Attendo risposte da altri "cyborg" come me

Molto interessante Animapura, se non ricordo male avevi anticipato questo tuo orientamento alcuni mesi fa. Hai mai provato a condividere il tuo spazio con un animalino ? Personalmente trovo che siano creature viventi meravigliose e soprattutto sempre sincereanimapura ha scritto:Keymaster per certi versi sono come ge, anch'io sono disinterssata alle relazioni asessuali e romantiche pero' a differenza tua non sto bene da sola perche' ho comunque l'esigenza di stabilire un rapporto platonico che preveda una frequentazione (che un giorno potrebbe anche sconfinare in convivenza) con un uomo (percio' mi definisco etero-platonica), con una donna non avrei mai quest'esigenza
Molto interessante animapura. Per quanto mi riguarda non mi farei alcun problema a condividere l'abitazione con un amico/a, anzi.animapura ha scritto:Keymaster per certi versi sono come ge, anch'io sono disinterssata alle relazioni asessuali e romantiche pero' a differenza tua non sto bene da sola perche' ho comunque l'esigenza di stabilire un rapporto platonico che preveda una frequentazione (che un giorno potrebbe anche sconfinare in convivenza) con un uomo (percio' mi definisco etero-platonica), con una donna non avrei mai quest'esigenza
Nessun problema axelay, è una domanda molto sensata.axelay ha scritto:Posso dire una cosa che penso? Ma prima occorre una premessa....
(ciao Bianca! tu sai che i miei pensieri sono come tori scatenati che devono trovare una via di fuga! - scusate approfittavo per salutarla!)
Prima di tutto vi chiedo scusa in anticipo per il mio intervento fuori luogo.
E vi chiedo scusa anche per quello che sto per dire. Perchè posso anche sbagliarmi di grosso.
Però, vorrei che voi, nel giudicare ciò che scrivo, lo faceste come si fa con un amico che pone una domanda, un amico che vuole capire
e non offendere e criticare. Mi rendo conto di non essere il vostro amico, ma io mi pongo lo stesso con quell'atteggiamento.
Ma per caso, dietro la sensazione di libertà di stare da soli, il voler bene/amare solo gli amici, non è che c'è una parte di voi stessi che non vuole affrontare
qualcosa, che non vuole essere coinvolto in un rapporto che implica, ovviamente, la perdita di qualcosa?
Non essere più liberi ed avere il controllo esclusivo di se stessi e della propria vita, oppure la paura di affrontare ciò che non si conosce e le sue conseguenze?
Le mie non sono affermazioni ma domande per capire, per imparare.
Perché?Bianca ha scritto:Non ci resta che piangere
Capisco le tue perplessità e sono assolutamente legittime, provo a spiegarmi meglio perché capisco che tu sia l'esatto opposto di un aromantico e credimi sono davvero felice per te perché penso sia giusto che ognuno viva secondo la propria natura.Bianca ha scritto:Ciao axe!
Anch'io mi pongo le domande che poni tu.
Perfetto. Questo è esattamente ciò che cerco di dire.Haderian ha scritto:ciao axelay,
ti chiedo scusa se rispondo anch'io nonostante la domanda che poni non sia rivolta a me ma daltronde in un forum ognuno puo' esprimere il suo pensiero..
io non sono aromantico, anzi come avrai letto in altri post sono l'esatto opposto, ma sono convinto che esistono persone che semplicemente l'attrazione romantica non la provano mai. quelle persone sono gli aromantici. si tratta della stessa mancanza di attrazione che gli omosessuali omoromantici hanno verso il sesso opposto e che gli eterosessuali eteroromantici hanno verso lo stesso sesso. non c'e' nessuna paura, rifiuto o scelta in me che non sono attratto romanticamente dalle femmine come non c'e' in te che non lo sei verso i maschi. semplicemente esiste chi per sua natura non e' attratto romanticamente da nessun genere. e' una variante naturale della sessualita' umana. veramente e' tutto qui.
Bianca ha scritto:Sono seriamente preoccupata per la mia incapacità di comprendere.
Mentre ho quasi immediatamente capito che cos'è l'asessualità, io non riesco a capire come possa esistere l'aromanticismo.
Premetto che non desidero cambiare nessuno, perché penso che le persone siano belle così come sono e non debbano, nè possano essere cambiate. Quando piacciono, devono piacere con pregi e difetti, perché solo così, sono uniche.
Poi, ogni persona può decidere da sè quando e come impegnarsi a limare difetti che creano problemi, ma deve essere una decisione solo sua.
Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
E io qui torno indietro di oltre un anno...ma aspettate a tirarmi i mattoni, che mi spiego meglio.
Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.
Invece questo non capita.
Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.
Mmh, ok direi che ho capito cosa intendi e mi sa che stiamo partendo da presupposti diversi perché sono d'accordissimo con ciò che dici tu.Bianca ha scritto: Sono seriamente preoccupata per la mia incapacità di comprendere.
Mentre ho quasi immediatamente capito che cos'è l'asessualità, io non riesco a capire come possa esistere l'aromanticismo.
Premetto che non desidero cambiare nessuno, perché penso che le persone siano belle così come sono e non debbano, nè possano essere cambiate. Quando piacciono, devono piacere con pregi e difetti, perché solo così, sono uniche.
Poi, ogni persona può decidere da sè quando e come impegnarsi a limare difetti che creano problemi, ma deve essere una decisione solo sua.
Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
E io qui torno indietro di oltre un anno...ma aspettate a tirarmi i mattoni, che mi spiego meglio.
Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.
Invece questo non capita.
Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.
Non direi, dato che amare e essere innamorati di (nel senso di provare attrazione romantica) sono due cose completamente diverse. Una cosa è dire ''amo mio padre/mia madre (provo un sentimento d'amore nei confronti di mio padre/ mia madre, gli voglio tanto bene e provo un grandissimo affetto nei loro confronti) un'altra è dire ''sono innamorato di mio padre/ mia madre (provo attrazione romantica per mio padre/mia madre, vorrei condividere la mia vita con lui/lei, vorrei avere una relazione con lui/ lei) sono due cose diverse.Bianca ha scritto: Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
Esattamente! Il fatto è che non è l'attività sessuale ad essere un discrimine tra amico/a (o fratello, sorella, zia, zio, padre, madre ecc..) e fidanzato/a, ma è l'attrazione romantica, cosa che l'aromantico non ha.Bianca ha scritto:Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Perfetto. Hai centrato perfettamente il concetto di amore. L'amore può essere dato a chiunque, genitori, fratelli, animali, fidanzato/a, amici, figli e non è legata al sesso, all'età, all'aspetto fisico e all'orientamento dell'individuo verso cui è indirizzato. E' come dici tu una capacità. L'amore che provi per un genitore, per un cane, per un amico o per il compagno/a è lo stesso, non vi è alcuna differenza perché non è altro che l'esercizio della propria capacità di amare, al massimo può cambiare l'intensità. Ma l'amore e l'attrazione sono due cose diverse, poiché l'amore non è altro che la propria capacità di amare, mentre l'attrazione è un impulso (legato a vari fattori quali il genere della persona verso cui l'attrazione viene rivolta) e che fa si che tu riversi il tuo amore nei confronti di una persona nel contesto di questo impulso emotivo.Bianca ha scritto: Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Assolutamente no!Bianca ha scritto:Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Se la zia o il postino ha cresciuto il bambino fin da neonato l'ha preso una volta nato e l'ha trattato come un figlio comportandosi come si comporta una madre si, come dicevo prima tutto dipende dalle esperienze vissute con la persona verso la quale esprimi il tuo amore.Bianca ha scritto:Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.Invece questo non capita.
Ciò che hai descritto tu è in parte l'asessuale romantico, perché la non presenza di attività sessuale non esclude le coccole le carezze e soprattutto l'attrazione romantica, che è quella cosa (diversa dall'amare in se per se) che ti permette di determinare il rapporto che hai con il compagno, la persona di cui sei innamorata ( e di conseguenza che ami).Bianca ha scritto:Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.