Mi sono fatta strizzare le tette!!!
Inviato: gio ott 05, 2017 3:00 pm
E invito caldamente, tutti coloro che le hanno, a fare lo stesso.
Chi non le ha, si faccia strizzare da un'altra parte.
La mammografia è un esame importantissimo.
Non siate superficiali, non fate le fataliste e soprattutto, non fate le corna nè cercate in giro roba da toccare: è un argomento molto serio.
Lo è di più, se nella vostra famiglia, ci sono, ci sono stati dei precedenti che hanno interessato mamme, nonne, zie, sorelle, cugine, vicine di casa.
Per farvi divertire, vi racconto la mia esperienza di stamattina.
Sono arrivata sul posto, cinque minuti prima delle 11, ora del mio appuntamento, fissato, non ricordo più quando.
Mi ferma una volontaria AVO e mi fa accomodare ad un tavolino.
Mi chiede se accetto di partecipare ad una ricerca che mira a stabilire l'utilità della mammografia tridimensionale, che comporta di effettuarla già oggi così, un prelievo di sangue da farsi in data da prenotare e una collaborazione più approdondita nel caso in cui, nella mia famiglia ci siano dei precedenti.
Ovviamente, accetto tutto, firmo fogli, compilo sondaggi, do tutti i miei dati e accedo, finalmente alla sala d'aspetto.
Dopo alcuni minuti di attesa, salta tutto il sistema informatico del piano, il display inizia a chiamare tutti i numeri, un'orda impazzita di donne, abbandona la sedia e sventolando biglietti numerati, si butta verso gli spogliatoi.
Alcune sono già a seno scoperto (per portarsi avanti, si erano denudate in sala di attesa o erano arrivate già così da casa) altre non avevano messo il reggiseno e hanno rischiato di inciamparsi.
Il fatto è che in questa corsa all'oro, sono state coinvolte persone che dovevano prenotare o ritirare i referti, tra le quali, anche un uomo che, incastrato in una porta, abbracciato a una signora, gridava: noooo io nooooo, io devo ritirare!!!!
A quel punto escono medici e infermieri in assetto da guerriglia urbana che, con scudi di plastica, respingono le assatanate e liberano il maschio.
Uno dotato di una certa autorevolezza, urla: tornate in sala d'aspetto.
Non possiamo più chiamarvi per numero, perchè è tutto bloccato, quindi diremo all'altoparlante: avanti la prossima.
Le assatanate riprendono un certo contegno e tornate in sala d'aspetto, prendo in mano la situazione e cerco di metterle in ordine di numero.
L'operazione mi riesce, prendendo atto che la macchina ha dato numeri che non ci sono, quindi, dico che ognuna deve ricordarsi quella che deve passare prima di lei.
Torna la calma, mentre il display continua a chiamare numeri.
Ogni tanto c'è qualcuna che alza il braccio e col dito indica il display; le do un buffetto sulla mano, le faccio gli occhi severi e tutto prosegue con ordine.
Arriva anche il mio turno, dopo, non so che cosa sia successo.
Quello che mi è spiaciuto, è che sono saltate tutte le adesioni alla mammografia in treD., perchè avevano bisogno del pc.
Per concludere, andate a fare questo esame....
Le nuove macchine non strizzano più le tette e in 5 minuti, è tutto fatto.
Chi non le ha, si faccia strizzare da un'altra parte.
La mammografia è un esame importantissimo.
Non siate superficiali, non fate le fataliste e soprattutto, non fate le corna nè cercate in giro roba da toccare: è un argomento molto serio.
Lo è di più, se nella vostra famiglia, ci sono, ci sono stati dei precedenti che hanno interessato mamme, nonne, zie, sorelle, cugine, vicine di casa.
Per farvi divertire, vi racconto la mia esperienza di stamattina.
Sono arrivata sul posto, cinque minuti prima delle 11, ora del mio appuntamento, fissato, non ricordo più quando.
Mi ferma una volontaria AVO e mi fa accomodare ad un tavolino.
Mi chiede se accetto di partecipare ad una ricerca che mira a stabilire l'utilità della mammografia tridimensionale, che comporta di effettuarla già oggi così, un prelievo di sangue da farsi in data da prenotare e una collaborazione più approdondita nel caso in cui, nella mia famiglia ci siano dei precedenti.
Ovviamente, accetto tutto, firmo fogli, compilo sondaggi, do tutti i miei dati e accedo, finalmente alla sala d'aspetto.
Dopo alcuni minuti di attesa, salta tutto il sistema informatico del piano, il display inizia a chiamare tutti i numeri, un'orda impazzita di donne, abbandona la sedia e sventolando biglietti numerati, si butta verso gli spogliatoi.
Alcune sono già a seno scoperto (per portarsi avanti, si erano denudate in sala di attesa o erano arrivate già così da casa) altre non avevano messo il reggiseno e hanno rischiato di inciamparsi.
Il fatto è che in questa corsa all'oro, sono state coinvolte persone che dovevano prenotare o ritirare i referti, tra le quali, anche un uomo che, incastrato in una porta, abbracciato a una signora, gridava: noooo io nooooo, io devo ritirare!!!!
A quel punto escono medici e infermieri in assetto da guerriglia urbana che, con scudi di plastica, respingono le assatanate e liberano il maschio.
Uno dotato di una certa autorevolezza, urla: tornate in sala d'aspetto.
Non possiamo più chiamarvi per numero, perchè è tutto bloccato, quindi diremo all'altoparlante: avanti la prossima.
Le assatanate riprendono un certo contegno e tornate in sala d'aspetto, prendo in mano la situazione e cerco di metterle in ordine di numero.
L'operazione mi riesce, prendendo atto che la macchina ha dato numeri che non ci sono, quindi, dico che ognuna deve ricordarsi quella che deve passare prima di lei.
Torna la calma, mentre il display continua a chiamare numeri.
Ogni tanto c'è qualcuna che alza il braccio e col dito indica il display; le do un buffetto sulla mano, le faccio gli occhi severi e tutto prosegue con ordine.
Arriva anche il mio turno, dopo, non so che cosa sia successo.
Quello che mi è spiaciuto, è che sono saltate tutte le adesioni alla mammografia in treD., perchè avevano bisogno del pc.
Per concludere, andate a fare questo esame....
Le nuove macchine non strizzano più le tette e in 5 minuti, è tutto fatto.