Continuo a raccontarvi Orlando.........con molta calma....
Una casa che pende e che ospita uno dei tanti luoghi di "divertimento"....magia? spiritismo?...
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A fianco dell'ingresso, spiritello inquietante....
In questa zona di dritto non c'è molto....
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Davanti alla vetrina di questo ristorante, mi punge vaghezza di un bel filetto. E' ora di cena.
Proseguo e proprio davanti alle attrazioni più adrenaliniche, entro in una steck house.
Il locale è molto grande con tanti tavoli ben distribuiti, pulito e ospita gruppi di amici e famiglie con bambini.
Mi accompagnano ad un tavolo per due.
Ordino un bel filetto "à point" e mi porteranno un piatto enorme con verdure varie e le immancabili patatine fritte accompagnate da salsine differenti.
Una birra, ovviamente.
I tavoli di legno non sono apparecchiati, quindi, apro il grande tovagliolo in stoffa in cui sono avvolte le posate e lo metto a rombo davanti a me, così ci stanno su piatto, bicchiere, posate e mi rimane anche un angolo pendente per pulirmi la bocca.
Mi portano subito su un tagliere un pane caldo con il burro.
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Ad un tavolo poco lontano dal mio, è sistemata una allegra famigliola: papà, mamma e tre figli.
Saprò poi che il più grande ha 15 anni ed è down, la ragazzina ne ha 12 e farà la pediatra, il piccolo ne ha 7 ed è un biondino bellissimo.
La ragazzina e il piccolo, cominciano ad osservarmi e mi fanno ciao con la mano.
Rispondo. cominciano a spostare quello che hanno davanti, mettono il tovagliolo come l'ho messo io e riapparecchiano.
I genitori che sono di spalle e non capiscono il motivo di questa innovazione, sentono la spiegazione, si girano e mi salutano; la mamma si alza e viene a chiedermi da dove vengo, come mai sono da sola ed ecco fatta conoscenza.
Non mi piace mangiare sul tavolo