Confronto tra asessuali aromantici

La sezione dedicata all'attrazione romantica e all'aromanticismo.
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keymaster
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Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da keymaster »

Avrei piacere di confrontarmi con altri amici che oltre ad essere disinteressati alle relazioni sessuali sia anche disinteressato alle relazioni affettive. Ovvero si ha già chiara la scelta di rimanere single. Personalmente non mi interesse attirare l'attenzione e non penso che mai in passato altre persone abbiano avuto atteggiamenti di un qualche interesse, oltre una simpatica amicizia, verso di me. E' scontato dire che per me non avere altre persone umane in casa è fonte di grande libertà. Libertà anche di gestirmi tutte le mie attività senza dover rendere conto a nessuno. Personalmente sono molto soddisfatto nel non avere il minimo problema a vivere senza mai provare affetti così particolari da spingermi ad una relazione. Ciò non toglie che per un amico o un'amica sarei pronto anche a espormi in modo rilevante, ma l'amico poi torna a casa propria...
Attendo risposte da altri "cyborg" come me :D
Peter: E lei Alice, è mestruata al momento?
Bibliotecario: Scusi, questo che c'entra?
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Bianca
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Bianca »

Non sono un "cyborg" come te e non avertela a male se aggiungo "grazie a Dio"!
Nessun uomo è un'isola! (E non l'ho detto io!)
I tuoi amici, per i quali faresti carte false, ti butteresti nel fuoco, sono figure luminose, che brillano come fari nella tua vita meravigliosa, già di per sè, splendida.
Rispetto le tue preferenze e le tue scelte, ma con tutto l'amore che dobbiamo ai nostri simili, debbo dirti che le tue parole mi stringono il cuore...
Buon soggiorno! Su Aven e su questa terra.

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keymaster
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da keymaster »

Gentilissima Bianca, anche da parte mia massima stima per persone polisessuali e poliamorose, ovviamente. Io sono persino favorevole alle relazioni multi-multi, ovvero due o più donne che vivono con due o più uomini, o anche quattro donne che vono tra loro o quattro uomini che vivono tra loro. Insomma siano tutti liberi di vivere come preferiscono, con relazioni larghissime :)
Ho aperto questo thread nell'interesse di avere qualche confronto con altre persone che non hanno mai avuto (e mai avranno) interesse per rapporti affettivi e continuativi con altre persone. Dato che essere aromantici totalmente è una condizione certamente rara può essere utile uno scambio di idee su vantaggi e svantaggi. Personalmente non mi cruccio per il fatto di non aver avuto relazioni di affetto con altre persone, poiché non conosco in modo assoluto tale condizione. Può darsi che il mio "programma" genetico sia mancante di qualche sequenza genetica che stimoli alcune aree del cervello deputate a portare interesse per un contatto di tipo romantico con altri umani :)
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Bianca »

Grazie grazie gentilissimo key...
Ho capito ho capito...

animapura
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da animapura »

Keymaster per certi versi sono come ge, anch'io sono disinterssata alle relazioni asessuali e romantiche pero' a differenza tua non sto bene da sola perche' ho comunque l'esigenza di stabilire un rapporto platonico che preveda una frequentazione (che un giorno potrebbe anche sconfinare in convivenza) con un uomo (percio' mi definisco etero-platonica), con una donna non avrei mai quest'esigenza

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keymaster
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da keymaster »

animapura ha scritto:Keymaster per certi versi sono come ge, anch'io sono disinterssata alle relazioni asessuali e romantiche pero' a differenza tua non sto bene da sola perche' ho comunque l'esigenza di stabilire un rapporto platonico che preveda una frequentazione (che un giorno potrebbe anche sconfinare in convivenza) con un uomo (percio' mi definisco etero-platonica), con una donna non avrei mai quest'esigenza
Molto interessante Animapura, se non ricordo male avevi anticipato questo tuo orientamento alcuni mesi fa. Hai mai provato a condividere il tuo spazio con un animalino ? Personalmente trovo che siano creature viventi meravigliose e soprattutto sempre sincere :)
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Quickie
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Quickie »

Ciao Key, non sono un cyborg ma sono aromantico (quanto non sopporto le etichette >.<)
Non ho mai avuto alcun tipo di interesse ne nei confronti di maschi ne nei confronti di femmine fin da quando ero piccolo (per interesse intendo attrazione romantica ovviamente) e non riesco a concepire minimamente il concetto di attrazione romantica o innamoramento romantico (anche se ho un grandissimo rispetto per questi concetti e altrettanto rispetto i sentimenti di chi prova questo genere di attrazione), semplicemente non percepisco queste cose che sono estranee alla mia natura e che non provo ne capisco per esperienza.
Il mio amare va ai miei amici per i quali darei la mia vita senza pensarci due volte, e per i quali provo un affetto profondissimo e un il massimo rispetto. Il fatto di non frequentare qualcuno o non poterci parlare o entrare in contatto non cambia i miei sentimenti nei suoi confronti, ovvero resta comunque mio amico a prescindere da quello che si fa e come ci si comporta.
Personalmente non ho il bisogno di definire o distinguere i rapporti che ho con individui (persone, animali ecc..) semplicemente ci sono persone che amo, a cui voglio bene.
Non sento il bisogno della compagnia, voglio dire se c'è mi fa molto ma mooooooolto piacere ma non è qualcosa che ricerco. Nonostante mi piaccia moltissimo la solitudine (forse perché credendo in Dio non sono mai solo) stare assieme agli altri, parlare, instaurare un rapporto profondo ecc mi piace molto.
Per quanto riguarda il discorso di tenere un animale a casa personalmente è qualcosa che non farei mai, perché a mio parere la libertà e la dignità di un animale sono paritarie a quelle di un essere umano e non potrei ma limitarle in alcun modo.
Con questo non voglio dire che chi tiene animali a casa facia male (meglio una casa in cui si è amati che un canile o un luogo simile, assolutamente, l'adozione per me è qualcosa di bellissimo) ma semplicemente è qualcosa che non riuscirei a fare.
L'idea di tenere un animale a casa, farlo vivere in un ambiente inquinato, fargli respirare lo smog delle macchine (mi riferisco sempre ad un ambiente di città, in un contesto naturale il discorso cambia molto) mettergli un chip sottocutaneo, mettergli il guinzaglio, fargli rispettare una serie di regole sociali lontanissime dalla sua natura ecc mi darebbe il disgusto.
animapura ha scritto:Keymaster per certi versi sono come ge, anch'io sono disinterssata alle relazioni asessuali e romantiche pero' a differenza tua non sto bene da sola perche' ho comunque l'esigenza di stabilire un rapporto platonico che preveda una frequentazione (che un giorno potrebbe anche sconfinare in convivenza) con un uomo (percio' mi definisco etero-platonica), con una donna non avrei mai quest'esigenza
Molto interessante animapura. Per quanto mi riguarda non mi farei alcun problema a condividere l'abitazione con un amico/a, anzi.
Posso farti una domanda? Cos'è che ti fa distinguere una compagnia maschile da una femminile?

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Bianca
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Bianca »

Non ci resta che piangere

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axelay
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da axelay »

Posso dire una cosa che penso? Ma prima occorre una premessa....

(ciao Bianca! tu sai che i miei pensieri sono come tori scatenati che devono trovare una via di fuga! - scusate approfittavo per salutarla!)
Prima di tutto vi chiedo scusa in anticipo per il mio intervento fuori luogo.

E vi chiedo scusa anche per quello che sto per dire. Perchè posso anche sbagliarmi di grosso.

Però, vorrei che voi, nel giudicare ciò che scrivo, lo faceste come si fa con un amico che pone una domanda, un amico che vuole capire
e non offendere e criticare. Mi rendo conto di non essere il vostro amico, ma io mi pongo lo stesso con quell'atteggiamento.

Ma per caso, dietro la sensazione di libertà di stare da soli, il voler bene/amare solo gli amici, non è che c'è una parte di voi stessi che non vuole affrontare
qualcosa, che non vuole essere coinvolto in un rapporto che implica, ovviamente, la perdita di qualcosa?
Non essere più liberi ed avere il controllo esclusivo di se stessi e della propria vita, oppure la paura di affrontare ciò che non si conosce e le sue conseguenze?
Le mie non sono affermazioni ma domande per capire, per imparare.

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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Bianca »

Ciao axe!
Anch'io mi pongo le domande che poni tu.

Haderian
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Haderian »

ciao axelay,
ti chiedo scusa se rispondo anch'io nonostante la domanda che poni non sia rivolta a me ma daltronde in un forum ognuno puo' esprimere il suo pensiero..
io non sono aromantico, anzi come avrai letto in altri post sono l'esatto opposto, ma sono convinto che esistono persone che semplicemente l'attrazione romantica non la provano mai. quelle persone sono gli aromantici. si tratta della stessa mancanza di attrazione che gli omosessuali omoromantici hanno verso il sesso opposto e che gli eterosessuali eteroromantici hanno verso lo stesso sesso. non c'e' nessuna paura, rifiuto o scelta in me che non sono attratto romanticamente dalle femmine come non c'e' in te che non lo sei verso i maschi. semplicemente esiste chi per sua natura non e' attratto romanticamente da nessun genere. e' una variante naturale della sessualita' umana. veramente e' tutto qui.

Quickie
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Quickie »

axelay ha scritto:Posso dire una cosa che penso? Ma prima occorre una premessa....

(ciao Bianca! tu sai che i miei pensieri sono come tori scatenati che devono trovare una via di fuga! - scusate approfittavo per salutarla!)
Prima di tutto vi chiedo scusa in anticipo per il mio intervento fuori luogo.

E vi chiedo scusa anche per quello che sto per dire. Perchè posso anche sbagliarmi di grosso.

Però, vorrei che voi, nel giudicare ciò che scrivo, lo faceste come si fa con un amico che pone una domanda, un amico che vuole capire
e non offendere e criticare. Mi rendo conto di non essere il vostro amico, ma io mi pongo lo stesso con quell'atteggiamento.

Ma per caso, dietro la sensazione di libertà di stare da soli, il voler bene/amare solo gli amici, non è che c'è una parte di voi stessi che non vuole affrontare
qualcosa, che non vuole essere coinvolto in un rapporto che implica, ovviamente, la perdita di qualcosa?
Non essere più liberi ed avere il controllo esclusivo di se stessi e della propria vita, oppure la paura di affrontare ciò che non si conosce e le sue conseguenze?
Le mie non sono affermazioni ma domande per capire, per imparare.
Nessun problema axelay, è una domanda molto sensata.
Vedi non è una questione di intraprendere una relazione o un rapporto di coppia per il quale si ''rinuncerebbe'' a parte della propria libertà (anche se francamente penso che in un rapporto di coppia nessuno debba limitare la libertà altrui, ovviamente nei limiti del rispetto reciproco), è un qualcosa di molto più profondo.
Un aromantico non è per sua natura capace di provare quel genere di sentimenti nei confronti di una persona, non vede le persone in quel modo ed esercita forme d'amore diverse dall'innamoramento o dall'amore romantico. Non è una persona romantica che sceglie di non fidanzarsi perché tiene troppo alla propria indipendenza, è una persona che non è orientata romanticamente verso nessuno, ho ha quell'impulso.
Sarebbe come se una persona omoromantica cercasse di innamorarsi di una donna, non potrebbe perché non è nella sua natura, solo che in questo caso la cosa è rivolta ad ambo i generi.
Come ci sono gli asessuali, eterosessuali, omosessuali, bisessuali ecc così ci sono gli aromantici, eteroromantici, omoromantici biromantici, panromantici ecc
Semplicemente ci sono persone che per natura non provano attrazione verso nessuno, tutto qui.
Bianca ha scritto:Non ci resta che piangere
Perché?
Bianca ha scritto:Ciao axe!
Anch'io mi pongo le domande che poni tu.
Capisco le tue perplessità e sono assolutamente legittime, provo a spiegarmi meglio perché capisco che tu sia l'esatto opposto di un aromantico e credimi sono davvero felice per te perché penso sia giusto che ognuno viva secondo la propria natura.
A quanto ho capito a te non ti piacciono le ragazze, con le quali puoi avere solo un rapporto di amicizia mentre puoi innamorarti di un uomo correggimi se sbaglio.
Questa è la tua natura, semplicemente sei fatta così. Un panoramico potrebbe dire ''possibile che non provi attrazione solo per gli uomini? Perché? Bisognerebbe provare attrazione per una persona indipendentemente dal suo genere'' Ma questo non è vero perché ognuno ha il proprio orientamento naturale e questa è una cosa innata, tu non potresti innamorarti di un donna semplicemente perché non fa parte della tua natura, non riesci a vedere una donna in quel modo e non hai quell'impulso. Come a te non piacciono le donne a me non mi piacciono ne gli uomini ne le donne. Per una persona panromantica potrebbe essere strano che uno non provi attrazione solo di uomini perché per sua natura si innamora indipendente dal genere, così come un romantico potrebbe trovare strano l'essere aromantico.
Tutto questo per dire che avere inclinazione nei confronti di un genere piuttosto che un altro o tutti e due o di nessuno è una cosa innata e fa parte della persona.
Per capire meglio l'essere aromantico potrebbe essere opportuno fare un parallelismo tra aromanticismo e asessualità.
Un asessuale non prova attrazione sessuale, può provare attrazione romantica ma questa non scaturisce nel sesso, perché un asessuale semplicemente non ha questo impulso e non lo concepisce. L'attrazione sessuale è un qualcosa di mentale che non riguarda il fisico, e negli asessuali è assente.
Per molte persone questo è inconcepibile, perché provando attrazione sessuale la considerano una cosa normale e comune a tutti e non capiscono come sia possibile per un essere umano non provarla e pensano che ci sia qualche problema nel loro passato o nella loro vita che li ha portati a sviluppare questa ''anomalia'' oppure hanno un blocco di qualche tipo,di conseguenza vanno cambiati perché ''non è normale non provare attrazione sessuale''.
Il fatto è che se uno non ha attrazione sessuale non ha attrazione sessuale ( da notare che è diverso da non provare attrazione sessuale per nessuno, qui si tratta proprio di non avere attrazione, ovvero assenza innata di impulso), non può farci nulla perché è fatto così ed è perfetto così com'è.
La stessa cosa vale per un aromantico.
Un aromantico non prova attrazione romantica, non ha questo impulso. Anche l'attrazione romantica è un impulso come lo è l'attrazione sessuale, anch'essa è qualcosa di mentale che riguarda i sentimenti della persona.
Ancor più che per gli asessuali, molte persone non riescono a capire gli asessuali aromantici perché per loro è assolutamente anormale non provare attrazione di nessun tipo per gli altri e ancor più che per gli asessuali romantici si pensa ad un grosso problema psicologico, ad abusi ad asocialità o a voglia di indipendenza, ma non è assolutamente così. Ancor più che per gli asessuali la gente pensa che un asessuale romantico vada cambiato perché ''anormale''.
Come sopra, se uno non ha attrazione romantica non ha attrazione romantica (anche qui, non si tratta di non indirizzarla verso nessuno, si tratta di non averla, assenza innata di impulso) non può farci nulla, è fatto così ed è perfetto così com'è. Non posso inventarmi qualcosa che non ho fin da quando ho memoria.
Haderian ha scritto:ciao axelay,
ti chiedo scusa se rispondo anch'io nonostante la domanda che poni non sia rivolta a me ma daltronde in un forum ognuno puo' esprimere il suo pensiero..
io non sono aromantico, anzi come avrai letto in altri post sono l'esatto opposto, ma sono convinto che esistono persone che semplicemente l'attrazione romantica non la provano mai. quelle persone sono gli aromantici. si tratta della stessa mancanza di attrazione che gli omosessuali omoromantici hanno verso il sesso opposto e che gli eterosessuali eteroromantici hanno verso lo stesso sesso. non c'e' nessuna paura, rifiuto o scelta in me che non sono attratto romanticamente dalle femmine come non c'e' in te che non lo sei verso i maschi. semplicemente esiste chi per sua natura non e' attratto romanticamente da nessun genere. e' una variante naturale della sessualita' umana. veramente e' tutto qui.
Perfetto. Questo è esattamente ciò che cerco di dire.

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Bianca
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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Bianca »

Sono seriamente preoccupata per la mia incapacità di comprendere.
Mentre ho quasi immediatamente capito che cos'è l'asessualità, io non riesco a capire come possa esistere l'aromanticismo.
Premetto che non desidero cambiare nessuno, perché penso che le persone siano belle così come sono e non debbano, nè possano essere cambiate. Quando piacciono, devono piacere con pregi e difetti, perché solo così, sono uniche.
Poi, ogni persona può decidere da sè quando e come impegnarsi a limare difetti che creano problemi, ma deve essere una decisione solo sua.
Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
E io qui torno indietro di oltre un anno...ma aspettate a tirarmi i mattoni, che mi spiego meglio.
Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.
Invece questo non capita.
Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.

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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Quickie »

Bianca ha scritto:Sono seriamente preoccupata per la mia incapacità di comprendere.
Mentre ho quasi immediatamente capito che cos'è l'asessualità, io non riesco a capire come possa esistere l'aromanticismo.
Premetto che non desidero cambiare nessuno, perché penso che le persone siano belle così come sono e non debbano, nè possano essere cambiate. Quando piacciono, devono piacere con pregi e difetti, perché solo così, sono uniche.
Poi, ogni persona può decidere da sè quando e come impegnarsi a limare difetti che creano problemi, ma deve essere una decisione solo sua.
Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
E io qui torno indietro di oltre un anno...ma aspettate a tirarmi i mattoni, che mi spiego meglio.
Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.
Invece questo non capita.
Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.

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Re: Confronto tra asessuali aromantici

Messaggio da Quickie »

Bianca ha scritto: Sono seriamente preoccupata per la mia incapacità di comprendere.
Mentre ho quasi immediatamente capito che cos'è l'asessualità, io non riesco a capire come possa esistere l'aromanticismo.
Premetto che non desidero cambiare nessuno, perché penso che le persone siano belle così come sono e non debbano, nè possano essere cambiate. Quando piacciono, devono piacere con pregi e difetti, perché solo così, sono uniche.
Poi, ogni persona può decidere da sè quando e come impegnarsi a limare difetti che creano problemi, ma deve essere una decisione solo sua.
Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
E io qui torno indietro di oltre un anno...ma aspettate a tirarmi i mattoni, che mi spiego meglio.
Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.
Invece questo non capita.
Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.
Mmh, ok direi che ho capito cosa intendi e mi sa che stiamo partendo da presupposti diversi perché sono d'accordissimo con ciò che dici tu.
Un asessuale aromantico e perfettamente in grado di amare esattamente come lo è un romantico, su questo non ci piove, ciò che cambia è la forma nella quale questo amore viene indirizzato.
La tua spiegazione è molto articolata e complessa seppur nella sua semplicità, pertanto la considererò punto per punto.
Allora:
Bianca ha scritto: Ora, l'aromanticismo, non possiamo chiamarlo mancanza di attrazione.
Dobbiamo chiamarlo incapacità di amare!
Non direi, dato che amare e essere innamorati di (nel senso di provare attrazione romantica) sono due cose completamente diverse. Una cosa è dire ''amo mio padre/mia madre (provo un sentimento d'amore nei confronti di mio padre/ mia madre, gli voglio tanto bene e provo un grandissimo affetto nei loro confronti) un'altra è dire ''sono innamorato di mio padre/ mia madre (provo attrazione romantica per mio padre/mia madre, vorrei condividere la mia vita con lui/lei, vorrei avere una relazione con lui/ lei) sono due cose diverse.
Bianca ha scritto:Io ora so che l'aromantico sa amare, ed è in grado di provare sentimenti profondi, fatti di dedizione e attaccamento, soltanto che questi sentimenti non sono accompagnati da attività sessuale, perché l'attività sessuale, ha bisogno di una spinta che nell'asessuale non c'è, non si verifica, non esiste.
Esattamente! Il fatto è che non è l'attività sessuale ad essere un discrimine tra amico/a (o fratello, sorella, zia, zio, padre, madre ecc..) e fidanzato/a, ma è l'attrazione romantica, cosa che l'aromantico non ha.
Bianca ha scritto: Amare, non ha bisogno di spinte, è una capacità che ognuno ha nel cuore da prima di nascere.
Perfetto. Hai centrato perfettamente il concetto di amore. L'amore può essere dato a chiunque, genitori, fratelli, animali, fidanzato/a, amici, figli e non è legata al sesso, all'età, all'aspetto fisico e all'orientamento dell'individuo verso cui è indirizzato. E' come dici tu una capacità. L'amore che provi per un genitore, per un cane, per un amico o per il compagno/a è lo stesso, non vi è alcuna differenza perché non è altro che l'esercizio della propria capacità di amare, al massimo può cambiare l'intensità. Ma l'amore e l'attrazione sono due cose diverse, poiché l'amore non è altro che la propria capacità di amare, mentre l'attrazione è un impulso (legato a vari fattori quali il genere della persona verso cui l'attrazione viene rivolta) e che fa si che tu riversi il tuo amore nei confronti di una persona nel contesto di questo impulso emotivo.
Negli asessuali aromantici non vi è appunto questo impulso, pertanto l'amore che si esercita viene dato fine a se stesso, così com'è.
Bianca ha scritto:Io ho amato profondamente mia madre, pur senza esserne ricambiata.
Basta osservare un neonato: si illumina quando gli compare il viso della mamma, si gira di colpo quando sente la voce del papà e poi, inizia a riconoscere i nonni, i fratellini e con ciascuno di loro ha un rapporto speciale, diverso e prende atteggiamenti diversi con ciascuno di loro.
Vogliamo chiamarla attrazione quella?
Assolutamente no!
Questo è ''semplicemente'' amare, in modi diversi in base alle esperienze legate alla persona verso la quale viene espresso l'amore del bambino.
A questo punto ci sarebbe da aprire un discorso legato ai differenti modi di esprimere il proprio amore in base al rapporto verso l'altra persona, e oltre questo a come cambia l'espressione dell'amore in base alla presenza di altri sentimenti ma lasciamo stare.
Bianca ha scritto:Allora il neonato potrebbe non averla questa attrazione e fare la stessa faccia quando compare la zia o il postino.Invece questo non capita.
Se la zia o il postino ha cresciuto il bambino fin da neonato l'ha preso una volta nato e l'ha trattato come un figlio comportandosi come si comporta una madre si, come dicevo prima tutto dipende dalle esperienze vissute con la persona verso la quale esprimi il tuo amore.
Bianca ha scritto:Forse gli aromantici pensano che innamorarsi voglia dire dar fuori di matto, ma non è così.
Mancando l'attività sessuale, l'innamoramento avviene, probabilmente, per l'asessuale aromantico, in modo più cerebrale,
perché l'amore non si materializza, non ha modi fisici di manifestarsi, diventa un modo particolare di intendersi, diventa sinfonia mentale, ma è, può essere, una cosa meravigliosa, perché è l'amore di per sè che è una cosa meravigliosa, indipendentemente da come si è capaci di manifestarlo.
Ciò che hai descritto tu è in parte l'asessuale romantico, perché la non presenza di attività sessuale non esclude le coccole le carezze e soprattutto l'attrazione romantica, che è quella cosa (diversa dall'amare in se per se) che ti permette di determinare il rapporto che hai con il compagno, la persona di cui sei innamorata ( e di conseguenza che ami).
Innamorarsi credo voglia dire avere per una persona attrazione romantica ed esercitare il proprio amore attraverso questa attrazione, che negli aromantici non c'è e di conseguenza non si innamorano (nel senso sempre dell'attrazione romantica). Voglio dire è diverso dal provare amore per una persona, non credo che tu, che come dici amavi profondamente tua madre, fossi innamorata di tua madre come lo saresti stata per il tuo compagno, capisci?

In effetti è un argomento molto interessante.

OT Ragazzi dato che devo studiare per l'esame di analisi matematica credo che questo sia l'ultimo o uno degli ultimi messaggi che invierò fino al 10 settembre (l'esame ce l'ho il 7 e il 9 novembre), quindi se qualcuno mi rivolgesse qualche domanda nell'argomento e non rispondo non è perché non ne ho voglia ma perché devo studiare >.< . Inoltre mi sto trasferendo in provincia di Torino quindi sono un po' incasinato con i tempi (fine OT)

Chiedo scusa non so perché ha inviato due volte il messaggio

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