Ho letto attentamente della tua situazione, e vorrei darti alcuni consigli e la mia opinione.
Se fossi in te, darei molta meno importanza agli specialisti che ti seguono che insistono nel voler trovare cause al di fuori della asessualità. Quest' ultima è purtroppo poco conosciuta, anche in ambito medico, e la medicina, comunque, non è infallibile (pensa a qualche decennio fa, quando l' omosessualità era annoverata fra i disturbi mentali).
Se sei da sempre, da tutta la vita, così allora sei asessuale. Capisco la difficoltà ad accettarlo per i problemi che questo comporterebbe nella tua progettualità di vita di coppia e familiare; ma non si può continuare a fuggire da se stessi e vivere di ''tentativi'' andati a male (ancora più frustrante).
Anche a me durante la masturbazione (sesso non lo pratico ormai più) capita di avere un certo tipo di fantasie, sempre le stesse, e di sentire lo smacco tra queste ultime e la realtà. Uno smacco così grande che la realtà non mi stimola per nulla; ma, attenzione, anche se mi trovassi davvero in quelle situazioni molto probabilmente ne rifuggirei. Mi piacciono e mi soddisfano nella loro dimensione di fantasie.
Che sia un condizionamento sociale o meno a determinarlo (cosa importa? molte delle cose che desideriamo derivano da condizionamenti sociali) a quanto pare il tuo sogno è quello di avere una famiglia e, mi par di capire, molto affetto, il calore appunto di una famiglia, di cui in questo momento senti la mancanza.
Concentrati su questo, e lavora per ottenere esattamente questo.
Mi rendo conto che nella tua condizione di asessuale la cosa ti possa apparire lontana anni luce, ma non è così. Potresti trovare una compagna asessuale utilizzando i siti di dating per asessuali indicati qui su AVEN (nella sezione Incontri se non sbaglio) oppure trovare una sessuale che ti capisca e sia anche disposta a rinunciare al sesso o a farne di tanto in tanto: in questo caso dovresti scendere a compromessi, ma nella vita purtroppo è così: la pappa pronta bella e gustosa come la vogliamo noi non ci viene servita su un piatto d' argento. Per la maggior parte di noi è così.
Il fatto che tu veda tutto nero, come spesso accade, ti fa perdere un po' la cognizione del reale. Mentre è davvero necessario uno sforzo di ''autoestraniazione'': guardati dall' esterno, oggettivamente, e cerca di darti dei consigli come se fossi un amico, o anche un estraneo, l' importante è che guardi a te stesso con un occhio esterno e soprattutto deciso nel porre fine alle tue sofferenze e cominciare a pensare positivamente e soprattutto attivamente.