asessualita e fantasie sessuali

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guyfawkes
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Iscritto il: mer ott 01, 2014 5:43 pm

asessualita e fantasie sessuali

Messaggio da guyfawkes »

ciao amici,

vi chiamo cosi' perche' nonostante sia il primo post sono mesi che vi leggo, e mi avete regalato molta serenita' e calore.
Vi spiego la mia situazione:al momento ho una ragazza con cui sto molto bene insieme e che stimo molto. Abbiamo ovviamente delle incomprensioni dal punto di vusta sessuale in quanto io, sebbene a volte riesca a farlo, non ho um vero interesse all'atto sessuale in se. Diciamo che la mia sessualita' e' molto particolare, ed e' per questo che sono qui, con la speranza di avere delle osservazioni costruttive (e non condanne!). per spiegare meglio la mia situazione, di seguito incollo una lettera che ho scritto ma mai consegnato, in cui tutto e' spiegato:

Ti scrivo perche' ti voglio parlare della mia condizione. Se dovessi riassumere in una parola quanto voglio esprimere, ti direi che la mia sessualita' e' completamente deviata. Ti ho sempre detto che non sono interessato particolarmente al sesso, ed infatti e' vero. Cio' pero' non implica che io non abbia una sessualita' - il problema e' che questa sessualita' e' diretta altrove, come cercehero' spiegarti. Non so quando la cosa sia cominciata (e francamente mi piacerebbe tanto saperlo). Tuttavia so che da quando sono adolescente ho cominciato a sentirmi attratto da donne piu' alte di me, e ho cominciato a farmi delle fantasie su essere dominato o circondato da donne piu' alte e forti di me, che mi ignoravano o prendevano in giro per la mia indaguatezza fisica. Mi ricordo un negozio di videonoleggio al quale andavo, e nel quale lavorava questa commessa molto alta che aveva solleticato la mia fantasia di quindicenne. Mi ricordo come andassi la' e mi trattenessi piu' a lungo di quanto sarebbe stato necessario, solamente per avere l'occasione di confrontare la mia altezza con la sua, nei momenti in cui mi passava accanto per andare a sistemare qualcosa sugli scaffali, mentre io fingevo di essere interessato alle ultime novita'. Ho un ricordo vivo della mia eccitazione in quei momenti, sentivo il sangue ribollire, era qualcosa di incredibile e primordiale. Durante gli anni successivi mi resi conto che non mi aconntantavo piu' di questi incontri casuali, ma avevo bisogno di moltiplicare questi momenti quanto piu' possibile. Cosi' cominciai ad uscire di casa, semplicemente alla caccia di donne alte, e alla ricerca di momenti da passare accanto a loro, senza che loro sospettassero minimamente del piacere che in quel momento mi stavano dando. Cercavo in qualche modo di rubare alcuni secondi accanto a queste donne, o camminandoci accanto, o vicino a loro quando si fermavano per aspettare l'autobus o davanti ad un negozio. A volte avevo l'impressione che si accorgessero di me, e mi vergognavo come un cane. Durante queste mie uscite avrei voluto essere invisibile, cambiare volto, fare in modo che nessuno mi riconoscesse. Avevo sempre un terrore folle di incontrare qualcuno che conoscevo, come un bambino teme di essere scovato con le mani nella marmellata, anche se nessuno avrebbe potuto capire cio' che stavo facendo! Un altro episodio che mi e' fottutamente entrato nella mente e' un pomeriggio d'estate ero al bar in spiaggia con un amico, quando lui mi fa cenno di girarmi. Io eseguo, e noto accanto a me due enormi e incredibili ragazze taccate e superabbronzate. Sentii la testa girare, i piedi cedere. Odiai il fatto di non essere solo in quel momento, in quanto avrei sicuramente potuto godermi la vicinanza delle due dee. Qualche tempo dopo, sempre in spiaggia, adocchiai da lontano un gruppo di tre ragazze insolitamente alte. Potevano essere giocatrici di pallavolo o chissa' cosa. Improvvisamente, come un naufrago si lancia verso un lembo di terra appena avvistato, saltai su dal lettino e cominciai a seguirle da lontano, cercando di capire dove stessero andando. Fortunatamente, le seguo fino al bar dove i miei sogni finalmente si realizzano! Al bar c'era un po' di fila e quindi io ho la grande occasione di mettermi in fila proprio dietro di loro, e di ammirare quanto io fossi piccolo vicino a loro! Il momento duro' poco, perche poi loro presero l'ordinazione e si sedettero, ma ricordo che mi procuro' una scarica di piacere alquanto forte. Ti racconto questi episodi perche' vorrei potessi capire quanto potessero essere forti le emozioni che provavo in questi momenti. Cominciai a frequentare bar, discoteche la sera solamente perche' li' le ragazze tendevano an indossare tacchi che le rendevano ancora piu' alte. Mi mischiavo tra la folla: amavo i luoghi affollati perche' mi permettevano di stare per molto tempo vicino a una donna o ad un gruppo di ragazze alte senza per questo dover giustificare la mia presenza. Ero li' costantemente all'erta per localizzare le ragazze piu' attraenti e cercare il modo piu' veloce per avvicinarmici. Ricordo i brividi che sentivo lungo la schiena ogni volta che riuscivo ad avvicinarmi ad una di queste, il piacere che provavo nell'anticipare le emozioni che avrei provato di fianco ad ogni nuova altissima ragazza. Ogni volta cercavo di capire quanto loro fossero piu' alte di me. Con questa mi eccitavo a starle dietro ed osservare come i miei occhi fossero all'altezza delle sue spalle, quell'altra mi regalava un brivido di lussuria mentre la guardavo dal basso in alto e lei quasi mi ignorava, o mia guardava come se fossi un piccolo bambino. Ovviamente tutto cio' si e' sviluppato nell'arco di anni. La ragazza della videoteca risale a quando avevo 15 anni, mentre le mie uscite notturne a quando avevo piu di 20. La cosa interessante e' che il mio piacere inizialmente era del tutto erotico e intellettuale, in quanto come ti ho detto, non ho avuto la prima eiaculazione se non a 20 anni passati. La cosa interessante e' che fino a quell'eta', in cui per la prima volta ho conosciuto la mia sessualita', non mi sono mai masturbato o toccato pensando alle mie fantasie. Intorno ai 18 anni, cominciai un passatempo che mi regalo' emozioni incredibili ma che anche mi avveleno' la mente per i tempi a venire. Cominciai a disegnare, realizzare fumetti, in cui in qualche modo materializzavo le mie fantasie. Erano fumetti popolati di donne gigantesche e forti, capaci di fare a pezzi o schiacciare piccoli uomini indifesi sotto i loro possenti piedi, o di piccoli ragazzi circondati da donne alte e prosperose, o mollati dalla propria ragazza perche' fisicamente insufficienti. Mi ricordo che era mentre disegnavo uno di questi fumetti che, ad un certo punto, sentii un improvviso colpo di calore, sentii il mio pene pulsare e improvvisamente espellere una grossa quantita' di liquido bianco. Complimenti, avevo capito cosa volesse dire "venire". Quel giorno' inauguro' un lungo periodo di masturbazione seriale. Creavo i miei mondi su carta, li popolavo delle mie amiche che sognavo di conquistare, o di donne immaginarie, tutte bellissime e altissime, e mi masturbavo. A volte era cosi' forte l'eccitazione prima di immegermi in una delle mie sessioni che mi ricordo che il mio corpo tremava letteralmente dall'anticipazione del piacere che avrei provato a usare la mia fantasia per raggiungere un nuovo orgasmo. La sera mi addormentavo sognando o immaginando nuove storie con le quali solletticare il mio erotismo. In tutto questo, ho mai avuto desiderio di un rapporto sessuale vero? La risposta e' no. Il mio desiderio sessuale era completamente sublimato nelle mie fantasie, nei miei racconti. Non sentivo il bisogno di penetrare una donna, non capivo proprio cosa ci potesse essere di interessante. Ho avuto delle ragazze, si', e francamente non capisco nemmeno perche' ne avessi bisogno. Forse perche' mi piaceva stare con loro, la loro compagnia, o perche' in qualche modo avevo bisogno di sentirmi normale. Il fatto e' che ovviamente sessualmente non ero attratto da loro, non ero attratto dai loro corpi, e piu' o meno tutte le mie storie sono franate perche' questa mia mancanza di interesse creava tensioni insostenibili. Rendeva irritabile anche me, perche' in qualche modo mi sentivo in "dovere" di trovare la mia ragazza sessualmente attraente, anche se in realta' cio' non avveniva. Mi ricordo che alla prima ragazza fui cosi audace da regalarle un paio di sandali con tacco molto alto, perche' segretamente avrei voluto che lei fosse piu' alta di me. Ovviamente non le rivelai il vero motivo del mio regalo, tuttavia mi ricordo' che un paio di volte se li mise ai piedi per uscire e fu abbastanza gratificante. La storia frano' comunque perche' realizzai che la ragazza proprio fisicamente non mi attraeva per nulla, tacchi o meno. Cosi continuai a crearmi i miei mondi immaginari, e spesso ad uscire nel mondo reale a cercare ragazze alte che mi dessero l'ispirazione. Del resto non me ne preoccupavo, perche' comunque osservavo che la mia vita non era distrutta da questo mio vizio. vedevo che questo aspetto nascosto di me non era incompatibile con il resto della vita. Non ero diventato un mostro asociale. Avevo amici, uscivo la sera, mi sono laureato, ho trovato un lavoro. Ho sempre avuto l'aspetto di una persona sana, e mi piaceva sapere che avevo questo piccolo segreto, questo piccolo vizio a cui tornare quando avrei voluto. Ho pero' scoperto che una cosa incompatibile con questo mio aspetto c'era, ed era, ovviamente, una relazione stabile con una donna. Ogni volta che sto con una donna, mi sento in colpa. Sento che cio' che faccio e' come un tradimento. Quindi provo a smettere, ma poi sento che comincio a diventare irritabile, e l'altra persona lo sente, e non capisce che diavolo ho nella testa. Ho pensato in qualche modo alla possibilita' di realizzare le mie fantasie con la partner, anche se spesso per qualche ragione trovo sempre questa possibilita' un po' grottesca, e mi metterebbe in un imbarazzo tale da precludermi ogni piacere.

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SilverKitsune
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Re: asessualita e fantasie sessuali

Messaggio da SilverKitsune »

Innanzitutto bene arrivato sul forum!
Ho letto la lettera che vuoi "inviare" alla tua ragazza ma non credo di avere qualcosa da suggerirti. I fetish sono fetish, non sono cose che si può scegliere di non avere. Puoi solo scegliere se rivelarli o meno... in questo caso hai coraggio a volerlo svelare alla tua ragazza, ma non so da che parte possa portarvi: capirà che non sei attratto da lei perché non sei attratto dalle donne in generale, o almeno non abbastanza da voler concretizzare, ma non puoi fare altro che essere onesto (e nel testo lo sei già stato) se vuoi che comprenda cosa non va.
Buona fortuna!
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