Spirit of the Universe ha scritto:
E' tutto da provare, comunque un cane o un gatto sono anch'essi in grado di provare amore, nel senso più comune del termine, specialmente nei confronti del padrone. Sicuramente è un sentimento più disinteressato, poichè non ha come fine l'accoppiamento, che sarebbe impossibile. Probabilmente l'amore di un cane ha come fine ultimo soddisfare il bisogno di protezione e accudimento, interagendo con l'essere umano. Ecco perchè non è possibile scindere amore e istinto, sono la stessa cosa se guardate dal di fuori del sistema. E' ovvio che se ci basiamo sulle nostre percezioni tendiamo ad idealizzare il primo aspetto. L'uomo ha bisogno di calore tutto immaginario, non certo di fredda realtà, altrimenti, credo, perirebbe.
Scusa ma l'accoppiamento non è il fine.. semmai per molti è la conseguenza...
E il cane, mi dispiace dirtelo, sarà un animale intelligentissimo, buonissimo, ma si innamorerebbe di chiunque avesse il ruolo di capobranco.
Non ha scelta, a differenza nostra.
Tu hai scelto di non amare, di vivere nella razionalità, nella scienza.
Altre persone scelgono di amare.
E non sempre l'amore rientra nel sistema....(es. amori extraconiugali, famiglie che si rompono, amori a distanza, amori con grande differenza di età e senza un grande portafoglio...)
Chiediti che cosa sia la vita. Analizzala dal di fuori della tua condizione esistenziale e confrontala con l'universo. Noterai che non è grande meraviglia, bensì un errore, un puntino insignificante, una burla cosmica (ma quanto basta per rappresentare l'imperfezione della natura). Nulla di utile insomma.
Lo so benissimo che noi abbiamo vita breve e non valiamo un c****
Proprio per questo accolgo tutto il bene che mi dà la condizione umana senza farmi del male da sola con queste elucubrazioni, che appunto, non cambiano nulla, se non forse non farci vivere a pieno ogni giorno, come fosse l'ultimo.
Riguardo all'universo, è più probabile che non siamo soli.. anche se escludo che qualcuno sia riuscito ad arrivare fino a noi.
E la vita, più che un errore, la considero un miracolo
La scienza può spiegare ogni cosa, ha chiuso definitivamente la partita con la definizione della teoria dei quanti.
Non sono d'accordo.
La scienza non può spiegare tantissime cose.
Tra le altre, non può entrare nella mente umana e nelle nostre scelte, se non a livello probabilistico.
Non può spiegare come è nato quell' "errore" che è la vita.
Non mi sembra che l'antisessualità o l'asessualità siano movimenti trasgressivi. Non vanno a ledere la morale collettiva, semmai, la rinforzano. Sono sicuramente novità eclatanti, che suscitano scalpore ed incredulità poichè vanno ad intaccare i fondamenti di un tessuto che esiste da millenni: la sessualità, una parte del sistema natura-universo così piccola, eppur così follemente importante agli occhi dell'uomo. La fredda analisi non può far altro che concludere che l'uomo è, per citare silver, obnubilato da essa, poichè la quasi totalità di qualsiasi campione analizzato non vi può o non vi vuole rinunciare.
Non vi vuole rinunciare?
Ma scusa, se una persona ha voglia di fare sesso, con qualsiasi significato, perché dovrebbe non farlo?
Così come lo descrivi tu, l'asessualità sembra un movimento e non un libero orientamento sessuale (come credo dovrebbe essere).
Sinceramente trovo molto più rivoluzionarie altre rinunce... rinunciare alla Coca-cola, ai prodotti Nestlé, alle Nike.. bere Guaranito e applicare il consumo critico.
Rinunciare a un'ora di tempo per sé stessi per dedicarla.. non so.. al volontariato, alla politica attiva, all'altruismo.
L'astensione dal sesso, più che una rinuncia, mi sembra una scelta. o meglio, una questione di gusti.
Tu dici per vivere il sesso. Un asessuale non lo vive e quindi la visione d'insieme delle cose è molto differente, sovente incomprensibile agli occhi di chi asessuale non è. Di qui la discriminazione gratuita e superficiale che Aven si propone di combattere.
Spirit of the Universe
Le discriminazioni ci sono per ogni cosa che si discosta dalla "normalità", intesa come modo comune di vivere, purtroppo.