Ciao, mi chiamo Davide, avrò (tra qualche giorno!) 28 anni, sono di origine molisana ma vivo più o meno stabilmente a Roma da quando frequento l'università (studio matematica). Come hobby diciamo "da casa" sono appassionato di tecnologia e informatica e mi interessano videogiochi soprattutto strategici, anche se ultimamente non ci sto dedicando molto. A tempo perso mi piace anche la psicologia, diciamo che di solito non cerco contenuti né tantomeno ho una formazione a riguardo, ma accetto suggerimenti su materiali vari e mi faccio spesso trascinare a eventi vari. Normalmente ai passatempi casalinghi preferisco più uscire, frequentare gli amici, fare passeggiate a piedi ma anche ogni tanto in bici. Quando è possibile, mi piace viaggiare (soprattutto in treno!), scoprire nuovi posti e paesaggi. In linea di principio, nella quotidianeità sono un profondo sostenitore del mezzo pubblico, eventualmente affiancato ad esempio alla bicicletta. Mi sembra un ottimo punto di incontro tra costo, praticità e libertà negli spostamenti come alternativa ad avere la classica automobile. Per quel che è sempre servito a me oggettivamente non posso lamentarmi, capisco anche che chi come me conosce Roma possa avere parecchio da ridire a riguardo
. Un buon proposito per quando riusciremo a tornare per lo meno ad una parvenza di normalità sarebbe di rientrare in palestra o provare una qualche attività sportiva. Insomma, tutto bello e carino fino a quando non si inizia a parlare di sessualità. Sì perché ho capito abbastanza subito che non provavo attrazione per le ragazze. E i ragazzi, invece? Beh, mi capita di pensare a loro, solo che di solito non provo realmente attrazione quando mi capita nella vita di averci a che fare. Per quanto riguarda il sesso nello specifico, io non ci penso proprio, anzi quando mi capita di provarci mi dà quasi fastidio, sento proprio una sorta di repulsione interna. Poi crescendo, mi è capitato di conoscerne qualcuno e di legarci particolarmente. E lì qualcosa mi scatta. Quando lego con qualcuno, soprattutto dal punto di vista emotivo, posso iniziare a sentire attrazione. E a quella fase di repulsione possono alternarsi momenti in cui l'attrazione può diventare anche sessuale. Diciamo che non è che mi piaccia il sesso in quanto tale o che ne abbia bisogno, anzi continua a non piacermi assolutamente l'idea di essere "strumento per il piacere altrui", ma se il sesso è concepito come momento di unione, di legame, in cui non si va ognuno per sé ma ognuno per entrambi, allora può quasi diventare interessante. In realtà alla situazione vera e propria non ci sono mai arrivato (ogni volta che mi piace un ragazzo c'è sempre qualche problema, ahimé) e se succedesse non so come deciderei di agire. E tra una quotidianeità in cui troppo spesso certe cose vengono date per scontate, e tentativi fallimentari di frequentare associazioni e punti di incontro vari per persone LGBT(QIA+) (sembra tutto bello e carino all'inizio, poi realizzi che di asessualità non se ne parla proprio, anzi anche lì spuntano senza pietà frasi come "Beh quando ti piace una persona si vede immediatamente" oppure "Eh, tu dici così solo perché non l'hai fatto, vedi dopo la prima volta come cambi idea" - ed è meglio che non continuo, tra l'altro tutto ciò in un periodo di poca consapevolezza da parte mia), e sebbene io non sia un patito di questi siti di discussione vari online, questo forum mi sembra carino e voglio provarlo. Ecco, pensavo di scrivere una cosa relativamente contenuta ma adesso che vedo meglio mi sembra sia venuto uno sproloquio. Scusate, non era previsto
