Mi presento

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Ina9
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Mi presento

Messaggio da Ina9 »

Ciao a tutt*! Sono una ragazza di 23 anni, ho scoperto l'asessualità verso i 15 anni, da alcuni video che ho visto ma all'inizio non ho pensato potesse riguardare anche me. Negli ultimi anni ho iniziato a sospettare di essere asessuale, ma ho sempre avuto continui dubbi perché non ho mai avuto una relazione e perché pensavo di poter provare qualcosa per la famosa "persona giusta". Ho avuto alcune cotte romantiche nella mia adolescenza, ma sono rimaste semplicemente cotte e quello che mi rendeva felice era semplicemente passare del tempo insieme. Da quello che so non penso di aver mai provato attrazione sessuale, più che altro non riesco a capire bene cosa si intende e non ho mai provato la sensazione di voler fare sesso con qualcuno.
Ultimamente mi sono iscritta ad un app di incontri seguendo il consiglio di alcune persone "se non provi, come lo sai?" e niente, penso che sia un consiglio terribile perché sono uscita con due ragazzi e mi sono trovata molto bene, ma il pensiero di una relazione con uno dei due mi fa venire la nausea.
Vorrei anche parlare di questa cosa con la mia psicologa ma ho paura che non capisca e mi dica quello che non vorrei sentirmi dire, cioè che ho qualche blocco psicologico o che mi patologizzi.
Intanto mi fa piacere aver scoperto AVEN e se avete qualche consiglio è ben accetto!

Memedesimo
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Re: Mi presento

Messaggio da Memedesimo »

Ciao

GiuseppeVerdi
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Re: Mi presento

Messaggio da GiuseppeVerdi »

Ciao, Benvenuta sull'isola di Aven!

Devo ammettere che mi ritrovo molto nella tua presentazione. Anch'io ho scoperto l'asessualità da ragazzino, ho avuto molti dubbi e almeno 10 volte tante paure, ma ho voluto intrapprendere un percorso per capire chi ero veramente, è stato lungo, complesso e doloroso, ma alla fine sono riuscito a comprendere di essere asessuale (non immaginavo di dover ricominciare da capo con un altro percorso per accettarlo, ma questo è un altro discorso), non ho mai provato attrazione sessuale verso nessun genere e il pensiero di avere rapporti fisici con un altra persona (indipendentemente da chi) mi ha sempre nauseato.
Sono cresciuto sentendo frasi come "Sei troppo giovane per saperlo", "Non hai ancora incontrato la persona giusta" o "se non provi, come lo sai?", in quest'ultimo caso, alla millesima volta ho risposto: "Non serve provare a fare la guerra per sapere che è completamente sbagliata" (allora, fortunatamente, non c'era la guerra, almeno non in europa, mi scuso se la mia citazione ha offeso te o chiunque altro lettore), ti lascio immaginare i commenti, non ripetibili in quanto insulti o parolacce.
Tornando a noi, secondo il mio modesto parere, dovresti parlarne con la tua psicologa, come dicevo poco fa, ho affrontato un percorso lungo e difficoltoso per arrivare a conoscere la mia vera natura, il mio errore più grande è stato farlo da solo, mi vergognavo di parlarne in famiglia, non conoscevo l'isola di Aven e pur essendo in cura da una brava terapeuta, i miei problemi erano ben altri, quindi non ne ho mai parlato, con nessuno, in pratica, è come se avessi dovuto scalare una montagna senza ossigeno ne nessun tipo di equipaggiamento!
Se la tua psicologa è una professionista seria e competente, sicuramente avrai al tuo fianco un aiuto preziosissimo, quasi insostituibile, che ti conforterà nei momenti in cui crederai di non potercela fare (credimi ce ne saranno a bizzeffe, te lo dico per esperienza personale), una luce nelle notti buie in cui piangi da sola nel tuo letto (ovviamente non te lo sto augurando, ma mi è capitato così tante volte che quasi non le conto più), se, al contrario, la tua terapeuta tenterà di "curarti" (assurdo da una donna istruita laureata in psicologia)... potrai sempre cambiare professionista!
Per farla breve, il mio consiglio è di NON intrapprendere un viaggio alla scoperta del tuo vero io completamente sola! Famiglia, amici (purchè veri), psicologa, Isola di Aven o tutto questo insieme, in qualche modo fatti "accompagnare", soffrirai molto meno (ahimè so cosa sto dicendo), ricorda sempre che NON sei sola, NON sei sbagliata e, sopratutto, NON sei malata! Sei tu, e quindi perfetta!
Anche a me fa piacere che sei sbarcata sull'Isola di Aven, questo è il posto giusto per ogni asessuale, e forse, per ogni tipo di sessualità.
Un saluto, spero di rileggerti presto!

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danyfantasy
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Re: Mi presento

Messaggio da danyfantasy »

Benvenuta in AVEN Italia! :-)

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Bianca
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Re: Mi presento

Messaggio da Bianca »

Ciao Ina! Sei tu l'Innominata, vero?

In effetti, capire in che cosa consiste l'attrazione sessuale, non è per niente semplice.
E' necessario avere la teoria e poi, anche la pratica.
Se vogliamo, possiamo dividere le due parole e considerarle separatamente.

L'attrazione è una specie di calamita: sei costantemente impegnata mentalmente a tenere in evidenza una persona specifica.
Ci pensi, ci ragioni, l'analizzi, ci fai progetti senza senso e spesso senti la necessità di metterti in contatto, con un incontro o una telefonata; tu sei la calamita, l'altra persona è il ferro ma può anche succedere che siate entrambi calamite, in questo caso, la forza di attrazione aumenta notevolmente.

L'attrazione si può provare anche davanti alla vetrina del pasticcere, ad un quadro che ti ispira, ad un vestito, ad una borsetta, ad un gioiello, ad una canzone che ascolti migliaia di volte, ad un personaggio cinematografico, ad un animale che vorresti avere in casa e via di seguito.

La prima cosa che segue l'attrazione, è il desiderio di possesso, perché siamo fatti cosi: ciò che ci attrae, lo vogliamo per noi, e non vorremmo che lo avesse nessun altro, per godercelo fino a quando l'attrazione sarà viva, anche per sempre.

Sotto certi aspetti, il termine "attrazione", può essere sostituito da "piacere", quindi da "mi attrae", "mi piace".

Se al primo termine uniamo il secondo, otteniamo "attrazione sessuale"


A questo punto, dall'elenco fatto sopra con le parole che rappresentano attrazioni di vario genere, dobbiamo eliminarne parecchie.

Nelle torte non c'è niente di sessuale, come non c'è in un animale domestico, in una canzone, in un quadro o meglio, non c'è dove io non voglio trovarlo, dove, di solito, le persone non creano legami con la propria sessualità, anche se su questo si potrebbe discutere.

In questo modo, si vede come attrazione sessuale e può diventare desiderio di piacere, quello che si manifesta nei confronti di un'altra persona.
Quindi, un'altra persona puo essere oggetto di un nostro desiderio di piacere.
Intendendo come massimo piacere il piacere legato alla sessualità.

Mentre nel sessuale i due termini spesso camminano insieme e possono essere diretti anche verso più persone differenti, nell'asessuale viaggiano separate e non si incontrano mai.
Nel caso in cui si incontrassero e può succedere, nell'asessuale si attiva la sua caratteristica principale: non mi interessa, non mi piace, non ne ho voglia, sto bene così, mi piace guardare quella persona ma non attivarmi.
Ultima modifica di Bianca il dom ott 08, 2023 7:53 pm, modificato 1 volta in totale.

Ina9
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Re: Mi presento

Messaggio da Ina9 »

Ciao, grazie mille per le risposte! Mi hanno fatta sentire accolta. Comunque in effetti non l'ho detto, mi chiamo Martina, piacere!

L'attrazione che ho provato io per qualcuno è stata un po' come una calamita, nel senso che volevo passare tempo con quella persona, fare pic nic, parlarci per ore... non mi è mai capitato
di pensarlo in campo sessuale e di piacere, però non so ad esempio dove inserire il voler abbracciare o baciare qualcuno (è romantico/platonico o sessuale?).
Alla fine ho parlato con la mia psicologa e secondo lei devo ancora capirmi, probabilmente per le mie poche esperienze. Questo mi mette ancora più in dubbio e nella mia testa continuo a pensare se sono asessuale o no, forse solo il tempo mi darà una risposta.

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Antares
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Re: Mi presento

Messaggio da Antares »

Ina9 ha scritto:
sab ott 07, 2023 3:01 pm
.....
L'attrazione che ho provato io per qualcuno è stata un po' come una calamita, nel senso che volevo passare tempo con quella persona, fare pic nic, parlarci per ore... non mi è mai capitato di pensarlo in campo sessuale e di piacere, però non so ad esempio dove inserire il voler abbracciare o baciare qualcuno (è romantico/platonico o sessuale?).
.....
Ciao Martina benvenuta.

Volendo rispondere alla tua domanda: https://it.asexuality.org/viewtopic.php?p=179840

Più in generale se ne è anche discusso qui: https://it.asexuality.org/viewtopic.php?t=8835
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GiuseppeVerdi
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Re: Mi presento

Messaggio da GiuseppeVerdi »

Ciao, mi sento di scriverti un altro post perchè sono stato io, nella mia prima risposta, a consigliarti di parlare con la tua psicologa.
Come hai saggiamente scritto tu, forse il tempo ti darà le risposte che cerchi, non c'è fretta, non darti un tempo massimo, ma cerca di capire te stessa in base ai dati di cui sei sicura.
Se mi permetti, proverò a fornirti qualche spunto: 1) Il fatto che cerchi di comprendere la tua vera natura indica intelligenza e maturità (soltanto una persona intelligente si mette in discussione). 2) Aver chiesto l'ausilio di una professionista è molto positivo, almeno non sarai sola nel caso volessi approfondire la conoscenza della tua sessualità. 3) lo spettro dell'asessualità è infinitamente vasto, forse il più vasto di tutti gli orientamenti sessuali e, in generale, la sessualità è fluida.Forse sei già consapevole di essere asessuale, ma devi ancora capire se sei anche aromantica.
Personalmente io faccio un distinguo fra il romanticismo "platonico" e quello "fisico", cercherò di esprimermi meglio con un esempio, nel mio caso, (bada bene, è solo la mia idea), riuscirei a stare anche tutta la notte a guardare le stelle con un ipotetica persona a cui mi sono legato (romanticismo platonico), ma avrei molte difficoltà a restare, anche per una decina di minuti, nella stessa situaziuone mano nella mano con la stessa persona (romanticismo semi platonico), mentre non ci sarebbe alcuna possibilità di un abbraccio o un bacio sulle labbra, nell'identica situazione con l'identica persona (romanticismo fisico).
Nonostante questo, non mi reputo aromantico, non del tutto almeno, in quanto, non solo accetterei, ma gradirei moltissimo situazioni romantiche purchè platoniche: portarle la colazione a letto, (senza aver dormito, solo dormito, nello stesso letto con lei), prepararle il pranzo se lei è al lavoro (e se io sono libero ovviamente), stare insieme a lei sul divano, tutta la sera, a guardare un film che lei adora, ma a me non piace (vicini, ma non "attaccati" sul divano) ecc. ecc.
Non so se sono riuscito a spiegare il MIO (e mio soltanto) punto di vista sull'aromanticismo con questo ennesimo post prolisso :lol: :lol: . In ogni caso, a mio modo di vedere, credo che il consiglio della tua psicologa sia valido: imparare a capirti, anche col suo aiuto, (e nel frattempo continuare a frequentare l'isola di Aven), senza fretta o timori di giudizi, potrebbe aiutarti a esplorare completamente quell'immenso abisso che è la sessualità di ognuno di noi.
In Bocca al Lupo! Se ti va, tienici aggiornati. A rileggerti presto!

Cass
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Re: Mi presento

Messaggio da Cass »

Ciao, benvenuta! Per certi versi mi ritrovo nella tua descrizione, anche io non ho mai avuto una relazione (quindi non so esattamente cosa aspettarmi da un'esperienza simile) ma so di non volere che certi aspetti siano inclusi e sto aspettando di conoscere altri assi nella vita reale con cui potermi confrontare; per me l'ideale sarebbe una semplice relazione platonica o romantica.
Buona giornata!

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axelay
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Re: Mi presento

Messaggio da axelay »

Ciao

La psicologa, se in gamba, può farti risparmiare 15 anni di inutili interrogativi (inutili perché non si arriva mai al nocciolo della questione in tempo).
Io non ne ho mai sentito il bisogno perché fermo nelle mie convinzioni.
Oggi, invece, temerei un confronto, per paura che mi crollasse il mondo che ho dentro, come un castello di sabbia.

Forse, chissà, non hai ancora trovato la persona giusta.
Quella che ti fa sentire strana, con le difese totalmente abbassate, che ti trasforma momentaneamente in una persona pronta a farsi trasportare da ciò che guardano i suoi occhi, da quello che vive in quel momento.
Non so se tutto dipende dal fatto che percepisco le nuove generazioni "poco romantiche" ma molto ciniche.
A me in una donna prende il cervello, come sorride, il tono della voce, lo sguardo. Il corpo e l'estetica, senza queste cose, mi fanno ricordare un manichino dei negozi di abbigliamento, dei corpi bellissimi ma vuoti.
Per dirti che, se incontrassi una bella ragazza, potrei anche non provare nulla, non sentirmi coinvolto.

Prenditi il tuo tempo con la psicologa, lei fa questo per professione; ne deve sapere per forza di cose più di noi qui su aven e in teoria dovrebbe indicarti la strada per capire chi realmente sei.

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