AVEN Italia • La comunità degli asessuali italiani

Edward ha scritto:Credo che la pornografia possa fare davvero male solo in due casi: uno è quello per cui alla fine uno crede che quelle cose che si vedono siano la normalità della vita sessuale, il secondo è quando diventa una dipendenza che crea disagi di qualche tipo.

Poi, per esempio, ci sono persone come bianca che la reputano spazzatura, dunque è bene che queste persone non la vedano. Ma a chi non dà fastidio non penso possa fare male. E anch'io, come morrissey, penso si stia meglio adesso che quando tutto era censurato e limitato.

Perfettamente d'accordo

Ho espresso il mio pensiero, perché Tru ha dichiarato di voler uscire da questa dipendenza.
Chi ama la pornografia, l'apprezza, si diverte, affari suoi.
Certo che dà lavoro, però, se mia mamma, mia sorella, mia figlia lavorassero in quel settore, devo confessare che non diffonderei tanto la notizia.
Per altri, invece, potrebbe costituire motivo di vanto.
Non vedo il perché la società debba essere o ipersessualizzata o sessofobica.
Si potrebbe trovare una via di mezzo che abbia rispetto di tutti.

Bianca ha scritto:Ho espresso il mio pensiero, perché Tru ha dichiarato di voler uscire da questa dipendenza.
Chi ama la pornografia, l'apprezza, si diverte, affari suoi.
Certo che dà lavoro, però, se mia mamma, mia sorella, mia figlia lavorassero in quel settore, devo confessare che non diffonderei tanto la notizia.
Per altri, invece, potrebbe costituire motivo di vanto.
Non vedo il perché la società debba essere o ipersessualizzata o sessofobica.
Si potrebbe trovare una via di mezzo che abbia rispetto di tutti.

Magari,la via di mezzo sarebbe ideale.Ma fatto questa differenziazione perchè le mie esperienze(non che siano la Bibbia,per caritá)mi insegnano che in generale,non solo nell'ambito dei costumi sessuali,l'uomo non conosce mezze misure,ragiona per estremi.
Se ci si accorge che bianco e sbagliato,in breve si passa al nero più cupo,e viceversa

Grazie a Dio, Ed, ho sperimentato che la pornografia non c'entra niente con la vita sessuale di due persone che si amano, al massimo c'entra l'erotismo.
La dipendenza invece, può essere una cosa grave e condizionante.

Sì, a me non interessa e penso ci siano talmente tante cose belle da guardare che non sia il caso di utilizzare gente che fa finta di divertirsi lavorando.
Sono poi assolutamente d'accordo sulla tua conclusione, pur auspicando una limitazione nell'utilizzo plateale di corpi, atteggiamenti e azioni.

Hai ragione, mi accorgo che sono stata un po' troppo leggera: fa male non solo, come ho detto, se diventa una dipendenza che crea problemi. Fa male se crea qualunque tipo di dipendenza, perché le dipendenze sono sempre nocive!

Per il resto... la volgarità non mi è mai piaciuta, ma sono dovuta anche arrivare alla conclusione che ciò che è volgare per me non è detto che lo sia per altri. In questo senso, trovare una via di mezzo accettabile per tutti è utopia.

Comunque vorrei spezzare una minuscola lancia in favore del porno.
Io non sono mai stata una consumatrice entusiasta, diciamo, ma ho guardato alcuni video.
L'ho fatto - ora riderete - per istruzione personale. E sì, lo so che quella roba non si avvicina alla realtà, ma ora spiegherò meglio cosa intendo.
Considerando che io ho cominciato a prendere coscienza della mia omosessualità verso i 14 anni, che nella vita ho avuto una sola esperienza sessuale con un uomo, che mio padre non si è mai fatto vedere nudo, non ho avuto fratelli e non ho mai frequentato spiagge nudiste, ero semplicemente curiosa di vedere come erano fatti i piselli. Di fatto, ne avevo visto da vicino solo uno (escludendo gli episodi infantili tipo il bagno all'asilo!). Mi sono domandata se il pisello di quel ragazzo con cui ero stata fosse come quello degli altri, se era più piccolo o più grande, com'erano i piselli di persone bianche (il mio flirt era un uomo non caucasico).
Per una persona che non pratica sesso con un determinato genere (o con nessuno) certe cose rimangono sconosciute, dunque il porno può togliere qualche curiosità o dubbio.
Aggiungiamo poi che spesso non si riceve nessun genere di educazione sessuale. Spesso, come nel mio caso, si ricevono informazioni approssimative sulla meccanica della riproduzione, ma se già in campo etero le informazioni scarseggiano, figuriamoci in quello omosessuale. Gli omosessuali adolescenti non possono chiedere nulla ai genitori sulle dinamiche del sesso omosex. Poi sì, c'è la fantasia, c'è la logica, ma anche quelle non è che bastano sempre.
E sì, bisogna poi avere l'intelligenza di non pensare che il porno sia la normalità, non farsi venire le paranoie, non credere che se tutte le donne dei porno hanno la patonza depilata allora sono tutte così o che se un uomo in un porno riesce a stare lì per infiniti minuti in posizioni assurde allora quella sia la norma.

Dunque, per quanto mi riguarda, il porno ha avuto un suo grado di utilità, ma non mi è mai piaciuto granché perché spesso lo trovo degradante, troppo legato a stereotipi di ruolo, in più mi sono accorta che alla fine facevo un sacco di inutili critiche sull'arredamento orribile e ragionamenti sul fatto che secondo me i porno puzzano.

Come hai ragione Ed!
I porno puzzano di discarica!...
È vero, il grado di volgarità non è uguale per tutti.
La mia soglia di sopportazione è molto bassa; mi danno fastidio gli intercalari volgari, le espressioni scurrili e tutti quegli inserimenti gratuiti che fanno, anche di un discorso intelligente, un ammasso di grossolanità e maleducazione.
Tu racconti la tua esperienza, dettata da comprensibile curiosità, dal desiderio di scoprire e conoscere, in un contesto in cui nessuna informazione ti arrivava su quello che ti sarebbe interessato.
Anch'io non ho ricevuto informazioni di nessun genere; a questa mancanza, ho sopperito con qualche libro e i discorsi che giravano fra adolescenti.
Mi sono sposata molto giovane e con quell'unico ragazzo, ho fatto le scoperte, imparato, visto.
A mio marito la pornografia non è mai interessata, anzi, era lui per primo che cambiava canale quando alla sera tardi si entrava in un qualche spettacolo volgare.
Nostro figlio è stato educato secondo questi criteri, sempre con il ragionamento e le proposte, mai con imposizioni e divieti.

PS: Ed, mi è rimasta una curiosità, perché si depilano? Serve a qualcosa?

posso chiedere una cosina??? ma perché si inizia a guardare pornografia??? quando uno ha bisogno di cose del genere non può.... farlo direttamente????

valky posso risponderti io visto che sono l'esperto del forum sui disturbi pornografici!
grazie all'avvento di internett abbiamo sesso virtuale 24h su 24, dietro allo schermo nessuno a paura di niente
ci sono di tutti i gusti e tipi...poi però ovviamente c'è da dire che se ti trovi realmente di fronte ad un rapporto sessuale và a finire che nn ricordi più neanche il tuo nome...
purtroppo io ci sono cascato alla grande ed e come se mi è stato fatto il lavaggio del cervello

maledetto quel giorno che ho scoperto il porno!

Bisogna stare attenti a ciò che può creare dipendenza, perché poi è molto difficile liberarsene.
Immagino che internet offra una svariata gamma di scelte pornografiche e chi non capisce di riempirsi il cervello di veleni, purtroppo ci casca.
Quando lo capisce, ne è già schiavo.
Ma questo vale anche per il fumo, l'alcol, le droghe, tutto ciò che ha un'influenza sulla nostra psiche e che appare inizialmente come un qualcosa che può farci stare meglio.

Ma perché iniziare a vederli in primo luogo???

Ciao Valky! Dormito bene?

Credo si inizi per curiosità.
Poi le reazioni possono essere due:
Una, lì si rifiuta categoricamente, perché si capisce immediatamente quali conseguenze possono avere.
Due, piacciono, danno delle emozioni, fantasie, sembra rendano più "capaci".

Bianca ha scritto:
PS: Ed, mi è rimasta una curiosità, perché si depilano? Serve a qualcosa?

Credo per due motivi principali: il primo è estetico, senza peli tutto è molto esplicito. Il secondo credo sia igienico.

Veramente?
Ma poi prende freddo....

La pornografia rende schiavi, perchè la mente continua a chiederci quel tipo di "piacere" e noi non possiamo lottare contro essa, perchè lei è più furba di noi.

Continua a suggerirci i momenti adatti per ritornare su un sito porno per l'ennesima volta, nonostante la nostra forza di volontà nel cercare di smettere.

Una volta un alcolista disse di non aver bevuto per 10 anni. Un successo.
Poi un capodanno pensò che non ci fosse nulla di male nel brindare con un po' di spumante, perché ormai era diventato forte, era un ex alcolizzato.
Il tempo di tornare nel suo appartamento e di corsa a bersi tutto quello che aveva in casa.

Chi è alcolizzato lo è per tutta la vita, perché il cervello, per uno strano meccanismo, non dimentica, e basta una scintilla per scatenare un incendio.

Lo stesso vale per la pornografia, perché diventa un vizio di cui difficilmente ci si libera.
Non possiamo vincere contro noi stessi. È una illusione, perché da un lato c'è una componente fisica "naturale" che "deviata" reclama determinate sensazioni, che purtroppo ormai si nutrono di emozioni che non fanno parte del mondo reale.

Tra le cose peggiori, a mio avviso è il tempo "sprecato" a far uso di pornografia e relativa "soddisfazione", se si sommano le ore negli anni che sono andate perse per far uso di questa pratica.

Ma c'è ancora qualcosa di molto diffuso negli uomini, a causa di questo tipo di "droga".
Il fatto di osservare una donna qualsiasi, in pieno giorno, e di immaginarla come se si stesse guardando del porno.
Si diventa dei mostri, senza accorgersene, si diventa "ciechi" non con la vista, ma con la mente.
Qualcuno disse che chi pecca diventa schiavo del peccato. Credo che questo sia uno di quei casi.
Ci si accorge di cosa si è arrivati a fare ma non si riesce a smettere.
È una lotta contro la mente che si può soltanto vincere con il cuore, capendo che abbiamo perso del tempo prezioso che potevamo utilizzare per fare le cose più belle del mondo, che sono quelle che non hanno a che fare con il sesso.