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ele20
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Messaggio da ele20 »

Ciao a tutt*! Ho appena scoperto il forum e sono veramente sollevata di poter scrivere qui, anche se non so bene come potrei definirmi. So che non sono fondamentali le etichette ma sono piuttosto confusa e ho bisogno di capire qualcosa in più su di me, dato che mi conosco ben poco.
Ho 19 anni e non ho mai avuto alcun tipo di rapporto/esperienza, se non un fugacissimo bacio con un ragazzo di cui mi sentivo follemente innamorata (anche se onestamente non so neanche che tipo di amore io intenda, ma sicuramente romantico e non sessuale), che però si è concluso male perché ero veramente troppo troppo agitata.
Negli ultimi anni, quindi in piena adolescenza, ho sofferto di anoressia nervosa (superata al 90% forse?) quindi, probabilmente anche per questo, ho completamente trascurato vita sociale e tutte le sue implicazioni (inoltre, essendo stata in amenorrea per due anni, i miei ormoni erano sotto zero).
Vorrei capire meglio come poter distinguere la repulsione sessuale da un disturbo sessuale, nel caso di un passato dca. Mi spiego, vedere/leggere di altre persone coinvolte in attività sessuali mi provoca quasi totale indifferenza(al contrario, i baci mi piacciono) ma, la sola idea di vedermi coinvolta ( in qualsiasi contatto fisico che non siano abbracci), mi fa venire un’ansia estrema.
Forse quest’ansia potrebbe essere anche legata semplicemente a un non sentirmi all’altezza, perché troppo impreparata per la mia età e al mio pudore quasi estremo.
Inoltre, da che ne ho memoria, non ho mai provato attrazione sessuale e mi sono sempre interrogata sul mio orientamento sessuale, anche se i sentimenti che ho sempre provato erano molto infantili.
Ma questo è più un disturbo sessuale o repulsione sessuale?
Confesso, e spero vivamente di non offendere nessun*, che ho veramente paura, non capisco bene chi sono e vorrei solo ‘’normalizzarmi’’ (so anche quanto questo sia profondamente sbagliato, sarà acefobia indotta?).
Grazie per aver letto le mie parole, veramente.

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AnDieWelt
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Re: Appena iscritta

Messaggio da AnDieWelt »

Ciao, benvenuta.
L'unica distinzione che io sappia per poter parlare di disturbo, è se questa condizione è fonte di disagio. Mi sembra di capire (perdonami se ho frainteso) che potrebbe essere il tuo caso, ma comunque sia, se vuoi fare davvero chiarezza, le opinioni che potrai leggere qui o nell' internet in generale, per quanto possano talvolta essere utilissime al confronto, penso non possono davvero sostituire un dialogo con un professionista serio e preparato, maggior ragione se ritieni possa trattarsi della conseguenza di altre problematiche.
So che non è facile, non ci sono risposte universalmente valide ma con un po' di fortuna magari ne verrai a capo.
"Che cos'è la castità? Non è la castità una follia? Ma questa follia venne a noi e noi ad essa. Noi abbiamo offerto a questa ospite albergo e cuore: ora essa dimora in noi - e ci resti finche vuole!"

-Così parlò Zarathustra-

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Bianca
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Re: Appena iscritta

Messaggio da Bianca »

Ciao ele, benarrivata su Aven.

Sei giovane ed è quindi nell’ordine delle cose che tu abbia molti dubbi e cerchi risposte.

Dire disturbo sessuale o dire repulsione sessuale, mi sembra la stessa cosa, in quanto, in entrambi i casi, rappresenta un aspetto che ti caratterizza e che ti fa rifiutare i rapporti sessuali o ti crea un disinteresse per i medesimi.

Mi pare che, nella pratica, i risultati siano uguali.
Puoi provare anche una certa curiosità, un desiderio di esperienza ma poi, non fai altro che tirarti indietro e prendi coscienza che la curiosità non basta a farti superare un rifiuto o un disinteresse.
In pratica non ritieni che tutta l’ansia che ti crea un avvicinamento, la tensione, l’agitazione che provi, valgano lo sperimentare una situazione che, alla fine, non è ciò che vuoi.

And ti consiglia un professionista e può essere una buona idea ma credo si tratti di lunghe e costose prestazioni e alla fine, il risultato potrebbe non essere quello sperato, ovvero, che il professionista “risolva”.

L’asessualità non è una malattia e io credo che, andando avanti negli anni, tu possa imparare a gestirla, valutando meglio le tue reazioni, le aspettative e, non ultimo, la persona che avrai accanto.

Chiaramente le cose cambiano se tu hai qualche motivo per pensare che il tuo comportamento possa essere la conseguenza di qualcosa che hai vissuto.
In questo caso, potresti avvantaggiarti utilizzando un aiuto.

Avendo tu sperimentato l’anoressia, sicuramente sei stata avvicinata da psicologi che hanno cercato di capire da che cosa nascesse il tuo rifiuto per il cibo.
Se questo tuo problema si è risolto o quasi, potrebbe esserti utile capire se una cosa ha influenzato l’altra e quale è predominante.

Credo tu abbia parecchi spunti su cui riflettere, l’importante è che tu ti imponga di analizzare i diversi aspetti, con la maggior serenità possibile, incentivando un equilibrio che, una volta raggiunto, sarà quello che ti renderà più forte e più adulta.

Sai cosa penso? Che le persone che devono affrontare problemi e difficoltà fin dall’adolescenza, sono poi quelle che rivelano nella vita maggiori capacità di gestire la quotidianità e gli imprevisti.

Coraggio signorina, il futuro è la tua migliore prospettiva.

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