Trinny ha scritto:ZilRaag ha scritto:Lascio la parola al mio filosofo di riferimento.
È pure il mio. Ma così non valeeeeeeeee.
Lui e Luporini erano straordinari. Riuscivano a vedere vent'anni avanti. E a spiegarsi sinteticamente e con una semplicità disarmante.
Trinny ha scritto:
Vabbè, Zilraag giusto perché sei tu, lascio passare la risposta per interposta persona (filosofo) e prendo per buona la morale della canzonetta:
"praticamente c'ho un gran testone e un testicolo per la riproduzione"
Esattamente quello che il buon G ci voleva dire: in un periodo dove c'era un grosso rifiuto del corpo ("periodo" che è durato, in alcune aree di sinistra, fino a tutti gli anni '90), e che portava ad abbrutirsi (capelli spettinati, barba incolta, non essere esattamente clienti abituali della doccia, vestiti strappati eccetera, le ragazze che non provassero neanche a essere un po' attraenti o a truccarsi se non da maschera horror), il rischio era di trovarsi davvero, per assurdo, con il minimo indispensabile (un testicolo, per la riproduzione) e di rimpiangere la perdita di un braccio "perché ci avevo l'orologio".
Essendo io uno di quei coglioni (per restare in tema) che si andava abbigliando in quel modo, mi sono accorto che lo facevo proprio perché rifiutavo il mio corpo. Anzi, non che ne volessi un altro: rifiutavo l'idea di avere un corpo. Ne parlavo con un amico di vecchia data non più di un paio di giorni fa. Mi diceva che, quando eravamo ventenni, e una ragazza mi metteva gli occhi addosso, io facevo tutto per respingerla. Perché ero terrorizzato dalla possibilità di un rapporto fisico con loro, e, non sapendo come gestire la questione, dalla fisicità in genere. Non potendo dirlo (capirai...), mi facevo respingere. Ripeto per la centesima volta: alla faccia di chi dice che l'orientamento è una scelta: io avevo un orientamento e non sapevo che quell'orientamento esistesse!!!