Coming out: come e perché

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
Avatar utente
Chiara78
Residente permanente di AVEN
Messaggi: 5200
Iscritto il: ven ott 29, 2010 4:47 pm

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Chiara78 »

Quoto tutto!
Certo, a volte non è facile parlare, andando avanti, almeno per come sono fatta io, il non detto diventa un macigno fastidiosissimo, quindi via il dente, via il dolore, con i termini che si vuole... basta parlare
:D
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

Immagine

Avatar utente
SilverKitsune
z = z² + c
Messaggi: 9690
Iscritto il: ven apr 15, 2011 6:03 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Demiguy / Non-binario
Località: Monte Argento

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:Quoto tutto!
Certo, a volte non è facile parlare, andando avanti, almeno per come sono fatta io, il non detto diventa un macigno fastidiosissimo, quindi via il dente, via il dolore, con i termini che si vuole... basta parlare
:D
Ovvio. Io personalmente ne parlo da subito con tutti, principalmente per questioni di visibilità, ma ha un effetto positivo anche a livello personale: molti sanno che sono asessuale e quindi sanno già cosa aspettarsi o non aspettarsi da me :mrgreen:
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

MBTI: INTJ

Avatar utente
Chiara78
Residente permanente di AVEN
Messaggi: 5200
Iscritto il: ven ott 29, 2010 4:47 pm

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Chiara78 »

Esattamente!
Alla fine, per quanto riguarda me, è chiaro anche dal mio atteggiamento che il sesso non mi interessa... ma meglio parlare comunque
:mrgreen:
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

Immagine

Avatar utente
Sidhe
A-frodite
Messaggi: 1149
Iscritto il: mer nov 16, 2011 4:24 pm
Orientamento: asex poly biromantic
Genere: donna cisgender

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Sidhe »

SilverKitsune ha scritto:
Chiara78 ha scritto:Oltretutto non è necessario usare il termine "asessualità"... basta cominciare con il dire che il sesso non è sempre e comunque al centro dei propri pensieri, anzi... ma come dicevo prima un accenno credo sia bene farlo se capita l'argomento, altrimenti le cose non cambieranno mai (anche se alla fine se fare sesso, come e quando è appannaggio esclusivo della coppia ed è con il partner che, a mio parere, se ne deve parlare bene).
Il termine "asessuale", per come la vedo io, è un termine importante per far sentire a loro agio le persone che si riconoscono in esso, ed è importante parlare di asessualità proprio per accrescere la visibilità, ma non penso che ognuno debba necessariamente farlo. Più gente lo fa e meglio stiamo, ma non per tutti è una cosa facile.
Del resto, la vita di coppia alla fin fine è appannaggio della coppia, come giustamente dici :mrgreen:
Io sono d'accordo con Silver per un'altro motivo: la parola "assesualita'" puo' essere rivestita del giusto manto di attendibilita' scientifica che hanno tutti gli orientamenti sessuali, anche se la natura dell'asessualita' e' ancora un po' dibattuta. Dire semplicemente "non ho interesse per il sesso", in casa mia, mi farebbe solo vincere un altro giro dallo psicologo, non so da voi come funzioni...
Non ci sarò quando verrai a cercarmi nel sole... che la tua vita non è la mia, io sarò già andato via... [Angelo Branduardi, Lamento di un uomo di neve]

Restless719
Junior
Messaggi: 10
Iscritto il: lun gen 28, 2013 11:50 am

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Restless719 »

Per quanto mi riguarda, poter usare un termine preciso e riuscure a trasmettere l'impressione di sapere di cosa stia parlando mi dà più sicurezza. Non mi assicura di essere capita e presa sul serio, ma tranquillizza i miei nervi. Non sono una fan delle classificazione troppo nette, ma in certi casi è utile chiamare le cose col proprio nome.

Avatar utente
Sidhe
A-frodite
Messaggi: 1149
Iscritto il: mer nov 16, 2011 4:24 pm
Orientamento: asex poly biromantic
Genere: donna cisgender

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Sidhe »

Restless719 ha scritto:Non sono una fan delle classificazione troppo nette, ma in certi casi è utile chiamare le cose col proprio nome.
Penso anche io che sia utile, soprattutto (o solo) quando si parla di macro-categorie (e in particolare una "aliena" come l'assenza di attrazione sessuale...).
Non ci sarò quando verrai a cercarmi nel sole... che la tua vita non è la mia, io sarò già andato via... [Angelo Branduardi, Lamento di un uomo di neve]

Avatar utente
SilverKitsune
z = z² + c
Messaggi: 9690
Iscritto il: ven apr 15, 2011 6:03 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Demiguy / Non-binario
Località: Monte Argento

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da SilverKitsune »

Quoto Sidhe: le categorie/definizioni molto generiche hanno un che di importante nell'identificazione dell'individuo, secondo me. Aiutano a capirsi meglio senza andare troppo nel dettaglio, il che potrebbe far sentire l'individuo ingabbiato in termini troppo specifici. Poi se si decide di non usarli pazienza, si è liberi di fare anche quello. :mrgreen:
Anche a me fa piacere che esista un lessico molto ricco associato alla comunità asessuale, non per forza perché voglio usarne i termini più specifici (alla fine mi identifico come greyromantic e genderqueer che sono due dei termini più tremendamente generici che esistano :lol:) quanto per il fatto che so che ciò che provo è condiviso.
Inoltre, il disinteresse per il sesso può essere interpretato in tanti modi, non solo come asessualità: anche le pillole antidepressive possono far perdere l'interesse sessuale!
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

MBTI: INTJ

Avatar utente
Chiara78
Residente permanente di AVEN
Messaggi: 5200
Iscritto il: ven ott 29, 2010 4:47 pm

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Chiara78 »

Dire semplicemente "non ho interesse per il sesso", in casa mia, mi farebbe solo vincere un altro giro dallo psicologo, non so da voi come funzioni...
A casa mia non se ne parla proprio, quindi il problema non esiste... e una riposta del genere comunque farebbe stare tranquilli i miei, se mai ne avessimo parlato.
Io comunque preferisco dire così se capita l'argomento, poi se gli altri non vogliono capire è un problema loro... oltretutto frequento persone che ne parlano poco e non certo con toni volgari... alla fine quel che succede in camera da letto sono fatti della coppia...
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

Immagine

Avatar utente
SilverKitsune
z = z² + c
Messaggi: 9690
Iscritto il: ven apr 15, 2011 6:03 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Demiguy / Non-binario
Località: Monte Argento

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da SilverKitsune »

Chiara78 ha scritto:A casa mia non se ne parla proprio, quindi il problema non esiste... e una riposta del genere comunque farebbe stare tranquilli i miei, se mai ne avessimo parlato.
Eh, credo dipenda anche da come è cresciuta la famiglia. Per caso i tuoi genitori sono religiosi? Per le persone religiose spesso è conforto sentirsi dire che i propri figli non hanno grande interesse nel sesso, visto che da diversi culti religiosi (soprattutto occidentali) è considerato un peccato praticamente in qualsiasi caso che non sia il sesso finalizzato alla riproduzione e all'interno del matrimonio.
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

MBTI: INTJ

Avatar utente
Chiara78
Residente permanente di AVEN
Messaggi: 5200
Iscritto il: ven ott 29, 2010 4:47 pm

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Chiara78 »

Sì, sono molto religiosi, e so bene che non parlano mai di sesso anche per questo.
Una volta di più ringrazio la fortuna che mi ha dato il coraggio di pensare con la mia testa... per nessun motivo vorrei diventare bigotta come loro!
E per fortuna che mia mamma è cambiata un pochino...
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

Immagine

Avatar utente
klizia
Maxi-Mitosi
Messaggi: 248
Iscritto il: lun gen 07, 2013 12:44 am
Orientamento: Asex Aromantica
Località: Roma

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da klizia »

Io sono assolutamente favorevole, prima di tutto per una questione di visibilità ma poi anche per mettere le cose in chiaro e per sentirmi davvero libera di essere me stessa con chi ho davanti... certo: se capita il discorso, se c'è una certa confidenza e se il momento e il contesto sono appropriati, è ovvio.
I familiari e i miei amici più stretti sanno tutto da anni e anni ma sto riprendendo il discorso adesso perchè quando ho fatto coming out con loro (ovvero nello scorso millennio!) non conoscevo la parola asessuale, non credevo ci fossero altri asessuali in giro e non pensavo che fosse un orientamento sessuale, quindi non so se possa valere come coming out.
Ho sempre detto loro: "Io sono così di natura: non sono malata, non sono traumatizzata, non sono puritana... solo che non sento attrazione sessuale verso le persone, non mi piacciono i ragazzi ma neanche le ragazze" con queste parole, più o meno. Non è stato uno chock per chi mi conosceva bene (mia madre, per esempio, non ha mostrato nessuno stupore perchè lo sospettava da tempo) ma ammetto che se avessi avuto internet e mi fossi imbattuta qualche anno prima nella parola asessuale e nel mondo dell'asessualità forse sarebbe stato più facile farmi capire meglio.
Per questo motivo adesso sto riprendendo il discorso, perchè voglio che i miei familiari e amici sappiano quello che adesso so io e perchè ora posso rispondere alle loro domande con più sicurezza e cognizione di causa.
Il mio primo "coming out" (ammesso che nel mio caso si possa chiamare così) l'ho fatto a 17 anni con un conoscente di un amico di famiglia, che ho incontrato per caso a una cena e che era seduto accanto a me. Abbiamo parlato di varie cose molto banali finchè questo signore sconosciuto, un omosessuale, mi ha chiesto esplicitamente se fossi eterosessuale. Non so perchè me lo abbia chiesto! La mia risposta è stata: "Sono blandamente etero, ma non sessuale" :D
Con "blandamente" intendevo dire aromantica ma non sapevo come esprimerlo!
A pensarci oggi credo che il problema della mia gioventù non sia stato tanto il non conoscere il termine asessuale, perchè quando dicevo non sessuale mi capivano lo stesso: il vero problema era esprimere il mio orientamento romantico, che per molti anni è stato per me più importante di quello sessuale e, soprattutto, fare capire agli altri cosa intendessi!

Avatar utente
SilverKitsune
z = z² + c
Messaggi: 9690
Iscritto il: ven apr 15, 2011 6:03 pm
Orientamento: Asessuale
Genere: Demiguy / Non-binario
Località: Monte Argento

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da SilverKitsune »

Interessante la tua esperienza, klizia, grazie per averla condivisa :)
Per me il problema dell'orientamento romantico non si è posto per via della mia mancata conoscenza delle identità di genere (e anche la fluidità della mia identità, a dirla tutta), quindi mi identificavo banalmente come "etero", e per "etero" intendo dire proprio "etero", non "eterosessuale". Anche io non ho mai usato l'aggettivo "sessuale" perché ho sempre avuto, anche prima che conoscessi AVEN, l'impressione che non mi si addicesse per niente.
Forse il motivo per cui ho sorpreso la retroguardia generazionale è stato proprio che tempo fa stavo con una persona, e suppongo abbiano tratto da là la conclusione che dovessi essere eterosessuale :lol:
"I see now that the circumstances of one's birth are irrelevant; it is what we do with the gift of life that makes us who we are."

MBTI: INTJ

Avatar utente
Chiara78
Residente permanente di AVEN
Messaggi: 5200
Iscritto il: ven ott 29, 2010 4:47 pm

Re: Coming out: come e perché

Messaggio da Chiara78 »

Io sono assolutamente favorevole, prima di tutto per una questione di visibilità ma poi anche per mettere le cose in chiaro e per sentirmi davvero libera di essere me stessa con chi ho davanti...
Quoto!!!!
♥ La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo! ♥

Immagine

Rispondi