiamo stretto amicizie.
Quando ho viaggiato da sola, ho conosciuto persone e parlato con tanta tanta gente.
Io preferisco comunque le vacanze in compagnia, ma devo dire che guardandomi indietro ho fatto bene ad andare in vacanza, da sola, al posto di stare a casa perché nessuno veniva con me. Sarei stata senz'altro più sola.

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Bianca
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bianca »

Ora me ne parto per un luogo esotico e addio mondo crudele!

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Valkyrie
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Valkyrie »

no Biancuccia resta con noi :shock:

anche io ho fatto cose del genere :mrgreen: l'ho trovato un pochino meno ansioso: quando devo comprare qualcosa cerco sempre di fare il più presto possibile perchè ho paura che l'altro si annoi, e mi dispiacerebbe molto :oops: quando sono sola posso metterci tutto il tempo che voglio senza sensi di colpa :mrgreen: al cinema non ci sono mai andata da sola :shock: per hci lo ha fatto... come è stato???

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Edward
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Edward »

La prima volta che ci sono andata da sola è stato 15 anni fa, c'era un film che volevo assolutamente vedere, stavano per toglierlo dalle sale, e a nessuno interessava.
Sono andata sola e all'inizio mi è sembrato strano perché era una cosa che avevo sempre fatto con altri, ma poi sono rimasta totalmente coinvolta dal film e non ci ho pensato fino alla fine. Da quel momento ho scoperto che amavo troppo il cinema per saltare un film solo per mancanza di compagnia.
Calcola però che il cinema l'ho sempre adorato, negli anni ho iniziato anche a seguire le rassegne in cui fai un abbonamento e guardi tutte le proiezioni che vuoi. Sono arrivata a vedere 3 film al giorno saltando da un cinema all'altro. Alla fine 'ste cose puoi farle solo da solo, o trovare qualcuno matto come te :D alle rassegne ho conosciuto altri matti e talvolta ci si incontra alle proiezioni. Per qualche anno ho anche scritto recensioni, dunque andavo alle proiezioni stampa che sono chiuse al pubblico e raramente puoi portarti qualcuno. Per me il cinema da soli è diventata una cosa normalissima.

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da SilverKitsune »

In principio trovo tutto giusto e legittimo. Tuttavia, non posso fare a meno di notare che io sto sempre a casa quando non ho nessuno con cui uscire.

...Eccetto per il fatto che del giudizio sociale me ne frega molto poco, sono io che mi annoio/non mi piglia :lol:
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bianca »

Anch'io vado al cinema da sola ma non mi piace.
Lo faccio solo perchè mi piace il cinema.
Anche noi vedevamo due film di seguito, ma eravamo "noi"
Io ho organizzato e condotto, con tanto di presentazione e dibattito, anche cineforum parrocchiali, ma il pubblico era composto quasi tutto da amici.

Anch'io sono in imbarazzo se devo provare capi e l'amica è in attesa, ma quando tocca a me aspettare, ho una pazienza infinita.

Non vi lascio Valky...anche se sarò lontana, su Aven ci sarò sempre!

Perchè qualcuno ha tutti i peli dritti che fanno la ola?????

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Trillian »

Io, da sola, non so fare quasi nulla. E' sempre stato un mio limite, essere incapace di affrontare la società "sola". Sarà per il mio disordine, che mi fa sentire il peso delle persone intorno e sarà perché i luoghi affollati ancora oggi mi turbano. Eppure, da un anno, mi sto impegnando seriamente e sto riuscendo a fare qualcosa senza le poche persone che amo.

Solo 3 settimane fa ho mangiato, per la prima volta in vita mia, da sola in un locale pubblico. Sono uscita scossa, ma ci sono riuscita e non escludo di ripetere quello che ho chiamato "esperimento zero". Per il cinema, ci sto lavorando. E' abbastanza dura :)

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bianca »

Trilli, come ti capisco!...
Pranzare in un ristorante, forse è la cosa meno difficile...
Si può fare un gioco...
Invece di pensare che gli altri guardino te, guarda tu gli altri e cerca di indovinare delle cose su di loro.
Se è una coppia con figli, puoi capire un sacco di cose!
Osserva come si parlano tra loro, come stanno i figli a tavola, come si rivolgono ai genitori, che cosa hanno ordinato, come si esprimono col personale.
È un gioco interessante e alla fine della cena avrai maggiori informazioni sul mondo.
Lo puoi fare su di un tavolo di amiche...individuerai subito chi tiene banco, quella vestita meglio, che lavori o studi fanno, quanto sono amiche.
Un uomo solo, è divertentissimo!
Guardagli il fondo dei pantaloni, il collo della camicia, i capelli, che cosa beve, come ha le mani..,.alla fine della cena, saprai tutto di lui. Non perché ti interessa, per giocare!
Provaci con il cinema, sarà meno brutto di quanto pensi...
Anche perché se il film sarà bello, ti prenderà.
Magari, non andarci di sera, vai di pomeriggio.
Pensa che siete un po' di gente che guarda la stessa cosa e quindi, quando non è di disturbo, puoi anche fare un piccolo commento ad alta voce...a volte qualcuno ti risponde...
Prova a farti una risatina quando non c'è niente da ridere; tutti si chiederanno: che battuta mi sono perso!?
Quando uscirete tutti insieme e ci saranno quelli che aspettano per entrare, tu fai una faccia da funerale se il film faceva molto ridere; qualcuno si dirà: Cribbio! Ho sbagliato sala!
Se invece faceva piangere, tu escitene tutta allegra, così qualcuno commenterà: cosa ha quella da ridere! Non c'è più sensibilità in giro!
Buon "tuttodasola"!!!

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Edward
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Edward »

Trillian, provo sempre una profonda stima per chi affronta le proprie paure. So che è difficile, anche io ho affrontato le mie. Coraggio!

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da keymaster »

Edward ha scritto:
Ho anche notato che l'essere soli a volte offre delle possibilità in più. Spesso quando esco sola conosco persone nuove, chiacchiero con chiunque, risparmio tempo e posso fare più cose senza preoccuparmi che l'altro possa annoiarsi/essere stanco/voler fare altro.

Voi che ne pensate, vi imbarazza fare cose da soli?
Argomento certamente interessante gentilissima Edward, mi era sfuggito. Da parte mia sono abituato da lungo tempo a fare praticamente tutto da solo. Quello che possono pensare le altre persone, non mi interessa minimamente. Se poi capita l'occasione di condividere con altri amici, ben venga.
Per altro, come riporti e condivido, essere da soli, in molte occasioni, ci può portare a relazionare con altre persone.
Peter: E lei Alice, è mestruata al momento?
Bibliotecario: Scusi, questo che c'entra?
Peter: Non rompiamo! Si inchini alla scienza!

Raffinato
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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Raffinato »

Mi trovo d accordo su molte affermazioni che sono state fatte su questo argomento.
Secondo la mia opinione personale credo che le problematiche legate all uscire da soli siano in particolare tipiche della cultura italiana.
Mi e' successo diverse volte di andare per turismo e per altre ragioni in paesi come Svizzera,Germania e Paesi Scandinavi e mi e' capitato di notare con una certa frequenza persone di diverse fasce di eta' e di sesso alla sera o durante il giorno a gustarsi in santa pace e da soli la propria birra in locali e pub; anche in discoteca ho visto giovani entrare da soli o pattinare presso il lago in serena solitudine.
In quei paesi ci sono stato sia da solo che con amici e mi sono trovato un gran bene anche in solitudine.
Non voglio fare l elogio dell esterofilia o tipo l erba del vicino e' sempre più verde però non sono l unico che colto queste sfumature.
Ci sono delle ragioni storiche culturali che distinguono paesi mediterranei come il nostro e paesi nordici e germanici che non voglio elencare ma alla fine portano a queste differenze di vedute e di comportamenti.

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Re: Uscire da soli e l'effetto riflettore

Messaggio da Bianca »

C'è un passato diverso nei paesi che tu citi, usanze e consuetudini che non sono le nostre.
Probabilmente c'è anche una spiegazione nel numero più alto di singles presenti in quei paesi.
I giovani vanno via di casa presto e il divorzio esiste da molto più tempo che da noi.
Per cui, la società è più abituata a gente che si sposta, agisce, viaggia e si diverte in perfetta solitudine.

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