Qual è la mia definizione?
Inviato: mar gen 05, 2021 12:56 pm
Ciao a tutti!
Mai avrei pensato di iscrivermi in un forum di questo genere e spiattellare a grandi linee i miei trascorsi sentimentali; nutro la speranza grazie al vostro di sciogliere i dubbi sulla mia "posizione" e riuscire a definire il mio orientamento.
Ho 30 anni compiuti da poco, tempo di bilanci e il lockdown forzato ha aiutato le riflessioni.
Ho avuto la fortuna di riuscire nello sport (prima di abbandonarlo per degli infortuni), di avere un buon percorso universitario e di realizzarmi ora nel lavoro. In aggiunta riscuoto un buon successo con le ragazze, sono una persona molto gentile, dai buoni modi e di aspetto gradevole. Tutto perfetto direte voi, nemmeno per sogno.
Ho avuto qualche storia al liceo nella quale la curiosità per la scoperta della sessualità ha fatto evidentemente funzionare tutto. Ai tempi dell'università diverse storielle sono puntualmente naufragate dopo qualche mese di frequentazione arrivati al momento della sessualità (il corteggiamento, il flirtare, lo sfiorarsi, il baciarsi, il coccolarsi sono tutte cose che mi piacciono e funzionano bene). In qualche caso ci sono stati rapporti con penetrazione, ma mentalmente pesanti per me e ovviamente le ragazze percepivano scollamento tra tutto il pre coinvolto e l'atto in se sbrigativo. Millantavo blocchi psicologici vari e dopo qualche tentativo a vuoto si chiudeva il capitolo e si ricominciava. Dall'esterno ovviamente tutto sembrava normale e non c'era alcuna pressione sociale nei miei riguardi.
Arriviamo al 2016, 26 anni primo e al momento unico vero innamoramento totale. Ragazza perfetta, intelligente bella e sensibile. Sento di esser compreso e mi confido con lei, spiegandole che da anni vivo male l'atto sessuale in sè. Lei è innamorata di me, è appagata dal petting. Io sono sereno e altrettanto appagato, dopo circa 10 mesi mi fa presente che per quanto sia felice sente che la situazione a lungo termine diventerebbe difficile di sostenere. Proviamo a portare a compimento dei rapporti e per quanto a me lei piaccia e sia emotivamente coinvolto non vanno sempre bene e mi fa ovviamente stare male non riuscire a renderla felice. Decidiamo quindi di rivolgerci ad un sessuologo, per qualche seduta in coppia poi da parte mia in maniera individuale. Non ne esce nulla di buono in termini di miglioramento della coppia, anzi anche quell'intesa sul petting viene meno. Cala il dialogo e aumenta la sua insofferenza che porta alla fine del rapporto e mi lascia tra le altre con queste parole "non riesco ad immaginare nessun altro come padre dei miei figli ma purtroppo adesso non posso essere felice con te".
Finisce quindi dopo due anni e veniamo al presente, ho diverse corteggiatrici sul lavoro che fanno aumentare la pressione sociale sul perchè sia ancora single da ormai 2/3 anni. Tanto che per esempio a capodanno sulla chat di gruppo tra gli auguri tutti si sono dati come proposito trovarmi la ragazza, e diciamo che mi aspetto una primavera/estate "pesante" da questo punto di vista visto che sicuramente nasceranno situazioni "scomode".
Tutte queste premesse per darvi un quadro sul mio orientamento, che definirei come segue:
-Mi piacciono esteticamente le ragazze e il flirt in generale
-Sento il bisogno di essere coinvolto emotivamente per lo step successivo
-Carezze, coccole anche spinte mi piacciono ma raramente (quasi mai) ho sentito la voglia di passare al rapporto completo
Grazie mille se vorrete aiutarmi a "definire" la situazione, anzi se vi serve qualche altra info chiedete pure.
Mai avrei pensato di iscrivermi in un forum di questo genere e spiattellare a grandi linee i miei trascorsi sentimentali; nutro la speranza grazie al vostro di sciogliere i dubbi sulla mia "posizione" e riuscire a definire il mio orientamento.
Ho 30 anni compiuti da poco, tempo di bilanci e il lockdown forzato ha aiutato le riflessioni.
Ho avuto la fortuna di riuscire nello sport (prima di abbandonarlo per degli infortuni), di avere un buon percorso universitario e di realizzarmi ora nel lavoro. In aggiunta riscuoto un buon successo con le ragazze, sono una persona molto gentile, dai buoni modi e di aspetto gradevole. Tutto perfetto direte voi, nemmeno per sogno.
Ho avuto qualche storia al liceo nella quale la curiosità per la scoperta della sessualità ha fatto evidentemente funzionare tutto. Ai tempi dell'università diverse storielle sono puntualmente naufragate dopo qualche mese di frequentazione arrivati al momento della sessualità (il corteggiamento, il flirtare, lo sfiorarsi, il baciarsi, il coccolarsi sono tutte cose che mi piacciono e funzionano bene). In qualche caso ci sono stati rapporti con penetrazione, ma mentalmente pesanti per me e ovviamente le ragazze percepivano scollamento tra tutto il pre coinvolto e l'atto in se sbrigativo. Millantavo blocchi psicologici vari e dopo qualche tentativo a vuoto si chiudeva il capitolo e si ricominciava. Dall'esterno ovviamente tutto sembrava normale e non c'era alcuna pressione sociale nei miei riguardi.
Arriviamo al 2016, 26 anni primo e al momento unico vero innamoramento totale. Ragazza perfetta, intelligente bella e sensibile. Sento di esser compreso e mi confido con lei, spiegandole che da anni vivo male l'atto sessuale in sè. Lei è innamorata di me, è appagata dal petting. Io sono sereno e altrettanto appagato, dopo circa 10 mesi mi fa presente che per quanto sia felice sente che la situazione a lungo termine diventerebbe difficile di sostenere. Proviamo a portare a compimento dei rapporti e per quanto a me lei piaccia e sia emotivamente coinvolto non vanno sempre bene e mi fa ovviamente stare male non riuscire a renderla felice. Decidiamo quindi di rivolgerci ad un sessuologo, per qualche seduta in coppia poi da parte mia in maniera individuale. Non ne esce nulla di buono in termini di miglioramento della coppia, anzi anche quell'intesa sul petting viene meno. Cala il dialogo e aumenta la sua insofferenza che porta alla fine del rapporto e mi lascia tra le altre con queste parole "non riesco ad immaginare nessun altro come padre dei miei figli ma purtroppo adesso non posso essere felice con te".
Finisce quindi dopo due anni e veniamo al presente, ho diverse corteggiatrici sul lavoro che fanno aumentare la pressione sociale sul perchè sia ancora single da ormai 2/3 anni. Tanto che per esempio a capodanno sulla chat di gruppo tra gli auguri tutti si sono dati come proposito trovarmi la ragazza, e diciamo che mi aspetto una primavera/estate "pesante" da questo punto di vista visto che sicuramente nasceranno situazioni "scomode".
Tutte queste premesse per darvi un quadro sul mio orientamento, che definirei come segue:
-Mi piacciono esteticamente le ragazze e il flirt in generale
-Sento il bisogno di essere coinvolto emotivamente per lo step successivo
-Carezze, coccole anche spinte mi piacciono ma raramente (quasi mai) ho sentito la voglia di passare al rapporto completo
Grazie mille se vorrete aiutarmi a "definire" la situazione, anzi se vi serve qualche altra info chiedete pure.