la mia compagna è asessuale?
Inviato: lun gen 15, 2024 1:04 pm
Salve a tutt*,
spero di non aver sbagliato luogo in cui postare, nel caso ringrazio chi risponderà.
Sono una donna lesbica di 36 anni, faccio la psicoterapeuta ed ho una storia con S. da più di un anno. Il sesso tra di noi è sempre stato un argomento un po' spinoso, S. ha chiaramente un attaccamento evitante, quindi all'inizio c'era sicuramente più coinvolgimento fisico, ma man mano che la relazione diventava più intensa, più la componente sessuale è diventata ostica. Io ho sempre avuto problemi col rifiuto, come se dicesse qualcosa su di me. Essere rifiutata sessualmente o non desiderata mi attiva idee di disvalore, pensieri ruminanti e non è piacevole. Col tempo ho imparato a contenerli e capire che non posso certo sradicarli, ma posso accoglierli come posso. S. spesso sente un forte disagio nel fare sesso, le viene l'ansia, sia che provi desiderio sia che non lo provi. Io sono molto sensibile ai suoi atteggiamenti, quindi se sento che non è voluto, fermo tutto. Mi sembrerebbe una violenza. Quando lo facciamo invece è molto bello per entrambe. La sua terapeuta dice che attualmente sposta tutto il suo evitamento sul sesso, che dovrebbe solo imparare a lasciarsi andare. Trovo questo approccio superficiale e frustrante, ovviamente non perché lo dico io, ma perché lo dice S.
Dopo l'ennesima crisi in cui S. mi dice che sicuramente finirò per tradirla, ho sentito un malessere che non è più sostenibile. Le ho detto che non me la sento di convivere se non s'informa riguardo quello che le succede. Non significa fare sesso per forza o dover trovare una soluzione per forza, ma attivarsi con una sessuologa o quello che preferisce. E' possibile far funzionare una relazione tra una persona asessuale e l'altra no? Quali sono le vostre esperienze? S. all'idea di aprire la coppia è totalmente in disaccordo, al momento lo sono anche io, ma in futuro non lo escludo.
Grazie a chi risponderà
spero di non aver sbagliato luogo in cui postare, nel caso ringrazio chi risponderà.
Sono una donna lesbica di 36 anni, faccio la psicoterapeuta ed ho una storia con S. da più di un anno. Il sesso tra di noi è sempre stato un argomento un po' spinoso, S. ha chiaramente un attaccamento evitante, quindi all'inizio c'era sicuramente più coinvolgimento fisico, ma man mano che la relazione diventava più intensa, più la componente sessuale è diventata ostica. Io ho sempre avuto problemi col rifiuto, come se dicesse qualcosa su di me. Essere rifiutata sessualmente o non desiderata mi attiva idee di disvalore, pensieri ruminanti e non è piacevole. Col tempo ho imparato a contenerli e capire che non posso certo sradicarli, ma posso accoglierli come posso. S. spesso sente un forte disagio nel fare sesso, le viene l'ansia, sia che provi desiderio sia che non lo provi. Io sono molto sensibile ai suoi atteggiamenti, quindi se sento che non è voluto, fermo tutto. Mi sembrerebbe una violenza. Quando lo facciamo invece è molto bello per entrambe. La sua terapeuta dice che attualmente sposta tutto il suo evitamento sul sesso, che dovrebbe solo imparare a lasciarsi andare. Trovo questo approccio superficiale e frustrante, ovviamente non perché lo dico io, ma perché lo dice S.
Dopo l'ennesima crisi in cui S. mi dice che sicuramente finirò per tradirla, ho sentito un malessere che non è più sostenibile. Le ho detto che non me la sento di convivere se non s'informa riguardo quello che le succede. Non significa fare sesso per forza o dover trovare una soluzione per forza, ma attivarsi con una sessuologa o quello che preferisce. E' possibile far funzionare una relazione tra una persona asessuale e l'altra no? Quali sono le vostre esperienze? S. all'idea di aprire la coppia è totalmente in disaccordo, al momento lo sono anche io, ma in futuro non lo escludo.
Grazie a chi risponderà