Poesie fai da te
- Ermy
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- Orientamento: per ora asessuata
grassie Momo
io con quella poesia ho come ricelebrato il mio ritorno alla lettura...ho sempre letto molto da piccola e appena potevo leggere era il mio passatempo preferito....ma da quelche mese a questa parte....e forse per colpa della mia depressione...non riuscivo + a leggere, mi faceva male...entravo nei libri e loro mi ricacciavano via finita l'ultima pagina....vivevo tramite di loro....e se ci fosse stato un libro infinito...io, io avrei dato l'anima per averlo...in un certo senso sarei diventata immortale...mentre invece con la fine di ogni libro....morivo sempre anche io....per questo mi distaccai dalla lettura....che da bene si trasformò per me in un male...ma come si sa gli eccessi sono sempre da evitare...in ogni cosa...
io con quella poesia ho come ricelebrato il mio ritorno alla lettura...ho sempre letto molto da piccola e appena potevo leggere era il mio passatempo preferito....ma da quelche mese a questa parte....e forse per colpa della mia depressione...non riuscivo + a leggere, mi faceva male...entravo nei libri e loro mi ricacciavano via finita l'ultima pagina....vivevo tramite di loro....e se ci fosse stato un libro infinito...io, io avrei dato l'anima per averlo...in un certo senso sarei diventata immortale...mentre invece con la fine di ogni libro....morivo sempre anche io....per questo mi distaccai dalla lettura....che da bene si trasformò per me in un male...ma come si sa gli eccessi sono sempre da evitare...in ogni cosa...
- Ermy
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APOCALISSE
ho sognato la fine...
la fine di voi tutti
si
genere umano..
vi ho visti con il terrore negli occhi..
implorare il vostro dio..
invano...
eravate li.
tremanti e spauriti..
sentivo l'odore acre e pungente del vostro freddo sudore...
fragili creature...vili esseri
come potete temere la salvezza e la gioia della morte..
ho desiderato dal giorno della mia nascita questo momento
e ora celebro la mia vittoria e festeggio il giorno della nascita e della distruzione...
vi guardo e rido di voi meschini...così attaccati a queste cose...a queste insulse esistenze, alle vostre case..ai vostri beni
ma non temete ..fra poco sarà tutto finito..
a voi sembrarà un incubo..
ma per me sarà come vivere il più estatico dei sogni.
la sentite...la sentite anche voi....si...
la squillante e cristallina voce della tromba....sentite come vi chiama...e come vi condanna....
quel suono vi fa rabbrividire...ma a me fa fremere di gioia...
è finalemente arrivato....si mio caro Alexandre...il giorno da te sperato...
quello che per anni hai cercato di indicare...ma che non hai mai potuto vedere...
io sola padrona dei fatti ho visto tutto mutare...
io sola ho sentito l'urlo infernale di mia madre...che gemeva e gridava..e insultava voi figli che la deturpavate...
avete scavato nel suo cuore...
avere prosciugato il suo nero sangue...
ingenuamente lo chiamate oro....
si oro.....prezioso come la morte...
madre mia....il tuo ventre lacerato e sterile...non metterà più al mondo quei figli ingrati....io sola...rapita e violata...porterò pace su di te...e sui miei mostruosi fratelli....
accoglierò nella mia tetra dimora...tutti loro....aprirò loro le porte.,..verso la loro nuova casa....
le loro anime strisceranno e potranno svelarsi per la loro vera natura....
meschine e indegne...
sentirai l'eco delle loro grida....ma non piangere per loro madre mia...
non piangere per me....
così è stato in passato e così sarà ancora...
piangerai 40 giorni e 40 notti...inonderai tutta te stessa...e pregherai di ricevere la loro stessa sorte....ma poi....quando il sole tornerà....quando quella luce che speravi che mai più ti toccasse.....rinascerai....
non sentirai + le urla e le grida...non ricorderai dei tuoi figli sepolti vivi nel tuo grembo.....ma sentrai i vagiti...di una nuova vita......i vagiti silenziosi della più perfetta creatura..che tu abbia mai partorito ,madre mia...
e la dolce Thanathos...verrà alla luce....perchè è con lei che iniziano e finiscono tutte le vite....e da lei rinizierà tutto....sempre.
ricordati o madre di tua figlia...ricordati di Persefone...
ricordati del fiore che la fece deflorare...
a annusa quei petali che profumano di peccato e di sangue...
e respira nel Narciso...
l'odore del mio sacrificio.
ho sognato la fine...
la fine di voi tutti
si
genere umano..
vi ho visti con il terrore negli occhi..
implorare il vostro dio..
invano...
eravate li.
tremanti e spauriti..
sentivo l'odore acre e pungente del vostro freddo sudore...
fragili creature...vili esseri
come potete temere la salvezza e la gioia della morte..
ho desiderato dal giorno della mia nascita questo momento
e ora celebro la mia vittoria e festeggio il giorno della nascita e della distruzione...
vi guardo e rido di voi meschini...così attaccati a queste cose...a queste insulse esistenze, alle vostre case..ai vostri beni
ma non temete ..fra poco sarà tutto finito..
a voi sembrarà un incubo..
ma per me sarà come vivere il più estatico dei sogni.
la sentite...la sentite anche voi....si...
la squillante e cristallina voce della tromba....sentite come vi chiama...e come vi condanna....
quel suono vi fa rabbrividire...ma a me fa fremere di gioia...
è finalemente arrivato....si mio caro Alexandre...il giorno da te sperato...
quello che per anni hai cercato di indicare...ma che non hai mai potuto vedere...
io sola padrona dei fatti ho visto tutto mutare...
io sola ho sentito l'urlo infernale di mia madre...che gemeva e gridava..e insultava voi figli che la deturpavate...
avete scavato nel suo cuore...
avere prosciugato il suo nero sangue...
ingenuamente lo chiamate oro....
si oro.....prezioso come la morte...
madre mia....il tuo ventre lacerato e sterile...non metterà più al mondo quei figli ingrati....io sola...rapita e violata...porterò pace su di te...e sui miei mostruosi fratelli....
accoglierò nella mia tetra dimora...tutti loro....aprirò loro le porte.,..verso la loro nuova casa....
le loro anime strisceranno e potranno svelarsi per la loro vera natura....
meschine e indegne...
sentirai l'eco delle loro grida....ma non piangere per loro madre mia...
non piangere per me....
così è stato in passato e così sarà ancora...
piangerai 40 giorni e 40 notti...inonderai tutta te stessa...e pregherai di ricevere la loro stessa sorte....ma poi....quando il sole tornerà....quando quella luce che speravi che mai più ti toccasse.....rinascerai....
non sentirai + le urla e le grida...non ricorderai dei tuoi figli sepolti vivi nel tuo grembo.....ma sentrai i vagiti...di una nuova vita......i vagiti silenziosi della più perfetta creatura..che tu abbia mai partorito ,madre mia...
e la dolce Thanathos...verrà alla luce....perchè è con lei che iniziano e finiscono tutte le vite....e da lei rinizierà tutto....sempre.
ricordati o madre di tua figlia...ricordati di Persefone...
ricordati del fiore che la fece deflorare...
a annusa quei petali che profumano di peccato e di sangue...
e respira nel Narciso...
l'odore del mio sacrificio.
Ultima modifica di Ermy il sab mar 03, 2007 1:23 am, modificato 2 volte in totale.
- blueberyl
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- Località: dagli abissi della mia anima
L'Io in me so ritrovare
a volte,
solo se non sento quell'essere
che mi imprigiona
nei giorni afosi dell'estate
in assenza di lacrime;
ma ti ritrovo
le notti fresche e ventilate
sia pur in assenza di te.
Io vivo
l'assenza di TE.
a volte,
solo se non sento quell'essere
che mi imprigiona
nei giorni afosi dell'estate
in assenza di lacrime;
ma ti ritrovo
le notti fresche e ventilate
sia pur in assenza di te.
Io vivo
l'assenza di TE.
Ultima modifica di blueberyl il dom mar 18, 2007 1:37 pm, modificato 1 volta in totale.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"
- blueberyl
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La falce opalina della luna bianca
si rivestì d'un mantello di cinabro
Il sacrifizio è celebrato- Caddi vittima.
Vidi la scure anelare alla mia gola
riflessa nella spera dei tuoi occhi,
sconosciuta e nefasta
l'ombra loro rubescente.
Adesso piango il sorriso d'Artemide.
Tristo, qualcuno lo rapì dalle tue labbra.
si rivestì d'un mantello di cinabro
Il sacrifizio è celebrato- Caddi vittima.
Vidi la scure anelare alla mia gola
riflessa nella spera dei tuoi occhi,
sconosciuta e nefasta
l'ombra loro rubescente.
Adesso piango il sorriso d'Artemide.
Tristo, qualcuno lo rapì dalle tue labbra.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"
- blueberyl
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IL RITORNO
Neppure la scorza cava del suo legno
suonerà i rintocchi
delle tue nocche su di lei.
In silenzio te ne andasti:
lei, muta me lo gridò.
Per il dolore
d'averti concesso il suo varco
a te che ne sei padrone,
quella stessa porta
che un giorno si chiuse con gran clangore
alle mie spalle,
mai più proferirà parola.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"
- blueberyl
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Ho corna viscide
come le lumache
Fuori dalla coclea
mi inerpicai un giorno
su per vette insperate
Sicura e salda
dalla terra
neanche il vento mi distaccò.
Mi frantumò la vita
piantandomi più schegge
nella mia natura molle.
Ora, tremo gelatinosa.
come le lumache
Fuori dalla coclea
mi inerpicai un giorno
su per vette insperate
Sicura e salda
dalla terra
neanche il vento mi distaccò.
Mi frantumò la vita
piantandomi più schegge
nella mia natura molle.
Ora, tremo gelatinosa.
"E' in noi un Regno che esiste ma non possediamo, ed è lo stesso che possediamo senza che esso esista"