Intervista su Il Grande Colibrì
Intervista su Il Grande Colibrì
Pier Cesare Notaro ha gentilmente pubblicato questa intervista su Il Grande Colibrì: http://www.ilgrandecolibri.com/2013/12/ ... cismo.html
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Veramente una bellissima intervista, complimenti davvero.
Se posso aprire una parentesi sul discorso "discriminazione", ho un paio di considerazioni da fare. La prima è che, da una parte, il fatto che noi non siamo discriminati in maniera violenta come gli appartenenti alla comunità LGBTQ è proprio perché dell'asessualità in giro si sa poco o nulla (lo dimostra il fatto che quando scrivo "asessualità" il correttore automatico me lo segna errore), quindi le persone che si divertono a fare del male agli altri per il semplice gusto di farlo - e ce ne sono tanti a giro, basti pensare agli ultrà degli stadi, che vanno alle partite con lo SCOPO di fare casino - non sono coscienti e non SANNO che potrebbero avere un'altra categoria da umiliare. Sono certa che se l'asessualità fosse piú conosciuta avremmo molti piú problemi... infatti in America, dove l'informazione è piú diffusa, è dove ci sono anche piú vittime di bullismo per questo. Purtuttavia, questo non deve fermare la nostra voglia di informare le persone sull'esistenza della nostra condizione; non siamo mostri della palude, e sicuramente farei a meno ogni volta del classico: "Ce l'hai il ragazzo?" "No." "Perché?" "Non mi interessano gli uomini." "Sei lesbica?" "No." "E allora cosa ti piace, scusa?" "Niente." "Ma come? Non è possibile!", ho perso il conto di quante volte ho avuto questo dialogo.
Il che però mi porta al secondo punto. Si riferisce a questo passo:
Se posso aprire una parentesi sul discorso "discriminazione", ho un paio di considerazioni da fare. La prima è che, da una parte, il fatto che noi non siamo discriminati in maniera violenta come gli appartenenti alla comunità LGBTQ è proprio perché dell'asessualità in giro si sa poco o nulla (lo dimostra il fatto che quando scrivo "asessualità" il correttore automatico me lo segna errore), quindi le persone che si divertono a fare del male agli altri per il semplice gusto di farlo - e ce ne sono tanti a giro, basti pensare agli ultrà degli stadi, che vanno alle partite con lo SCOPO di fare casino - non sono coscienti e non SANNO che potrebbero avere un'altra categoria da umiliare. Sono certa che se l'asessualità fosse piú conosciuta avremmo molti piú problemi... infatti in America, dove l'informazione è piú diffusa, è dove ci sono anche piú vittime di bullismo per questo. Purtuttavia, questo non deve fermare la nostra voglia di informare le persone sull'esistenza della nostra condizione; non siamo mostri della palude, e sicuramente farei a meno ogni volta del classico: "Ce l'hai il ragazzo?" "No." "Perché?" "Non mi interessano gli uomini." "Sei lesbica?" "No." "E allora cosa ti piace, scusa?" "Niente." "Ma come? Non è possibile!", ho perso il conto di quante volte ho avuto questo dialogo.
Il che però mi porta al secondo punto. Si riferisce a questo passo:
Proprio perché l'asessualità è sconosciuta, è quantomeno normale che la maggior parte delle persone reagisca nel modo di cui sopra. Se fa male? A me personalmente, no. Ho imparato a vedere le cose dal loro punto di vista, e, a parte alcuni commenti fuori luogo, tutto sommato le reazioni che ho ottenuto le ritengo abbastanza normali; anch'io mi sono sentita dire che non esisto, ma non me la sono presa, perché è normale, ed azzarderei dire quasi lecito, ritenere un comportamento come il nostro fuori dalla norma se non si è stati informati a dovere. Non è cattiveria, ma semplice ignoranza. A mio modesto parere, non ci dovremmo sentire offesi per sortite del genere. Dico questo, perché ho letto alcuni commenti di asessuali su internet che si sono sentiti devastati dalle risposte "negazioniste" al loro coming out. Hanno tutto il diritto di rimanerci male, ma bisogna saper dare il giusto peso alle parole che ci vengono dette e soprattutto, e questo è molto importante, evitare di sentirci i protagonisti di una tragedia e fare vittimismo. So di che parlo, sono stata vittima di discriminazione anch'io, anche se per altri motivi. Ovviamente questo era un discorso rivolto al singolo individuo, e non alla comunità asessuale in generale. Il singolo infatti è, per sua natura, molto piú vulnerabile sotto questo punto di vista. L'esistenza della comunità è, in questo senso, non solo molto positiva, ma quasi essenziale.Le difficoltà sembrano molte...
Beh, questo tipo di reazioni, ovviamente, crea disagio e sconforto. Generalmente parlando, molte persone asessuali scoprono la loro identità proprio perché notano la loro differenza rispetto alle altre persone, e hanno già paura di essere le sole a sentirsi così, che non ci sia nessuno che le capisca, che ci sia qualcosa che non va in loro. Scoprire l'asessualità e l'esistenza di una comunità spesso dà una sensazione di sollievo difficile da spiegare a parole; fare coming out, dopo, con persone di cui ci si fida, e ricevere risposte come quelle che ho elencato prima, può distruggere questo senso di sollievo e portare la persona asessuale a sentirsi nuovamente a disagio con gli altri, a nascondersi, a fingere ciò che non prova.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Verissimo, e mi dispiace molto che tantissime persone (asessuali o meno) debbano essere vittime del bullismo ancora adesso. Però la visibilità è una cosa meravigliosa, a prescindere, e i tempi bui prima o poi finiscono.Starseed ha scritto:Se posso aprire una parentesi sul discorso "discriminazione", ho un paio di considerazioni da fare. La prima è che, da una parte, il fatto che noi non siamo discriminati in maniera violenta come gli appartenenti alla comunità LGBTQ è proprio perché dell'asessualità in giro si sa poco o nulla (lo dimostra il fatto che quando scrivo "asessualità" il correttore automatico me lo segna errore), quindi le persone che si divertono a fare del male agli altri per il semplice gusto di farlo - e ce ne sono tanti a giro, basti pensare agli ultrà degli stadi, che vanno alle partite con lo SCOPO di fare casino - non sono coscienti e non SANNO che potrebbero avere un'altra categoria da umiliare. Sono certa che se l'asessualità fosse piú conosciuta avremmo molti piú problemi... infatti in America, dove l'informazione è piú diffusa, è dove ci sono anche piú vittime di bullismo per questo.
Fantastico articolo
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
bella intervista davvero e poi mi ritrovo tantissimo in quello che hanno scritto Silver e Starseed.
la visibilità è veramente una cosa positiva, perchè se non fosse stato per quella persona che è stata intervistata a Forum e a Lucignolo (anche se la puntata di Lucignolo non l' ho vista in tv ma ho letto l' intervista sul web), io non sarei approdata su Aven, continuerei a mettermi in discussione, mi sentirei sbagliata e sola.
invece nel giro di un mese le cose sono cambiate in meglio per me, non ho più problemi a dire che sono asessuale, non mi sento sbagliata e non mi sento sola.
anche io faccio sempre lo stesso dialogo con le persone, mi chiedono se invece degli uomini preferisco le donne (ma cosa c' entra dico io e poi se anche fosse...), perchè non ho il ragazzo (mi è capitato di inventarne uno),...etc.
indipendentemente da tutto ciò io spero che le cose vadano meglio in futuro per tutte le persone senza distinzioni.
la visibilità è veramente una cosa positiva, perchè se non fosse stato per quella persona che è stata intervistata a Forum e a Lucignolo (anche se la puntata di Lucignolo non l' ho vista in tv ma ho letto l' intervista sul web), io non sarei approdata su Aven, continuerei a mettermi in discussione, mi sentirei sbagliata e sola.
invece nel giro di un mese le cose sono cambiate in meglio per me, non ho più problemi a dire che sono asessuale, non mi sento sbagliata e non mi sento sola.
anche io faccio sempre lo stesso dialogo con le persone, mi chiedono se invece degli uomini preferisco le donne (ma cosa c' entra dico io e poi se anche fosse...), perchè non ho il ragazzo (mi è capitato di inventarne uno),...etc.
indipendentemente da tutto ciò io spero che le cose vadano meglio in futuro per tutte le persone senza distinzioni.
Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Grazie a tutt*!
Non sono d'accordo con i commenti sulla discriminazione. Essere asessuali, secondo me, non porterà MAI allo stesso livello di discriminazione delle persone LGBT. Parliamo di leggi contro queste persone, violenze, omicidi. Quante persone trans* sono uccise ogni anno? Centinaia. Dubito che qualcuno sarà mai ucciso perché non vuole andare a letto con nessuno. Non gliene frega niente a nessuno se non provi attrazione per gli altri. Le persone sono discriminate PESANTEMENTE perché vanno a letto con lo stesso sesso, o perché sono trans* o intersex.
Anche se l'asessualità diventasse l'orientamento più conosciuto dopo l'eterosessualità, non mi convincerete mai che soffriremmo allo stesso modo delle persone LGBT, e secondo me riconoscere questo è anche e soprattutto una forma di rispetto verso coloro che hanno perso la vita, o che rischiano di perderla ogni giorno.
C'è un solo studio (uno) che indica una propensione a discriminare gli asessuali, e i ricercatori che conosco dicono che è stato fatto di merda, se mi permettete il francesismo, per cui metter un link a quello studio è controproduttivo nell'argomentare le vostre idee (in caso ci steste pensando).
Non sono d'accordo con i commenti sulla discriminazione. Essere asessuali, secondo me, non porterà MAI allo stesso livello di discriminazione delle persone LGBT. Parliamo di leggi contro queste persone, violenze, omicidi. Quante persone trans* sono uccise ogni anno? Centinaia. Dubito che qualcuno sarà mai ucciso perché non vuole andare a letto con nessuno. Non gliene frega niente a nessuno se non provi attrazione per gli altri. Le persone sono discriminate PESANTEMENTE perché vanno a letto con lo stesso sesso, o perché sono trans* o intersex.
Anche se l'asessualità diventasse l'orientamento più conosciuto dopo l'eterosessualità, non mi convincerete mai che soffriremmo allo stesso modo delle persone LGBT, e secondo me riconoscere questo è anche e soprattutto una forma di rispetto verso coloro che hanno perso la vita, o che rischiano di perderla ogni giorno.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Non volevo assolutamente dire che saremmo discriminati COME gli appartenenti al gruppo LGBTQ, intendevo che ci sarebbero PIÚ episodi di discriminazione di ADESSO. Per una semplice questione statistica, piú persone conoscono l'asessualità, piú è probabile che cresca il numero di imbecilli che invece di starsene a casa propria a farsi i fatti propri, se ne va a giro rompendo i coglioni a chi non va loro a genio.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Mi aggiungo ai complimenti per l'ottimo articolo!
Riguardo l'argomento discriminazioni, anch'io penso che la comunità LGBT resti molto più "penalizzata" rispetto agli asessuali per il motivo citato da ithaca: alla gente non gliene frega granché di uno che non vuole fare sesso. Tuttavia penso che anche Starseed non abbia tutti i torti, di gente che ha voglia di piantare grane ce n'è a non finire e ogni motivo e valido... se dovessi portare degli esempi di bullismo contro gli asessuali me ne verrebbero in mente davvero pochi, però le possibilità ci sono.
Riguardo l'argomento discriminazioni, anch'io penso che la comunità LGBT resti molto più "penalizzata" rispetto agli asessuali per il motivo citato da ithaca: alla gente non gliene frega granché di uno che non vuole fare sesso. Tuttavia penso che anche Starseed non abbia tutti i torti, di gente che ha voglia di piantare grane ce n'è a non finire e ogni motivo e valido... se dovessi portare degli esempi di bullismo contro gli asessuali me ne verrebbero in mente davvero pochi, però le possibilità ci sono.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
A mio parere è una questione di apertura mentale. C'è chi è mentalmente aperto verso i membri della comunità LGBT+ ma non verso gli asessuali, e viceversa. C'è anche chi è aperto a entrambi e chi a nessuno dei due. Lo "stupro correttivo" esiste per persone di ogni orientamento a parte l'eterosessualità, e non credo che in questo senso stiamo meglio o peggio dei gay... sono due diversi tipi di discriminazione, che possono portare a due diversi tipi di sofferenze (ma tali sofferenze possono benissimo trovare un punto in comune, anzi, scommetto che spesso è così).ithaca ha scritto:Non sono d'accordo con i commenti sulla discriminazione. Essere asessuali, secondo me, non porterà MAI allo stesso livello di discriminazione delle persone LGBT. Parliamo di leggi contro queste persone, violenze, omicidi. Quante persone trans* sono uccise ogni anno? Centinaia. Dubito che qualcuno sarà mai ucciso perché non vuole andare a letto con nessuno. Non gliene frega niente a nessuno se non provi attrazione per gli altri. Le persone sono discriminate PESANTEMENTE perché vanno a letto con lo stesso sesso, o perché sono trans* o intersex.
Anche se l'asessualità diventasse l'orientamento più conosciuto dopo l'eterosessualità, non mi convincerete mai che soffriremmo allo stesso modo delle persone LGBT, e secondo me riconoscere questo è anche e soprattutto una forma di rispetto verso coloro che hanno perso la vita, o che rischiano di perderla ogni giorno.
L'informazione è la chiave di volta per evitare simili circostanze.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Riguardo al bullismo potrei fare l'esempio di un mio superiore (filippino, sposato, ultracinquantenne) che voleva portarmi a letto e quando gli ho detto che sono asessuale ha cominciato a prendermi di mira e a urlarmi davanti a tutti sul lavoro. Be', magari con l'asessualità non c'entra esattamente, si è solo arrabbiato perché non gliel'ho data, ma tant'è.
Comunque il problema riguarda piú che altro i ragazzini giovani, quelli che fanno gruppo per sentirsi fighi, se vedono quello che non si fila le ragazze lo possono prendere di mira. Una volta mio fratello è stato quasi picchiato sull'autobus mentre tornava da scuola da un tizio perché stava LEGGENDO, quindi era un secchione. Insomma, di gente scema è pieno il mondo. Non dobbiamo sottovalutare la loro potenza (?) Poi chiaramente nessuno nega che la comunità LGBTQ sia piú presa di mira, essendo che loro sono molti di piú, la loro condizione è molto piú conosciuta e soprattutto (purtroppo), viene vista come sbagliata, è chiaro che si manifestino molti piú episodi di odio nei loro confronti.
Comunque il problema riguarda piú che altro i ragazzini giovani, quelli che fanno gruppo per sentirsi fighi, se vedono quello che non si fila le ragazze lo possono prendere di mira. Una volta mio fratello è stato quasi picchiato sull'autobus mentre tornava da scuola da un tizio perché stava LEGGENDO, quindi era un secchione. Insomma, di gente scema è pieno il mondo. Non dobbiamo sottovalutare la loro potenza (?) Poi chiaramente nessuno nega che la comunità LGBTQ sia piú presa di mira, essendo che loro sono molti di piú, la loro condizione è molto piú conosciuta e soprattutto (purtroppo), viene vista come sbagliata, è chiaro che si manifestino molti piú episodi di odio nei loro confronti.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Quoto Kit per il discorso della discriminazione.SilverKitsune ha scritto:A mio parere è una questione di apertura mentale. C'è chi è mentalmente aperto verso i membri della comunità LGBT+ ma non verso gli asessuali, e viceversa. C'è anche chi è aperto a entrambi e chi a nessuno dei due. Lo "stupro correttivo" esiste per persone di ogni orientamento a parte l'eterosessualità, e non credo che in questo senso stiamo meglio o peggio dei gay... sono due diversi tipi di discriminazione, che possono portare a due diversi tipi di sofferenze (ma tali sofferenze possono benissimo trovare un punto in comune, anzi, scommetto che spesso è così).ithaca ha scritto:Non sono d'accordo con i commenti sulla discriminazione. Essere asessuali, secondo me, non porterà MAI allo stesso livello di discriminazione delle persone LGBT. Parliamo di leggi contro queste persone, violenze, omicidi. Quante persone trans* sono uccise ogni anno? Centinaia. Dubito che qualcuno sarà mai ucciso perché non vuole andare a letto con nessuno. Non gliene frega niente a nessuno se non provi attrazione per gli altri. Le persone sono discriminate PESANTEMENTE perché vanno a letto con lo stesso sesso, o perché sono trans* o intersex.
Anche se l'asessualità diventasse l'orientamento più conosciuto dopo l'eterosessualità, non mi convincerete mai che soffriremmo allo stesso modo delle persone LGBT, e secondo me riconoscere questo è anche e soprattutto una forma di rispetto verso coloro che hanno perso la vita, o che rischiano di perderla ogni giorno.
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Aggiungo che, come donna e non solo come asessuale (e qui si aprirebbe un mondo sulla discussione sullo stupro e sul sesso consensuale a cui accenno soltanto), io ho sempre paura quando uno (o più) uomini mi fanno delle avances, perché tremo al solo pensiero che il mio conseguente "no" possa scatenare l'"orgoglio ferito" di questi galli rampanti (e spero che le mie parole trasudino sarcasmo, perché mentre scrivo le penso così ).
Quello che voglio dire è che la nostra società è culturalmente cresciuta in modo tale che un rifiuto ad una proposta sessuale non è quasi mai preso bene, soprattutto in alcuni contesti, e questo per una persona asessuale è ancora più "pericoloso" rispetto ad una persona sessuale.
Per contro, sono d'accordo con ithaca sul fatto che la discriminazione su omosessuali e trans* è molto, molto più pesante di quella che subiamo noi. Se con il tempo e con il diffondersi della conoscenza dell'asessualità questa cosa cambierà, non possiamo dirlo. E dicendo questo credo che nessuno voglia minimizzare i nostri problemi. Al di là del "siamo più bulleggiati o meno degli altri LGBT", la verità È che siamo una minoranza su cui la generale ignoranza, bigotteria e stupidità si fa sentire. Siamo meno oppressi di altri, ma non abbiamo minori diritti di difenderci e di essere noi stessi.
Per il resto... l'articolo è stupendo. Ottimamente informativo. Mi sembra anche che l'intervistatore si sia mantenuto di una neutralità e di un'apertura molto positive
Il commento sotto lascia un po' il tempo che trova, ma pazienza almeno non è sulla linea di altri che ho letto in giro, molto più astiosi.
七曜
[Shichiyoo] 1) Seven stars; Ursa Major. 2) Seven gleams.
(X1999, CLAMP)
«Here's to the crazy ones: the misfits, the rebels, the troublemakers, the round pegs in square holes, the ones who see things differently. They're not fond of rules, and they have no respect for the status quo. You can quote them, disagree with them, glorify or vilify them. About the only thing you can't do is ignore them, because they change things. They push the human race forward. And while some may see them as the crazy ones, we see genius.
Because the people who are crazy enough to think they can change the world, are the ones who do.»
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Nuova pagina blog su di noi, in riposta ai commenti: http://www.ilgrandecolibri.com/2014/01/ ... dizio.html
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
La parte iniziale è abbastanza triste, come al solito, la gente giudica senza mezze misure... Bello invece il messaggio che ha voluto lanciare verso la fine.
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
Credo sia la miglior risposta che abbia mai letto alla ricezione negativa che subiscono gli articoli sull'asessualità.ithaca ha scritto:Nuova pagina blog su di noi, in riposta ai commenti: http://www.ilgrandecolibri.com/2014/01/ ... dizio.html
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
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Re: Intervista su Il Grande Colibrì
E' la dimostrazione che attraverso l'informazione e la divulgazione il pregiudizio può scomparire... Penso sia normale avere qualche preconcetto senza conoscere bene l'argomento, continuiamo a diffonderlo!ithaca ha scritto:Nuova pagina blog su di noi, in riposta ai commenti: http://www.ilgrandecolibri.com/2014/01/ ... dizio.html