Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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The Wayward Fox
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Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da The Wayward Fox »

Recentemente ho cominciato ad aprimi sulla mia appartenenza allo spettro asessuale con un gran numero di persone; ciò ha portato a darmi abbastanza coraggio da impegnarmi im prima linea per la visibilità di asessuali e affini.
Non so quanti di voi siano interessati a fare informazione sull’asessualità – so bene che non tutti hanno l’anima dell’attivista – ma, ragionando anche solo per assurdo, mi incuriosisce sapere come vi approccereste all’argomento se doveste parlare di asessualità in pubblico.
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SilverKitsune
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da SilverKitsune »

Come ho fatto in passato, direi :lol:

Di solito parto definendo l'asessualità come "l'orientamento di chi non prova attrazione sessuale", in maniera molto semplice e basilare. Poi specifico che esiste anche l'attrazione romantica, e che asessualità e repulsione per il sesso sono cose diverse. Quelle sono tra le FAQ più gettonate, quindi cerco di stroncarle sul nascere per evitare incomprensioni successive.

Il resto lo spiego su domanda, visto che è un orientamento che di domande ne suscita parecchie :mrgreen:
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Celeste
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Celeste »

Io l'ho fatto solo una volta, in un gruppo giovani a Torino, su indicazione di Ithaca. Ti dico onestamente che ero terrorizzata :lol: , ma alla fine non ce n'era veramente motivo.
Sul "come", anche qui le indicazioni me le aveva passate Ithaca: slide brevi di presentazione, molte immagini immediate, dare indicazioni chiave che fungessero da spunti e lasciare che la discussione prendesse la forma che le domande dei partecipanti volevano darle.
Non si è trattato di una esposizione di fronte a un uditorio passivo, quindi non c'era di fatto bisogno di prepararsi un discorso o un modo per approcciare l'argomento: solo una traccia per punti per toccare tutti gli aspetti.
Direi che, per buona parte, la guida a come parlarne la da l'interesse di chi ascolta: quando è capitato a me i ragazzi erano moooolto interessati e partecipativi, per cui il "modo" di approcciarsi e affrontare l'argomento è stato guidato dal loro interesse.
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Bianca
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Bianca »

Silver e Celeste, voi ne avete parlato dicendo di esserne personalmente coinvolti o come potrei parlarne io?

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Celeste
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Celeste »

Io sono andata in veste di asex, ero stata "invitata" apposta ;)
Anche per Silver è sicuramente stata la stessa cosa.
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Bianca
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Bianca »

Quindi vuol dire parlare di sé, è diverso che trattare un argomento da "esperti" ma non direttamente coinvolti.
Che cosa è meglio, secondo voi?
Il diretto interessato può rispondere meglio a certe domande, ma ovviamente non può parlare in modo distaccato.
Chi può far capire più facilmente l'argomento?
Chi conosce la teoria o chi vive la pratica?

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Edward
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Edward »

È una questione che mi sono posta e penso farei così:
Spiegherei che le persone asessuali non provano attrazione sessuale, poi spiegherei la differenza tra libido, attrazione sessuale, attrazione romantica. Questo perchè secondo me le persone non hanno mai avuto davvero bisogno di differenziare e riflettere su questi aspetti prima di incontrare l'asessualità.
Da lì si può andare di fino, immagino ci saranno domande.

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Bianca
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Bianca »

Sì, finché non si viene a conoscenza dell'esistenza dell'asessualità, non si fanno mai le differenze tra i diversi tipi di attrazione, semplicemente perché non ce n'è bisogno.
Quando ci si pone di fronte a questo orientamento, invece, le distinzioni bisogna saperle fare.

Maya98
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Maya98 »

Io devo tenere una lezione alle cogestione della mia scuola. Sto preparando un Powerpoint. Volevo innanzitutto fare chiarimento sui vari vocaboli e sui termini che spesso si confondono, poi sfatare i vari miti spiegando cos'è l'asessualità e cosa un asessuale può fare rimanendo definito come tale, e poi, siccome è una lezione sulla 'sensibilizzazione' spiegare quali sono le domande/i comportamenti da evitare nei confronti di un* asex (le solite frasi del 'non hai ancora incontrato quell* giust*!' oppure l'essere troppo giovani, come fai a saperlo se non hai provato etc).
Volevo accompagnare il tutto con i grafici del censimento di AVEN, e vari esempi e spiegazioni che ho trovato su libri/siti, magari qualche immagine anche se dubito video. Non so se andare lì in qualità di asex; credo che terrò la lezione sul generale, e poi se qualcuno mi chiederà, non vedo perché dovrei negarlo :) non mi vergogno di ciò che sono.

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Edward
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Edward »

Bianca ha scritto:Quindi vuol dire parlare di sé, è diverso che trattare un argomento da "esperti" ma non direttamente coinvolti.
Che cosa è meglio, secondo voi?
Il diretto interessato può rispondere meglio a certe domande, ma ovviamente non può parlare in modo distaccato.
Chi può far capire più facilmente l'argomento?
Chi conosce la teoria o chi vive la pratica?
Bianca, provo a risponderti io:

All'atto pratico secondo me un sessuale vicino alla comunità asex ha tutte le informazioni necessarie per spiegare ad altri cosa sia l'asessualità. Tuttavia la "questione asex" è molto legata alla visibilità. Rispetto ad altre questioni, come l'omosessualità o tutto quello che fa parte dell'identità di genere, la comunità asessuale non ha istanze specifiche se non la visibilità; i gay rivendicano il riconoscimento delle loro coppie, le persone transessuali il cambiamento delle condizioni per la rettifica anagrafica del sesso. Gli asex hanno le stesse problematiche di cui sopra se hanno un orientamento romantico non etero o se non si identificano nel loro sesso biologico (per semplificare non sto citanto casi particolari, ma penso si capisca cosa voglio dire...). Insomma, il problema principale degli asessuali è far conoscere al mondo il proprio orientamento e di conseguenza andare in una direzione di comprensione e rispetto da parte degli altri. In quest'ottica di visibilità secondo me è importante che gli asessuali si facciano vedere, diventino 'reali' agli occhi del mondo. Questo aiuta le persone asex a non sentirsi sole e aiuta tutti gli altri a non considerare gli asex come un'entità astratta di cui si sente parlare ma che è lontana.
Quando andavo al liceo, durante l'autogestione, venne un gruppo di persone di Arcigay a parlare con noi studenti. Ricordo che per me era stato importante non solo sentir parlare del tema, ma anche vedere delle persone in carne e ossa che erano omosessuali e vivevano una vita serena.
Allo stesso modo per me è stato importante vedere le interviste di alcuni asessuali.
Inoltre considera che, quando si fanno degli incontri pensati per spiegare determinate condizioni, chi parla di solito non parte dalla propria biografia, anche perchè ogni persona è troppo diversa dalle altre. Poi sì, se gli vengono poste domande specifiche magari può anche parlare della propria storia, ma non la mette a modello.

Detto questo, parlarne non può che far bene sempre! Dunque se un sessuale scegliesse di farsi portavoce 'per la causa' non potrei che esserne felice.
Io ho sentito parlare delle persone intersex senza averne mai incontrata una direttamente (almeno che io sappia), e sono contenta delle informazioni che ho appreso.

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Bianca
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Re: Come spieghereste l’asessualità di fronte a un pubblico?

Messaggio da Bianca »

Anch'io penso che la testimonianza di chi vive quell'orientamento sia più importante di quella di chi ha letto libri e raccolto informazioni.
Come dite voi, è un qualcosa che ha bisogno di essere visibile e concreto, attraverso persone che si presentino assolutamente come le altre.
Poi, il parlarne, anche da parte di chi ha soltanto informazioni in merito, può essere utile.

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