
Il discorso di Eirikur mi intriga tantissimo *_* E sì, è un'immagine molto suggestiva.
Ricordiamoci che queste statistiche sono state fatte in base ai pochi che hanno il coraggio di rivelarsi per quello che sono, quindi chi sa quante persone non sono quello che sembrano perchè hanno timore del giudizio e preferiscono uniformarsi.Concordo pienamente con entramb*. Abbiamo a che fare con dati di fatto, gli asessuali sono l'1% della popolazione, gli asessuali aromantici si attesteranno attorno allo "zero virgola".
È vero... siamo talmente immersi nei condizionamenti che alcune persone non riescono nemmeno a vedere che, sotto degli schemi assorbiti dalla realtà circostante, in realtà ci possono essere mille altri modi d'essere... io per prima, se non avessi dovuto affrontare un percorso per guarire dai miei disturbi d'ansia, probabilmente non mi sarei nemmeno mai accorta che di fatto mi forzavo a comportarmi in un certo modo solo perchè lo consideravo "normale", e avrei continuato a soffrirne. Ancora adesso non ho piena consapevolezza del mio modo di essere, leggere questa discussione ad esempio mi ha fatto riflettere molto sulla natura di alcuni miei rapporti con le persone. Io non credo di essere lithromantica, tuttavia i sentimenti che mi legano a certe persone mi sembrano molto simili a quelli che descrivete voi quando parlate di rapporti queerplatonici...Chiara78 ha scritto:Per molti è normale relegare nel fondo il loro vero essere, se non lo ritengono "normale", e fingere di essere quel che non sono; come è efficace il pensiero positivo, purtroppo lo è anche quello negativo, e se ci si ripete "non sono normale, mi devo uniformare facendo sesso/vestendomi come gli altri/tutto quel che vi viene in mente" alla fine ci si crede e lo si fa con naturalezza
Personalmente preferirei che il rapporto fosse esclusivo, poi potrei fare delle eccezioni in base a quanto la persona in questione mi attrae.The Waiting Fox ha scritto:Se aveste la sicurezza di poter avere una relazione queerplatonica con qualcuno che vi mettesse sullo stesso piano del proprio partner romantico, la situazione vi andrebbe bene o desiderate un rapporto queerplatonico in cui l'altra persona non abbia altri legami altrettanto significativi?
A me capita di "rimanerci male" quando scopro che una persona per la quale provo ciò che ho descritto sopra è già impegnata... più che gelosia vera e propria, però, credo che la mia sia una specie di momentanea delusione dovuta al fatto che, per dirla in parole molto povere, "pensavo di averlo tutto per me e invece devo condividerlo con qualcun altro"Bakeneko ha scritto:@astrid
L'esempio dei prof è più o meno quello che sta capitando a me in questo periodo. Quando ho capito quello che stavo provando ho pensato "non è possibile!"... perché non avevo mai provato una cosa del genere per una persona che superava la soglia di una certa età. Eppure quello che provo, per quanto intenso, non ha nulla a che vedere con il romanticismo. Io vorrei anche essere corrispost*, vorrei essere in cima alla sua lista, ma non in modo romantico; ammetto che certe volte mi sorprendo a pensare che sia un bene per me che questa persona non sia spostata e non abbia già qualcuno, perché un po’ di gelosia mi verrebbe di sicuro, tuttavia, anche se ho questi pensieri, non mi andrebbe mai di conviverci e tutto il resto.