Confusa

[Lia25]

Ciao a tutti,
Mi sono imbattuta in questo forum da poco e ho sentito subito l'esigenza di parlare con qualcuno e chiarirmi le idee (molto confuse) sul mio orientamento sessuale, credo di appartenere alla categoria gray-A e sono a conoscenza solamente da poco della sua esistenza.

Ho quasi 21 anni, sono una ragazza molto introversa. Sia per la mia timidezza che per delle brutte esperienze, ho iniziato ad innalzare intorno a me un muro per non essere ferita, e questo mi ha portato ad avere difficoltà nello stringere amicizie, figuriamoci nelle relazioni sentimentali.
Non ho mai stretto la mano a qualcuno, ne dato il mio primo bacio, e ovviamente sono vergine. Questa cosa mi pesa non poco, è come se avessi qualcosa in meno degli altri, ma allo stesso tempo sento di non essere pronta.
Per farvi capire meglio vi racconto un po' la mia storia. Ho iniziato a capire di non essere uguale alle mie compagne intorno ai dieci anni, vedevo che loro erano ossessionate da cantanti, attori, ecc... Ma io non capivo. Avevo iniziato però a notare che ero ossessionata a differenza di loro dalle attrici, le ammiravo per la loro bellezza, volevo essere come loro e da lì ho iniziato a pensare di essere lesbica. Ma ciò non poteva essere possibile perché nonostante questo io avevo avuto solamente delle "cotte" o "infatuazioni" per dei ragazzi. Ma a tredicianni ho avuto la mia prima cotta per una ragazza. Da lì ho iniziato a pensare di essere bisessuale. Finora ho avuto solamente tre cotte per delle ragazze, e tante per ragazzi. Mi infatuo facilmente di qualcuno, e inizio a farmi fantasie su quella persona, ma dopo qualche mese tutto passa. Credo che non mi sia mai piaciuto qualcuno vermente o profondamente.

Pensavo di essere attratta fisicamente come tutte le mie coetanea fino a quando ho capito che non era così. Le mie compagne parlavano di come si eccitassero vedendo un bel ragazzo che nemmeno conoscevano, io proprio non capivo. È stato lì che ho capito di non provare una forte attrazione sessuale sia nei confronti di uomini che di donne, ma di avere una predilezione per il lato maschile.Tutte le persone per cui ho avuto una cotta non era perché ero attratta fisicamente da loro, ma dalla loro persona, dal loro essere, indipendentemente dal loro sesso di appartenenza. Ho pensato di essere demisessuale ma ho escluso l'ipotesi, perché se da un lato è vero che inizio ad avere una cotta per qualcuno solamente se lo conosco, altre volte inizio a fantasticare su possibili relazioni anche con persone che non conosco. Ad esempio, qualche mese fa mi sono recata al supermercato dove ho visto una ragazza con la quale ci siamo scambiate qualche sguardo, ho fantasticato su di lei e su una possibile relazione per giorni. Un'altra cosa che ho notato è che quando fantastico su delle ragazze il mio pensiero non va oltre i baci, non mi vedo ad avere un rapporto sessuale con loro, cosa a cui penso se fantastico su dei ragazzi.

Riconosco se una persona è bella esteticamente come se giudicassi qualsiasi altra cosa, come un quadro, in maniera oggettiva (non so se è corretto il termine). Non capisco nemmeno perché la gente segue sui social delle persone solamente per il loro aspetto fisico, quello che mi viene in mente può essere "okay, si ha un bel fisico ma perché dovrei seguirlo non fa nulla che mi interessi".

Se penso al sesso da un lato avrei il desiderio di farlo ma dall'altro lato no. Lo vedo più che altro come un peso. In alcuni periodi sento davvero l'esigenza di farlo, altri non mi va per niente. Quando mi trovo in situazioni in cui la gente parla dei propri rapporti sessuali provo un forte imbarazzo e ribrezzo, vorrei essere in un altro posto e non sentire cosa dicono. Nel caso in cui vedo una scena di sesso in un film molto spinta, anche lì sento una sensazione di imbarazzo.

Quindi ho pensato di poter essere gray-A essendo che non sono mai stata attratta fisicamente tanto da qualcuno, ma allo stesso tempo non posso dire di non fare dei pensieri e desiderare di avere una vita sessuale. A volte penso che magari tutti questi dubbi siano dovuti al fatto che non abbia mai avuto una relazione e che se l'avessi avuta avrei lei idee ben chiare. Magari sono solamente pansessuale, non lo so.

Nessuno ci ha mai provato con me, ma se dovesse accadere credo che la mia reazione iniziale sarebbe di respingerlo/a, o se dovessi decidere di intraprendere davvero una relazione sarebbe dovuto non tanto perché quella persona mi piace realmente ma mi piace l'idea di avere qualcuno al mio fianco.

Ho scritto un poema, scusatemi se con le mie parole ho offeso qualcuno o se ho usato termini errati.
Grazie mille del tempo che avete impiegato a leggere la mia storia, vi sono infinitamente grata solamente per questo. Spero che possiate aiutarmi a dare ordine a questa confusione.

[Glauco]

Essenzialmente credo tu abbia scambiato il termine demisessuale con il termine demiromantica.
Il primo significa che solo dopo che conosci qualcuno per molto tempo o che ci sia una relazione abbastanza profonda potresti iniziare a provare attrazione sessuale verso quella persona.
Il secondo significa che solo dopo tempo che conosci qualcuno, con cui hai un forte rapporto, potresti iniziare a voler una relazione amorosa con quella persona.
Da come descrivi la situazione forse intendi di non essere demiromantica, ma potrebbe anche essere che non sei anche demisessuale, you know better.

Credo che per la parte romantica, da quello che dici nelle ultime frasi, dovresti pensarci un pochino. Si può avere qualcuno al proprio fianco anche essendo aromantici, come amico o come relazione queer-platonica, in ogni caso cerca di riflettere e su cosa vorresti da una relazione, e cosa saresti disposta a dare all'altra persona.
Dimensiona le tue aspettative e chiediti se non vorresti le stesse cose da un* amic*.

Per la parte dell'orientamento sessuale, almeno sai che con le ragazze non provi attrazione, è normale che ti ispiravi ad attrici, c'è chi ha e chi non ha dei modelli a cui aspira. Dall'altra parte interrogati se in una relazione con una ragazza, seriamente, andresti oltre il bacio.
Ora, prima dell'argomento sui ragazzi c'è una cosa che credo di dover spiegare, si chiama "libido", che tutti per un certo grado abbiamo, sia fra allosessuali che asessuali.
Sono essenzialmente le fantasie che elaboriamo, per esempio per alcuni asessuali sono pensieri intrusivi, ad altri non da fastidio, e c'è chi ne trae piacere e piace fantasticare su possibili relazioni o rapporti sessuali. In ogni caso non determina la tua sessualità, ecco perché devi cercare di interrogarti su se sul serio tu andresti a letto con un ragazzo, se sul serio vorresti avere una relazione con lui, se quando vedevi le persone di cui ti eri innamorata provavi attrazione verso di loro o alcuni di loro. Se pensavi, sì, ad un certo punto della relazione con loro avresti voluto proseguire.

È difficile pensare a tutto questo ipoteticamente e come hai detto dovresti avere più esperienze, il passato però può comunque aiutarti, anche se in parte.

Spero di esserti stat* utile
Per qualsiasi cosa o domanda mi trovi qui.

[Lia25]

Grazie mille per avermi risposto .
Spero che il tempo e l'esperienza mi faccia capire qualcosa in più. La tua risposta mi ha chiarito qualcosa e per questo te ne sono davvero tanto grata.
Credo di non essere ne demiromantica ne demisessuale, forse gray-A, ma non ne sono certa sono molto confusa. Sicuramente non provo la stessa attrazione sessuale dei "sessuali" (non so se il termine è corretto), ma sicuramente se mi trovassi in una relazione con un ragazzo credo che andrei oltre bacio, se non per me per lui. Una relazione con una ragazza non lo so sinceramente, può anche darsi.

Grazie nuovamente, davvero

[Lia25]

Ho dimenticato una cosa. Tutti gli amici che ho non li ho mai considerati come un possibile partner. Le persone per cui ho avuto delle cotte, le conoscevo ci parlavo ma non erano amici stretti.

[Bianca]

Ciao Lia e benarrivata.

Hai parlato di te, raccontato le tue non esperienze, usando per i tuoi comportamenti e le tue reazioni dei termini che, forse, non sono appropriati.
Ciò che maggiormente ti caratterizza e ti limita, è, probabilmente, la tua timidezza che tu utilizzi per difenderti.

Se anche a 21 anni tu non hai ancora avuto le esperienze che altre ragazze hanno in età preadolescenziale, non devi sentirti inferiore per questo.
La cosa più giusta è che tutto avvenga quando ti sentì pronta, quando davvero tu lo desideri, in modo semplice e naturale, senza forzature.

[Lia25]

Grazie mille anche a te per avermi risposto, sei stata molto dolce e gentile, piacere di conoscerti.

La timidezza mi frena molto in qualsiasi cosa, a poco a poco sto cercando di migliorare e di aprirmi di più.

È da tempo che penso di voler dare un'etichetta (anche se non dovrebbe essere così) al mio orientamento sessuale, per fare chiarezza sia nella mia mente ma anche per gli altri. La maggior parte delle persone che mi conoscono pensano che sia lesbica, cosa che non sono o almeno in parte.

Da circa un anno ho scoperto l'orientamento gray-A, e leggendo delle storie qui sul forum mi sono in parte rispecchiata. Con molta probabilità questa è solamente tanta confusione, che non chiarirò fino a quando non avrò qualche esperienza di qualunque tipo.

Grazie mille nuovamente

[Bianca]

Attenzione alle esperienze di "qualunque tipo" cercate ed accettate soltanto per aumentare la propria "cultura".
Servono, sì ma spesso fanno anche male e non lasciano buoni ricordi.

Aprirsi agli altri, essere più estroverse e simpatiche, non comporta necessariamente accettare situazioni tanto per.....
Pensa sovente che molti altri che più di te sanno esternare serenità e allegria, possono avere problemi più grandi dei tuoi ma sono più bravi a simulare o, semplicemente, sanno affrontarli in modo diverso.

Anche io sono contenta di conoscerti Lia; con i tuoi dubbi e il faccino che diventa rosso, sei molto carina.

[Lia25]

Grazie davvero, non mi fido molto delle persone quindi per aprirmi con qualcuno devo davvero fidarmi. Terrò presente questo tuo consiglio , si vede che ci tieni alla gente, sei molto disponibile con tutti.

[Bianca]

Sì, le persone che avvicino sono importanti davvero.
E ciascuna è la più importante, nel momento in cui l’ascolto.
Vorrei saper dare l’aiuto giusto per rendere all’altro la vita più facile, indicare la strada migliore ma ci vuole molto intuito per capire cosa c’è dentro alle parole, cosa si nasconde dietro la sfrontatezza, la sicurezza ostentata, la finta allegria.

E poi ciascuno decide a modo suo se e quanto vuol essere aiutato.