Appena iscritta

[Emilu]

Ciao, anch’io come tanti di voi è da un pò che ho fatto ricerche in in rete e ho trovato questo forum.
Questa è la mia storia.
Io sono appena uscita dal divorzio, ho 2 figli, ma fin da quando ero giovane non ho trovato nessun interesse particolare per il sesso. Avevo solo il sogno romantico di trovare un ragazzo e crearmi una famiglia. Sono stata con mio marito per 20 anni, di rapporti ne ho avuti, ma solo per condividere il momento intimo con lui, non tanto perchè fossi ad averne voglia. Per me poteva essere un’attività comparata ad un viaggio, a guardare un film insieme…anche se forse meno allettante di queste ultime attività.
Non so come ha fatto il mio ex marito a sopportare il fatto che io non lo cercassi mai per tutti questi anni, perchè invece lui è molto attivo sessualmente, fatto sta che una ragazza più giovane al lavoro gli ha fatto un pò la corte e lui si è sentito desiderato. E quindi ciao ciao a me.
Che mi sono sentita ovviamente in colpa per il fatto di essere anomala rispetto a lui. Ma forse ora è meglio così, troppo diversi e lui poco empatico.
Io è da 1 anno e mezzo che non ho rapporti, ma non mi interessa assolutamente niente. Mi dicono “fatti un profilo su tender, ti fai una scopata e via”, ma io aborro proprio questo approccio, non ci penso assolutamente.
A me piacerebbe trovare un compagno con cui condividere esperienze, che pensi al sesso poco e niente, ma solo carezze e coccole.
Credo che la paura di tutti noi che siamo qui, sia quella di rimanere da soli, di non trovare nessun simile a noi, perchè la maggior parte delle persone è “normale”, passatemi il termine. Noi siamo una minoranza.
Mi conforta vedere quante persone invece la pensano più o meno come me e devo smettere di sentirmi in colpa per essere fatta in un certo modo.
Ciao a tutti!

[danyfantasy]

Benvenuta Emilu in AVEN Italia! Buona permanenza nel forum

[GiuseppeVerdi]

Ciao, benvenuta sull’isola di Aven!

A dire il vero siamo una minoranza della minoranza, dall’1 al 2% della popolazione mondiale, se non ricordo male.
Siamo ancora (ma, grazie al cielo, le cose stanno lentamente cambiando) trattati come fenomeni da baraccone, nel migliore dei casi, o come “diversi” (da chi poi?) nel peggiore.
Bistrattati ed emarginati anche dalla comunità LGBTQ+, della quale, in teoria, facciamo parte anche noi.
Non chiediamo nulla, tranne il riconoscimento del nostro orientamento sessuale alla pari di qualunque altro, ma per la nostra “bellissima” società iper-sessualizzata, siamo ancora, quasi completamente, un tabù .
La paura di rimanere soli è uniforme anche fra gli allosessuali, (non sai quanti trentacinquenni si sposano unicamente per non diventare dei settantacinquenni soli), però loro sono la fetta numericamente maggiore della società (brava ad aver messo la parola “normale” fra virgolette, non siamo anomali, siamo unici, per questo perfetti), per la legge dei grandi numeri, hanno più occasioni di relazionarsi fra loro, mentre noi dobbiamo cercare nostri simili, e spesso anche comprensione e rispetto, in piccole e deliziose nicchie come l’isola di Aven.
Sfondi una porta aperta (almeno con me) nel definire un viaggio o guardare un film insieme, delle attività più allettanti di avere rapporti intimi (per me, anche fissare il soffitto un intera ora è più interessante di fare l’amore ), ma a tuo marito è mancata una parte fondamentale (per lui) del rapporto, avevate una vita sessuale, dalla quale sono nati due gioielli, ma forse, correggimi se sbaglio, durante questi “incontri”, lui sentiva la tua poca predisposizione all’atto in generale senza riuscire a comprenderne le ragioni.
Visto la tua consapevolezza fin da giovane, dello scarso o nullo interesse ad avere una vita sessuale, credo sarebbe stato meglio parlare chiaramente con l’uomo che sarebbe diventato tuo marito di questo aspetto, magari le cose sarebbero andate diversamente, magari no, nessuno può saperlo.
Non sto giudicando ne le tue scelte, ne, tanto meno, la tua persona, ti sto solo dicendo cosa avrei fatto io, anche se sono consapevole delle diversità di ognuno e dei suoi desideri (calcolando che ho passato i quaranta senza aver mai avuto un fidanzamento o un rapporto sessuale, forse la scelta più saggia l’hai compiuta tu all’epoca ).
Molte, molte più persone di quanto si possa credere, hanno oramai compreso l’inutilità e l’effimero piacere portato dalla passionalità fisica, e ne sono saturi. Intelligentemente (senza voler offendere nessuno) queste persone hanno capito l’importanza basilare della complicità in una coppia: riuscire a intendersi senza parlarsi, avere interessi comuni, sentirsi libero di parlare di qualunque argomento con l’altra persona, diventare uno la spalla dell’altro, tutte queste piccole/grandi cose, alla lunga, contano (anche singolarmente) in modo nettamente superiore a un “unione di carne” di qualche decina di minuti.
Preso coscienza dei fatti, non vedo perché il tuo desiderio di vivere una relazione romantica, ma con una parte esigua di passionalità non possa avverarsi.
L’isola di Aven è un crocevia fondamentale per il nostro orientamento, qui tutti gli asessuali (e non solo) possono ritrovarsi e scoprire una sacrosanta verità: saremo anche pochi, ma di certo, non siamo soli!

Buon Anno, un saluto, spero di rileggerti presto.

[Bianca]

Ciao Emi, benarrivata fin qui.

Credo che il discorso di Giuseppe possa farti comprendere quante cose avete in comune come asex e quante cose possiate avere di diverso.
Tu facesti, ad un certo punto della tua vita, una scelta importante, forse con un po’ di leggerezza, sapendo che il matrimonio ha degli obblighi che solo a battezzarli così fa venire il mal di testa e, in quanto obblighi, si ha il dovere di rispettare.

Quindi, non solo non devono essere considerati obblighi ma devono anche essere accolti con gioia e tu sapevi che questa gioia non era compresa nel pacchetto.

Io credo comunque che, aldilà di questo problema, tu abbia avuto comunque momenti belli, condivisi e suoi quali, insieme, avete fatto dei progetti.
Quindi, non sono stati tempo sprecato e soprattutto, le vostre due creature sono qualcosa di fondamentale nella vita di ciascun essere umano, uomo o donna che sia.

A questo punto, siete entrambi liberi di fare scelte diverse, maggiormente in sintonia con le vostre rispettive esigenze.

Avete messo la parola fine ad una lunga storia che però, di finito, non ha proprio tutto.
Il vostro ruolo di genitori non finisce, dovete continuare ad amare, condividere, educare, avere cura.

Se c’è stato un errore iniziale, ora dovete cercare di ripararlo, perché niente e nessuno potrà esentarvi dai vostri doveri nei confronti dei figli.

C’è da augurarsi che entrambi siate consapevoli di tutto l’impegno che dovete avere, affinché i figli non paghino qualcosa di cui non sono responsabili.

Se vuoi, raccontaci com’è il tuo pensiero su questo argomento.

A rileggerci presto.

[axelay]

Ciao, scusa la domanda intima, ma prendila come un dato tecnico, statistico.
Con che frequenza ti concedevi al tuo ex marito?
1 volta a settimana
1 volta al mese
1 volta all'anno/anni

Così poi ti dico pure se il tuo ex è stato un disgraziato.

[Emilu]

Ciao, benvenuta sull’isola di Aven!

A dire il vero siamo una minoranza della minoranza, dall’1 al 2% della popolazione mondiale, se non ricordo male.
Siamo ancora (ma, grazie al cielo, le cose stanno lentamente cambiando) trattati come fenomeni da baraccone, nel migliore dei casi, o come “diversi” (da chi poi?) nel peggiore.
Bistrattati ed emarginati anche dalla comunità LGBTQ+, della quale, in teoria, facciamo parte anche noi.
Non chiediamo nulla, tranne il riconoscimento del nostro orientamento sessuale alla pari di qualunque altro, ma per la nostra “bellissima” società iper-sessualizzata, siamo ancora, quasi completamente, un tabù .
La paura di rimanere soli è uniforme anche fra gli allosessuali, (non sai quanti trentacinquenni si sposano unicamente per non diventare dei settantacinquenni soli), però loro sono la fetta numericamente maggiore della società (brava ad aver messo la parola “normale” fra virgolette, non siamo anomali, siamo unici, per questo perfetti), per la legge dei grandi numeri, hanno più occasioni di relazionarsi fra loro, mentre noi dobbiamo cercare nostri simili, e spesso anche comprensione e rispetto, in piccole e deliziose nicchie come l’isola di Aven.
Sfondi una porta aperta (almeno con me) nel definire un viaggio o guardare un film insieme, delle attività più allettanti di avere rapporti intimi (per me, anche fissare il soffitto un intera ora è più interessante di fare l’amore ), ma a tuo marito è mancata una parte fondamentale (per lui) del rapporto, avevate una vita sessuale, dalla quale sono nati due gioielli, ma forse, correggimi se sbaglio, durante questi “incontri”, lui sentiva la tua poca predisposizione all’atto in generale senza riuscire a comprenderne le ragioni.
Visto la tua consapevolezza fin da giovane, dello scarso o nullo interesse ad avere una vita sessuale, credo sarebbe stato meglio parlare chiaramente con l’uomo che sarebbe diventato tuo marito di questo aspetto, magari le cose sarebbero andate diversamente, magari no, nessuno può saperlo.
Non sto giudicando ne le tue scelte, ne, tanto meno, la tua persona, ti sto solo dicendo cosa avrei fatto io, anche se sono consapevole delle diversità di ognuno e dei suoi desideri (calcolando che ho passato i quaranta senza aver mai avuto un fidanzamento o un rapporto sessuale, forse la scelta più saggia l’hai compiuta tu all’epoca ).
Molte, molte più persone di quanto si possa credere, hanno oramai compreso l’inutilità e l’effimero piacere portato dalla passionalità fisica, e ne sono saturi. Intelligentemente (senza voler offendere nessuno) queste persone hanno capito l’importanza basilare della complicità in una coppia: riuscire a intendersi senza parlarsi, avere interessi comuni, sentirsi libero di parlare di qualunque argomento con l’altra persona, diventare uno la spalla dell’altro, tutte queste piccole/grandi cose, alla lunga, contano (anche singolarmente) in modo nettamente superiore a un “unione di carne” di qualche decina di minuti.
Preso coscienza dei fatti, non vedo perché il tuo desiderio di vivere una relazione romantica, ma con una parte esigua di passionalità non possa avverarsi.
L’isola di Aven è un crocevia fondamentale per il nostro orientamento, qui tutti gli asessuali (e non solo) possono ritrovarsi e scoprire una sacrosanta verità: saremo anche pochi, ma di certo, non siamo soli!

Buon Anno, un saluto, spero di rileggerti presto.

GRzie delle risposte, ora provo a rispondere.
Sai cosa? Quando uno è giovane e inesperto, quando non hai nemmeno 20 anni, come fai a capire esattamente quello che sei, se non hai fatto nemmeno delle esperienze? Senza contare che 20 anni Fa non c’erano ancora queste distinzioni, o almeno io non ne ero a conoscenza. Alla mia epoca c’erano gli eterosessuali e i gay/ lesbiche. E io avevo le fantasie romantiche sui ragazzi, quindi per me non ero lesbica.
E quando sono arrivata al momento del rapporto sessuale, io pensavo di essere inesperta, che con il tempo avrei scoperto cose nuove, aspetti che mi sarebbero po piaciuti…ma con gli anni ho capito che non è stato così, io volevo solo condividere linitimità con la persona che amavo, ma sinceramente non avrei voluto che il mio corpo fosse “profanato”. Non so se capite cosa voglio dire.
Adesso ho capito che se voglio un orgasmo mi basto proprio io con la masturbazione, ma se devo pensare ad una penetrazione….vade retro!!!!
Mi chiedo se la mia condizione sia il risultato di una condizione psicologica oppure sono nata senza tanti ormoni sessuali legati al desiderio…non lo so…voi cosa ne pensate?

[Emilu]

Ciao Emi, benarrivata fin qui.

Credo che il discorso di Giuseppe possa farti comprendere quante cose avete in comune come asex e quante cose possiate avere di diverso.
Tu facesti, ad un certo punto della tua vita, una scelta importante, forse con un po’ di leggerezza, sapendo che il matrimonio ha degli obblighi che solo a battezzarli così fa venire il mal di testa e, in quanto obblighi, si ha il dovere di rispettare.

Quindi, non solo non devono essere considerati obblighi ma devono anche essere accolti con gioia e tu sapevi che questa gioia non era compresa nel pacchetto.

Io credo comunque che, aldilà di questo problema, tu abbia avuto comunque momenti belli, condivisi e suoi quali, insieme, avete fatto dei progetti.
Quindi, non sono stati tempo sprecato e soprattutto, le vostre due creature sono qualcosa di fondamentale nella vita di ciascun essere umano, uomo o donna che sia.

A questo punto, siete entrambi liberi di fare scelte diverse, maggiormente in sintonia con le vostre rispettive esigenze.

Avete messo la parola fine ad una lunga storia che però, di finito, non ha proprio tutto.
Il vostro ruolo di genitori non finisce, dovete continuare ad amare, condividere, educare, avere cura.

Se c’è stato un errore iniziale, ora dovete cercare di ripararlo, perché niente e nessuno potrà esentarvi dai vostri doveri nei confronti dei figli.

C’è da augurarsi che entrambi siate consapevoli di tutto l’impegno che dovete avere, affinché i figli non paghino qualcosa di cui non sono responsabili.

Se vuoi, raccontaci com’è il tuo pensiero su questo argomento.

A rileggerci presto.

Non credo di aver fatto una scelta con leggerezza sposandomi (tieni conto che noi siamo stati insieme per 22 anni in tutto). Semplicemente non avevo considerato il fatto che per lui il sesso sarebbe stata una parte molto importante per tutta la vita e non solo della giovinezza. Per me l’importante era l’affetto, il volersi bene, condividere tutta la vita. Il sesso una parte secondaria che tralascio tranquillamente). Per lui invece il sesso era sicuramente una parte importantissima che lo faceva sentire amato e desiderato. Infatti quante volte io gli ho spiegato che c’erano diversi modi di amare!! Ma per lui era tanto tanto importante.
Il mio sogno era avere una famiglia, e alla fine ci sono riuscita, i miei figli sono la cosa più importante e mi sono sempre comportata bene nei confronti di lui, pur di non urtare ulteriormente i sentimenti dei bimbi. Pensa che dopo qualche mese ho permesso, ingoiando un boccone amaro, che i bimbi conoscessero la nuova fidanzata di papà e che andassero a casa loro a dormire ecc ecc…
Si si, figli al primo posto, e poi dopo vengo subito io, perchè ho bisogno di essere amata, in primis da me stessa e poi chissà da chi

[Emilu]

Ciao, scusa la domanda intima, ma prendila come un dato tecnico, statistico.
Con che frequenza ti concedevi al tuo ex marito?
1 volta a settimana
1 volta al mese
1 volta all'anno/anni

Così poi ti dico pure se il tuo ex è stato un disgraziato.

Per la statistica una o due volte alla settimana.
Dal mio punto di vista lui era molto insicuro e aveva bisogno di sentirsi desiderato sessualmente per avere fiducia in se. O per sentirsi amato.
Io mi sento completa anche da sola, e le moine esterne difficilmente mi scalfiscono. Per fare breccia nel mio cuore devo trovare una persona che mi vada bene al 100% , se no non ha senso

[axelay]

Per noi uomini il sesso è un bisogno che non si può reprimere facilmente; farà parte del processo biologico della riproduzione.
Un po' come se una donna non volesse avere più il ciclo con i suoi sbalzi d'umore.

Per il resto provo una profonda rabbia e, sinceramente, non comprendo come il tuo ex possa averti lasciato considerando la frequenza dei vostri "incontri".
Preferirei non definirlo perché la cosa continua a farmi incazzare, se penso alla mia storia.
Avessi avuto un partner come te avrei cercato in ogni modo di coniugare il sesso ad altro, a coccole, ad un modo diverso di vivere insieme il tutto, cercare un punto d'incontro. Fosse stato anche fare solo petting, magari fino al limite desiderato.

Nel mio caso i rapporti, se avvengono (per un particolare e raro allineamento di galassie condito il tutto da qualche neurone che evidentemente impazzisce) accadono una volta ogni due anni circa, perché mia moglie dei doveri coniugali se ne sbatte altamente.

Che ti devo dire, sono come quel pirata che si ricongiunge con l'amata ogni tot. anni per via di una maledizione.

Tornando al tuo ex...

Poi è arrivata la put...la giovincella (scusate se sono all'antica) e quindi tu hai pensato che ti ha lasciato per avere conferme di questo o di quello, per immaturità etc.

No mia cara, ti ha lasciato perché non ti amava più da un pezzo e perché gli piaceva tanto, ma tanto, far sesso con una dolce fanciulla.

Tu immagina io, quante conferme, allora, dovrei avere, molte ma molte di più di tanti uomini, e invece...

[GiuseppeVerdi]

Ciao, bentornata sull’isola di Aven!

La tua domanda “Mi chiedo se la mia condizione sia il risultato di una condizione psicologica oppure sono nata senza tanti ormoni sessuali legati al desiderio…non lo so…voi cosa ne pensate?” è la stessa che mi sono posto io per anni.
Nel mio caso, già da pre adolescente era evidente la differenza d’interesse alla sfera sessuale (ma anche affettiva) tra me e i miei coetanei, sembrava arrivassimo da pianeti diversi e distanti da quanto ampio era il divario tra noi, cercavo risposte, non le trovavo, mi sentivo strano, diverso, quasi colpevole, per finire col credere di essere malato .
Quando, per la prima volta, ho sentito (a dire la verità letto su una lavagna, ma cambia poco) la parola Asessualità mi si è aperto un mondo, ma conoscere il significato di quel termine è stato solo l’inizio: mi sono serviti anni di lavoro interiore su me stesso per arrivare a comprendere e accettare la mia vera natura.

Per quanto riguarda me stesso (non ho mai detto e non penso sia così per tutti) sono convinto di essere nato completamente privo di desiderio sessuale, non l’ho mai provato ne ho mai avuto una cotta per nessun genere, nemmeno durante l’adolescenza, periodo in cui, notoriamente, si verificano tempeste ormonali di proporzioni enormi .
Non sono stato esente da queste burrasche emotive, ma quel determinato aspetto non è mai cambiato, semplicemente ero sprovvisto di “ ormoni sessuali legati al desiderio” come li chiami tu.

Anche se molti hanno provato a farmi credere di avere un blocco psicologico, un timore esagerato nei confronti della passionalità fisica, una scarsa maturità affettiva o addirittura una patologia clinica (a furia di queste stupidaggini, per usare un termine delicato, ma me ne viene spontaneo un altro molto più volgare, mi ero convinto di esserne veramente affetto ), ora ho compreso la falsità di tutte queste illazioni, nel mio caso (ci tengo a ripetere, si tratta solo del mio caso) l’asessualità è nata con me.

Hai ragione nell’affermare che venti/trenta anni fa non esistevano informazioni, da nessuna parte, sul nostro orientamento (non che adesso ve ne siano a iosa, anzi, ma allora era completamente sconosciuto alla stragrande maggioranza della gente), quindi una persona doveva andare a tentoni per capire se stessa, ma credo (è una mia convinzione, non ho prove che sia esatta) che in un angolo della nostra anima (sopratutto nelle sfumature di asessualità più estreme), il ribrezzo per “l’accoppiamento carnale” ci sia sempre stato.

Ho provato a rispondere alla tua domanda nel modo migliore e più sincero possibile, basandomi sul mio vissuto e sulle mie convinzioni, se ci saranno altri pareri, discordanti dal mio, sarò lieto di leggerli e riflettere sugli spunti offerti da questi ultimi, l’isola di Aven serve anche a questo .

Un Saluto. Spero di rileggerti presto.

[Emilu]

Per noi uomini il sesso è un bisogno che non si può reprimere facilmente; farà parte del processo biologico della riproduzione.
Un po' come se una donna non volesse avere più il ciclo con i suoi sbalzi d'umore.

Per il resto provo una profonda rabbia e, sinceramente, non comprendo come il tuo ex possa averti lasciato considerando la frequenza dei vostri "incontri".
Preferirei non definirlo perché la cosa continua a farmi incazzare, se penso alla mia storia.
Avessi avuto un partner come te avrei cercato in ogni modo di coniugare il sesso ad altro, a coccole, ad un modo diverso di vivere insieme il tutto, cercare un punto d'incontro. Fosse stato anche fare solo petting, magari fino al limite desiderato.

Nel mio caso i rapporti, se avvengono (per un particolare e raro allineamento di galassie condito il tutto da qualche neurone che evidentemente impazzisce) accadono una volta ogni due anni circa, perché mia moglie dei doveri coniugali se ne sbatte altamente.

Che ti devo dire, sono come quel pirata che si ricongiunge con l'amata ogni tot. anni per via di una maledizione.

Tornando al tuo ex...

Poi è arrivata la put...la giovincella (scusate se sono all'antica) e quindi tu hai pensato che ti ha lasciato per avere conferme di questo o di quello, per immaturità etc.

No mia cara, ti ha lasciato perché non ti amava più da un pezzo e perché gli piaceva tanto, ma tanto, far sesso con una dolce fanciulla.

Tu immagina io, quante conferme, allora, dovrei avere, molte ma molte di più di tanti uomini, e invece...

Si, alla fine credo anche io che non mi amasse più, e io mi chiedo ancora ogni giorno, come abbia fatto ad andare avanti per così tanto tempo…magari non mi amava già da tanti anni, ma comunque 2 figli ce li ha fatti con me…
Scusate lo sfogo, ma stamattina, che è venuto a prendere i bimbi per passare l’weekend con loro, abbiamo parlato dei loro problemi, tutti i loto programmi della settimana ecc. e io mi chiedevo come era possibile tutto questo : che due anni fa eravamo una famiglia e questi discorsi erano all’ordine del giorno e ora non lo eravamo più, che Ligui era il mio migliore amico e se avevo un problema andavo da lui, se stavo male c’era lui, se piangevo c’era sempre una sua carezza di conforto. E oggi che con questi pensieri mi sarei messa a piangere davanti a lui, mi sono fatta 200 respiri profondi per mandare giù le emozioni e poi appena se nè andato ho cominciato.a piangere perhcè non ce la facevo più.
Ogni giorno cerco di andare avanti e ci sono giorni in cui mi sento wonderwoman per quanto faccio tutto da sola, ma altri…sono così, in preda alle emozioni.
Beati quelli che pensano “(quasi) solo a scopare” perchè hanno molti meno problemi !!!

[Emilu]

Ciao, bentornata sull’isola di Aven!

La tua domanda “Mi chiedo se la mia condizione sia il risultato di una condizione psicologica oppure sono nata senza tanti ormoni sessuali legati al desiderio…non lo so…voi cosa ne pensate?” è la stessa che mi sono posto io per anni.
Nel mio caso, già da pre adolescente era evidente la differenza d’interesse alla sfera sessuale (ma anche affettiva) tra me e i miei coetanei, sembrava arrivassimo da pianeti diversi e distanti da quanto ampio era il divario tra noi, cercavo risposte, non le trovavo, mi sentivo strano, diverso, quasi colpevole, per finire col credere di essere malato .
Quando, per la prima volta, ho sentito (a dire la verità letto su una lavagna, ma cambia poco) la parola Asessualità mi si è aperto un mondo, ma conoscere il significato di quel termine è stato solo l’inizio: mi sono serviti anni di lavoro interiore su me stesso per arrivare a comprendere e accettare la mia vera natura.

Per quanto riguarda me stesso (non ho mai detto e non penso sia così per tutti) sono convinto di essere nato completamente privo di desiderio sessuale, non l’ho mai provato ne ho mai avuto una cotta per nessun genere, nemmeno durante l’adolescenza, periodo in cui, notoriamente, si verificano tempeste ormonali di proporzioni enormi .
Non sono stato esente da queste burrasche emotive, ma quel determinato aspetto non è mai cambiato, semplicemente ero sprovvisto di “ ormoni sessuali legati al desiderio” come li chiami tu.

Anche se molti hanno provato a farmi credere di avere un blocco psicologico, un timore esagerato nei confronti della passionalità fisica, una scarsa maturità affettiva o addirittura una patologia clinica (a furia di queste stupidaggini, per usare un termine delicato, ma me ne viene spontaneo un altro molto più volgare, mi ero convinto di esserne veramente affetto ), ora ho compreso la falsità di tutte queste illazioni, nel mio caso (ci tengo a ripetere, si tratta solo del mio caso) l’asessualità è nata con me.

Hai ragione nell’affermare che venti/trenta anni fa non esistevano informazioni, da nessuna parte, sul nostro orientamento (non che adesso ve ne siano a iosa, anzi, ma allora era completamente sconosciuto alla stragrande maggioranza della gente), quindi una persona doveva andare a tentoni per capire se stessa, ma credo (è una mia convinzione, non ho prove che sia esatta) che in un angolo della nostra anima (sopratutto nelle sfumature di asessualità più estreme), il ribrezzo per “l’accoppiamento carnale” ci sia sempre stato.

Ho provato a rispondere alla tua domanda nel modo migliore e più sincero possibile, basandomi sul mio vissuto e sulle mie convinzioni, se ci saranno altri pareri, discordanti dal mio, sarò lieto di leggerli e riflettere sugli spunti offerti da questi ultimi, l’isola di Aven serve anche a questo .

Un Saluto. Spero di rileggerti presto.

Eh, mi rimarrà il dubbio, io sono così perchè ho avuto un insegnamento del genere dai miei genitori o è qualcosa di biologico? O entrambi?
Io al contrario di te ero una che a scuola non faceva altro che innamorarsi, il mio primo bacio l’ho dato alla scuola materna sotto la cattedra, ad un mio compagno. E ho sempre avuto dei fidanzatini. Quindi io amore romantico a go-go, ma, ripeto, per me la penetrazione è come la dissacrazione del mio corpo. Io non ho mai avuto orgasmi con la penetrazione, non so, forse è anche per quello…preferisco di gran lunga la masturbazione.
So solo che vorrei un amore romantico per la condivisione di tante avventure, per il racconto del quotidiano ecc. Ma certe volte non so se alla mia età riuscirò a trovarlo ancora. Mi sembra che ho avuto la mia grande storia d’amore e stop. Fine.
Staremo a vedere.