Leggendo qui e là, ho iniziato a riflettere molto su me stessa, ho iniziato a fare più attenzione a come vivo la mia sessualità e al ruolo che le assegno in un rapporto di coppia. E qualche dubbio mi è venuto.
Non riesco a capire se sono una """normosessuale""" (passatemi il termine, è per esprimere il concetto) con un'idea di sessualità stilnovista o se effettivamente ho tendenze demisessuali.
Mi spiego meglio: per me l'attrazione sessuale nasce e aumenta solo dopo l'eventuale innamoramento. Una persona può piacermi fisicamente, ma se non c'è sentimento ogni contatto intimo per me è impensabile. Solo una volta, un po' per sfinimento e un po' per curiosità, ho ceduto alle continue pressioni di un amico e ho violato questa "regola". Ero talmente disgustata che dopo 5 minuti di orologio mi sono scusata e sono praticamente fuggita, senza arrivare neanche lontanamente ad un rapporto completo (per fortuna).
Per un po' ho pensato fosse solo mancanza di attrazione fisica o qualche blocco di sorta... poi, mesi dopo, ho iniziato una relazione con un ragazzo. Per un po' è andata bene, ma in meno di un anno è andata alla deriva per motivi che non sto qui a spiegare. I miei sentimenti per lui si erano indeboliti parecchio: gli volevo bene, però non potevo di certo definirmi "innamorata", e da quel punto in poi qualunque contatto sessuale mi metteva a disagio. Era come se non avesse più il diritto di varcare i confini del mio corpo.
Non riesco a scindere l'amore dal sesso. Sarà il tipo di contatto, sarà la vicinanza dei corpi, ma non mi sembra una cosa da poter fare con semplici "amici di letto" o addirittura sconosciuti.
Comunque, al di là di questo, che potrebbe essere dettato più dalla morale che dall'orientamento, vorrei sapere che ne pensate. Non mi cambierebbe la vita in nessun caso, ma sarebbe un modo per capire qualcosa in più dell'area grigia.
Grazie a tutti
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