Gioco: Amo/Odio/Indifferente

[Bianca]

Mai seguita una.
Mi innervosisce essere legata all’attesa della puntata successiva.
Probabilmente, se iniziassi a seguirne una, mi appassionerebbe.
Forse, con mio figlio, una l’ho seguita: Cuori senza età.
La trovavamo molto divertente.


Gli anelli?

[Athos]

A me le serie tv piacciono solo se hanno episodi scollegati tra loro, come quelle di genere giallo, perché le altre mi annoiano facilmente per la lunghezza della trama.

Mai portato anelli, credo mi darebbero fastidio come i braccialetti.

L’acqua frizzante?

[Bianca]

Adoro l’acqua frizzante e tutto quello che si beve e contiene bollicine.
La società dei consumi non risparmia nessuno.

I vetri cattedrale?

[Athos]

Sono meravigliose le vetrate! Fino a un anno fa passavo ogni giorno davanti al Duomo di Milano e non mi stancavo mai di ammirare le vetrate. Sono stupende anche viste da fuori, soprattutto se è buio e la chiesa è illuminata.

Le scale mobili?

[Antares]

Sono meravigliose le vetrate! Fino a un anno fa passavo ogni giorno davanti al Duomo di Milano e non mi stancavo mai di ammirare le vetrate. Sono stupende anche viste da fuori, soprattutto se è buio e la chiesa è illuminata.

(La basilica dedicata alla Sacra Famiglia a Barcellona.)

Anche a me piacciono parecchio soprattutto se fuori c' è il sole e dentro è tutto illuminato.


Le scale mobili le uso sempre in alternativa a quelle fisse.


La cottura a bassa temperatura ?
Si tratta di cucinare per un tempo piuttosto lungo nell'acqua o brodo caldo (a 60°) invece che bollente.
Dovrebbe preservare gran parte delle vitamine.

[Bianca]

E che si può dire della Sainte Chapelle di Parigi?
Mi manca il respiro solo a pensarci.
Arrivi su, trovi il sole che ci batte dentro e ti senti mancare.

Trovo che le scale mobili siano una bellissima invenzione.
Quando osservo i vari pezzi che si intrecciano sotto i piedi mi prende un po’ di affanno.
La cosa più difficile è stabilire in partenza se la valigia può stare sul mio stesso gradino o devo condurla su un altro...
Quello davanti? Quello dietro?
Quando il mio timore di essere trascinata al fondo o sospinta addosso al signore davanti svanisce, è perché mi ha sbattuta fuori.

La cottura a bassa temperatura è, in pratica, quella che io uso per cuocere il ragù o il minestrone.

Le domande automatiche dei risponditori telefonici?

[Athos]

Per me la valigia è scomoda sul gradino davanti a te perché quando arrivi alla fine c’è sempre una parte rialzata e dovresti spingere la valigia in avanti, altrimenti ti si blocca lì (non so se è successo solo a me o è normale), mentre se l’hai dietro devi solo proseguire e tirartela dietro. Sullo stesso gradino ci può stare ma attirerai gli insulti di quelli che vogliono camminare sulla sinistra per fare prima (spesso le scale normali ti fanno fare un giro dell’oca assurdo per farti arrivare in cima).

Le domande dei risponditori mi fanno innervosire .

Il venerdì 17?

[Bianca]

Una volta, a Porta Garibaldi a Milano, presi una scala mobile in salita, facendomi precedere dalla valigia.
Appena il gradino si alzó, la valigia mi venne addosso spingendomi all’indietro e adagiandomi mollemente tra le braccia di una fanciulla che, per fortuna, fu pronta ad accogliere me e la valigia.
Fino in cima alla scala le ripetei, ridendo come una matta, mentre lei continuava a sostenermi: signorina, grazie, mi scusi, mi ha salvato la vita!
Avrebbe potuto essere un effetto domino...

Soltanto innervosire?
Io, normalmente, parlo con loro, li insulto, faccio commenti sarcastici, mi complimento con chi ha ideato quella cavolata, rispondo a caso, scelgo l’opzione più improbabile.
In genere ci azzecco.


È una giornata meravigliosa!
Rispetto a ciò che mi capita negli altri giorni, in quelli c’è sempre un miglioramento.

La donna di picche

[Antares]

Riguardo alle scale mobili, ho fatto diverse sperimentazioni con il carrello della spesa.

Premesso che da regolamento è proibito usare le scale mobili con il carrello.

Quando si scende è opportuno tenerlo sul gradino davanti (più in basso) tirandolo verso di sé per ancorarlo saldamente al gradino su cui poggia.

Quando si sale è meglio tenerlo sul gradino di dietro (più in basso), sempre tirandolo verso sé, per ancorarlo.

Se si inverte la posizione del carrello rispetto al senso di marcia delle scale occorrerà invece spingere il carrello lontano da sé per ancorarlo ed evitare che ci venga addosso, con il rischio, a fine corsa, di investire la persona successiva (in discesa) o la precedente (in salita).

Il tutto è applicabile anche alle scale fisse: meglio davanti se si scende, di dietro se si sale.

Riguardo alla donna di picche non ho preferenze, per cui rigiro la domanda al prossimo.

[Bianca]

Senti Ant, invece di distribuire regole a manciate, non sarebbe più semplice se io, mentre sto arrivando a Milano, ti avverto e tu ti trovi ai piedi delle scale mobili che io devo superare?
Saresti molto carino ad aiutarmi in quel contesto.
E io potrei amare le scale mobili.

Amo la donna di picche, perché rimette in gioco la giustizia.


Chi ti telefona al mattino presto mentre tu stai dormendo il sonno dei giustissimi?

[Athos]

Sul cellulare non mi capita perché faccio in modo di non ricevere telefonate, a volte capita sul telefono fisso ma è sufficientemente lontano dalla mia camera da letto!

Tornando ai carrelli sulle scale mobili, a una mia amica è successo di venire investita da un carrello strapieno di spesa. Lei era alla fine delle scale mobili, quelle senza i gradini, a una signora che si trovava in cima è scappato il carrello dalle mani. Fortunatamente la signora ha urlato, così la mia amica ha fatto in tempo a voltarsi e, con gesto eroico, a bloccare il carrello con la mano.

Giocare a bowling?

[Bianca]

Praticamente, ogni volta che usiamo una scala mobile rischiamo la vita. Bella scoperta!

Ci ho giocato, mi sono divertita.
Da un po’ non gioco più e non mi manca.

I films?

[Athos]

Mi piacciono soprattutto quelli di genere drammatico e biografico, evito i fantasy, film della Marvel, i film romantici, i film comici demenziali.

La barba di Kerry King?

[Bianca]

“Fondatore di un gruppo trash”...
Sai che programma!
Indifferente lui e la sua barba.
Con tutta l’immondizia che già c’è in giro...

La raccolta differenziata?

[Athos]

Ahaha non trash (spazzatura) ma thrash (battere, percuotere). È un sottogenere del metal, un ottimo sottogenere, tra l’altro.
Le band fondatrici sono state queste quattro: Metallica, Megadeth, Slayer e Anthrax.
Anche io, nei primi tempi in cui ho iniziato ad avvicinarmi al genere, avevo letto male. Poi mi sono chiesto perché avrebbero dovuto chiamarlo metal spazzatura, dato che spazzatura non è, così ho letto meglio e ho notato l’acca!

Sicuramente la raccolta differenziata è utile, anche se non tutti la fanno correttamente.

I mosaici?