hosting pictures
Ieri sera sono andata all'inaugurazione della mostra di Paolo Icaro, artista torinese, che si esprime attraverso opere "terra terra", come lui stesso mi ha detto, per non perdere il contatto con la realtà.
Usa il metallo, la calce, il vetro, il legno, qualche pennellata di colore e crea delle cose: pensieri che si materializzano, idee che prendono forma.
Non ho fatto neppure una foto, perchè sono rimasta così sconcertata, così arrabbiata con la mia incapacità di capire, che ho infilato la via di uscita abbastanza velocemente.
Però, un'opera l'ho apprezzata: il nido.
Mi sembra rappresenti la famiglia ferita, lacerata, trafitta da quell'ultimo raggio di sole che annuncia la notte; un amore finito, qualcosa che era bello e che sta morendo.
Mentre vado verso l'uscita, vengo bloccata da un gruppo di persone con al centro lui, Paolo Icaro che sta parlando.
Mi fermo e aspetto.
Lui si gira e mi guarda.
Molti gli facevano i complimenti, si congratulavano, esprimevano apprezzamenti sulle sue opere.
A me, invece, doveva leggersi in faccia tutta la perplessità, lo sconforto, il fastidio.
Lui mi dice: la signora non ha apprezzato.
Non era una domanda, era un'affermazione.
Gli sussurro: non capisco.
A quel punto inizia uno scambio a raffica di domande e risposte che durerà oltre mezz'ora.
La gente ci circonda e sta ad ascoltare in silenzio.
Non gli ho risparmiato niente e lui mi ha fornito dei mezzi
Uno, in particolare, lo sento molto utile e cercherò di metterlo in pratica: non usi il verbo CAPIRE, si sposti sul verbo SENTIRE.
Capire comporta spesso una preparazione, sentire consente di entrare nel pensiero dell'artista.
Cerchi di SENTIRE.
In quel momento mi sono resa conto che, oltre all'arte, ci sono tante cose nella vita che non riusciamo a capire ma possiamo SENTIRE.
Sentire, significa entrare nel cuore, vedere l'anima, non solo delle cose, anche delle persone.
Sentire è mettersi in sintonia, pensare all'unisono.
Sentire è più importante che capire.
Finita la nostra intensa conversazione, qualche persona gli ha detto: grazie Maestro per la bellissima lezione.
E' stato un grosso regalo anche per me che ho raggiunto l'auto senza toccare il marciapiede, lievitando su nuvole di bellezza e di emozioni.
Il mio pensiero continuava a viaggiare, inciampando su ulteriori considerazioni, quando ho sentito lui che diceva: adesso, signora, voglio abbracciarla e darle due baci.
Mi ha preso la testa tra le mani e mi ha stampato un bacio per guancia.
Questo incontro è stato un bel regalo.
Ora, scrivendo su Aven, mi viene da pensare che se anche l'asessualità, invece di capirla, si cerca di sentirla, diventa molto più facile.
Credo che, fin dall'inizio, inconsapevolmente, sia esattamente ciò che ho fatto io.
Questa trasposizione da un verbo ad un altro, si deve mettere in pratica molto di più: rende facile l'amore, la tolleranza, evita di arrovellarsi su domande senza risposta.
Paolo Icaro: un artista da SENTIRE
- Antares
- AVENturiero
- Messaggi: 2426
- Iscritto il: mer set 07, 2016 6:53 pm
- Genere: maschio
- Località: Milano
Re: Paolo Icaro: un artista da SENTIRE
Questo è quello che probabilmente hai visto, (e sentito), esposto al GAM.
Ci sono altri nidi dello stesso artista:
Paolo Icaro: Nido, 1988, gesso e paglia
Galleria Martano, Torino
Paolo Icaro: Nido-ramo, 1984
scultura in legno e gesso
Paolo Icaro: Nido per un sanpietrino, 1982
scultura in gesso e granito
Ti amo col sole e con la pioggia
- Bianca
- AVEN Mastermind
- Messaggi: 29914
- Iscritto il: lun mar 10, 2014 7:11 pm
- Orientamento: Eterosessuale Sessuale Romanti
- Genere: Signora
Re: Paolo Icaro: un artista da SENTIRE
Nessuno dei tre.
Forse si chiama NIDO DI TORINO
Ha una specie di lancia trasparente (vetro, plexiglass, ghiaccio)che penetra il nido in verticale.
Fa una certa impressione.
Forse si chiama NIDO DI TORINO
Ha una specie di lancia trasparente (vetro, plexiglass, ghiaccio)che penetra il nido in verticale.
Fa una certa impressione.