La mia esperienza

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
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Joscr
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La mia esperienza

Messaggio da Joscr »

Premetto che nonostante io non sia più proprio un ragazzino (ho 35 anni) ho "scoperto" l'asessualità solo recentemente, mi sono documentato e credo di potermi definire asessuale etero-romantico. D'altro canto mi permangono in testa ancora alcuni dubbi per cui vorrei condividere con voi quella che è stata la mia esperienza unitamente ad alcune mie riflessioni per avere un confronto e delle opinioni a riguardo.

Fin da quando tutti i miei coetanei iniziavano ad avere le prime cotte e si vantavano delle loro "avventure" ricordo di non aver mai provato alcun interesse a riguardo. Mentre i miei amici erano tutti entusiasti per questo o quell'altro porno, io non capivo cosa ci trovassero: per carità, ho provato a guardarne qualcuno ma mi suscitava più o meno lo stesso interesse di una puntata di Super Quark (e sicuramente dopo pochi minuti quest'ultimo risultava meno monotono). Questo mi ha portato a rimanere single fino al primo anno di università.

A quel punto iniziai una relazione durata per sei anni con una cara amica d'infanzia (e che è tutt'ora, a distanza di oltre una decade, la mia migliore amica) e fino a lì tutto bene, abbiamo avuto le nostre esperienze, sperimentato, grande complicità, pochissimo sesso "vero e proprio" ma non ci mancava e non ci siamo mai posti il problema (ci parlavo giusto l'altro giorno e siamo giunti ad una specie di reciproco "coming-out" asessuale). Poi per tutta una serie di motivi la relazione è finita (di fatto è come se ormai fosse mia sorella).

Da lì il disastro: non mi mancava il sesso, ma la relazione, il romanticismo, la complicità e via dicendo. Pertanto mi sono imbarcato in una serie di relazioni che se iniziavano bene, anche con le mie migliori intenzioni di soddisfare la partner poi ogni relazione si trasformava in un calvario di continue richieste di sesso, sesso e ancora sesso. Puntualmente (e nonostante le mie rimostranze) in misura sempre maggiore (magari all'inizio bastava una volta a settimana e mano a mano ogni tre, due giorni o persino con richieste giornaliere) e in caso di mia "negazione" ogni santa volta iniziavano insinuazioni e\o scenate su ipotetici tradimenti, una mia ipotetica omosessualità e\o un'eventuale mia mancanza di coinvolgimento\amore.

Non avendo al tempo alcuna idea di cosa volesse dire essere asessuale o che ci fossero altri come me mi sono fatto una marea di "problemi & paranoie" arrivando a lasciare una ragazza con cui stavo benissimo e che non mi pressava mai solo perchè mi ero convinto di non "essere preso da lei" perchè in un anno e mezzo di relazione avevamo fatto sesso una sola volta e per "senso di colpa" e poi ricadere in relazioni in cui stavo male per le continue pressioni per avere rapporti che non mi dicono alcunchè. Per fortuna poi ho scoperto l'esistenza dell'asessualità e di altri "come me" e, per fortuna, ho smesso di sentirmi "strano" anche se mi chiedo ancora come potrebbe essere possibile conciliare una relazione tra sex e asex...

Fino a qui immagino sia un "copione" familiare a molti ma mi permangono alcuni dubbi:

In primis a livello di "fantasie" la mia immaginazione è sempre stata molto fervida, per cui inizialmente pensavo di avere una sessualità legata ad alcune di queste, ma, quando messe in pratica, dopo un primo interesse dettato dalla curiosità, rientrava la noia mortale che contraddistingue ogni mio rapporto sessuale.

Da quello che ho capito per molti asex avere una libido ed un'attività autoerotica è abbastanza normale (e per chi è biologicamente maschio credo anche una necessità fisiologica), nel mio caso, però, ho notato che questa necessità è direttamente proporzionale ai miei livelli di stress: in pratica più sono nervoso e stressato più ne sento il bisogno, mentre quando sto bene il bisogno praticamente si azzera.

Non ho nulla contro al sesso in se (anzi, se non pressato e non costretto a far finta di esserne preso, non ho alcun problema a "spendermi" solo unilateralmente per il piacere della partner esattamente come se le facessi un massaggio), semplicemente lo trovo un'attività estremamente noiosa, ma se ricevo pressioni a riguardo mi prende una certa ansia.

Sebbene io non senta alcun bisogno sessuale, posso trovare intrigante (ed eccitante) l'erotismo in piccole dosi e con la dovuta complicità e fantasia al pari di altre attività interessanti che si possano mettere in pratica con una persona con cui si ha feeling (la prima cosa che mi viene in mente è cucinare una torta assieme e fare i "cretini" con l'impasto.

Qualcun altro si rispecchia in questo? O, in ogni caso, cosa ne pensate?

Sicuramente c'è dell'altro ma ora come ora non mi sovviene...

PS: avevo fatto un post di presentazione prima di questo ma mi sono appena reso conto che non è ancora stato approvato dai mod, chiedo venia per quest'infrazione della netiquette...
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Bianca
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Bianca »

Ciao Jos e benarrivato su Aven.

Credo che tutte le tue considerazioni, le tue esperienze, i tuoi ragionamenti, possano trovare qui una risposta/conferma.
Tu già sai che non sei un esemplare unico e che il tuo non interesse per l'attività sessuale, rispecchia e ripete quello di altri.

Il tuo essere romantico ti crea un problema in più, in quanto, all'interno di una relazione ti impone di fare i conti con le esigenze dell'altro.

Come tu stesso racconti, si subiscono pressioni e richieste esplicite, anche accuse gratuite che, col tempo possono diventare ossessionanti e sempre più difficili da gestire.
Spesso si è costretti a chiudere un rapporto e altrettanto spesso, si può vedere l'altro girare i tacchi e andarsene.

Nel tuo discorso, tuttavia, ancora mi sorprende sentir definire "noioso" il rapporto sessuale.
Forse sarebbe più appropriato definirlo "non interessante", non necessario o che non aggiunge nulla, nè è indispensabile, all'interno di un amore.

Inizialmente, quando ancora non si è capita esattamente la propria realtà, si può sbagliare ad interpretare le proprie reazioni ed anche ad ingannarsi circa i propri reali sentimenti; anche per l'asessuale che ancora non sa di esserlo, la mancanza di attrazione può essere scambiata per mancanza di sentimenti.


grazie per aver condiviso le tue esperienze.

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Joscr
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Joscr »

Guarda per quanto concerne il discorso "noia" probabilmente mi sono espresso scambiando causa e conseguenza: per come sono fatto io se sono costretto in qualche attività per cui nutro scarso o nessun interesse tendo ad annoiarmi. Tra l'altro devo darti ragione perchè pensandoci bene la noia non è una costante ma più che altro una caratteristica dei rapporti avuti "controvoglia", mentre mi viene in mente più di un esempio in cui ci sia stata una discreta soddisfazione (alla fin fine un atto fatto unicamente per far piacere al\alla partner può dare le sue ottime soddisfazioni) e\o divertimento (per me derivante dal "contorno" ma alla fine una situazione si fa di tutte le sue componenti).

La mala interpretazione delle reazioni è stato proprio il mio "dramma" negli anni, ora questo "problema" non dovrebbe più porsi. Attualmente, però, sono un po' tormentato dal timore di non riuscire a far funzionare un rapporto con una partner sessuale ma al contempo di non riuscire a trovarne una assessuale e "compatibile" sotto tutti gli altri aspetti che una relazione possa avere...
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Bianca »

Ho capito che cosa intendi per noia.....

Il tuo tormento riguarda la situazione classica che un asessuale deve affrontare: la più difficile.

Incontrare un'asessuale come te, può succedere ma è un'eventualità abbastanza remota.

Più facile può essere il sincronizzarsi, cioè, come ho detto più volte, saper mettere al posto del sesso, argomenti più importanti.
E' la capacità di costruire un amore così sorprendente e completo da non sentire la mancanza dei rapporti.

Lo so, non è poco ma si può fare.

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Joscr
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Joscr »

Probabilmente sono scoraggiato da precedenti esperienze, probabilmente è anche il fatto di essere arrivato ad un punto della vita in cui non si ha più nè tempo, nè voglia di uscire per "provarci a casaccio" e sperare di trovare la persona compatibile.
Sarà anche che per me le "avventure" non hanno praticamente alcuna attrattiva: se la cosa non va avanti l'uomo sessuale medio almeno "ci rimedia una scopata", invece per come sono fatto io solo delusione ed amarezza, anche perchè tendo ad affezionarmi molto alle persone.

Probabilmente mi sbaglio e magari alla fine andrà tutto per il verso giusto ma non è facile... Soprattutto perché mi spaventa molto l'idea di investire tempo, voglia e, soprattutto, sentimenti in qualcosa che sta sotto questa "spada di damocle". Il dubbio più criptico è: quando è meglio dirlo? Alle volte mi chiedo se non dia meglio cercare attraverso qualche app, sito, salcazzo di dating dove metterlo in chiaro fin da subito sul profilo in modo da evitare inutili fraintendimenti... Non ne ho mai usati però astrattamente forse potrebbe essere utile...
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Bianca »

Capisco il tuo scoraggiamento e l’amarezza che accompagna i fallimenti ma più sei abbattuto e meno esterni “fascino”.

Non devi smettere di essere positivo riguardo a te stesso e nei confronti di una tua caratteristica fondamentale.
Non è facile incontrare un’asessuale ma sicuramente puoi incontrare una persona che sa costruire, che vuole costruire, utilizzando altri elementi che ritiene più importanti nel caso in cui desideri adattarsi a te e godersi ciò che di bello e positivo tu puoi offrirle.

Quando è meglio dirlo?

Non credo ci possa essere una regola generale e valida per tutti.
La tenerezza, l’amorevolezza che tu puoi spendere in un rapporto senza che diventi un continuo è scontato avviso “ora ti salto addosso” , possono essere apprezzate e dire anche le cose che tu non ti senti di dire.
Le donne non sono tutte intelligenti ma sono quasi tutte intuitive, se le metti in condizione di porsi delle domande e ragionarci sopra.

È chiaro che se ti trovi con la ragazza che non aspetta altro che finire a letto, è molto probabile che tu riceva l’ennesimo “ciao, arrivederci” ma questo tipo, forse non è neppure il caso di coltivarlo.
Se invece è una fanciulla che ragiona e sta prendendo in considerazione il volerti bene, esiste un futuro positivo.

Non dimenticare che è importante come ti presenti e che meno ti concentri sull’aspetto che ti limita, più risulti positivo.

Credo che alla tua età tu debba avere il tempo e la voglia di investire, al fine di costruire il tuo futuro, quello che tu desideri ma lo devi fare in modo positivo e mettendoci tutto l’entusiasmo che puoi.

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Re: La mia esperienza

Messaggio da Joscr »

Bianca ha scritto:
gio ago 27, 2020 1:56 pm
Capisco il tuo scoraggiamento e l’amarezza che accompagna i fallimenti ma più sei abbattuto e meno esterni “fascino”.

Non devi smettere di essere positivo riguardo a te stesso e nei confronti di una tua caratteristica fondamentale.
Non è facile incontrare un’asessuale ma sicuramente puoi incontrare una persona che sa costruire, che vuole costruire, utilizzando altri elementi che ritiene più importanti nel caso in cui desideri adattarsi a te e godersi ciò che di bello e positivo tu puoi offrirle.
Su questo non vi è alcun dubbio: ma non è questo il mio cruccio. Leggendo il forum ho notato che molti qui tendono ad essere timidi\introversi, ma non è il mio caso per cui per me non è mai stato particolarmente difficile stringere rapporti, il problema è sempre venuto dopo anche in relazioni avviate da parecchio.
Bianca ha scritto:
gio ago 27, 2020 1:56 pm
Quando è meglio dirlo?

Non credo ci possa essere una regola generale e valida per tutti.
La tenerezza, l’amorevolezza che tu puoi spendere in un rapporto senza che diventi un continuo è scontato avviso “ora ti salto addosso” , possono essere apprezzate e dire anche le cose che tu non ti senti di dire.
Le donne non sono tutte intelligenti ma sono quasi tutte intuitive, se le metti in condizione di porsi delle domande e ragionarci sopra.
Purtroppo nella mia esperienza questa grande intuitività non c'è mai stata, anzi. Nemmeno dopo anni. Sicuramente l'assenza di quella pressione un po' marpiona alla "ora ti salto addosso" mi ha sempre aiutato a costruire le relazioni in un primo momento, poi mi sono sempre trovato in gran difficoltà anche cercando di spiegare cosa provavo. Non so, magari rispondere fisicamente lo stereotipo del "gigante vichingo" non aiuta e ingenera altre aspettative :D

Non so, magari avendo ora scoperto che non sono solo magari sarà più facile far capire ad un'eventuale partner che non le sto raccontanto stupidaggini...
Bianca ha scritto:
gio ago 27, 2020 1:56 pm
È chiaro che se ti trovi con la ragazza che non aspetta altro che finire a letto, è molto probabile che tu riceva l’ennesimo “ciao, arrivederci” ma questo tipo, forse non è neppure il caso di coltivarlo.
Se invece è una fanciulla che ragiona e sta prendendo in considerazione il volerti bene, esiste un futuro positivo.
Eh vabbè ma fino a qui è facile. Se vedo che una è interessata ad "una botta e via" è un attimo "schivarla". Il punto sono tutte quelle ragazze interessate a qualcosa di più serio con le quali magari passano mesi di frequentazioni ma che poi si aspettano di arrivare a determinati punti...
Bianca ha scritto:
gio ago 27, 2020 1:56 pm
Credo che alla tua età tu debba avere il tempo e la voglia di investire, al fine di costruire il tuo futuro, quello che tu desideri ma lo devi fare in modo positivo e mettendoci tutto l’entusiasmo che puoi.
Ma guarda in realtà il problema non è investire ma investire bene. Negli ultimi anni ho sempre investito molto con grande entusiasmo e andrebbe bene pure continuare a provare ma tra tutto il tempo e le energie che mi trovo ad impiegare tra il lavoro, mia figlia e varie incombenze della vita, quello che resta non è più come 10-15 anni fa e la "paura" di spendersi tanto per poi magari rivivere un copione già visto è tanta...
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Re: La mia esperienza

Messaggio da Bianca »

Se ti dico che tu hai bisogno di una donna speciale?

Mi rispondi: brava furba, lo avevo capito da solo.

Più mi guardo attorno e più mi rendo conto che in giro c’è tanta mediocrità.
Gente che si lascia vivere, senza iniziative, senza entusiasmo.
Quando incontri una persona che fa, agisce, si propone, coltiva interessi, la guardi e pensi: ma la tipa da dove è uscita?
Questa realtà ha grossi riscontri sul piano materiale ma anche sugli aspetti sentimentali.
Gli impegni fanno paura, ciò che si vede in giro spaventa.
Si scommette sui giochi d’azzardo e si perde denaro senza fare una piega ma sul domani, su un possibile amore, su qualcosa che richiede anche sacrificio, neanche un centesimo.

Da ciò che tu dici, viene da pensare che conosci gente, coltivi rapporti e amicizie, non sei timido, non sei introverso.
Forse devi affinare i tuoi criteri di ricerca, rivestire di eleganza i tuoi approcci.

Donne che non hanno capito neppure dopo anni?
Meglio averle perdute e a mai più rincontrarle.

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