Falsa asessualità: mascheramento di problemi psicologici
Inviato: gio nov 29, 2007 12:42 pm
Cari signori/e,
mi dispiace per le vostre reazioni ma la provocazione è riuscita
Il mio voleva essere un modesto contributo verso chi accetta con rassegnazione una condizione in qualche modo problematica.
Siccome tutti si tende alla "ricerca della felicità" e ognuno ha un suo modo per arrivarci, non avrei espresso pareri in caso di concordia. Ma siccome parecchie persone in questo blog ricercano un aiuto (e quindi, evidentemente non vivono con serenità la loro condizione di "asessuali) credo sia un dovere professionale far capire che da questa situazione si può uscire e che la stessa rappresenta una "patologia" condivisa dalla comunità scientifica (uno dei rari casi in cui le varie scuole psicologiche concordano).
Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico) ma sono relativamente giovane (37 anni) e da 6 iscritto all'albo degli Psicoterapeuti della regione Umbria. Il mio intento, come qualcuno con bassezza ha insinuato, non è quello di promuovere la casta... Personalmente mi occupo esclusivamente di neuropsicologia nell'ambito dell'età evolutiva e quindi non ambisco ad avere pazienti adulti "asessuali".
Riguardo al nic (beata ignoranza!) che qualcuno giudica "idiota" significa "è grave... da tenere sotto controllo..." nella lingua kirundi (dialetto swahili parlato in Burundi e nel sud del Rwanda dove vi invito a recarvi).
Un saluto a tutti.
AAAaaaa! Dimenticavo. Alla signorina che mette in dubbio la "passione" degli psicologi/psicoterapeuti, faccio presente che il sottoscritto (per scelta personale) ha fatto il proprio tirocinio in Burundi presso una ONG (naturalmente a titolo gratuito e con spese di viaggio e alloggio a carico) in piena guerra civile. Mi sembra un buon esercizio di "passione".
mi dispiace per le vostre reazioni ma la provocazione è riuscita
Il mio voleva essere un modesto contributo verso chi accetta con rassegnazione una condizione in qualche modo problematica.
Siccome tutti si tende alla "ricerca della felicità" e ognuno ha un suo modo per arrivarci, non avrei espresso pareri in caso di concordia. Ma siccome parecchie persone in questo blog ricercano un aiuto (e quindi, evidentemente non vivono con serenità la loro condizione di "asessuali) credo sia un dovere professionale far capire che da questa situazione si può uscire e che la stessa rappresenta una "patologia" condivisa dalla comunità scientifica (uno dei rari casi in cui le varie scuole psicologiche concordano).
Per ovvi motivi di privacy ed etica non posso documentare la mia professione (tra le altre cose è anche vietato dal codice deontologico) ma sono relativamente giovane (37 anni) e da 6 iscritto all'albo degli Psicoterapeuti della regione Umbria. Il mio intento, come qualcuno con bassezza ha insinuato, non è quello di promuovere la casta... Personalmente mi occupo esclusivamente di neuropsicologia nell'ambito dell'età evolutiva e quindi non ambisco ad avere pazienti adulti "asessuali".
Riguardo al nic (beata ignoranza!) che qualcuno giudica "idiota" significa "è grave... da tenere sotto controllo..." nella lingua kirundi (dialetto swahili parlato in Burundi e nel sud del Rwanda dove vi invito a recarvi).
Un saluto a tutti.
AAAaaaa! Dimenticavo. Alla signorina che mette in dubbio la "passione" degli psicologi/psicoterapeuti, faccio presente che il sottoscritto (per scelta personale) ha fatto il proprio tirocinio in Burundi presso una ONG (naturalmente a titolo gratuito e con spese di viaggio e alloggio a carico) in piena guerra civile. Mi sembra un buon esercizio di "passione".