AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Ciao a tutti,
Sono una ragazza, ho 25 anni, non ho mai avuto una relazione e sono ancora vergine.
È un po' strano presentarsi così, ma non ho ancora guardato le altre presentazioni e mi sto buttando.
Non riesco a definirmi.
Non ho mai avuto una relazione perchè provo disagio nell'essere approcciata, ma da parte mia non c'è mai stato interesse per nessuno, sia fisico che mentale.
Inoltre, essendo abbastanza riservata non riesco ad avere amicizie intime con ragazzi, per cui non so se potrei mai essere demi.
Mi è capitato solo una volta di fantasticare su un mio amico, sia a livello sessuale che a livello di come sarebbe potuto essere avere una relazione ma non è durata molto.
Boh, credo di aver detto tutto quello che mi è venuto in mente.
Grazie per chiunque leggerà questo vomito di parole
P.S. non vivo il mio essere vergine come un problema, in realtà non mi interessa più di tanto

Mabbbuongiorno signorina!

Oltre a quanto dici di te sul personalissimo, tu hai una vita, fai delle cose, hai studiato, hai degli affetti, delle amicizie, qualche speranza per il futuro, piccoli progetti, speranze di allegria.
Non è importante tutto questo?

La verginità è una condizione mentale dalla quale ci si può distaccare in tanti modi.
Ci sono esperienze che possono essere più incisive di un rapporto fisico e cambiano la prospettiva.

Tu sei approdata sull’Isola di Aven per la necessità di capirti meglio ma se hai chiaro il concetto di demi, sei già a buon punto.
Penso tu debba puntare soprattutto alla tua serenità, al vivere bene con te stessa.
Sei una persona riservata e forse, in un mondo di “sfacciati”, hai qualche problema nei rapporti sociali ma questo non vuol dire che tu non possa ampliarli e renderli migliori, senza rinunciare a quei tratti di garbo e riservatezza che ti caratterizzano.

Puoi leggere su Aven molti argomenti interessanti e le testimonianze di tante persone che non fanno dell’attività sessuale il centro della loro vita.

Puoi raccontare di te cosa vuoi, se lo credi opportuno e se pensi che, in qualche modo, l’esternare ti consenta di chiarire.
Alla fine, è solo a te stessa e al tuo cuore che devi rispondere.

Buona settimana e a rileggerti!

Ciao, grazie per la risposta.

Parlando di vita personale, frequento l'università, in chimica, e tra poco dovrei laurearmi.
Le mie prospettive per il futuro sono: specializzarmi, trovare un lavoro e trasferirmi in un paese asiatico, o corea del sud o giappone.
Mi piace disegnare, in tradizionale e in digitale, e leggere.

Devo essere onesta, non mi sono mai posta il problema di come definirmi, perchè alla fine io ritengo di essere me stessa e se devo piacere è per quello che sono, non per le etichette che possono definirmi.

Però in questi ultimi tempi, vuoi la quarantena, credo di aver iniziato a fare un po' di introspezione.
Il senso di disagio che provo quando qualcuno flirta con me è molte volte dovuto al fatto che sono sicura di non provare niente per quella persona e mi sento in colpa, per modo di dire, nel dargli l'illusione di starci per poi tirarmi indietro quando capisco di stare sforzandomi, cosa che non voglio fare in situazioni del genere.

Di niente.

Ecco, adesso hai aggiunto informazioni importanti su di te.
La tua vita è impegnativa e gli obiettivi che ti poni richiedono dedizione, certezze e anche un certo coraggio.
I ritmi lavorativi del Giappone, ad esempio, sono molto diversi dai nostri, la conoscenza della lingua inglese, se pur diffusa non raggiunge un buon livello, per cui, non è semplice capire e farsi capire.
Anche la vita quotidiana ha tante sfaccettature che per noi sono addirittura singolari, adattarvisi, richiede, sotto certi aspetti, un capovolgimento dei nostri usi e costumi.

Per quanto riguarda la vita sentimentale, non usa manifestare in pubblico nessun coinvolgimento, quindi, nè baci, nè abbracci.
Sotto questo aspetto, magari, ti troveresti bene.

Date queste prospettive che, se realizzate, richiederanno grande spirito di adattamento, mi sembra che il tuo impegno massimo dovrebbe essere orientato al terminare gli studi e a laurearti.

Una laurea in chimica e la capacità di lavorare con impegno e serietà potrebbe effettivamente aprirti delle porte nel Paese del Sol Levante.

Non hanno importanza le etichette, se non servono per mettere dei punti fermi da cui partire per un ragionamento più preciso e personalizzato.

Se un ragazzo ti corteggia, vieni colpita da una specie di senso di colpa, per non volergli dire chiaro e tondo che ti lascia indifferente e che non ti interesserà mai.
Secondo me, non dovresti avere un atteggiamento così drastico; non sempre i sentimenti rispondono, non sempre rispondono immediatamente.
Prendi il corteggiamento con leggerezza, senza creare troppe illusioni ma anche senza escludere a priori.
Potresti, prima o poi, essere sorpresa da te stessa.

Concordo con la tua definizione di etichetta, per questo sono qui. Per avere un punto di partenza per ampliare il discorso.

Per il discorso dell'Asia, sono consapevole della loro cultura, ma penso che se non ci provi non potrai mai sapere come andrà a finire.

Forse dovrei applicare questo ragionamento anche a livello delle mie relazioni.

Sì, se non ci provi, non saprai mai come si evolverà, perché non è detto che vada a finire.

Qualunque scelta, più o meno ponderata, che farai nella vita, richiederà coraggio e determinerà il tuo futuro.

A volte, ci vuole anche un po’ di incoscienza, sai.
Se ci si mette a tavolino e si valutano tutti i pro e i contro, si finisce per ritrovarsi sempre nello stesso posto.
La vita, invece, è un viaggio e, in quanto tale, va trascorsa in movimento.

Ciao, mi ritrovo perfettamente con le cose hai detto nel primo post. Onestamente non pensavo fosse possibile, solo negli ultimi mesi ho cominciato ha interrogarmi su me stessa e a voler capire.

Ci sono delle cose che escludiamo in partenza; per pessimismo, scaramanzia, timore, paura di crearci illusioni.
E invece poi, la vita ci sorprende; a volte ci lascia addirittura senza fiato.
La prima domanda: adesso cosa faccio? Poi: accetto questa situazione? Come la gestisco? Mi adeguo o mi adatto?
L’importante è che alla fine tu risponda: ci voglio provare.