Il poeta che vi introduco è
Girolamo Comi.
Girolamo Comi, (Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa, LE, 23 novembre 1890 - Lucugnano, frazione di Tricase 3 aprile 1968), poeta italiano del XX secolo.
(peccato che fosse fascista...vabbè
)
Da:
CANTO PER EVA (1958)
Come un giardino schiuso a me d'accanto
di cui non toccherei fiore né frutto
tu, respirando in me generi un canto
che mi riempie e m'illumina tutto.
Gioia di un giorno, la tua ala trema
nella memoria come se volesse
arricchire l'attesa del mio essere
d'una germinazione non terrena.
Tu sei la primavera che aspettavo,
oh visione musica e figura
di un'arcana armonia da cui ricavo
l'essenza della gioventù futura:
fremito di un mattino che m'investe
con l'alito di tutto il suo celeste.
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O meraviglia.. Un viso
Per poco contemplato e che scompare
Ma poi nella memoria riappare
Tenacemente acceso di un sorriso
Che non si spegnerà …
Eva, se muore
L’avventura terrestre si riaccende
Il sogno umano ma trasfigurato
Dal fuoco di catartiche vicende
In selve d’ armonia nell’increato…
E tu mi appari più mitica e vera
Dentro l’ ora che fugge e trasferita
Già in altra sfera ma restituita
Alla tua originaria primavera.
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Arde il fiore di te nell’ atmosfera
Dei giardini terrestri dove il coro
Delle orchestre del sole – argento e oro –
Si confonde con la tua primavera.
Pari un raggio dell’asse della sfera
Nel suo circuito segreto e sonoro
Che in me entra ed echeggia in ogni poro :
essenza e fuoco della terra intera
Promessa di una gioia custodita
Nel palpito e nel ritmo dell’ attesa
Gemma e figura di un ‘ arcata vita .
In me alimenti un ‘ ansia ch’era accesa
E inconsapevolmente mi conduci
Alla sorgente delle somme luci