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Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: lun mag 14, 2007 4:27 pm
da acid75
Nietzsche:
La volontà di potenza è quella forza creativa e creatrice propria dell'uomo e di ogni forma di vita, tale da trascendere ogni formalizzazione, che rappresenta l'essenza autentica della vita umana. L'oltreuomo è colui che è capace di assumere su di sé tutto il peso, e la leggerezza, della piena espressione della volontà di potenza.


Schopenhauer:
L'oggettivazione della volontà nel mondo fenomenico è principio di sofferenza e di dolore. La liberazione da questi mali deve quindi necessariamente passare attraverso la negazione del mondo fenomenico, e dunque della volontà, in cui la nostra individualità è legata alla catena dei bisogni e delle soddisfazioni...


Fornire anche breve spiegazione delucidativa circa le motivazioni della scelta.... :)

Inviato: lun mag 14, 2007 7:03 pm
da Ermy
sono una ex shopenahueriana.........ma per come mi sento in questo ultimo periodo della mia vita...nietzche....mi è molto + vicino come idelologia di pensiero...., l'eterno ritorno............

Inviato: mar mag 15, 2007 12:25 am
da DarkCronos
di schopenhaur non ho mai condiviso le vie per la liberazoione dal dolore... la noluntas mi è sempre sembrata un emerita cazz... il suo mi sembra un approccio troppo rinunciatario e passivo.

ho votato nietzsche, perchè me lo sento più vicino, oltre ad apprezzare la critica di ogni valore ultraterreno, ho sempre considerato la vita, seppur nella sofferenza (e forze anche grazie ad essa, spesso ci ricordiamo di essere vivi solo provando dolore) pur sempre vita, e quindi gioia.

Inviato: mar mag 15, 2007 10:27 am
da Momo
il suo mi sembra un approccio troppo rinunciatario e passivo.
Io AMO Schopenhauer e non perchè credo che abbia ragione, ma perchè lo sento vicinissimo al mio modo di pensare. Ci tengo a sottolineare che non credo sia l'atteggiamento giusto, anzi è decisamente sbagliato, però è così che ragiono io. "Rinunicatario e passivo" sono aggettivi che calzano a pennello al mio modo di reagire (reagire si fa per dire) alle cose. Io purtroppo sono convinta che la vita sia quasi solo dolore e noia, che Madre Natura ci sfrutti solo come strumenti ed è meglio che mi fermo qui perchè se continuassi qualcuno di voi mi manderebbe a casa un'ambulanza che mi trascini direttamente in manicomio.

Inviato: dom giu 03, 2007 8:48 pm
da acid75
Schutzengel ha scritto: Nietzsche invece parte da un presupposto che non condivido: la distruzione come creatrice di nuovi valori.
Bè...in natura funziona così...è una sorta di selezione naturale, la legge di sopravvivenza...gli animali più deboli vengono "distrutti"...tutto ciò rientra nel piano dell'evoluzione.

L'elevazione di particolari soggetti, con una attiva volontà di potenza, al di sopra della massa, aldilà del bene e del male...se poi il raggiungimento della nostra volontà implica distruzione delle volontà deboli che incontriamo durante il nostro tragitto, bè ha anticipato purtroppo una pagina attualissima, che a livello pratico, in qualsiasi campo, si rispecchia fedelmente: i forti e gli ambiziosi vanno avanti...purtroppo spesso questo non coincide con gli onesti e i preparati...e questa è una grossa pecca purtroppo....

un solo obiettivo, una sola mèta: la nostra volontà! non pace, ma guerra....non rassegnazione, ma il sentire piacere arricchendosi di potenza....e non esser mai sazi nel bere....per la serie: SODDISFATTO SI, SAZIO MAI!

Purtroppo, l'unica pecca è che tutto ciò (Cesare, Napoleone, Hitler...) alla lunga crea un eccesso di megalomania incontrollata...il non porsi mai un limite è nocivo per la società e per la propria psiche...prima o poi il guerriero deve trovare la sua pace altrimenti verrà inghiottito dal suo stesso sistema, divenuto oramai instabile....e poi ogni tanto bisogna anche sapersi voltare indietro, e tendere anche una mano a chi rimane indietro...

Inviato: dom giu 03, 2007 9:13 pm
da Essere Vivente
direi Nietzsche...ma nels enso esistenzialista alla Sartre....cioè che non ci sono binari prefissati ...i valori vengono costruiti sempre in maniera nuova e non prefissata...è l'esistenza umana che costruisce la natura umana...almeno in gran parte...poi di nietzsche non mi piacciono le sue opinioni sui forti e suoi deboli...oltre che dannose mi sembrano inutili : chi è forte? chi è debole? se prendiamo in senso profondo queste parole, voglio dire.

Inviato: lun giu 04, 2007 12:54 pm
da Essere Vivente
Schutzengel ha scritto:Nietzsche però ha detto una cosa vera, purtroppo. Noi esseri umani non siamo buoni e neanche si potrebbe formulare un giudizio, perché sarebbe appunto al di là del bene e del male. Cioè, è nella natura dell'uomo l'essere, come dire, crudele e che vuole soltanto se stesso. Ed essendo nella sua natura, neanche si può stabilire se sia giusto o sbagliato (valori, etica, ecc.?).
nelle nostre esistenze umane certo si osserva la crudeltà, io però propenderei per l'idea per cui non c'è una (significativa "natura" umana che preceda le nostre esistenze). Inoltre nelle nostre esistenze osserviamo anche fortemente presente anche l'amore nelle sue varie forme di compassione, solidarietà, affetto, amicizia, erotismo...e se ci fosse veramente una natura umana ben determinata essa dovrebbe contenere anche l'amore.....non credo molto che esista una natura umana....che percorsi diversi e singolari le nostre singole vite!....quante forme così diverse per esprimere l'amore o la paura!....
Schutzengel ha scritto:Poi ad un certo punto subentrano le norme (giuridiche e di coscienza stabilite dalla società) che tuttavia negando (o meglio costringendola entri certi limiti) questa natura risultano un palliativo (e infatti si vedrebbe tale fallimento proprio nella stessa società). E da qui la critica, e vabbe'. Però, ecco, qui non mi torna. Ma il superuomo non è un darsi delle norme?
però le norme vengono dagli esseri umani...e dunque si potrebbe dire vengono dalla loro "natura".....come le norme di branco per gli altri animali...
il superuomo non mi sembra un tipo che abbia a che fare con la regolarità e la generalità (con la norma o "normalità") ma piuttosto uno che è così ottimista da riuscire a vivere nell'imprevedibile, a non farsi condizionare dai vari mortiferi superio, a cogliere la novità e positività presente in ogni attimo.....

Inviato: gio giu 07, 2007 3:47 pm
da guzman
x quello ke ho vissuto dovrei sentirmi + vicino a schopenhauer,ma non condivido il suo pensiero

Inviato: gio giu 07, 2007 10:26 pm
da Ermy
non dimentichiamoci che nietzche era un seguace del pensiero schopenhaueriano.....

Inviato: ven giu 08, 2007 2:23 pm
da acid75
forse agli inizi, Ermy. Ma poi se ne discostò criticandolo ed esprimendo esattamente l'opposto..

Re: Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: lun lug 13, 2009 6:24 pm
da Encelado
Nietzsche mi ha salvato la vita. Dico solo questo!

Re: Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: ven giu 18, 2010 10:56 am
da guzman
Ciao Acid!Proprio in questi giorni sto leggendo Shopenhauer e se devo dirla tutta devo fare una rettifica rispetto a quello ke scrissi qualke anno fa e il suo libro mi ha colpito molto e condivido molto del suo pensiero sulla vita,sarà anke troppo passivo ma secondo me ciò ke dice è verità..insomma x dirla alla Shopenhauer, bisognerebbe concepire la vita come una delusione e nn aspettarci tante gioie e ke noi siamo compagni di sventura..detto questo,potrà sembrare un paradosso ma io nn sono pessimista, anzi,proprio xkè la vita è breve e senza senso bisogna cercare di viverla al massimo e nn lasciarsi andare mai,bè ,ci tenevo a dire questo xkè lo penso davvero,ho già soffertto troppo nella vita e nn intendo continuare così...se nn sbaglio anke Freud si è ispirato a Shopenhauer prima di scoprire l'inconscio...un altro grandissimo del 18 secolo è stato sicuramente Kant,da poco ho letto qualkosa di accessibile "osservazioni sul sentimento del bello e del sublime"..devo dire ke io di solito leggo libri di astronomia e trhiller ma da qualke tempo a sta parte sto leggendo filosofia e devo dire ke ho scoperto un mondo interessante,leggere arrikkisce l'anima.

Re: Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: ven gen 28, 2011 1:05 pm
da Detlev Spinell
Non scelgo Nietzsche tanto per il contenuto filosofico (si tratta sempre di concetti che si inscrivono in un altro secolo, in un'altra società): amo Nietzsche come amo Beckett o Kafka, perché è grande letteratura, perché è uno spingere il linguaggio in un al di là (immanente). è un'esperienza limite, come direbbe Foucault, qualcosa che ti prende, ti fa vivere esperienze limite, ti cambia la vita, come ha detto qualche conforumista. Ma non va bevuto in ogni sentenza. Per esempio l'amor fati non mi convince per niente: c'era una chiosa molto tagliente di Adorno in proposito, credo nei Minima Moralia.

Re: Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: lun mag 02, 2011 6:54 pm
da SilverKitsune
Il mio filosofo preferito è Kant, ma apprezzo moltissimo il pensiero sovversivo e totalmente fuori dal coro di Nietzsche, ha fatto un'autentica rivoluzione filosofica. Il suo stile di scrittura, poi, è piacevolissimo. E' un grande narratore!

Re: Schopenhauer Vs. Nietzche

Inviato: lun mag 02, 2011 9:09 pm
da meistereckhart
Kant è infinitamente più grande dei due citati (secondo me), ed è anche uno dei filosofi meno capiti in assoluto (secondo me), ma Nietzsche mi ha stregato ai tempi del liceo, che forse è l'età giusta per apprezzarne pienamente il pensiero. Più avanti negli anni, e negli studi, alcune sue tesi risultano indigeste.
Schopenhauer lo considero decisamente sopravvalutato. Ebbe il merito di "introdurre" il pensiero dell'antica India in Europa (per l'entusiasmo con cui lo descriveva, non che ne traducesse i testi), ma, a mio modesto avviso, scriveva in maniera estremamente noiosa e superficiale, considerando l'immensa cultura di cui disponeva.