AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

La vita vi pone davanti ad una scelta "amletica", ovvero dover scegliere tra due offerte di lavoro che vi porterebbero in due condizioni totalmente differenti. Voi dove vi collocate ?
Per alcuni può essere predominante la stabilità del rapporto di lavoro, riuscendo ad adattarsi o a sopportare la qualità dei servizi e dell'ambiente pessimi anche per molti anni, per altri può essere predominante vivere una zona in cui i servizi e l'ambiente siano quelli che ha sempre desiderato, dando minore importanza alla stabilità del rapporto di lavoro.
Secondo me un dilemma non di poco conto...

Io ho votato in favore della qualità della vita, perché ai lavori poco stabili sono già abituata e sinceramente andare in un posto schifoso solo per avere la garanzia di un lavoro fisso mi sembra poco.
Avere un lavoro stabile è bello perché puoi vivere la vita in tranquillità, ma se il posto in cui abiti ti fa scappare la voglia di fare qualunque cosa, finisci per lavorare e basta.

Immaginando di trovarmi in questa situazione, ho scelto la prima soluzione.
E' molto vero quello che dice Ed, ma le situazioni precarie mi creano ansia.
Quindi opto per la situazione stabile.
Avere un lavoro sicuro, mi permette di guardarmi attorno e di decidere quanto paghi il vivere tranquillamente in un luogo che non ha un'alta qualità di vita.
Avere un lavoro sicuro, consente di valutare serenamente altre opportunità e anche di ritagliarsi spazi per divertimenti e viaggi.
La scelta è influenzata anche dalla situazione di partenza; se esiste l'urgenza di avere un lavoro, l'età, la necessità di essere indipendenti.

La scelta penso potrebbe essere influenzata anche dal tipo di lavoro e da quanto quel lavoro incida su di noi.

Se mi proponessero il lavoro che ho sempre sognato e che mi fa sentire appagata in tutto e per tutto, ma in una località non molto bella, è facile che accetterei, perché a quel punto mi sentirei talmente realizzata da passar sopra a parecchie cose.

E' ovvio che se vai a svolgere, in un posto da lupi, il lavoro della tua vita, ti adatti e poi, non perdi l'occasione di andarti a godere altri posti, più belli e gradevoli!

oltre al lavoro ideale ci potrebbe essere qualcos'altro che potrebbe farti tendere per un luogo non proprio idilliaco???O.O

Facciamo un signor stipendio
Una persona amata che viene con me
Orari di lavoro più corti
Un aeroporto comodo
Possibilità di carriera
Altre sedi possibili dopo qualche anno
........................

Io opterei senza dubbio per la carriera meno stabile, ma in condizioni di vita favorevoli.
"Meno stabile" non significa "sarai sicuramente licenziato", e anche se sei licenziato puoi trovare un altro lavoro nella stessa zona. Quando la qualità della vita è brutta, invece, non ci sono santi.

I Santi ci sono: Sant'Evaso, San Divertimento, San Compagnia, San Denaro, San Cambio,,
Meno stabile, può voler dire che l'azienda sta per chiudere, che sostituisci una in maternità, che sei a tempo determinato, che potresti non andare bene........Ecccicccciaaaa!!!!

Non ero ancora intervenuto e poco fa ho espresso la mia preferenza: per me la qualità di vita della zona in cui si presta l'attività di lavoro è assolutamente preminente rispetto alla stabilità del rapporto di lavoro. Con maggiore o minore stabilità non si deve intendere necessariamente che una azienda abbia in corso delle dismissioni, ma semplicemente un'azienda sia più piccola e quindi con un fatturato inferiore rispetto ad un'altra molto più grande e, quindi, in grado di generare un fatturato molto superiore. E' anche vero che il denaro potrebbe essere una variabile in grado di modificare le opinioni. Ciò è senz'altro vero, ma la cifra che potrebbe modificare il mio orientamento è totalmente fuori mercato e nessuna azienda la potrebbe mai presentare.

Su qualità di vita molto buona e qualità di vita pessima, a grandi linee siamo tutti d'accordo, tutti sappiamo che cosa significano le due alternative.
Su che cosa significhino: lavoro molto stabile e lavoro meno stabile, visto che i criteri di valutazione non sono stati indicati prima, ognuno è autorizzato a dare la propria interpretazione.
Se tu ora dici: con minore o maggiore stabilità non si deve intendere.....
ci cambi le carte in tavola e quindi la scelta non può piu essere completamente obiettiva.
O no?

Bianca ha scritto:Su qualità di vita molto buona e qualità di vita pessima, a grandi linee siamo tutti d'accordo, tutti sappiamo che cosa significano le due alternative.
Su che cosa significhino: lavoro molto stabile e lavoro meno stabile, visto che i criteri di valutazione non sono stati indicati prima, ognuno è autorizzato a dare la propria interpretazione.
Se tu ora dici: con minore o maggiore stabilità non si deve intendere.....
ci cambi le carte in tavola e quindi la scelta non può piu essere completamente obiettiva.
O no?

Gentilissima Bianca, ho aggiunto l'avverbio "non necessariamente". Potete intendere come preferite. Nel sondaggio ho indicato in termini molto generici "meno stabile" e "molto stabile". Il banco ha distribuito le carte, fate il vostro gioco !

Ho votato la seconda: lavoro meno stabile in una località con buona qualità di vita.
Non so bene per quale motivo, mi spaventa di più una scarsa qualità di vita piuttosto che un lavoro poco stabile.

Ti parlo piano perché non voglio rompere il tuo silenzio...
Mi è arrivato un poker d'assi.....shshshsh....

Cosa centra?!?!?!?