Ciao a tutti, forse voi mi potreste aiutare un po' a capirmi...
Inviato: sab gen 30, 2021 9:08 am
Ciao a tutt*, scusate se non mi sono presentata prima però credo che adesso sia il momento di farlo! Mi sono iscritta ad ottobre ma credo di essere pronta per potermi esporre un pochino. Premetto che sto per scrivere un post un po' lungo, mi scuso ma è una faccenda un po' complicata.
Per cominciare, sono una ragazza di 22 anni che tra non molto dovrebbe laurearsi in lingue! Sono amante della musica, delle passeggiate e dello studio. I miei amici sono pochi e si possono contare sulla punta delle dita.
Da piccolissima giocavo sempre con i maschietti. Il mio primo amico è stato mio cugino, all'asilo ero sempre insieme ai maschi. Poi qualcosa è cambiato da quando ho conosciuto... Mia cugina, la sorella del cugino con il quale giocavo. Io oggigiorno la ritengo una sorta di protoamore, per me questa bambina era tutto, la volevo sempre con me ed ero convinta che non mi sarei mai separata da lei. Un giorno mi propose di fare un gioco, eravamo piccolissime, bambine di asilo. Mi propose di fare finta di essere fidanzati (io il maschio e lei la femmina) e ci baciammo, ma nulla di più, quella malizia non c'era. Io ci trovai gusto e le proposi du farlo più volte, cioè è come se avessi compreso già da piccola che quel tipo di amore fosse sufficiente. Poi con il tempo non fecimo più quel gioco, assolutamente. Pur non avendo più fatto quel gioco non so ragazz*, io mi sentivo proprio legata a lei però non ho mai fantasticato su di lei sessualmente, nemmeno da adolescente. Poi ci siamo separate per via di strade diverse anche perché poi ho scoperto che mi sparlava con le altre bambine,ma me la sono tolta dalla testa anche perché era mia cugina e quindi non avrebbe mai potuto esserci quel tipo di relazione. Lei è pure etero.
Sempre da piccola, frequentavo l'oratorio tutti i sabati e facevo il corso di pattinaggio. C'era una bambina bellissima (ai miei occhi ahaha), anche molto dotata! Era davvero una brava pattinatrice. Era anche antipatica in verità, ma io passavo tutto il tempo a contemplarla da lontano (tipo Dante e Beatrice ahaha) anche se mi snobbava. A questo punto, iniziai a farmi domande e pensai di essere lesbica, però c'era qualcosa di strano perché non mi sentivo proprio a mio agio con quell'etichetta. Sempre in quel periodo ho provato attrazione estetica anche per le ragazzine più grandi di me che frequentavano il doposcuola.
A 13 anni circa, mi "fidanzo" con un ragazo mjo coetaneo che abitava Lontanissimo da me. Ci vedemmo un paio di volte, le nostre famiglie diventarono anche amiche e quindi ci fu uno scambio reciproco di visite. Quando baciavo sto ragazzo io, devo eseere sincera, non ci provavo nulla anzi quasi quasi mi dava quasi fastidio. Ci furono solo baci, nulla di più. Poi ci lasciammo a causa della distanza. Appena lasciata, mi sentii libera e non sentivo il bisogno di avere altri ragazzi, stavo bene così.
Siamo nel periodo delle scuole superiori. Mi ritrovo in una classe composta prevalentemente da ragazze, ad eccezione di due maschi soltanto, tra cui uno anche gay. Ecco, un'altra sbandata. Venni fulminata da un'altra ragazza, mi ritrovai a fissarla tutto il tempo, credo proprio che se ne accorse. Mi piaceva esteticamente, avrei voluto eseerle amica, desideravo entrare nel suo giro. Questa era la mia aspirazione (forse si è trattato di uno squish?). Mi piaceva anche imitarla nel vestire. Pensando sempre di essere omosessuale, un giorno mi misi alla prova :la guardai da lontano mentre si stava cambiando, ma anche questo non suscitò niente in me. Nel frattempo, mi stavo legando a quella che chiamerò la mia "migliore amica", sì tra virgolette, perché è stata una delle persone più stronze che abbia mai potuto incontrare ma credo anche che fu il mio amore più grande. Per me, meglio di lei non c'era nessuno. Piano piano mi ci affezionai. Non mi feci domande, sapevo che mi stavo legando a lei e basta. Per questa persona mi sono disperata la vita, lacrime a non finire perché un realtà a lei io non bastavo come amica lei cercava sempre altre amiche... La mia disperazione, quasi tutta la mia adolescenza l'ho consacrata a lei. Io stavo bene con lei, per me c'era solo lei e basta ma lei poi ovviamente cercava anche ragazzi con cui stare. Sapevo che l'amavo dentro di me, lo cominciai a pensare spontaneamente. Per lei avrei fatto di tutto, però posso affermare che si trattò di qualcosa del tutto platonico. Oddio, sì mi piaceva stare abbracciata a lei ma è come se quello mi bastasse, mi appagasse. Capii che non era solo amicizia perché io con lei ero troppo morbosa e non cercavo nessun ragazzo, assolutamente. A me andava bene così con lei. Poi ci separammo per via di tante cattiverie che mi fece. Siamo nell'anno 2016. In quel periodo, conobbi molti cugini di terzo grado di cui non sapevo l'esistenza. Mi colpii particolarmente mia cugina tedesca, io avevo 18 anni e lei 14. Mi fece simpatia e ci trovammo bene insieme, nonostante abbia provato quel tipo di attrazione estetica, non provai impulsi sessuali nemmeno dormendo nello stesso letto. Assolutamente niente. Io stavo bene con lei e basta. Non ho più rivisito manco lei per cause di lontananza e di impegni universitari, ma tanto sarebbe stato del tutto inutile perché sapevo che era etero e che comunque era una mia parente. Nel 2013 conosco quello che sarebbe diventato il mio migliore amico (che poi si rivelò essere un bugiardo patologico). Ok, mi frequento con lui, ci baciamo ma anche con lui non sento nulla. Nel frattempo, sentivo dire a tutte che avevano avuto le proprie esperienze sessuali e allora io, per non restare indietro, avevo chiesto a lui di provare ma mi ha rifiutata. Però sapevo che tanto lo avrei fatto per gli altri e non per me, perché io sto fattore sesso l'ho sempre visto come un peso, qualcosa da fare per non restare indietro. Era il mio problema, l'ho sempre visto come un problema. Si, sapevo già l'esistenza della asessualità ma avevo accantonato la cosa, come se avessi vissuto tutto ciò sempre inconscientemente. Con quell'amico ho perso i contatti dopo aver scoperto che mi aveva mentito sull'identità, ma vabbè. Chiudere con lui non è stato come chiudere con le ragazze, non ci sono stata così male per questa separazione. Mi era tornato quel senso di libertà.
Andiamo all'ultima fase. Anno 2017 :mi iscrivo all'università. Là conosco l'ultima ragazza di cui mi sono innamorata... Stessa cosa con lei : esiste solo lei, c'è solo lei, se non la sentivo ogni giorno ne morivo, ci restavo male per tutto, ecc... Manca il fattore sesso. Rapporto altalenante con questa, abbiamo ripreso e chiuso una marea di volte. Aprile 2020: quarantena. Con questa ragazza avevo chiuso da ottobre, ma la testa era sempre da lei. In questo mese, mi sono messa a pensarla e mi sono messa sempre ad interrogarmi su sto mio orientamento. Qualcosa mi dice :" sei asessuale". Maggio 2020:per l'ultima volta, riprendo i rapporti con questa mia collega, parliamo. Lei mi racconta di storie stroncate sul nascere con dei ragazzi e io le dico di eseere asessuale ma lei... Non mi crede. Per farla breve, nel periodo di agosto mi aveva detto che ci saremmo viste ma poi mi ha messa da parte. Mi ha elencata una serie di cose da fare e io non c'ero... Ci rimasi di merda! Scoppiai a piangere come una fontana e ovviamente, litigammo. Rimasi tra me e me in quei giorni, continuai a pensare ancora al mio orientamento e allora mi sono detta che io ho amato 3 volte nella vita 3 persone diverse. La ragazza si fa risentire, io mi dichiaro innamorata di lei, questa non capisce... O per lo meno sì, ma le sembrava tutto strano e pensava sempre che io fossi lesbica, in tutti i sensi... Niente, fa finta di niente. Continua a parlarmi di fatti suoi, di ragazzi (che per me non è manco etero...) e io decido di troncare la situazione per non starci più male. Questa mi lascia andare, ma non è che abbia capito molto. È anche vero che da quel momento in poi il DOC mi ha colpita e cerca di farmi vedere le cose in modo distorto, ma io so benissimo come sono andate le cose e forse ciò è dovuto ad un problema di non accettazione. Scusate per il post lungo, però grazie mille a chi lo leggerà.
Per cominciare, sono una ragazza di 22 anni che tra non molto dovrebbe laurearsi in lingue! Sono amante della musica, delle passeggiate e dello studio. I miei amici sono pochi e si possono contare sulla punta delle dita.
Da piccolissima giocavo sempre con i maschietti. Il mio primo amico è stato mio cugino, all'asilo ero sempre insieme ai maschi. Poi qualcosa è cambiato da quando ho conosciuto... Mia cugina, la sorella del cugino con il quale giocavo. Io oggigiorno la ritengo una sorta di protoamore, per me questa bambina era tutto, la volevo sempre con me ed ero convinta che non mi sarei mai separata da lei. Un giorno mi propose di fare un gioco, eravamo piccolissime, bambine di asilo. Mi propose di fare finta di essere fidanzati (io il maschio e lei la femmina) e ci baciammo, ma nulla di più, quella malizia non c'era. Io ci trovai gusto e le proposi du farlo più volte, cioè è come se avessi compreso già da piccola che quel tipo di amore fosse sufficiente. Poi con il tempo non fecimo più quel gioco, assolutamente. Pur non avendo più fatto quel gioco non so ragazz*, io mi sentivo proprio legata a lei però non ho mai fantasticato su di lei sessualmente, nemmeno da adolescente. Poi ci siamo separate per via di strade diverse anche perché poi ho scoperto che mi sparlava con le altre bambine,ma me la sono tolta dalla testa anche perché era mia cugina e quindi non avrebbe mai potuto esserci quel tipo di relazione. Lei è pure etero.
Sempre da piccola, frequentavo l'oratorio tutti i sabati e facevo il corso di pattinaggio. C'era una bambina bellissima (ai miei occhi ahaha), anche molto dotata! Era davvero una brava pattinatrice. Era anche antipatica in verità, ma io passavo tutto il tempo a contemplarla da lontano (tipo Dante e Beatrice ahaha) anche se mi snobbava. A questo punto, iniziai a farmi domande e pensai di essere lesbica, però c'era qualcosa di strano perché non mi sentivo proprio a mio agio con quell'etichetta. Sempre in quel periodo ho provato attrazione estetica anche per le ragazzine più grandi di me che frequentavano il doposcuola.
A 13 anni circa, mi "fidanzo" con un ragazo mjo coetaneo che abitava Lontanissimo da me. Ci vedemmo un paio di volte, le nostre famiglie diventarono anche amiche e quindi ci fu uno scambio reciproco di visite. Quando baciavo sto ragazzo io, devo eseere sincera, non ci provavo nulla anzi quasi quasi mi dava quasi fastidio. Ci furono solo baci, nulla di più. Poi ci lasciammo a causa della distanza. Appena lasciata, mi sentii libera e non sentivo il bisogno di avere altri ragazzi, stavo bene così.
Siamo nel periodo delle scuole superiori. Mi ritrovo in una classe composta prevalentemente da ragazze, ad eccezione di due maschi soltanto, tra cui uno anche gay. Ecco, un'altra sbandata. Venni fulminata da un'altra ragazza, mi ritrovai a fissarla tutto il tempo, credo proprio che se ne accorse. Mi piaceva esteticamente, avrei voluto eseerle amica, desideravo entrare nel suo giro. Questa era la mia aspirazione (forse si è trattato di uno squish?). Mi piaceva anche imitarla nel vestire. Pensando sempre di essere omosessuale, un giorno mi misi alla prova :la guardai da lontano mentre si stava cambiando, ma anche questo non suscitò niente in me. Nel frattempo, mi stavo legando a quella che chiamerò la mia "migliore amica", sì tra virgolette, perché è stata una delle persone più stronze che abbia mai potuto incontrare ma credo anche che fu il mio amore più grande. Per me, meglio di lei non c'era nessuno. Piano piano mi ci affezionai. Non mi feci domande, sapevo che mi stavo legando a lei e basta. Per questa persona mi sono disperata la vita, lacrime a non finire perché un realtà a lei io non bastavo come amica lei cercava sempre altre amiche... La mia disperazione, quasi tutta la mia adolescenza l'ho consacrata a lei. Io stavo bene con lei, per me c'era solo lei e basta ma lei poi ovviamente cercava anche ragazzi con cui stare. Sapevo che l'amavo dentro di me, lo cominciai a pensare spontaneamente. Per lei avrei fatto di tutto, però posso affermare che si trattò di qualcosa del tutto platonico. Oddio, sì mi piaceva stare abbracciata a lei ma è come se quello mi bastasse, mi appagasse. Capii che non era solo amicizia perché io con lei ero troppo morbosa e non cercavo nessun ragazzo, assolutamente. A me andava bene così con lei. Poi ci separammo per via di tante cattiverie che mi fece. Siamo nell'anno 2016. In quel periodo, conobbi molti cugini di terzo grado di cui non sapevo l'esistenza. Mi colpii particolarmente mia cugina tedesca, io avevo 18 anni e lei 14. Mi fece simpatia e ci trovammo bene insieme, nonostante abbia provato quel tipo di attrazione estetica, non provai impulsi sessuali nemmeno dormendo nello stesso letto. Assolutamente niente. Io stavo bene con lei e basta. Non ho più rivisito manco lei per cause di lontananza e di impegni universitari, ma tanto sarebbe stato del tutto inutile perché sapevo che era etero e che comunque era una mia parente. Nel 2013 conosco quello che sarebbe diventato il mio migliore amico (che poi si rivelò essere un bugiardo patologico). Ok, mi frequento con lui, ci baciamo ma anche con lui non sento nulla. Nel frattempo, sentivo dire a tutte che avevano avuto le proprie esperienze sessuali e allora io, per non restare indietro, avevo chiesto a lui di provare ma mi ha rifiutata. Però sapevo che tanto lo avrei fatto per gli altri e non per me, perché io sto fattore sesso l'ho sempre visto come un peso, qualcosa da fare per non restare indietro. Era il mio problema, l'ho sempre visto come un problema. Si, sapevo già l'esistenza della asessualità ma avevo accantonato la cosa, come se avessi vissuto tutto ciò sempre inconscientemente. Con quell'amico ho perso i contatti dopo aver scoperto che mi aveva mentito sull'identità, ma vabbè. Chiudere con lui non è stato come chiudere con le ragazze, non ci sono stata così male per questa separazione. Mi era tornato quel senso di libertà.
Andiamo all'ultima fase. Anno 2017 :mi iscrivo all'università. Là conosco l'ultima ragazza di cui mi sono innamorata... Stessa cosa con lei : esiste solo lei, c'è solo lei, se non la sentivo ogni giorno ne morivo, ci restavo male per tutto, ecc... Manca il fattore sesso. Rapporto altalenante con questa, abbiamo ripreso e chiuso una marea di volte. Aprile 2020: quarantena. Con questa ragazza avevo chiuso da ottobre, ma la testa era sempre da lei. In questo mese, mi sono messa a pensarla e mi sono messa sempre ad interrogarmi su sto mio orientamento. Qualcosa mi dice :" sei asessuale". Maggio 2020:per l'ultima volta, riprendo i rapporti con questa mia collega, parliamo. Lei mi racconta di storie stroncate sul nascere con dei ragazzi e io le dico di eseere asessuale ma lei... Non mi crede. Per farla breve, nel periodo di agosto mi aveva detto che ci saremmo viste ma poi mi ha messa da parte. Mi ha elencata una serie di cose da fare e io non c'ero... Ci rimasi di merda! Scoppiai a piangere come una fontana e ovviamente, litigammo. Rimasi tra me e me in quei giorni, continuai a pensare ancora al mio orientamento e allora mi sono detta che io ho amato 3 volte nella vita 3 persone diverse. La ragazza si fa risentire, io mi dichiaro innamorata di lei, questa non capisce... O per lo meno sì, ma le sembrava tutto strano e pensava sempre che io fossi lesbica, in tutti i sensi... Niente, fa finta di niente. Continua a parlarmi di fatti suoi, di ragazzi (che per me non è manco etero...) e io decido di troncare la situazione per non starci più male. Questa mi lascia andare, ma non è che abbia capito molto. È anche vero che da quel momento in poi il DOC mi ha colpita e cerca di farmi vedere le cose in modo distorto, ma io so benissimo come sono andate le cose e forse ciò è dovuto ad un problema di non accettazione. Scusate per il post lungo, però grazie mille a chi lo leggerà.