AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Dopo la pubblicazione di questi due video/articoli sull'Huff Post:
http://live.huffingtonpost.com/r/segmen ... 9d670005b4
http://www.huffingtonpost.com/2014/10/0 ... gay-voices

Immagino soprattutto dopo il secondo link, lezpop pubblica questo:
http://lezpop.it/lgbtqia-non-basta-piu- ... rplatonic/


Tra l'altro mi chiedevo (i meglio un'amica mi chiedeva) se non ci sarebbe nessun* interessat* a contattare lezpop e proporsi di scrivere per il blog sui temi asex e correlati. Non sembrano informatissimi al 100% (es. persone asessuali – che non hanno rapporti sessuali col proprio partner – )

L'idea alla base dell'articolo non mi è piaciuta tantissimo, non sono tanto d'accordo a mescolare identità romantiche e orientamenti sessuali. Si fa già molta fatica a far passare il concetto che orientamento sessuale e orientamento romantico sono indipendenti, che possono viaggiare in parallelo come no, che bisognerebbe imparare a distinguere i due livelli....
E dopo tutti questi discorsi che si fa? Si inseriscono gli orientamenti romantici non eteronormativi tra gli orientamenti sessuali non eteronormativi?
Collegando gli orientamenti romantici (o le modalità in cui questi si esprimono) nel contesto LGBT mi sembra che in qualche modo si faccia un passo indietro, ri-unificando i due piani.
Opinione mia naturalmente eh... Magari per qualcuno è un passo avanti nel riconoscimento che la non eteronormatività non si manifesta solo dal punto di vista sessuale! Con questo sono d'accordo, ma propendo comunque per tenere staccati, e in modo ben evidente, i due piani.

Inoltre mi ha fatto riflettere che qualcuno nei commenti dicesse che continuando a inserire sfumature e variazioni si arriva a un livello esageratamente "micro", per cui a questo punto è meglio utilizzare il termine ombrello "queer" ed eliminare così il problema. Questa è un'altra cosa che mi preoccupa: ben venga il termine ombrello, ma se si rende necessario perchè le differenze che deve contenere sono troppe diventa controproducente. Se questa necessità di sintesi porta alla perdita dell'individualità (non siamo tutti queer allo stesso modo!) questo per me è un altro passo indietro.

A me pare l'ennesimo articolo arrabbattato senza capire veramente cosa significhino i termini. Mai sentita la proposta LGBT di aggiungere lettere alla sigla, anzi, mi pare che stiano facendo quanto più possibile per accorciare l'acronimo, piuttosto che allungarlo. Senza parlare poi di come NON hanno capito l'asessualità
GSD (Gender & Sexual Diversities) era semplice e all-inclusive, perché non è stato adottato? Sigh!