come fare?
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Ciao a tutti come faccio a vivere bene la mia asessualità? purtroppo le poche persone che conosco poiché sono anche asociale, credo schizoide parlano sempre o spesso di sesso e io mi sento un diversoqua
- Celeste
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Re: come fare?
Ciao
Secondo me la strada più semplice per vivere bene una propria caratteristica (che sia l'asessualità o qualunque altra cosa) è essere noi per primi a non considerarci "dei diversi", o per lo meno non attribuire alla nostra diversità un'accezione negativa. Ognuno di noi è "diverso", ma non è detto che questo sia un male, anzi![Wink ;)](./images/smilies/icon_wink.gif)
Credo che a farti stare male (poi correggimi se sbaglio) non sia tanto la tua asessualità, ma il modo in cui la vivi. Se cerchi di forzarti a vivere in un modo che va contro la tua natura, in realtà è questo sforzo che ti fa stare male, non la caratteristica che cerchi di correggere.
So che a parole sembra facile, ma la domanda potrebbe essere: perchè ti fa star male avere qualcosa di diverso dagli altri? A parte la questione del giudizio altrui ecc che fingiamo per un attimo che non ci interessi. A te direttamente, crea disagio avere questa differenza rispetto agli altri?
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Secondo me la strada più semplice per vivere bene una propria caratteristica (che sia l'asessualità o qualunque altra cosa) è essere noi per primi a non considerarci "dei diversi", o per lo meno non attribuire alla nostra diversità un'accezione negativa. Ognuno di noi è "diverso", ma non è detto che questo sia un male, anzi
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Credo che a farti stare male (poi correggimi se sbaglio) non sia tanto la tua asessualità, ma il modo in cui la vivi. Se cerchi di forzarti a vivere in un modo che va contro la tua natura, in realtà è questo sforzo che ti fa stare male, non la caratteristica che cerchi di correggere.
So che a parole sembra facile, ma la domanda potrebbe essere: perchè ti fa star male avere qualcosa di diverso dagli altri? A parte la questione del giudizio altrui ecc che fingiamo per un attimo che non ci interessi. A te direttamente, crea disagio avere questa differenza rispetto agli altri?
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Nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
- SilverKitsune
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Re: come fare?
La bacchetta magica ancora non esiste (purtroppo
), quindi per vivere bene la tua asessualità non c'è una formula prodigiosa, devi "solo" stare bene con te stesso. Se fossi in te, mi chiederei innanzitutto perché è proprio l'essere asessuale che ti fa stare male, come dice Celeste. Se ti trovassi in una comunità di soli asessuali anche nella vita reale, staresti male lo stesso? Se la risposta è "sì" allora è il tuo orientamento a non starti bene, mentre se hai risposto "no" è il tuo entourage a non farti stare bene (non che sia colpa loro, poverini!).
Purtroppo non c'è modo di evitare le discussioni sul sesso se le persone attorno a te le fanno, a meno che non ti apri con loro e gli confessi quantomeno che sono discussioni che ti annoiano. Chiaramente potrebbero avere delle domande sul perché ti annoiano, e questo potrebbe metterti a disagio se non vuoi fare coming out. Il coming out di per sé non è obbligatorio, anche se in certe condizioni può aiutare a chiarire le cose con gli altri.
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Purtroppo non c'è modo di evitare le discussioni sul sesso se le persone attorno a te le fanno, a meno che non ti apri con loro e gli confessi quantomeno che sono discussioni che ti annoiano. Chiaramente potrebbero avere delle domande sul perché ti annoiano, e questo potrebbe metterti a disagio se non vuoi fare coming out. Il coming out di per sé non è obbligatorio, anche se in certe condizioni può aiutare a chiarire le cose con gli altri.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."
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Re: come fare?
Concordo con chi ha scritto prima di me, e aggiungo che se certe conversazioni ti danno proprio fastidio, cambia amicizie.
Non dico che sia facile, ma con pazienza e costanza puoi selezionare le conoscenze fino ad aver a che fare con persone non necessariamente asex, ma che hanno il tatto e la delicatezza necessari a capire che certi discorsi sono privati e che, dai e dai, possono dare fastidio (anche a un sessuale).
Non dico che sia facile, ma con pazienza e costanza puoi selezionare le conoscenze fino ad aver a che fare con persone non necessariamente asex, ma che hanno il tatto e la delicatezza necessari a capire che certi discorsi sono privati e che, dai e dai, possono dare fastidio (anche a un sessuale).
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥
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- ZilRaag
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Re: come fare?
Io posso dirti la mia esperienza: a me le cose sono andate decisamente meglio da quando ho "dichiarato" a me stesso di essere effettivamente asessuale. Tu questo scoglio lo hai passato, quindi, per come è andata a me, da adesso è in discesa.
Però, oltre a ciò che è già stato scritto, volevo dirti che il passo è breve tra "trovarsi male con determinate persone" e "chiudersi in un ghetto".
"Purtroppo" esistono anche gli altri e, come diceva il mio vecchio capo, non avendo noi la possibilità di creare gli altri a nostra immagine e somiglianza, dobbiamo viverci assieme, ed accettarli, fino al limite ovvio dell'etica e della legalità. Su 100 persone che passano per strada, 99 praticano sesso (etero, omo, bi, multi eccetera) e circa 250 ne parlano
. Sono fatti così, hanno questo "problema". Certe volte sono migliori di noi, certe volte no. Non è davvero l'uso che qualcuno fa dei propri genitali (ovviamente, fino a che si parli di adulti consenzienti) che mi fa cambiare il giudizio su una persona.
Per quello che riguarda il "parlare solo di sesso", io, onestamente, a sentirli parlare mi diverto un sacco.
Sulla parte dell'asocialità, attenzione. non so se questo ti riguardi personalmente, ma, essendo in un forum pubblico, può riguardare qualcun altro: l'asessualità non deve essere vista, a mio parere, come "scusa" per "togliersi un pensiero" se si hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso (o con il proprio se si è omosessuali/omoromantici) e con gli altri in generale. Se il rapporto con gli altri indistintamente è il problema, risolvi prima quello, poi controlla se effettivamente sei asex, o se avevi soltanto qualche paura. Io stesso sono un po' "asociale" e sono "duro" a dare confidenze, e ho pensato per anni se fossi effettivamente "solo" asessuale o avessi altri problemi. Per esempio, riuscivo a fare amicizia con le ragazze, perché ero comunque attratto, o curioso, verso "l'altra metà del cielo", ma i miei rapporti finivano sempre un passo prima della camera da letto. Quando, anche grazie al mio lavoro che mi impone di parlare tutti i giorni con sconosciuti di mezzo mondo, mi sono accorto che sapevo anche "stare con gli altri", ho capito che il mio orientamento era questo.
Essere asex è difficile: non hai il "riscontro". Se sei etero, vai con una donna, sei gay, vai con un altro uomo. A quel punto lo sai. Noi dobbiamo navigare continuamente a fari spenti e senza punti di riferimento.
Però, oltre a ciò che è già stato scritto, volevo dirti che il passo è breve tra "trovarsi male con determinate persone" e "chiudersi in un ghetto".
"Purtroppo" esistono anche gli altri e, come diceva il mio vecchio capo, non avendo noi la possibilità di creare gli altri a nostra immagine e somiglianza, dobbiamo viverci assieme, ed accettarli, fino al limite ovvio dell'etica e della legalità. Su 100 persone che passano per strada, 99 praticano sesso (etero, omo, bi, multi eccetera) e circa 250 ne parlano
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Per quello che riguarda il "parlare solo di sesso", io, onestamente, a sentirli parlare mi diverto un sacco.
Sulla parte dell'asocialità, attenzione. non so se questo ti riguardi personalmente, ma, essendo in un forum pubblico, può riguardare qualcun altro: l'asessualità non deve essere vista, a mio parere, come "scusa" per "togliersi un pensiero" se si hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso (o con il proprio se si è omosessuali/omoromantici) e con gli altri in generale. Se il rapporto con gli altri indistintamente è il problema, risolvi prima quello, poi controlla se effettivamente sei asex, o se avevi soltanto qualche paura. Io stesso sono un po' "asociale" e sono "duro" a dare confidenze, e ho pensato per anni se fossi effettivamente "solo" asessuale o avessi altri problemi. Per esempio, riuscivo a fare amicizia con le ragazze, perché ero comunque attratto, o curioso, verso "l'altra metà del cielo", ma i miei rapporti finivano sempre un passo prima della camera da letto. Quando, anche grazie al mio lavoro che mi impone di parlare tutti i giorni con sconosciuti di mezzo mondo, mi sono accorto che sapevo anche "stare con gli altri", ho capito che il mio orientamento era questo.
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Re: come fare?
Questo sicuramente, anzi: uno dei luoghi comuni sull'asessualità (e preconcetti che le persone che NON sono asessuali possono avere) è che l'asessualità sia una scusa per non relazionarsi agli altri, o peggio ancora, per giustificare il fatto che "nessuno ti si piglia".ZilRaag ha scritto:Sulla parte dell'asocialità, attenzione. non so se questo ti riguardi personalmente, ma, essendo in un forum pubblico, può riguardare qualcun altro: l'asessualità non deve essere vista, a mio parere, come "scusa" per "togliersi un pensiero" se si hanno difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso (o con il proprio se si è omosessuali/omoromantici) e con gli altri in generale.
Comunque, al di là dei rapporti sentimentali, anche i rapporti di amicizia possono essere un buon metro. Sul sesso ti dicono poco, ma ti fanno rendere conto del livello di socialità a cui ti trovi. Non serve neanche avere tantissimi amici, poi - bastano pochi "casi esemplari" (passatemi il termine).
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Re: come fare?
Forse non è questione di avanzare a fari spenti, è questione di navigare a vista, è diverso.
Io credo che ormai Zil sappia, intuisca di chi può fidarsi e di chi no.
Credo anche capisca chi può accettarlo com'è, senza tanti problemi, apprezzandolo per quello che è, per quello che sa dare e che è sicuramente molto, anche se si ferma ad un passo dalla camera da letto.
Non tutte/i pretendono quel passo in più.
Io credo che ormai Zil sappia, intuisca di chi può fidarsi e di chi no.
Credo anche capisca chi può accettarlo com'è, senza tanti problemi, apprezzandolo per quello che è, per quello che sa dare e che è sicuramente molto, anche se si ferma ad un passo dalla camera da letto.
Non tutte/i pretendono quel passo in più.
Re: come fare?
Problema che mi da fastidio e che scientificamente non siamo ancora riconosciuti e dovremmo tutti riprodurci.
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Re: come fare?
Nemmeno gli omosessuali sono "scientificamente riconosciuti", e si sa che esistono da qualcosa come 200 anni o piùmarko ha scritto:Problema che mi da fastidio e che scientificamente non siamo ancora riconosciuti e dovremmo tutti riprodurci.
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Non è neanche vero che dobbiamo tutti riprodurci, anzi, ci sono pure dei sessuali childfree. Ormai il sesso è slegato dalla riproduzione.
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