Ogni volta lo stesso "copione". Dopo tanti anni sono giunta alla conclusione (per carità, è solo una mia ipotesi) che io avevo il terrore che l'amico si fidanzasse perchè il fidanzamento potrebbe rappresentare una forma di crescita (specie quando pi s'inizia a progettare convivenza, matrimonio o addirittura figli).
Ecco, io (credo che centrino molto i tratti asperger che ho) non ho mai desiderato crescere. a più di 30 anni sono rimasta nella fase in cui l'amicizia è tutto, la vivo in maniera totalizzante, ma per me parole come "fidanzato", "Matrimonio" "figli" restano sempre parole "da grandi", esattamente come pensavo a 11 anni.
da lì nasceva la mia paura...nel momento in cui trovavo qualcuno che mi offriva la sua amicizia io ero felice perchè era come se qualcuno "diventasse di nuovo piccolo" con me e io non mi sentivo sola..poi man mano che tracorreva il tempo iniziavo a stare male:e se incontra qualcuna con cui "cresce"? rimango di nuovo sola circondata da adulti?
ora finalmente da alcuni mesi a questa parte ho trovato un amico mio coetaneo che è molto simile a me. nessun risvolto sentimentale-romantico, un'amicizia tra noi due che però a differenza delle volte precendenti non è "rovinata" dalla paura di perderlo.
come me, lui infatti ha sempre ragionato "sulla scia" dell'amicizia, non ha mai avuto interesse per le relazioni sentimentali e romantiche, più di una volta mi ha parlato della possibilità di coabitare. anche lui credo abbia tratti asperger, anzi più marcati dei miei (cosa che gli hanno fatto notare altre persone).
non credo però che nel nostro caso si possa parlare di "coppia". per me infatti la "coppia" presuppone comunque una dimensione sentimentale, una "scintilla" che scatta tra duepersone e che le fa innamorare.
invece per noi due la frequentazione è nata perchè ci troviamo bene come amici.
voi cosa pensate? la dimensione della coppia, del fidanzamento deve avere necessriamente una dimensione sentimentale (sessuale in questo forum lo escluderei
![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Qualcuno di voi si rispecchia nel mio percorso o vuole dare una diversa interpretazione della mia paura di perdere "l'altro"?