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Sono una ragazza di 22 anni del Nord Italia che frequenta l'Università. Il nick mio è nato con un mio caro amico amico nel quale ci sentiamo da 3 anni, quasi 4. Fin da piccola ho sempre avuto una sessualità differente dalla norma.. Diciamo.
La mia storia è questa..
Sappiate che è estremamente lunga.
Da quando ero piccola, mi ricordo che mi piaceva provarci con i miei coetanei
Però avevo iniziato ad avere una sorta di cotta/innamoramento verso una delle mie cugine che ho, quella della mia stessa età. Altra, che non ho buoni rapporti (ci siamo sempre detestate.. io timidina e un po stramba, altra una Chica mala della situazione diciamo...) è più piccola di me di 2 anni.
Questa mia cucina coetanea, di cui ho sempre avuto una attrazione effettiva (e poi dopo sessuale) è quella tipica ragazzina carina e cute come pochi, timidina, molto intelligente e molto sorridente
Col tempo, a fine terzo media, però scopro poi però che lei si fidanza e ci sono un po rimasta male, ma ero ancora in buoni rapporti.. abbiamo poi smesso di sentirci dopo la mia prima quarta alle superiori (si, sono rimasta bocciata..)
Alle superiori, in prima almeno, non avevo cotte vere e proprie.. Ma a fine prima invece era un discorso più diverso...
Tramite una ragazza più grande di me che mi ha dato dei consigli e ripetizioni scolastici (veniva dalla mia stessa scuola), conosco il mio ex fidanzato.
Questo ragazzo non brillava per la bellezza, ma amavo stare con lui in compagnia, essendo molto aperto mentalmente e molto risoluto. Mi ero legata a lui più sul legame e carattere. Più che amore, almeno inizialmente, avevo affetto nei suoi confronti, anche perché non avevo proprio impulsi sessuali
Poco dopo l'ho lasciato a metà aprile/inizio maggio perché non mi rendeva una persona felice. Volevo restare però in buoni rapporti, quindi non in modo drastico, quindi in amicizia.
Peccato solo che cercava di flirtare con me continuamente per telefono. Nonostante i miei rifiuti e tutti i "SMETTILA! BASTA! MI STAI DANDO FASTIDIO! " continuava imperterrito. E a malincuore ho dovuto bloccarlo. È stata molto dura. Più o meno ha continuato, anche messaggiando alla mia famiglia per farsi sentire da me (solo una volta è successo). E poi, quando volevo incontrare di presenza, scompare magicamente
Con Paolo invece legava sempre di più con gli altri compagni, oltre che a me.. In un gruppo minore della classe, dove c'era p la leader del gruppo che ci provava con lui. (nella mia ex classe c'era due gruppi, uno grande delle persone normali e uno con gli "sfigati". Questa qui si sentiva chi sa chi e faceva parte del gruppo degli "sfigati") Sapendo che quella era stronza come pochi, solamente l'idea che possa stare con lui mi faceva parecchio incazzare (provavo gelosia ecco). Morale della favola: nonostante i miei avvisi velati a questa, paolo va di faccia verso questa e viene incluso nel gruppo ed io vengo esclusa. Lo avevo scoperto con delle foto profilo su whatsapp. Poi aggiungete la questa situazione, stavo facendo amicizia con un ragazzo basso ma figo del gruppo dei normali.
Questo qui, Bruno (nome inventato a caso) era un tipo stra socievole e molto alla mano, carino e gentile con tutti.
ci avevo fatto anche amicizia e spesso passavo insieme a lui ed un suo amico gli intervalli.. e poi scopro che mi perculava perché mi considerava brutta alle mie spalle a tutta la classe o almeno, la parte normale.. Non è che mi faceva piacere.
Sono rimasta completamente sola.
Senza amici.
Senza nessuno.
E in tutta sta apoteosi di schifo, rimango bocciata.
Già da prima avevo pensieri suicidi (metà prima quarta circa), ora era all'ordine del giorno. Pensavo sola a buttarmi sotto da qualche parte, o con il treno o con una macchina.. Ad impiccarmi o avvelenarmi.
Nella seconda quarta, tra pensieri suicidi e pensare che forse dopo la morte avrei trovato la pace, dei compagni di classe nuovi mi avevano risollevata.
È successo in gita, all'Isola d'Elba a causa di un attacco allergico (sono allergica a molti cibi purtroppo..) e mi Lego con un gruppo di 4 ragazzi (1 ragazzo e 3 ragazze) con cui ogni tanto mi sento ancora. c'erano anche delle ragazze del mio stesso paesino dove vivo adesso e due ragazze che vivevano non molto lontano. Tra queste due amiche, c'era una ragazza molto cute di nome Mirella, che mi ero presa una cotta per circa due mesetti.. Peccato che era etero e non le piacevano le ragazze
Con ragazzi niente, anzi, non ero molto interessata.
In quinta ritrovo questo mio attuale amico, quello del nick, che chiamiamolo per semplicità Alberto. Lo avevo conosciuto in terza ad un autogestione e beccato negli anni successivi. Alberto era in una sezione diversa dalla mia, ma dello stesso anno mio (anche lui è stato bocciato). Passavo ogni tanto gli intervalli con lui e spesso mi veniva a trovare in classe da me.
A fine quinta scopro che lui era innamorato di me da tempo, causando un bel po di dicerie nella scuola. Mi confronto con lui e gli dissi che non ero interessata a lui. Nonostante ciò, ha compreso il mio rifiuto e anzi, ha preferito non rovinare questo rapporto di amicizia.
Mi ha aiutato parecchio a combattere contro i miei pensieri suicidi e di ansia più della mia famiglia stessa, che minimizzava queste cose. E qui questo lo ringrazio di cuore.
Se sono qui adesso, gran parte è grazie a lui.
Ci siamo usciti e abbiamo parlato e legato in questi anni..
Ma non provo amore per lui, bensì affetto. E mi fa parecchio strano, dato che è il tipo di ragazzo ideale per i miei standard... Ma non riesco proprio a provare amore o attrazione per lui, anche perché per certi versi, un po ne risente.
E mi dispiace.
Anche quando lo abbracciavo, non mi faceva piacere anzi, mi sentivo anche a disagio.
Stessa cosa anche con le ragazze.
C'è anche da dire, a livello familiare, che ho i genitori divoriziati (tra la terza media e la prima superiore) e in famiglia sono con mia sorella più grande e mia madre quindi un ambiente prettamente femminile.
Ho scritto tutto questo background dettagliato anche per capire bene il mio orientamento sessuale.
In conclusione.. Prima ero probabilmente demisessuale bi-romantica. Ora completamente asessuale aromantica.
Lo sto comprendo in questo periodo, tramite appunto Alberto e i miei compagni di università, tramite le loro esperienze. Avevo il dubbio anche verso l'ultimo anno delle superiori della mia sessualità (anzi, asessualità), ma l'ho avuto conferma in questi mesi.
Mi sono iscritta per capire meglio me stessa e capire meglio il mio orientamento sessuale.. E chissà fare nuove amicizie!
Non ne ho parlato ancora in famiglia o almeno, in maniera ufficiale, anche se sono tutti tendenzialmente pro all'argomento Lgbt.
Grazie a chi ha letto tutto il malloppo fino a fondo!
Grazie di cuore!