AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Il mio risveglio è sempre traumatico.
Quando mi addormento è come se partissi per un lungo viaggio interplanetare avvolta in uno stato di incoscienza crionoca.
Il suono della sveglia segna il passaggio in una nuova era galattica anni luce distante dal punto di spegnimento .

Così, lentamente riapro gli occhi ma gli arti non rispondono ancora finché i flussi di vita non ripercorrono anima cuore e corpo .

La medicina del risveglio si chiama caffè, è necessario inghiottirne molta prima di riuscire a formulare un pensiero razionale .

E non so che giorno è, perché il sistema mi ha svegliata e dove mi trovo.
Da ora riprendo il controllo della nave e cercherò di capire .

Passo e chiudo .
Diario di bordo di una navigatrice del sonno intergalattico

Ma che bel risveglio hai!

Pur essendo un finta morta, sembra che arrivi dall'oltretomba.....

Appena mi sveglio, cerco un motivo per essere contenta di quella giornata che inizia.
Se ho diversi impegni, lo trovo più in fretta.

Alla fine, sono motivi anche molto banali, tipo quello di avere in frigo un bel croissant da riempire di marmellata e tuffare in un mug di caffè espresso e latte.

Se riesco a pescare un motivo più importante, la contentezza aumenta.

Quando non ne trovo nessuno, è un po' più faticoso iniziare.

Se ho sognato qualcosa di bello, vivo nella nostalgia di ritornare nel sogno; se no, penso che non bisogna dar retta ai sogni.

Vedi, terapia o non terapia, alla fine, che poi è l'inizio, bisogna arrangiarsi.