Artisti di Aven, palesatevi!

[Bianca]

Ora tu devi, gentilmente, darci qualche spiegazione.......
Il cardo è una pianta spinosa, la cenere rappresenta qualcosa che è stato, il vano, è la necessità di mettere una cornice (evidenziare) o mettere un riparo (proteggere) ciò che si è fatto.

Dicci.............

[Gaelich]

Il cardo è una pianta spinosa che è una dei tanti simboli di Cristo, in quanto rappresentazione della sofferenza e del dolore. Sopratutto il cardo mariano.
La cenere è memoria. Tutto quello che è stato è cenere, polvere, frammento. Anche noi fondamentalmente ci trasformiamo in polvere; non necessariamente dopo la morte, ma pensa anche solo alla desquamazione della pelle (in parole povere la forfora, la pelle che va via dopo che hai preso il sole) ... Cosa è se non ridursi del corpo in polvere?

In questo caso, ho trasformato qualcosa che non era più in cenere. E con la stessa cenere ho ridato "vita". Diciamo una sorta di ex-voto.

[Bianca]

Chiaro.
L'ultima frase non la capisco.

[Gaelich]

Ho bruciato degli oggetti e dei vestiti. Una sorti di catarsi.
Oggetti che non mi appartengono più e che erano solo fonte di dolore.
E con la cenere prodotta ho dipinto il cardo.
Un ex-voto nel senso che è stato come presentare una sorta di ringraziamento dopo tutto il dolore che avevo vissuto.

[Bianca]

Adesso ho capito.
Sei riuscito a bruciare cose che avevi conservato, ma che ti causavano dolore.
Quindi, te ne sei liberato e di questa liberazione sei grato.
Il fiore del cardo, dipinto con la cenere, rappresenta la preghiera di ringraziamento.

[Gaelich]

Si si esatto come quando si porta, per esempio, la foto di un neonato malato al santuario di un santo per ringraziarlo della sua guarigione.

Fa parte della ricerca sulla memoria che porto avanti per adesso.

[Bianca]

Chiarissimo.
Ricerca sulla memoria, vuol dire che cerchi di ricordare per liberartene?

[Gaelich]

In parte.
A volte è memoria autobiografica, altre volte è più un'analisi della memoria umana in generale.
Di come il cervello elabora la fotografia del ricordo e di come il ricordo viene completamente o in parte ricostruito.
In sostanza quello che noi ricordiamo non è mai vero al 100% ma modificato dalla memoria.

[Bianca]

E modificato anche dal trascorrere del tempo.
Anche se rielaborato, ciò che ricordiamo, sono i nostri ricordi a tutti gli effetti.

[Gaelich]

Si, i nostri ricordi nel bene o nel male

[Bianca]

Quindi, tu vai alla ricerca di questi ricordi, solo tuoi o dell'umanità in generale, li fai riaffiorare, li espliciti e, attraverso un'opera li collochi all'esterno, rielaborati, oppure no.

[Gaelich]

Si esatto
In questa tela, ad esempio, ho cercato di riportare fuori e ricostruire il ricordo; che in questo caso era il ricordo di un luogo.

[Bianca]

Mi dici, per favore, che tecnica hai usato?

[Gaelich]

Acrilico su tela di cotone

[Bianca]

Non sbiancato.
Mi piace questo dipingere ombre.
Quindi sai di che luogo si tratta.